Rapina all'ospedale di San Severino

Lunedì, 11 Marzo 2013 01:00 | Letto 1140 volte   Clicca per ascolare il testo Rapina all'ospedale di San Severino Rapina a mano armata ad unimpiegata del Cup, il Centro unico di prenotazione, dellospedale Bartolomeo Eustachio di San Severino. Il blitz è avvenuto intorno alle 19.00 di oggi (lunedì 11 marzo 2013), quando nei locali dellaccettazione cera soltanto una giovane impiegata, la 36enne Francesca Brandi, residente a Grottammare. Tre uomini, entrati per non dare nellocchio alla spicciolata dallingresso principale o da quello secondario della zona di radiologia, che tuttavia ad un primo esame degli inquirenti non è sembrato forzato, sono penetrati nei locali dellufficio sferrando un calcione alla porta tamburata (composta da legno, cartone e formica, come quelle degli interni delle abitazioni) del Cup, chiusa dallinterno. Alla malcapitata impiegata, in quel momento sola nella stanza, si sono presentati tre malviventi a volto coperto, uno dei quali le ha puntato una pistola - vera o giocattolo? Il dubbio resta - al volto, intimandole di condurlo alla cassaforte. Per sua sfortuna, però, la ragazza non disponeva delle chiavi di apertura della stessa, sgravata da tale responsabilità in quanto con poca esperienza nel settore, essendo una delle ultime assunte del lotto delle cinque (a cui si aggiunge un part time). A quel punto il bandito, spalleggiato dai due complici, ha rubato soltanto gli spiccioli e lincasso della cassa dellimpiegata presente, ancora nei cassetti, comunque ammontante a circa 3.500 euro. Per velocizzare il raid i tre hanno estratto i cassetti in cui si trovava il contante, riponendoli dentro due borsoni. Quindi, la fuga verso la porta di emergenza con apertura antipanico in fondo al corridoio per farsi notare di meno dai presenti. Due dei quali, però, in attesa di un esame radiologico, hanno potuto scorgere distintamente tre sagome, un tracagnotto che correva a fatica in quanto aveva afferrato un borsone con i cassetti e la refurtiva, un altro più slanciato con un altro borsone dietro le spalle ed un terzo, di bassa statura. Sembra che si siano dileguati a piedi, ma non è escluso che fuori ci fosse un quarto complice a fungere da palo alla guida di un automezzo con il quale potrebbero essersi dati alla fuga. Passata la paura, i presenti hanno subito telefonato ai Carabinieri. In breve sono giunti i militi della Compagnia di Tolentino e della Stazione di San Severino per i rilievi del caso, mentre il fidanzato della Brandi, lex centravanti della Settempeda Luca Giacconi, è sopraggiunto a consolare la ragazza che, in evidente stato di choc, è stata poi visitata dai sanitari del Pronto soccorso. “È la prima volta che il nostro ufficio viene rapinato in 25 anni” ha detto unaltra impiegata. Da ricordare, invece, qualche anno fa due furti al Bancomat allingresso, uno dei quali riuscito.  

Rapina a mano armata ad un'impiegata del Cup, il Centro unico di prenotazione, dell'ospedale Bartolomeo Eustachio di San Severino. Il blitz è avvenuto intorno alle 19.00 di oggi (lunedì 11 marzo 2013), quando nei locali dell'accettazione c'era soltanto una giovane impiegata, la 36enne Francesca Brandi, residente a Grottammare. Tre uomini, entrati per non dare nell'occhio alla spicciolata dall'ingresso principale o da quello secondario della zona di radiologia, che tuttavia ad un primo esame degli inquirenti non è sembrato forzato, sono penetrati nei locali dell'ufficio sferrando un calcione alla porta tamburata (composta da legno, cartone e formica, come quelle degli interni delle abitazioni) del Cup, chiusa dall'interno. Alla malcapitata impiegata, in quel momento sola nella stanza, si sono presentati tre malviventi a volto coperto, uno dei quali le ha puntato una pistola - vera o giocattolo? Il dubbio resta - al volto, intimandole di condurlo alla cassaforte. Per sua sfortuna, però, la ragazza non disponeva delle chiavi di apertura della stessa, sgravata da tale responsabilità in quanto con poca esperienza nel settore, essendo una delle ultime assunte del lotto delle cinque (a cui si aggiunge un part time). A quel punto il bandito, spalleggiato dai due complici, ha rubato soltanto gli spiccioli e l'incasso della cassa dell'impiegata presente, ancora nei cassetti, comunque ammontante a circa 3.500 euro. Per velocizzare il raid i tre hanno estratto i cassetti in cui si trovava il contante, riponendoli dentro due borsoni. Quindi, la fuga verso la porta di emergenza con apertura antipanico in fondo al corridoio per farsi notare di meno dai presenti. Due dei quali, però, in attesa di un esame radiologico, hanno potuto scorgere distintamente tre sagome, un tracagnotto che correva a fatica in quanto aveva afferrato un borsone con i cassetti e la refurtiva, un altro più slanciato con un altro borsone dietro le spalle ed un terzo, di bassa statura. Sembra che si siano dileguati a piedi, ma non è escluso che fuori ci fosse un quarto complice a fungere da palo alla guida di un automezzo con il quale potrebbero essersi dati alla fuga. Passata la paura, i presenti hanno subito telefonato ai Carabinieri. In breve sono giunti i militi della Compagnia di Tolentino e della Stazione di San Severino per i rilievi del caso, mentre il fidanzato della Brandi, l'ex centravanti della Settempeda Luca Giacconi, è sopraggiunto a consolare la ragazza che, in evidente stato di choc, è stata poi visitata dai sanitari del Pronto soccorso. “È la prima volta che il nostro ufficio viene rapinato in 25 anni” ha detto un'altra impiegata. Da ricordare, invece, qualche anno fa due furti al Bancomat all'ingresso, uno dei quali riuscito.
 

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