Francesco, il papa di cui il mondo ha bisogno

Giovedì, 14 Marzo 2013 01:00 | Letto 879 volte   Clicca per ascolare il testo Francesco, il papa di cui il mondo ha bisogno “Francesco va e ripara la mia Chiesa che come vedi è tutta in rovina”. Le parole rivolte dal crocifisso di San Damiano al poverello di Assisi sono tornate in mente a molti nel momento in cui il nuovo papa Francesco, il cardinale argentino Bergoglio, si è affacciato dalla loggia delle benedizioni della basilica di san Pietro. Il suo stile semplice, le sue parole calde e cordiali, il rapporto instaurato da subito con il suo popolo hanno, è stato il commento unanime, conquistato le simpatie e il cuore della gente. I cardinali riuniti in conclave hanno stupito e sorpreso ancora una volta tutti, si è detto da più parti. “Sono molto contento per il nome – le parole a caldo dellarcivescovo di Camerino Francesco Giovanni Brugnaro – e perchè Bergoglio, almeno stando a quanto si dice, era il candidato sul quale si erano, coagulati i voti, nel conclave del 2005, di una parte degli elettori vista lindisponibilità per motivi di salute del cardinale Martini. Voti che poi servirono per eleggere papa Benedetto. E un papa che viene dal cosiddetto terzo mondo, è un gesuita, un uomo generoso dalla vita umile. Il fatto che abbia scelto il nome di Francesco è sicuramente una cosa molto bella. Credo che unire il ruolo di Pietro al principio di ispirazione francescana della minorità, in modo da tenere il Vangelo interpretato senza commenti umani, ma nella esigenza più profonda che vuole il Signore Gesù sia ciò che il mondo si aspetta dalla Chiesa. Preghiamo per lui e ringraziamo il Signore per averci dato il papa di cui noi oggi abbiamo forse particolarmente bisogno.

Francesco va' e ripara la mia Chiesa che come vedi è tutta in rovina”. Le parole rivolte dal crocifisso di San Damiano al poverello di Assisi sono tornate in mente a molti nel momento in cui il nuovo papa Francesco, il cardinale argentino Bergoglio, si è affacciato dalla loggia delle benedizioni della basilica di san Pietro. Il suo stile semplice, le sue parole calde e cordiali, il rapporto instaurato da subito con il suo popolo hanno, è stato il commento unanime, conquistato le simpatie e il cuore della gente. I cardinali riuniti in conclave hanno stupito e sorpreso ancora una volta tutti, si è detto da più parti. “Sono molto contento per il nome – le parole a caldo dell'arcivescovo di Camerino Francesco Giovanni Brugnaro – e perchè Bergoglio, almeno stando a quanto si dice, era il candidato sul quale si erano, coagulati i voti, nel conclave del 2005, di una parte degli elettori vista l'indisponibilità per motivi di salute del cardinale Martini. Voti che poi servirono per eleggere papa Benedetto. E' un papa che viene dal cosiddetto terzo mondo, è un gesuita, un uomo generoso dalla vita umile. Il fatto che abbia scelto il nome di Francesco è sicuramente una cosa molto bella. Credo che unire il ruolo di Pietro al principio di ispirazione francescana della minorità, in modo da tenere il Vangelo interpretato senza commenti umani, ma nella esigenza più profonda che vuole il Signore Gesù sia ciò che il mondo si aspetta dalla Chiesa. Preghiamo per lui e ringraziamo il Signore per averci dato il papa di cui noi oggi abbiamo forse particolarmente bisogno.

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