Confartigianato Macerata vicino alle imprese danneggiate dal sisma

Lunedì, 14 Novembre 2016 22:23 | Letto 1231 volte   Clicca per ascolare il testo Confartigianato Macerata vicino alle imprese danneggiate dal sisma Lo scorso venerdì 11 novembre si è tenuto a Passo San Ginesio, presso il ristorante “Mirage”, l’ultimo dei 5 incontri sul territorio promossi da Confartigianato Imprese Macerata (gli altri si erano svolti a Tolentino, San Severino Marche, Pieve Torina e Camerino) finalizzati al confronto con le tante piccole imprese danneggiate dal sisma che ancora sta martoriando l’entroterra maceratese. Oltre un centinaio le persone presenti tra piccoli imprenditori, artigiani, commercianti e liberi professionisti provenienti non solo da San Ginesio, ma anche da centri limitrofi quali soprattutto Sarnano, Ripe San Ginesio, Gualdo, Penna San Giovanni, Sant’Angelo in Pontano. L’incontro è stato una proficua occasione per ascoltare problemi e richieste dei tanti imprenditori intervenuti: i vertici di Confartigianato, rappresentati dal Vice Segretario Provinciale Giorgio Menichelli, dalla Responsabile Area Lavoro Cinzia Marincioni, dal Direttore della Cooperativa Pierucci Giuseppe Tesei, e dalla Consulente per l’Area Fiscale Mirella Ascani assieme agli amministratori locali intervenuti (tra gli altri presenti, per il Comune di San Ginesio, il Sindaco Mario Scagnetti, l’Assessore al Turismo Simone Tardella, il consigliere comunale Simone Ansovini) hanno ascoltato le varie problematiche ed hanno suggerito alcune misure atte ad alleviare e circoscrivere il disagio ed il danno.. Gli amministratori intervenuti, in particolare, facendo proprie le richieste dei cittadini, hanno espresso il desiderio che “container” e “moduli abitativi” vengano non solo consegnati il più presto possibile ma anche dotati di standard qualitativi adeguati (rispetto di norme igieniche e della privacy su tutti): solo così si eviterà il rischio dell’emigrazione e dello spopolamento dei territori. Le imprese hanno poi fatto rilevare che le conseguenze immediate del disastroso terremoto sono per la grande maggioranza dei casi, danni alle strutture e soprattutto il mancato incasso, problema rilevato in special modo dalle attività commerciali. Da qui è partita dai più la richiesta di immediata sospensione dei mutui in corso, la cassa integrazione, le delocalizzazione delle attività produttive e la possibilità di affitto di locali per garantire il prosieguo del proprio lavoro: a tal riguardo in molti hanno chiesto criteri certi per poter quantificare i costi per la temporanea delocalizzazione delle attività non più possibili nei luoghi originari, costi che dovrebbero poi esser riconosciuti e risarciti. Circa la sospensione del pagamento di tributi e contributi, già prevista nel decreto emanato dal Governo, tutti sono stati concordi nel sottolineare che tale provvedimento sarebbe al momento una misura valida ma poi si ritorcerebbe come un boomerang sugli stessi beneficiari allorché essi saranno chiamati, successivamente, a pagare nuovi e vecchi tributi e contributi! Quindi piuttosto che di sospensione sarebbe opportuno pensare ad una sorta di “no tax area” temporanea (per almeno due o tre anni). I funzionari di Confartigianato hanno poi illustrato strumenti utilizzabili fin da ora quali la cassa integrazione straordinaria per 4 mesi per le piccole imprese artigiane e commerciali, la Cassa Integrazione Guadagni Ordinaria per le imprese industriali, lassegno ordinario e di solidarietà per le imprese diverse con più di 5 dipendenti ed iscritte al Fondo Integrativo dellInps (F.I.S.). Infine l’EBAM (Ente Bilaterale Artigianato Marche) ha predisposto in bilancio le risorse per il rimborso, per le imprese artigiane con dipendenti iscritte all’Ente, dei danni diretti subiti per il ripristino dell’attività lavorative. Il contributo a fondo perduto, per il quale si sta valutando la concreta possibilità di aumentare il massimale, sarà erogato fino ad un massimo di 8.000 euro. Confartigianato, in sinergia con le Amministrazioni locali, continuerà a fornire supporto e assistenza alle proprie aziende cercando di favorire, nel più breve tempo possibile, l’attuazione di misure e provvedimenti atti a far fronte alle tante e diverse esigenze aziendali rilevate  

Lo scorso venerdì 11 novembre si è tenuto a Passo San Ginesio, presso il ristorante “Mirage”, l’ultimo dei 5 incontri sul territorio promossi da Confartigianato Imprese Macerata (gli altri si erano svolti a Tolentino, San Severino Marche, Pieve Torina e Camerino) finalizzati al confronto con le tante piccole imprese danneggiate dal sisma che ancora sta martoriando l’entroterra maceratese.

Oltre un centinaio le persone presenti tra piccoli imprenditori, artigiani, commercianti e liberi professionisti provenienti non solo da San Ginesio, ma anche da centri limitrofi quali soprattutto Sarnano, Ripe San Ginesio, Gualdo, Penna San Giovanni, Sant’Angelo in Pontano.

L’incontro è stato una proficua occasione per ascoltare problemi e richieste dei tanti imprenditori intervenuti: i vertici di Confartigianato, rappresentati dal Vice Segretario Provinciale Giorgio Menichelli, dalla Responsabile Area Lavoro Cinzia Marincioni, dal Direttore della Cooperativa Pierucci Giuseppe Tesei, e dalla Consulente per l’Area Fiscale Mirella Ascani assieme agli amministratori locali intervenuti (tra gli altri presenti, per il Comune di San Ginesio, il Sindaco Mario Scagnetti, l’Assessore al Turismo Simone Tardella, il consigliere comunale Simone Ansovini) hanno ascoltato le varie problematiche ed hanno suggerito alcune misure atte ad alleviare e circoscrivere il disagio ed il danno.. Gli amministratori intervenuti, in particolare, facendo proprie le richieste dei cittadini, hanno espresso il desiderio che “container” e “moduli abitativi” vengano non solo consegnati il più presto possibile ma anche dotati di standard qualitativi adeguati (rispetto di norme igieniche e della privacy su tutti): solo così si eviterà il rischio dell’emigrazione e dello spopolamento dei territori.

Le imprese hanno poi fatto rilevare che le conseguenze immediate del disastroso terremoto sono per la grande maggioranza dei casi, danni alle strutture e soprattutto il mancato incasso, problema rilevato in special modo dalle attività commerciali. Da qui è partita dai più la richiesta di immediata sospensione dei mutui in corso, la cassa integrazione, le delocalizzazione delle attività produttive e la possibilità di affitto di locali per garantire il prosieguo del proprio lavoro: a tal riguardo in molti hanno chiesto criteri certi per poter quantificare i costi per la temporanea delocalizzazione delle attività non più possibili nei luoghi originari, costi che dovrebbero poi esser riconosciuti e risarciti. Circa la sospensione del pagamento di tributi e contributi, già prevista nel decreto emanato dal Governo, tutti sono stati concordi nel sottolineare che tale provvedimento sarebbe al momento una misura valida ma poi si ritorcerebbe come un boomerang sugli stessi beneficiari allorché essi saranno chiamati, successivamente, a pagare nuovi e vecchi tributi e contributi! Quindi piuttosto che di sospensione sarebbe opportuno pensare ad una sorta di “no tax area” temporanea (per almeno due o tre anni). I funzionari di Confartigianato hanno poi illustrato strumenti utilizzabili fin da ora quali la cassa integrazione straordinaria per 4 mesi per le piccole imprese artigiane e commerciali, la Cassa Integrazione Guadagni Ordinaria per le imprese industriali, l'assegno ordinario e di solidarietà per le imprese diverse con più di 5 dipendenti ed iscritte al Fondo Integrativo dell'Inps (F.I.S.). Infine l’EBAM (Ente Bilaterale Artigianato Marche) ha predisposto in bilancio le risorse per il rimborso, per le imprese artigiane con dipendenti iscritte all’Ente, dei danni diretti subiti per il ripristino dell’attività lavorative. Il contributo a fondo perduto, per il quale si sta valutando la concreta possibilità di aumentare il massimale, sarà erogato fino ad un massimo di 8.000 euro.

Confartigianato, in sinergia con le Amministrazioni locali, continuerà a fornire supporto e assistenza alle proprie aziende cercando di favorire, nel più breve tempo possibile, l’attuazione di misure e provvedimenti atti a far fronte alle tante e diverse esigenze aziendali rilevate

 

San Ginesio 11nov 4

Letto 1231 volte

Radioc1inblu

Radio FM e Internet
P.za Cavour, 8
62032 Camerino (MC)

Tel - Fax 0737.633180
Cellulare: 335.5367709

radioc1inblu@gmail.com

L'Appennino Camerte

Settimanale d'informazione dal 1921
Piazza Cavour, 8
62032 Camerino (MC)

Tel - Fax: 0737.633180
Cell: 335.5367709

appenninocamerte@gmail.com

Scopri come abbonarti

Questo sito utilizza i cookie

Puoi accettare e proseguire la navigazione o per maggiori informazioni Per saperne di piu'

Approvo
Clicca per ascolare il testo