Nuova visita del vescovo di Cremona, monsignor Antonio Napolioni, alla città di San
Severino Marche dopo quella compiuta a fine ottobre nel centro di accoglienza
allestito al palasport comunale “Albino Ciarapica” dove erano ospitati tantissimi
terremotati rimasti senza casa.
Accompagnato dal sindaco di Cremona, Gianluca Galimberti, dall’assessore Alessia
Manfredini, dal presidente del Consiglio comunale, Simona Pasquali, dal sindaco di
Corte de’ Frati, Rosolino Azzali, e dal direttore di Caritas cremonese, don Antonio
Pezzetti; monsignor Napolioni, che per cinque anni ha guidato dal parrocchia di San
Severino Vescovo, ha incontrato il sindaco, Rosa Piermattei, e celebrato una Santa
Messa presso la tensostruttura donata dalla Chiesa cremonese alla comunità “Don
Orione” di San Severino Marche.
In una lettera che ha anticipato la visita del presule, il primo cittadino settempedano
aveva espresso nei giorni scorsi “la più profonda gratitudine per l'immenso dono che
la Caritas di Cremona, coordinando gli aiuti di tanti benefattori, ha voluto fare alla
comunità locale, allestendo la tensostruttura ubicata nel campo sportivo dell'oratorio
Don Orione, nella parrocchia di San Severino Vescovo. Tale gesto commuove e
contribuisce a trovare energia ed entusiasmo per affrontare questa drammatica
stagione per la nostra comunità. A San Severino Marche - aveva aggiunto il sindaco
- i centri della vita e delle relazioni risultano inutilizzabili: tutte le chiese sono
inagibili e le palestre non possono ospitare le attività sportive o perché lesionate o
perché adibite a centri di accoglienza. La nostra comunità è stata colpita al cuore da
un sisma che oltre ad abbattere muri ha scosso le persone, minandone la stabilità e la
capacità di attivare relazioni positive. Poter contare su una struttura che, oltre alle
celebrazione delle Sante Messe, possa essere luogo di incontro, di dialogo, di
confronto, di gioco e di convivialità per la comunità parrocchiale, ma anche centro di
aggregazione per tutti i cittadini, soprattutto del rione Mazzini e dei quartieri limitrofi
- aveva concluso il sindaco nella lettera al vescovo Napolioni - rappresenta un grande
motivo di speranza di tornare a vedere San Severino Marche serena e vitale”.
E un messaggio di speranza è stato espresso anche dal sindaco di Cremona, Gianluca
Galimberti, che ha portato a tutti la vicinanza generosa dei cremonesi. L’acquisto
della tensostruttura donata è stato sostenuto anche con i fondi raccolti dal Sistema
Cremona sul conto istituito, per volontà del Comune, presso la Fondazione Città di
Cremona.