Le città degli eccidi in rete. Un progetto promosso dall’Unione Montana dei Monti Azzurri, dai cinque comuni (Cessapalombo, Belforte, Caldarola, Camporotondo e Serrapetrona) e da Tolentino che metta in rete tutti i comuni d’Italia in cui sono avvenuti degli eccidi. Lo scopo, quello di ottenere dei finanziamenti per promuovere la formazione e la promozione costante e permanente nelle scuole in merito ai momenti storici in cui avvennero gli eccidi.
“L’Unione Montana - spiega il presidente Giampiero Feliciotti - ha sempre partecipato alla celebrazione degli anniversari e alla marcia della memoria per gli eccidi di Montalto. Ora però si ravvede la necessità di mettere in rete le circa 13 città italiane che hanno avuto gli eccidi per un progetto volto ad ottenere risorse per la formazione nelle scuole che abbia come tema proprio il periodo degli eccidi”. È in questo senso che andava l’incontro dello scorso sabato sera organizzato dall’Unione Montana a cui sono stati invitati il comune di Boves, che i nazisti incendiarono durante la Seconda Guerra Mondiale e dove uccisero centinaia di giovani, e il comune di Castel di Godego (nel trevisano), dove avvenne l’ultimo eccidio italiano in ordine cronologico: “Stiamo cercando di metterci in rete - è tornato a spiegare Feliciotti - sancendo un patto di fratellanza proprio a Cessapalombo sabato sera, unitamente ai cinque comuni e a quello di Tolentino. È stato mostrato una video-intervista a cura della regista Laura De Santis, che verrà distribuito nelle scuole. Sono 50 minuti in cui un anziano di oltre 90 anni racconta i particolari, i luoghi e i fatti dell’eccidio. I giovani - ha aggiunto - devono conoscere la storia da testimonianze dirette piuttosto che dai libri. Al progetto europeo collaboreranno anche Unicam e Unimc”.
Il presidente dell'Unione Montana dei Monti Azzurri con i sindaci di Boves (CN) e Castel di Godego (TV)