Cas percepiti indebitamente. Cinquanta le persone denunciate in provincia.
E’ il risultato dell’operazione investigativa portata avanti dai carabinieri di Macerata, Tolentino e Camerino con il coordinamento dell’Autorità Giudiziaria di Macerata che hanno eseguito accertamenti sulle pratiche ritenute sospette, basate essenzialmente su autocertificazioni e perizie di inagibilità di consulenti di parte.
Grazie ad una numerosa serie di riscontri, basati su servizi di osservazione, rilevazione dei consumi elettrici ed idrici, dei dati INPS sulle attività lavorative, dei dati ANIA sulle assicurazioni stipulate sui veicoli, di quelli reperiti presso le ASUR relativi al rilascio di certificati dei medici di famiglia o per prestazioni specialistiche, nonché del traffico telefonico, si è accertato che per molti soggetti le abitazioni danneggiate non potevano essere considerate, come recita la normativa, “principali, abituali e continuative”, in quanto utilizzate solo per le vacanze estive o per brevi periodi, oppure, in altri casi, le abitazioni dichiarate danneggiate continuavano ad essere abitate.
Le indagini hanno consentito di individuare, nell’ambito dei Comuni di Tolentino, Urbisaglia, Colmurano, Cingoli e Pieve Torina, 50 persone che avevano riscosso in maniera illegittima somme di denaro per un ammontare complessivo di circa 300.000 euro.
Tutte sono sono state deferite in stato di libertà per falsità ideologica commessa da privato e indebita percezione di erogazioni a danno dello Stato.
Contestualmente sono state comminate sanzioni amministrative per oltre 17mila euro, nonché ottenute l’interruzione dell’erogazione dei CAS illegittimi e la restituzione di 23.100 euro, con l’emanazione di decreti di sequestro preventivo per valore equivalente delle somme illecitamente percepite.
Giulia Sancricca