Campus Unicam: due attività sospese, un cantiere sequestrato e sette denunciati

Giovedì, 27 Settembre 2018 14:10 | Letto 1692 volte   Clicca per ascolare il testo Campus Unicam: due attività sospese, un cantiere sequestrato e sette denunciati Due attività sospese per ricorso al lavoro sommerso: un cantiere edile sequestrato e cinque lavoratori in nero, di cui due clandestini. Dopo la denuncia pubblica, avvenuta ieri, da parte dei sindacati di Cgil-Filea di Macerata sulle irregolarità nel cantiere del Campus Unicam, notizia di oggi è che lo scorso 26 settembre l’Ispettorato Territoriale del Lavoro di Macerata e il Nucleo Carabinieri Ispettorato Lavoro hanno condotto un’importante attività di contrasto al lavoro sommerso e irregolare e allo sfruttamento della manodopera clandestina, con l’ausilio del Comando Carabinieri di Camerino. In particolare sono stati ispezionati il lotto 5 e 6 del cantiere edile situato all’interno del Campus Universitario dell’Università di Camerino, denominato “Nuovo Studentato Unicam”, inaugurato lo scorso 6 agosto. L’operazione ha avuto esiti rilevanti e fornisce un chiaro segnale nell’ottica delle mirate azioni di contrasto al lavoro nero ed allo sfruttamento della manodopera clandestina sui cantieri edili delle zone terremotate. Sono state rinvenute cinque aziende e si è proceduto alla sospensione dell’attività per due di esse, entrambi operanti nel settore edile, con provvedimento di sospensione per utilizzo di personale irregolarmente occupato. Sette soggetti sono stati denunciati per reati inerenti la normativa del lavoro, la sicurezza nei luoghi di lavoro e lo sfruttamento di manodopera clandestina. In particolare, durante l’accesso ispettivo sono stati identificati, dopo aver tentato di fuggire e di nascondersi, cinque lavoratori in nero di etnia russa e marocchina, costretti a lavorare senza le protezioni individuali. Due di essi avevano addirittura ricevuto un decreto di espulsione dall’Italia. Al termine dell’ispezione, la Procura di Macerata ha disposto il sequestro preventivo del lotto 5-6 del cantiere di Camerino per gravi violazioni in materia di sicurezza e per utilizzo di manodopera clandestina. Sono state contestate violazioni sulla sorveglianza sanitaria obbligatoria, sull’assenza di coordinamento per la sicurezza in esecuzione e sulla mancata informazione e formazione. Complessivamente sono state fatte sanzioni per un totale di 21.213 euro e sanzioni amministrative per ulteriori 18.926 euro. g.g.

Due attività sospese per ricorso al lavoro sommerso: un cantiere edile sequestrato e cinque lavoratori in nero, di cui due clandestini.

Dopo la denuncia pubblica, avvenuta ieri, da parte dei sindacati di Cgil-Filea di Macerata sulle irregolarità nel cantiere del Campus Unicam, notizia di oggi è che lo scorso 26 settembre l’Ispettorato Territoriale del Lavoro di Macerata e il Nucleo Carabinieri Ispettorato Lavoro hanno condotto un’importante attività di contrasto al lavoro sommerso e irregolare e allo sfruttamento della manodopera clandestina, con l’ausilio del Comando Carabinieri di Camerino.

In particolare sono stati ispezionati il lotto 5 e 6 del cantiere edile situato all’interno del Campus Universitario dell’Università di Camerino, denominato “Nuovo Studentato Unicam”, inaugurato lo scorso 6 agosto.

L’operazione ha avuto esiti rilevanti e fornisce un chiaro segnale nell’ottica delle mirate azioni di contrasto al lavoro nero ed allo sfruttamento della manodopera clandestina sui cantieri edili delle zone terremotate.

Sono state rinvenute cinque aziende e si è proceduto alla sospensione dell’attività per due di esse, entrambi operanti nel settore edile, con provvedimento di sospensione per utilizzo di personale irregolarmente occupato.

Sette soggetti sono stati denunciati per reati inerenti la normativa del lavoro, la sicurezza nei luoghi di lavoro e lo sfruttamento di manodopera clandestina.

In particolare, durante l’accesso ispettivo sono stati identificati, dopo aver tentato di fuggire e di nascondersi, cinque lavoratori in nero di etnia russa e marocchina, costretti a lavorare senza le protezioni individuali. Due di essi avevano addirittura ricevuto un decreto di espulsione dall’Italia.

Al termine dell’ispezione, la Procura di Macerata ha disposto il sequestro preventivo del lotto 5-6 del cantiere di Camerino per gravi violazioni in materia di sicurezza e per utilizzo di manodopera clandestina.

Sono state contestate violazioni sulla sorveglianza sanitaria obbligatoria, sull’assenza di coordinamento per la sicurezza in esecuzione e sulla mancata informazione e formazione.

Complessivamente sono state fatte sanzioni per un totale di 21.213 euro e sanzioni amministrative per ulteriori 18.926 euro.

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