Maria Micozzi dona la sua opera d’arte al Comune di Tolentino

Mercoledì, 05 Dicembre 2018 14:09 | Letto 1087 volte   Clicca per ascolare il testo Maria Micozzi dona la sua opera d’arte al Comune di Tolentino Si chiama “Langolo di Patrizia” ed è unopera che Maria Micozzi, raffinata artista originaria di Tolentino ma da anni residente in Lombardia, ha voluto donare al Comune di Tolentino. LAssessore alla Cultura Pupo lha accolta e ringraziata a nome dellAmministrazione comunale.  Si tratta di una raccolta di frasi e pensieri, assemblate con sapienza e sensibilità artistica, lasciate dai visitatori della mostra “La forza di rigenerarsi - vivere la terra dove ha soffiato il drago” presentata al Castello della Rancia la scorsa estate. “Sono molto grata a tutte le persone che hanno espresso una loro testimonianza sullesperienza del terremoto – ha detto Maria Micozzi - ho lasciato piccoli fogli per raccogliere questo che ho sentito come un dono, a me marchigiana lontana da tanto; un dono di qualcosa di molto privato che ero cosciente di non meritare, al quale però ho sperato di rispondere con il mio dolore e la comunanza espressi in ognuna delle opere composte. Ho sperato che la ridotta misura dei fogli di carta fosse segno della mia volontà di non essere intrusiva, quasi bussare ad una porta senza entrare. Il dolore e la paura sono cose profondamente private, ma credo che siano emozioni che più di molte altre ci accomunano avvicinandoci nella condivisione. Le parole che ho letto hanno parlato anche attraverso il tratto di pennarello, appena tracciato a volte, e quasi urlato in altre; il racconto appena accennato, ma chiaro, esprime una particolare forza di reazione positiva, ricca anche del legame che noi marchigiani continuiamo a mantenere con la terra, con la generosità dei suoi cicli produttivi e, perchè no, con la sua bellezza”.  In uno dei fogli era scritto “Patrizia, 5 anni, corre in un angolo quando cè il terremoto”: a lei, a questa piccolina che non fugge e che nei suoi cinque anni trova la forza di reagire, Maria ha dedicato lopera. “Questa forza la riconosco – conclude - un patrimonio che però non deve essere lasciato spegnersi per mancanza di condivisione e risposte fattive”. GS

Si chiama “L'angolo di Patrizia” ed è un'opera che Maria Micozzi, raffinata artista originaria di Tolentino ma da anni residente in Lombardia, ha voluto donare al Comune di Tolentino. L'Assessore alla Cultura Pupo l'ha accolta e ringraziata a nome dell'Amministrazione comunale. 

Si tratta di una raccolta di frasi e pensieri, assemblate con sapienza e sensibilità artistica, lasciate dai visitatori della mostra “La forza di rigenerarsi - vivere la terra dove ha soffiato il drago” presentata al Castello della Rancia la scorsa estate. “Sono molto grata a tutte le persone che hanno espresso una loro testimonianza sull'esperienza del terremoto – ha detto Maria Micozzi - ho lasciato piccoli fogli per raccogliere questo che ho sentito come un dono, a me marchigiana lontana da tanto; un dono di qualcosa di molto privato che ero cosciente di non meritare, al quale però ho sperato di rispondere con il mio dolore e la comunanza espressi in ognuna delle opere composte. Ho sperato che la ridotta misura dei fogli di carta fosse segno della mia volontà di non essere intrusiva, quasi bussare ad una porta senza entrare.

Il dolore e la paura sono cose profondamente private, ma credo che siano emozioni che più di molte altre ci accomunano avvicinandoci nella condivisione.

Le parole che ho letto hanno parlato anche attraverso il tratto di pennarello, appena tracciato a volte, e quasi urlato in altre; il racconto appena accennato, ma chiaro, esprime una particolare forza di reazione positiva, ricca anche del legame che noi marchigiani continuiamo a mantenere con la terra, con la generosità dei suoi cicli produttivi e, perchè no, con la sua bellezza”. 

In uno dei fogli era scritto “Patrizia, 5 anni, corre in un angolo quando c'è il terremoto”: a lei, a questa piccolina che non 'fugge' e che nei suoi cinque anni trova la forza di reagire, Maria ha dedicato l'opera. “Questa forza la riconosco – conclude - un patrimonio che però non deve essere lasciato spegnersi per mancanza di condivisione e risposte fattive”.

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