Coldiretti, tutela del suolo e prevenzione

Lunedì, 25 Febbraio 2019 12:34 | Letto 635 volte   Clicca per ascolare il testo Coldiretti, tutela del suolo e prevenzione La tutela del suolo e la prevenzione, con particolare riferimento al dissesto idrogeologico e alle novità introdotte dalla nuova programmazione dell’ambito del Piano di sviluppo rurale, sono stati gli argomenti al centro di un incontro pubblico promosso dalla Federazione provinciale della Coldiretti di Macerata e ospitato dal Comune di San Severino Marche nella sala Aleandri del teatro Feronia. L’iniziativa è stata introdotta dal direttore della Coldiretti provinciale, Giordano Nasini, che ha sottolineato quanto sia importante anzitutto fare una fotografia delle criticità esistenti sul territorio. Preoccupazione e necessità ribadite, nel breve saluto di benvenuto agli ospiti dell’incontro, anche dal sindaco di San Severino Marche, Rosa Piermattei, che ha ricordato la vastità del Comune, con i suoi 194 chilometri quadrati, ma anche le difficoltà registrate negli ultimi venti anni con l’abbandono delle campagne. “Ci piace lidea di essere pionieri in Europa di un’inversione di tendenza – ha poi aggiunto il primo cittadino settempedano, ribadendo - Quello di oggi sarà uno degli incontri che verranno promossi per far capire l’importanza di certi argomenti. Sono pronta e disponibile - ha poi concluso il sindaco Piermattei - ad aprire un tavolo tecnico su questi argomenti”. Fra i presenti anche il presidente di Coldiretti Macerata, Francesco Fucili. Il convegno si è incentrato poi sull’intervento di Mauro Tiberi della Regione Marche che ha presentato la nuova programmazione grazie alla quale è stata prevista un’azione comune da parte di tutte le attività presenti sul territorio, non solo gli agricoltori dunque. “Si è capito che, da solo, l’agricoltore non poteva più riuscire ad essere l’unico attore di un’azione che deve essere sempre più collettiva. I nuovi accordi agroambientali ci vedono però pionieri in Europa e dobbiamo dare per questo una grande prova. Dobbiamo tornare indietro nel tempo – come ha ricordato Tiberi - anche se non abbiamo più tanti agricoltori come un tempo nelle nostre zone. Tutti allora devono capire gli equilibri e questo è un modo per provarci. La soluzione va trovata insieme con la partecipazione di tutti. Se non viene modificato il comportamento di tutti infatti - ha poi concluso Tiberi - i problemi torneranno sempre”. Gaia Gennaretti 

La tutela del suolo e la prevenzione, con particolare riferimento al dissesto idrogeologico e alle novità introdotte dalla nuova programmazione dell’ambito del Piano di sviluppo rurale, sono stati gli argomenti al centro di un incontro pubblico promosso dalla Federazione provinciale della Coldiretti di Macerata e ospitato dal Comune di San Severino Marche nella sala Aleandri del teatro Feronia.

L’iniziativa è stata introdotta dal direttore della Coldiretti provinciale, Giordano Nasini, che ha sottolineato quanto sia importante anzitutto fare una fotografia delle criticità esistenti sul territorio. Preoccupazione e necessità ribadite, nel breve saluto di benvenuto agli ospiti dell’incontro, anche dal sindaco di San Severino Marche, Rosa Piermattei, che ha ricordato la vastità del Comune, con i suoi 194 chilometri quadrati, ma anche le difficoltà registrate negli ultimi venti anni con l’abbandono delle campagne. “Ci piace l'idea di essere pionieri in Europa di un’inversione di tendenza – ha poi aggiunto il primo cittadino settempedano, ribadendo - Quello di oggi sarà uno degli incontri che verranno promossi per far capire l’importanza di certi argomenti. Sono pronta e disponibile - ha poi concluso il sindaco Piermattei - ad aprire un tavolo tecnico su questi argomenti”.

Fra i presenti anche il presidente di Coldiretti Macerata, Francesco Fucili. Il convegno si è incentrato poi sull’intervento di Mauro Tiberi della Regione Marche che ha presentato la nuova programmazione grazie alla quale è stata prevista un’azione comune da parte di tutte le attività presenti sul territorio, non solo gli agricoltori dunque. “Si è capito che, da solo, l’agricoltore non poteva più riuscire ad essere l’unico attore di un’azione che deve essere sempre più collettiva. I nuovi accordi agroambientali ci vedono però pionieri in Europa e dobbiamo dare per questo una grande prova. Dobbiamo tornare indietro nel tempo – come ha ricordato Tiberi - anche se non abbiamo più tanti agricoltori come un tempo nelle nostre zone. Tutti allora devono capire gli equilibri e questo è un modo per provarci. La soluzione va trovata insieme con la partecipazione di tutti. Se non viene modificato il comportamento di tutti infatti - ha poi concluso Tiberi - i problemi torneranno sempre”. 
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