Bloccato dai carabinieri forestali delle stazioni di Camerino, Fiuminata e del Reparto Parco Nazionale Monti Sibillini un prelievo abusivo di acqua dal fiume Tenna nel territorio di Monte San Martino. A seguito delle misurazioni effettuate nell’alveo del fiume i militari hanno riscontrato una derivazione idraulica con gravi carenze nei sistemi di acquisizione-rilascio delle acque, che potevano compromettere il deflusso minimo vitale, parametro fondamentale per la sopravvivenza della fauna ittica, dello stesso Fiume Tenna nel tratto immediatamente a valle dell’impianto. Ora la ditta responsabile dell’abuso rischia una sanzione pecuniaria compresa tra i 3 e 30 mila euro.
Prelievo abusivo sul fiume Tenna, arrivano i carabinieri
Lunedì, 25 Febbraio 2019 13:23 | Letto 1601 volte Clicca per ascolare il testo Prelievo abusivo sul fiume Tenna, arrivano i carabinieri Bloccato dai carabinieri forestali delle stazioni di Camerino, Fiuminata e del Reparto Parco Nazionale Monti Sibillini un prelievo abusivo di acqua dal fiume Tenna nel territorio di Monte San Martino. A seguito delle misurazioni effettuate nell’alveo del fiume i militari hanno riscontrato una derivazione idraulica con gravi carenze nei sistemi di acquisizione-rilascio delle acque, che potevano compromettere il deflusso minimo vitale, parametro fondamentale per la sopravvivenza della fauna ittica, dello stesso Fiume Tenna nel tratto immediatamente a valle dell’impianto. Ora la ditta responsabile dell’abuso rischia una sanzione pecuniaria compresa tra i 3 e 30 mila euro.Bloccato dai carabinieri forestali delle stazioni di Camerino, Fiuminata e del Reparto Parco Nazionale Monti Sibillini un prelievo abusivo di acqua dal fiume Tenna nel territorio di Monte San Martino. A seguito delle misurazioni effettuate nell’alveo del fiume i militari hanno riscontrato una derivazione idraulica con gravi carenze nei sistemi di acquisizione-rilascio delle acque, che potevano compromettere il deflusso minimo vitale, parametro fondamentale per la sopravvivenza della fauna ittica, dello stesso Fiume Tenna nel tratto immediatamente a valle dell’impianto. Ora la ditta responsabile dell’abuso rischia una sanzione pecuniaria compresa tra i 3 e 30 mila euro.
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