Fabriano: "la Regione cerca pediatri e intanto riduce al lumicino la stessa pediatria"

Mercoledì, 20 Marzo 2019 09:34 | Letto 749 volte   Clicca per ascolare il testo Fabriano: "la Regione cerca pediatri e intanto riduce al lumicino la stessa pediatria" Pediatri cercasi. Sì, ma intanto pediatria tagliasi. E il paradosso messo in atto dalla Regione allospedale di Fabriano dove, dopo la chiusura definitiva del punto nascite, sono stati ridotti anche i servizi di Pediatria. Ad una nota della Regione che dichiara di essere alla costante ricerca di nuovi pediatri, la Cisl risponde con un affondo. Ogni giorno cerchiamo disponibilità per le pediatrie e i pronto soccorso di tutta la regione - dice la Regione -. Sono note le carenze di pediatri sia a livello regionale che nazionale e per far fronte a questa criticità è stato bandito l’ennesimo concorso per pediatri a tempo indeterminato compreso di medici in formazione per 10 professionisti. Il 19 aprile è previsto lo svolgimento del colloquio per pediatri già specializzati da poter inserire subito. Nell’attesa della riorganizzazione per garantire la sicurezza dei piccoli pazienti e del personale verrà assicurata l’attività diurna ambulatoriale. Qualora sia necessario il ricovero, i pazienti verranno trasferiti presso le altre pediatrie dell’area vasta 2.  La Regione pare abbia messo in piedi tutti i percorsi e le azioni possibili, ogni strumentalizzazione può creare solo allarmismo inutile nella parte più sensibile della popolazione, genitori e bambini. Dura però la risposta della Cisl FP e Cisl Fabriano: Si era cominciato con il ritardo nel restituire agibilità a molte aree dell’ospedale di Fabriano colpite dal sisma, poi si è continuato con la vicenda del punto nascita, ora chiuso, e adesso si procede a ridurre al lumicino la Pediatria. Fino a dove arriverà il ridimensionamento dell’Ospedale di Fabriano? Ci sono gravi lacune nel processo di riduzione dei servizi offerti del nosocomio fabrianese. Tutti questi interventi stanno avvenendo senza il minimo coinvolgimento dei sindacati,  anche se implicano non solo l’erogazione dei servizi ma anche la collocazione lavorativa di molti operatori. - continuano  -  Vi è poi una evidente mancanza di visione politica in quanto sta avvenendo: a fronte delle riduzioni attuate, quali servizi si propongono ad un territorio interno e montuoso su cui gravano specifici problemi sanitari, infrastrutturali e sociali? Nessun piano di riorganizzazione è stato presentato ai sindacati, nessuna visione sanitaria o socio-sanitaria da proporre alla popolazione. Inaccettabile, per i sindacati, quello che definisco lo scientifico smantellamento delle strutture sanitarie di Fabriano aggravato dalla richiesta che era stata avanzata di tenere un occhio di riguardo per le strutture delle zone interne e montane. Quanto sta accadendo a Fabriano è gravissimo, si tenta di far passare senza clamore il progressivo smantellamento di una struttura che con circa 150 posti letto assiste una popolazione di quasi 50 mila persone su 540 km quadrati di territorio. - concludono - E’ fondamentale che si apra una fase di confronto aperto tra Regione, Istituzioni e soggetti sociali ed economici del territorio che riporti l’attenzione sulla sanità fabrianese e che si inserisca nella vertenza sanità che le Organizzazioni sindacali, a livello unitario, stanno aprendo in queste ore nei confronti della Regione. g.g.

Pediatri cercasi. Sì, ma intanto pediatria tagliasi. E' il paradosso messo in atto dalla Regione all'ospedale di Fabriano dove, dopo la chiusura definitiva del punto nascite, sono stati ridotti anche i servizi di Pediatria. Ad una nota della Regione che dichiara di essere alla costante ricerca di nuovi pediatri, la Cisl risponde con un affondo.

"Ogni giorno cerchiamo disponibilità per le pediatrie e i pronto soccorso di tutta la regione - dice la Regione -. Sono note le carenze di pediatri sia a livello regionale che nazionale e per far fronte a questa criticità è stato bandito l’ennesimo concorso per pediatri a tempo indeterminato compreso di medici in formazione per 10 professionisti. Il 19 aprile è previsto lo svolgimento del colloquio per pediatri già specializzati da poter inserire subito. Nell’attesa della riorganizzazione per garantire la sicurezza dei piccoli pazienti e del personale verrà assicurata l’attività diurna ambulatoriale. Qualora sia necessario il ricovero, i pazienti verranno trasferiti presso le altre pediatrie dell’area vasta 2". 

La Regione pare abbia messo in piedi tutti i percorsi e le azioni possibili, "ogni strumentalizzazione può creare solo allarmismo inutile nella parte più sensibile della popolazione, genitori e bambini". Dura però la risposta della Cisl FP e Cisl Fabriano: "Si era cominciato con il ritardo nel restituire agibilità a molte aree dell’ospedale di Fabriano colpite dal sisma, poi si è continuato con la vicenda del punto nascita, ora chiuso, e adesso si procede a ridurre al lumicino la Pediatria. Fino a dove arriverà il ridimensionamento dell’Ospedale di Fabriano? Ci sono gravi lacune nel processo di riduzione dei servizi offerti del nosocomio fabrianese. Tutti questi interventi stanno avvenendo senza il minimo coinvolgimento dei sindacati,  anche se implicano non solo l’erogazione dei servizi ma anche la collocazione lavorativa di molti operatori. - continuano  -  Vi è poi una evidente mancanza di visione politica in quanto sta avvenendo: a fronte delle riduzioni attuate, quali servizi si propongono ad un territorio interno e montuoso su cui gravano specifici problemi sanitari, infrastrutturali e sociali? Nessun piano di riorganizzazione è stato presentato ai sindacati, nessuna visione sanitaria o socio-sanitaria da proporre alla popolazione". Inaccettabile, per i sindacati, quello che definisco lo scientifico smantellamento delle strutture sanitarie di Fabriano aggravato dalla richiesta che era stata avanzata di tenere un occhio di riguardo per le strutture delle zone interne e montane. "Quanto sta accadendo a Fabriano è gravissimo, si tenta di far passare senza clamore il progressivo smantellamento di una struttura che con circa 150 posti letto assiste una popolazione di quasi 50 mila persone su 540 km quadrati di territorio. - concludono - E’ fondamentale che si apra una fase di confronto aperto tra Regione, Istituzioni e soggetti sociali ed economici del territorio che riporti l’attenzione sulla sanità fabrianese e che si inserisca nella vertenza sanità che le Organizzazioni sindacali, a livello unitario, stanno aprendo in queste ore nei confronti della Regione".

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