Tolentino, si barrica in casa armato - VIDEO ALL'INTERNO

Lunedì, 07 Ottobre 2019 10:20 | Letto 3493 volte   Clicca per ascolare il testo Tolentino, si barrica in casa armato - VIDEO ALL'INTERNO Momenti di apprensione questa mattina a Tolentino.Erano circa le 9 quando un 53enne del posto ha lanciato l’allarme al 112 per il comportamento di suo fratello che vive con lui in via Filzi, al civico 13.L’uomo, infatti, divorziato e sofferente di crisi depressive, si era barricato nella propria camera da letto, al primo piano, armato dei suoi 3 fucili da caccia, regolarmente detenuti, con circa 50 cartucce calibro 20 a pallettoni. Sul posto è subito intervenuto un negoziatore del Nucleo Investigativo del Comando Provinciale di Macerata per cercare di far desistere l’uomo. Insieme a lui anche altri militari da tutto il Comando Provinciale, nonché una squadra dall’8° Reggimento “Lazio” e distaccata a Porto Recanati per mettere in sicurezza tutta l’area interessata. A difendere il negoziatore, invece, una Squadra Operativa di Supporto del 13° Reggimento “Friuli Venezia Giulia”, di stanza in Umbria. Durante le fasi di negoziazione, condotte anche con l’ausilio del fratello, l’uomo ha esploso un colpo d’arma da fuoco col proprio fucile da caccia, dall’interno dell’appartamento, fortunatamente senza ferire nessuno.La trattativa è proseguita per ore senza alcuna soluzione, mentre il 53enne, in due momenti diversi, è uscito per pochi secondi dal balcone, completamente nudo,  imbracciando e puntando il fucile, con il dito sul grulletto, in direzione della piazza sotto l’abitazione, già messa in sicurezza sin dall’inizio dell’emergenza. Poco dopo mezzogiorno, il 53enne, sempre imbracciando il fucile, è uscito di casa e ha attraversato la piazza, mentre i militari gli intimavano ripetutamente di buttare a terra l’arma. Ma è quando l’uomo si è avvicinato ad una scuola che le forze dell’ordine sono riuscite a sorprenderlo alle spalle prima che potesse girarsi completamente e sparare. Dopo una breve colluttazione, lo hanno bloccato lungo la salita di vicolo Bezzi, disarmandolo, in attesa dell’arrivo dei sanitari del 118 che lo hanno trasportato al pronto soccorso dell’ospedale di Macerata per una lesione al capo.Dopo aver messo in sicurezza il fucile, che era carico con 3 cartucce di cui 1 in canna, i militari dell’Arma hanno arrestato il 53enne per resistenza al pubblico ufficiale, minaccia grave, esplosioni pericolose e porto abusivo di armi da fuoco e di munizionamento.L’uomo, attualmente ricoverato all’ospedale di Macerata, è sottoposto piantonato dai militari, come disposto dall’Autorità Giudiziaria. Tutte le operazioni sul posto, fin dall’iniziale negoziazione, sono state coordinate dal Comandante Provinciale, Colonnello Michele Roberti.Sul posto anche i vigili del fuoco. GS  VIDEO DISPONIBILE SOTTO
Momenti di apprensione questa mattina a Tolentino.
Erano circa le 9 quando un 53enne del posto ha lanciato l’allarme al 112 per il comportamento di suo fratello che vive con lui in via Filzi, al civico 13.
L’uomo, infatti, divorziato e sofferente di crisi depressive, si era barricato nella propria camera da letto, al primo piano, armato dei suoi 3 fucili da caccia, regolarmente detenuti, con circa 50 cartucce calibro 20 a pallettoni. 
Sul posto è subito intervenuto un negoziatore del Nucleo Investigativo del Comando Provinciale di Macerata per cercare di far desistere l’uomo. Insieme a lui anche altri militari da tutto il Comando Provinciale, nonché una squadra dall’8° Reggimento “Lazio” e distaccata a Porto Recanati per mettere in sicurezza tutta l’area interessata.

A difendere il negoziatore, invece, una Squadra Operativa di Supporto del 13° Reggimento “Friuli Venezia Giulia”, di stanza in Umbria.

Durante le fasi di negoziazione, condotte anche con l’ausilio del fratello, l’uomo ha esploso un colpo d’arma da fuoco col proprio fucile da caccia, dall’interno dell’appartamento, fortunatamente senza ferire nessuno.
La trattativa è proseguita per ore senza alcuna soluzione, mentre il 53enne, in due momenti diversi, è uscito per pochi secondi dal balcone, completamente nudo,  imbracciando e puntando il fucile, con il dito sul grulletto, in direzione della piazza sotto l’abitazione, già messa in sicurezza sin dall’inizio dell’emergenza. 
Poco dopo mezzogiorno, il 53enne, sempre imbracciando il fucile, è uscito di casa e ha attraversato la piazza, mentre i militari gli intimavano ripetutamente di buttare a terra l’arma. 
Ma è quando l’uomo si è avvicinato ad una scuola che le forze dell’ordine sono riuscite a sorprenderlo alle spalle prima che potesse girarsi completamente e sparare. Dopo una breve colluttazione, lo hanno bloccato lungo la salita di vicolo Bezzi, disarmandolo, in attesa dell’arrivo dei sanitari del 118 che lo hanno trasportato al pronto soccorso dell’ospedale di Macerata per una lesione al capo.
Dopo aver messo in sicurezza il fucile, che era carico con 3 cartucce di cui 1 in canna, i militari dell’Arma hanno arrestato il 53enne per resistenza al pubblico ufficiale, minaccia grave, esplosioni pericolose e porto abusivo di armi da fuoco e di munizionamento.
L’uomo, attualmente ricoverato all’ospedale di Macerata, è sottoposto piantonato dai militari, come disposto dall’Autorità Giudiziaria. Tutte le operazioni sul posto, fin dall’iniziale negoziazione, sono state coordinate dal Comandante Provinciale, Colonnello Michele Roberti.
Sul posto anche i vigili del fuoco.


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