Inaugurata ufficialmente in piazza Dante a Castelraimondo, la messa in funzione della ciclostazione per e-bikes con punto ricarica veicoli elettrici.
Erano presenti il sindaco Patrizio Leonelli, il vicesindaco Roberto Pupilli, l'assessore Elisabetta Torregiani il consigliere regionale Renzo Marinelli, il presidente della Contram Stefano Belardinelli.

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Di proprietà del comune, la ciclostazione  che si compone di 8 stalli per l’alloggiamento e - bike più una colonnina di ricarica per auto elettriche., sarà gestita dalla Contram Mobilità , nell’ambito dell’integrazione dei servizi di trasporto pubblico locale della Provincia di Macerata, per il tramite dell’impresa consorziata Contram S.p.A.
La gestione è garantita dal sito: “contram.ecospazio.it”, un’applicazione che può essere utilizzata anche da smartphone e che rende l’utente completamente autonomo. È sufficiente registrarsi, collegare un metodo di pagamento e seguire le semplici istruzioni che si trovano sia on line che affisse sulla ciclostazione.


Fa parte della rete di ciclostazioni nate con il progetto “sistema di mobilità sostenibile ciclabile nelle vallate del Chienti e del Potenza” che ha visto come stazione appaltante l'unione montana Ptenza Esino Musone e realizzate attraverso fondi POR FESR Marche 2014/2020. Obiettivo del progetto è quello di valorizzare le aree montane dal punto di vista turistico, economico e infrastrutturale, prevedendo la realizzazione di infrastrutture dedicate alla mobilità eco-sostenibile, alla costruzione di opere complementari al servizio dei ciclisti (parcheggi dedicati, attrezzaggio nodi di scambio intermodale, ciclostazioni, punti d’ informazione ciclo turistica) e all’individuazione di percorsi cicloturistici (ciclovie) all’interno delle aree urbane del cratere sismico, riqualificando percorsi e strade secondarie poco trafficate. Oltre a Castelraimondo sono interessati alla progettualità altri 15 comuni quali Camerino, Cerreto D'Esi, Corridonia, Esanatoglia,  Fabriano, Macerata, Matelica, Mogliano, Petriolo, Pollenza, San Severino Marche, Sarnano, Tolentino, Treia, Urbisaglia.

Dunque, la ciclostazione di Castelraimondo andrà a fare parte di un più ampio circuito di ciclostazioni dell’entroterra (in espansione) che al momento comprende Camerino e Sefro. Questo sta a significare che l’utente potrà fruire con il suo account e la medesima applicazione di tutti i servizi legati alle ciclostazioni ad esso connesse e, ad esempio, prendere una bicicletta a Camerino, riconsegnarla a Castelraimondo e poi recarsi in stazione (facilmente raggiungibile a piedi da Piazza Dante) a prendere un treno o un autobus.

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Ha fatto sosta a Visso, domenica 1 agosto, il bus dell’arte salvata suscitando curiosità e interesse tra turisti e abitanti della città, tra le più belle e danneggiate nel cratere del sisma.

L’azienda di trasporti Contram ha voluto ospitare su un proprio bus storico una selezione di fotografie sulle quali è fissato il grande impatto emotivo del ritrovamento di tanti beni salvati da chiese e musei fortemente danneggiati dal sisma. L’autore degli scatti, l’architetto settempedano Luca Maria Cristini, nei giorni in cui la terra tremava era responsabile del patrimonio culturale dell’Arcidiocesi di Camerino e San Severino. Ha lavorato fianco a fianco ai Vigili del Fuoco, ai volontari e ai “Monuments Men” dell’Arma dei Carabinieri, per salvare più opere possibile dagli edifici distrutti o a forte rischio di crollo.

Quei momenti, che sono stati difficili per tutti, trovano in queste foto un supporto di memoria che diventa anche un monito a non dimenticare il nostro patrimonio culturale, frutto di sacrifici di chi ci ha preceduto, oggetto di devozione per molti e per questi motivi elemento dal forte valore identitario ancora prima che artistico. La mostra, per la quale il Contram ha voluto proporre anche la ristampa di un piccolo catalogo con gli scritti contributi della giornalista Maria Francesca Alfonsi e del critico fotografico Alberto Pellegrino, si intitola: “Scherza coi fanti e lascia stare i santi”. Dopo l’esordio di Camerino, lo scorso ottobre e lo stop per la ripresa della pandemia, domenica scorsa l’azienda Contram ha voluto dare continuità a questa singolare iniziativa, nonostante le tante difficoltà, iniziativa che toccherà nei prossimi mesi molti altri comuni e realtà serviti dal consorzio.

Intanto il passaggio dello storico pullman Setra a Visso - che ha visto la presenza, oltre che del presidente dell’azienda Stefano Belardinelli, anche del sindaco di Visso Luigi Spiganti Maurizi con i consiglieri Agostino Albani e Filippo Sensi - è stata anche l’occasione per fare il punto sul progresso dei lavori che hanno come obiettivo il ricreare una struttura adatta ad accogliere di nuovo nel centro montano le tante opere d’arte recuperate nel vasto territorio. È un avanzato stato di realizzazione, in quella che sarà la nuova piazza provvisoria di Visso, una grande sala dove sarà allestita di nuovo la sede museale della chiesa di sant’Agostino, vera perla culturale del comprensorio dell’Alto Nera.
L’arte sepolta e poi salvata. L’arte che ha rischiato di scomparire per sempre tra le macerie del terremoto. L’arte che non dobbiamo dimenticare e che torna nuovamente in mostra attraverso scatti fotografici che hanno immortalato il grande impatto emotivo del loro ritrovamento. Si chiama “Scherza coi fanti ma lascia stare i santi” l’esposizione fotografica degli scatti di Luca Maria Cristini organizzata da Contram in collaborazione con il Nucleo per la Tutela dei Beni Culturali dei Carabinieri.

Una mostra estiva itinerante con esordio domenica 1 agosto a Visso. L'azienda Contram ha voluto dare continuità a questa singolare iniziativa nonostante le tante difficoltà. Le immagini, installate su un mezzo che per eccellenza è stato trait d’union in queste terre, vogliono portare un messaggio di speranza, di continuità di vita ricordando importanti valori storico culturali; l’iniziativa si propone di dare un piccolo contributo a quella ricostruzione sociale necessaria quanto quella fisica degli immobili che seppur lunga e faticosa, è ormai avviata. Alcune delle opere che sono riprodotte sono oggi restaurate e sono tornate a disposizione dei fedeli e degli appassionati d’arte.

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La foto sono state scattate dall’architetto Luca Maria Cristini, che nei giorni in cui la terra tremava era responsabile dei beni culturali dell’Arcidiocesi di Camerino e San Severino. Ha lavorato a lungo, insieme ai Vigili del Fuoco, ai volontari e ai “Monuments Men” dell’Arma, per salvare più opere possibile dai luoghi di culto distrutti o a forte rischio di crollo. E mentre lavorava, coglieva qualche istantanea per consegnare agli occhi della gente, di oggi e di domani, una testimonianza di luoghi. “Ho scattato queste foto, senza alcuna velleità artistica, con uno smartphone e, nel migliore dei casi, con una fotocamera amatoriale; quello che ho voluto fissare è il sentimento vivo che le statue sacre, anche ridotte in frammenti, mi trasmettevano in quei concitati momenti – dichiara l’architetto Cristini - Queste sculture, scendendo forzatamente dagli altari a cui erano consacrate, si animano fino a trasmettendoci sensazioni di paura, dolore, smarrimento, talvolta abbandono e rassegnazione. Ringrazio chi ha voluto allestire una mostra di questi miei lavori per non dimenticare lo sconvolgimento causato agli eventi sismici, contribuendo a tenere vivo il valore di questo nostro patrimonio di fede e di arte”.

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Il catalogo della mostra, edito da Hexagon e ristampato per l’occasione a cura di Contram, contiene contributi della giornalista Maria Francesca Alfonsi e del critico fotografico Alberto Pellegrino, che vi scrive: ”Le fotografie raccolte in questo piccolo ma intenso volume sono la prova di come possa cambiare la vita e l’ambiente di una comunità a causa di un inaspettato e imprevedibile appuntamento con la Storia, quando un tragico evento naturale riesce a frantumare o addirittura a cancellare una memoria stratificatasi nei secoli e profondamente radicata nelle popolazioni.”

La mostra fotografica, dopo la prova generale dello scorso anno a Camerino, sarà di nuovo allestita all’interno di un bus storico Contram con avvio domenica 1 agosto da Visso, nello spazio ex Park Hotel dalle 10.00 alle 20.00
Inaugurate a Camerino, alla presenza del sindaco Sandro Sborgia e del Presidente Contram Stefano Belardinelli, 8 nuove pensiline di fermata per il servizio di trasporto pubblico urbano.
Sono state realizzate dal Comune di Camerino per un importo di 230mila euro.
Le pensiline sono state installate a servizio delle aree S.A.E., della nuova area commerciale “Sottocorte Village” e del polo scolastico in via Madonna delle Carceri.
Nella provincia di Macerata, Camerino accoglie uno dei numeri più alti di soluzioni abitative di emergenza e questo ha determinato un nuovo assetto urbanistico e stradale ed una riprogrammazione delle linee servizio di trasporto pubblico urbano.
Le nuovissime pensiline sono tutte dotate di palina elettronica, detta anche “intelligente” che permette all’utente di sapere l’esatto minuto di arrivo del bus, e le linee di prossimo passaggio.
Le nuove fermate sono servite dalle linee “verde” e “rossa”, due delle cinque tratte urbane che a cadenza di trenta minuti collegano le nuove aree urbane con il resto della città.
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"Siamo riusciti a realizzare questo intervento- spiega il sindaco Sandro Sborgia- grazie alla partecipazione ad un bando regionale del quale siamo risultati vincitori. È così che abbiamo avuto la possibilità di concretizzare questa opportunità che guarda al miglioramento dei servizi della città. È questo un servizio innovativo che consente di avere informazioni in tempo reale sulla mobilità del trasporto Contram, molto utile dunque per semplificare i gesti della quotidianità. Da non sottovalutare - aggiunge Sborgia- il profilo sociale di questa operazione che permette di ricollegare e riavvicinare quella che è la nuova conformazione della città a quello che è il vero nucleo storico. Siamo contenti perchè questa serie di pensiline che è stata realizzata, contribuisce a rendere un servizio in più e dare un piccolo sollievo alla popolazione". 
Soddisfazione nelle parole del presidente di Contram Stefano Belardinelli per la realizzazione di un intervento che si presenta come innovativo e molto utile. "Noi siamo ancora più contenti perchè si tratta di un intervento supportato dalla tecnologia. Non una semplice pensilina di copertura che funge da riparo per il viaggiatore- spiega- bensì un articolato sistema che fa sì che ogni pensilina sia collegata al nostro sistema AVM di monitoraggio dei veicoli e di telecontrollo del bus che ci dà, posizione, velocità, percorso, nonché diagnostica di bordo dei mezzi. Dovesse quindi verificarsi un'emergenza a bordo dei bus, l'autista con questo sistema può lanciare l'allarme. Il sistema è collegato alle paline 'intelligenti' che sono vicine ad ogni pensilina e tra le informazioni che dà c'è ad esempio quella del tempo esatto dell'arrivo del bus. La persona che aspetta l'autobus quindi può rimanere al riparo della pensilina fino al momento esatto in cui arriva il mezzo".  Che l'intervento abbia riguardato principalmente le aree Sae è secondo Belardinellli un motivo in più di soddisfazione: "In quelle aree della città c'era bisogno di dare alle persone un segnale di presenza  del servizio di trasporto della mobilità pubblica, che si avvantaggia anche dei nostri mezzi elettrici che auspichiamo di poter incrementare". 
c.c.

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Inaugurata questa mattina la nuova postazione di bike sharing del Campus di Unicam. Un'iniziativa volta ad accrescere la promozione della mobilità sostenibile nell'intera città e che vede in collaborazione l'Università di Camerino, la società Contram S.P.A e il Comune di Camerino.
 
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"E' il segno della voglia che abbiamo di continuare ad andare verso una società sempre più sostenibile- ha affermato il rettore dell'Università di Camerino prof. Claudio Pettinari-. Biciclette elettriche a pedalata assistita che potranno essere condivise tra gli studenti dell'ateneo e tra il nostro personale, con la possibilità di prelevarle e  raggiungere in tempo breve le varie destinazioni, senza utilizzare mezzi di trasporto e dunque limitando le emissioni di Co2. Ci si potrà recare comodamente negli istituti, nei laboratori come negli impianti sportivi, riconsegnando poi le bici nell'assoluto rispetto delle regole. Credo che, nel momento in cui si stanno riprendendo le attività didattiche, questa iniziativa possa essere molto apprezzata dalle nostre ragazze e dai nostri ragazzi". Sinonimo di accoglienza  e di ecosostenibilità l'installazione della stazione  di ciclostazione al Campus di Unicam va ad implementare  il servizio di bike sharing già da tempo impiantato davanti alla sede di Contram S.P.A in via Le Mosse.
"Nell'ambito di quella che viene chiamata transizione ecologica- dichiara il presidente Stefano Belardinelli-  noi stiamo facendo grandi progetti. I temi sono quelli della mobilità elettrica, dell'energia da fonti rinnovabili per progetti il cui completamento avverrà mano a mano. La realizzazione di tutte le ciclostazioni di Camerino, sia da parte del Comune che dell'Università, richiederà infatti del tempo ma intanto noi vogliamo che i ragazzi che studiano a Camerino abbiano la possibilità di trovare dei momenti per stare all'aperto, uscire dalle sedi universitarie e fare la vita che deve fare un giovane. È così che per andare sul pratico- spiega Belardinelli- nell'immediato ci sono queste 10 bici elettriche per tutta la giornata a disposizione dei ragazzi residenti nel Campus,. Basta che lo studente semplicemente si rechi alla ciclostazione e si qualifichi, ovviamente li inviteremo alla prudenza e alla sicurezza. Al momento che ci proietta in una transizione ecologica e che nel contempo ci vede in una emergenza epidemiologica, stiamo cercando di adattare le possibilità di socializzazione dei ragazzi che non possono restare reclusi nelle case, senza tuttavia cambiare troppo le loro abitudini e garantendo comunque sicurezza. Bisogna essere concreti- conclude-. Andiamo verso la primavera e in sicurezza e distanziati, i ragazzi  debbono poter uscire all'aperto e divertirsi".
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La bella novità della stazione di bike-sharing del Campus, è stata annunciata ieri nel corso della riunione della Commissione della Sostenibilità di Unicam. Lo ha ricordato  Riccardo Pennesi, presente all'inaugurazione nella doppia veste di coordinatore del gruppo di Unicam e consigliere alle politiche giovanili del comune di Camerino.
" E' stato proprio Stefano Belardinelli a dirci di questa novità. Come sappiamo, la Contram sta molto puntando sulla sostenibilità e mobilità elettrica, partendo da mezzi pubblici elettrici e passando per lo stesso bike-sharing. Insieme a Contram e Unicam, lo stesso Comune di Camerino sta sviluppando una rete affinché, non solo la popolazione cittadina ma anche quella studentesca, possa usufruirne e nel contempo rendersi conto che il futuro sarà proprio quello dell'elettrico, rispettando l'ambiente e risparmiando il più possibile l'emissione di Co2 dei propri mezzi. Molti sono i progetti già avviati e in cammino per il domani: è chiaro che le competenze di Unicam, unite al sostegno della Contram e del Comune, potranno essere di forte aiuto nella creazione di una Camerino sostenibile, sia dal puinto di vista della mobilità che per altri aspetti che presto potranno concretizzarsi grazie all'apporto della Commissione Sostenibilità di Unicam".
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In rappresentanza degli studenti Unicam, Riccardo Cellocco ha inteso sottolineare la valenza dell'iniziativa che permetterà lo spostamento degli studenti, dal Campus all'altra colonnina di ricarica della ciclostazione Contram in via Le Mosse. " La postazione del Campus, alla quale se ne aggiungeranno altre, servirà a migliorare  l'interazione tra le varie parti della città in maniera ecologica e sostenibile. Non trascurabile anche l'utilità sportiva, il beneficio fisico e la possibilità di tenere i ragazzi allenati in maniera eco-sostenibile".
c.c.

Il giro di prova del rettore Claudio Pettinari
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E' decorato con una originale grafica dedicata a tre personaggi di eccellenza delle terre recanatesi: Giacomo Leopardi, Beniamino Gigli e Lorenzo Lotto il nuovissimo scuolabus Contram. La presentazione è avvenuta nella suggestiva Piazza Giacomo Leopardi di Recanati, alla presenza di Stefano Belardinelli Presidente Contram, Antonio Bravi Sindaco di Recanati e l’Assessore Rita Soccio. Il nuovo scuolabus , un Isuzu S801-2, 45 posti, classe ambientale Euro 6, provvisto di tutti i comfort e le dotazioni tecniche di sicurezza di bordo.
In un momento di incertezza, la Contram continua a lanciare lo sguardo oltre l’ostacolo e il nuovo acquisto rappresenta un  segnale di attenzione e speranza verso le nuove generazioni.
La Contram s.p.a. ha un deposito mezzi sito a Chiarino di Recanati e per la città gestisce ed eroga il servizio scuolabus da anni, impegnando diversi mezzi e autisti. Il nuovo bus sarà subito inserito nella flotta Contram e già dai prossimi giorni sarà operativo sulle linee attive. Sotto lo sguardo attento dei nostri illustri predecessori: Leopardi, Gigli e Lotto che campeggiano sulle fiancate del nuovo bus Contram, le future generazioni viaggeranno in sicurezza verso il futuro.
C.C.
Presentato a Bolognola il nuovo servizio estivo di trasporto in altura che è partito da sabato 4 luglio 2020.

Alla presenza dell’Assessore ai trasporti della Regione Marche Angelo Sciapichetti, del Sindaco di Bolognola Cristina Gentili, del Vice Sindaco di Fiastra Claudio Castelletti, del Presidente Contram s.p.a. Stefano Belardinelli e degli imprenditori del territorio Emanuela Leli e Francesco Cangiotti, si è parlato del nuovo servizio bus che collega le località costiere e collinari della Provincia di Macerata (Civitanova Marche, Corridonia, Tolentino) con la località di Pintura, nel comune di Bolognola dove in inverno gli appassionati di sci si ritrovano per avventure sulla neve e in estate gli amanti del trekking e della montagna, più in generale, partono per escursioni e passeggiate immersi nella natura.

Questo servizio rientra nell’iniziativa “Sibillini bus&bike 2020”, che vede fianco a fianco per lo sviluppo del territorio montano e del sistema turistico dell’alto maceratese: Contram S.p.A., Regione Marche, Comune di Bolognola e altri comuni dell’Unione Montana.

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“Sibillini bus&bike” è un sistema di trasporto pubblico anche servizio di collegamento e risalita in bus per bikers, hikers e amanti della montagna in genere. Nasce nel 2019 grazie ad una intuizione di Contram S.p.A., dei Comuni e delle associazioni dell’entroterra, grazie alla loro vicinanza al territorio per favorire la ripartenza delle attività turistiche e per tutelare la coesione sociale ed economica a seguito del sisma, che hanno bisogno di ritrovare al più presto una normalità.

La corsa diretta per Bolognola prevede una coincidenza a Maddalena con l’altro bus del sistema “Sibillini bus&bike”, che parte da Civitanova Marche alle 7:00 e prosegue verso Corridonia, Tolentino e diretto a Visso - Ussita - Frontignano, così da permettere agli utenti di poter scegliere il proprio percorso all’interno del Parco dei Sibillini e si può partire anche da Camerino alle 07:50. Sull’autobus è anche possibile caricare la propria bicicletta e arrivare fino a Pintura di Bolognola, passando anche per Fiastra e scendere direttamente in montagna. Prima della ripartenza da Pintura alle 17.00 sono previsti durante la giornata più collegamenti tra Fiastra, Bolognola e Pintura. Andata e ritorno in giornata ogni sabato e domenica di luglio e agosto e il primo weekend di settembre.

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L’arrivo a Pintura di Bolognola dà la possibilità di raggiungere un punto da cui avventurarsi verso itinerari turistici di grande pregio, come Fiastra e Sarnano.

L’iniziativa “Sibillini bus&bike” gestita e svolta da Contram S.p.A. è possibile grazie a una efficiente integrazione tra i servizi già previsti dal programma estivo per i Comuni di Visso, Castelsantangelo sul Nera e Ussita, servizi di potenziamento del Trasporto Pubblico Locale tra Camerino e Bolognola, di quelli cosiddetti “sisma” tra la costa e le aree interne e grazie anche ad uno specifico intervento della Regione Marche a favore dei comuni montani del cratere. 

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Fabriano punta sulla mobilità sostenibile e lo fa con una serie di iniziative messe in campo per cambiare le abitudini dei cittadini, anche in collaborazione con Contram
Ad annunciare le stretgie messe in atto è il vice sindaco Ioselito Arcioni che spiega: "Appena ci siamo insediati abbiamo subito attivato la procedura per redarre il Pums (Piano unico mobilità sostenibile) con capisaldi che vengono dati dall'Unione Europea.
Ci crediamo perchè abbiamo intenzione di dare una visione diversa della modalità di vivere la città. Una mobilità ancora troppo sbilanciata - dice - il 79% dei fabrianesi utilizza l'auto per spostarsi; il 13% i mezzi pubblici; il  7% a piedi e solo l'1% la bicicletta. Dobbiamo spostare queste percentuali - annuncia il vice sindaco - considerato il tema dei cambiamenti climatici, ma anche per il futuro della città e dei cittadini".


Proprio ieri, 3 giugno, era la giornata mondiale della bicicletta, uno dei diversi mezzi su cui Fabriano vorrebbe puntare l'attenzione: "Uno trumento che si deve integrare perfettamente alla mobilità delle nostre città - dice - .
Uno di quegli strumenti che servono a rilanciare la mobilità sostenibile da integrare correttamente, senza dimenticare il trasporto pubblico locale che ha una visione strategica all'interno della città".
Proprio con questa visione Fabriano ha installato un ledwall al terminal bus, in collaborazione con Contram, per rendere più informati e incuriositi i cittadini: "Le Marche - dice in merito al trasporto pubblico locale - sono la regione meno contribuita e Fabriano è estremamente penalizzata sotto il profilo dei contributi, nonostante sia il comune più esteso delle Marche.  La Regione dovrà rispensare al tipo di contribuzione, intanto noi ci impegniamo ad informare i cittadini sulla mobilità, insieme a Contram vogliamo rilanciare il tema del trasporto pubblico".

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Bus e metro, rimborso parziale agli utenti dell’abbonamento per i mesi in cui non è stato utilizzato durante il periodo del lockdown. E’ una delle misure contenute nel cosiddetto Decreto Rilancio presentato dal premier Giuseppe Conte. Secondo gli operatori del settore, però, ci sarebbero ancora diversi punti da chiarire, come sottolinea il presidente di Contram s.p.a. Stefano Belardinelli. “Al momento stiamo cercando di capire la norma e la relativa applicazione – dichiara – Si parla di uno stanziamento di circa 500milioni di euro per il settore del trasporto pubblico locale, cifra che sembrerebbe cospicua, ma che nella realtà non è sufficiente a coprire le perdite subite dalle aziende che si aggirano sul miliardo e mezzo di euro. Ecco perché bisognerà, attraverso le disposizioni della regione e gli emendamenti al decreto in fase di conversione, capire quali saranno i provvedimenti finali. Da parte nostra saremo ben felici di poter dare un segnale positivo all’utenza, che merita piena soddisfazione, ma dovremo avere risorse sufficienti per poterlo fare”.
Il timore, dunque, è che al di là degli annunci i fondi non siano sufficienti per un settore che, causa anche le regole del distanziamento sui mezzi pubblici, vedrà inevitabilmente scendere il numero degli utenti. “Quello che vorremmo – conclude Belardinelli – è avere le risorse sufficienti per dare certezze agli utenti”.

f.u.
Una situazione senza precedenti quella che si sta vivendo anche nella nostra regione e che sta producendo effetti anche sulla riorganizzazione del trasporto pubblico locale. Un incontro in video conferenza si è tenuto tra l’assessore regionale Angelo Sciapichetti e gli operatori del settore per decidere le misure da attuare in questo particolare momento. “Il Decreto della Presidenza del Consiglio dei Ministri – così l’assessore Sciapichetti – ha stabilito, come noto, che ci si può muovere esclusivamente per motivi di lavoro o di salute. Così abbiamo chiesto sia a Trenitalia che agli altri soggetti gestori di ridurre il numero delle corse, fermo restando che vanno mantenuti i servizi nei comuni dell’entroterra dove gli stessi erano già scarsi e soprattutto vanno incentivati i servizi verso quegli ospedali dove sono stati trasferiti i malati che, ad esempio, erano ricoverati in precedenza all’ospedale di Camerino”. Un piano che ovviamente coinvolge in modo particolari tutto il territorio dell’entroterra maceratese, come sottolinea il presidente di Contram S.p.A Stefano Belardinelli. “Come Contram seguiamo l’ordinanza emanata al riguardo dalla regione – dichiara – che prevede un taglio importante, delle corse urbane ed extraurbane, interpretando anche le esigenze del territorio riguardanti i servizi minimi essenziali. Così cercheremo di garantire che un autobus raggiunga tutti i comuni almeno due volte al giorno, che ci sia un servizio a chiamata verso i presidi sanitari raggiungibili. Speriamo si tenga anche conto che circa due terzi del territorio della provincia di Macerata è inserito nel cratere che già vive da quasi 4 anni una situazione di sofferenza nelle persone e nei servizi. Come azienda cercheremo di garantire il minimo essenziale per una popolazione, come la nostra, composta in gran parte da anziani. Vedremo l’evolvere della situazione, non escludendo che possano esserci nuovi tagli”.

f.u.
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