“Non esistono super donne o super eroi ma persone che si impegnano per gli altri”.

Con queste parole il comandante provinciale dei Carabinieri, colonnello Michele Roberti, ha ringraziato i comandanti di stazione e i militari della provincia in occasione dei saluti di Natale al teatro La Filarmonica.

"Un’istituzione funziona indipendentemente da chi la dirige - ha affermato - e anche quest’anno, come quello precedente, abbiamo ottenuto ottimi risultati grazie all’impegno di tutti. Grazie al Prefetto e al Procuratore per la vicinanza e le istruzioni”.

Il bilancio è estremamente positivo rispetto a quello del 2018, annata di certo non semplice. A partecipare anche il Prefetto, Iolanda Rolli e il Procuratore Giovanni Giorgio. 

L’attività preventiva e repressiva ha portato i suoi frutti: rispetto al 2018 c’è stata una importante flessione del numero totale di reati in provincia diminuiti del 15 per cento (da 8.590 nel 2018 a 7.304 nel 2019). L’Arma ha proceduto per 6.912 reati (il 90 per cento di quelli avvenuti in provincia) e dalle analisi emerge un calo evidente per i reati predatori che segnano un meno 17 per cento per quelli in abitazione (passati da 721 a 601), meno 22 per cento quelli con destrezza (da 253 a 198), 26 per cento quelli ai danni di esercizi commerciali (da 251 a 186), 33 per cento quelli su auto in sosta (465 a 311) e 34 per cento i furti di macchine  (da 149 a 99). 

Sono 130 le persone arrestate e 1.954 quelle denunciate.

Nel 2019 l’Arma, fra le altre cose, si è concentrata nell’incrementare l’attività di prevenzione e controllo del territorio da parte delle Stazioni con complessivamente 15.630 servizi. 

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Ciò che desta maggior preoccupazione è sicuramente lo spaccio, specie tra i giovani. In provincia, l’Arma ha proceduto al sequestro di oltre 5 kg di cocaina, mezzo chilo di eroina, 4 kg di hashish e 10 kg di marijuana. Tra le attività antidroga più significative (58 sono state le persone arrestate e 106 quelle denunciate) si citano l’arresto a Norimberga dopo un’indagine del Reparto Operativo, comandato dal tenente colonnello Walter Fava, di un nigeriano latitante resosi autore di 1.250 cessioni tra eroina e marijuana a Macerata a cavallo tra il 2017 e il 2018, oggi in carcere a Rebibbia (http://www.appenninocamerte.info/notizie-cronaca/item/7960-nigeriano-arrestato-in-germania-per-attivita-di-spaccio-a-macerata-estradato-in-italia?fbclid=IwAR0ZHJVL2_oSHEO9GiBgD-u-08i23K4L9TfessMoGQcs5iX5p0_yS_b9rME); l’arresto di un 33enne tolentinate trovato in possesso di 720 grammi di cocaina, suddivisi in dosi e 1.500 euro in contanti, effettuato dal Reparto Operativo; l’arresto, da parte della Compagnia di Tolentino, di una coppia trovata in possesso di 560 grammi di hashish e numeroso altro stupefacente tra LSD, ecstasy, anfetamina, oppio e chetamina, oltre a 2.680 euro quale provento dello spaccio; l’arresto di 4 persone indagate dai Carabinieri di Cingoli e della Compagnia di Macerata, per aver effettuato oltre 500 cessioni di stupefacenti, per complessivi 300 grammi di cocaina, 1,5 chili di hashish e 1,5 chili di marijuana; l’arresto a Cingoli, da parte della locale Stazione unitamente a quella di Appignano, di due 20enni (uno del posto e l’altro di origini marocchine), per aver ceduto, in concorso tra loro, a più riprese, da novembre 2018 ad aprile 2019, hashish e marijuana per complessivi 1,7 chili con un volume di affari di circa 13mila euro (http://www.appenninocamerte.info/notizie-cronaca/item/8653-spaccio-vicino-alle-scuole-e-ai-giardini-in-manette-due-20enni); l’arresto, a Serravalle del Chienti, da parte dei militari della Compagnia di Camerino, di due persone per spaccio di stupefacenti, trovati in possesso di 200 grammi di marijuana suddivisa in dosi oltre a 7 grammi di ketamina e MDMA. Nella circostanza sono anche stati denunciati altri tre giovani trovati in possesso di circa 90 grammi di marijuana e 40 grammi di hashish e segnalati al Prefetto di Macerata 25 giovani quali assuntori; l’arresto, a Macerata, da parte del NORM della Compagnia di Tolentino di due marocchini pregiudicati, per aver ceduto, dal 2013, 10,3 chili di marijuana, 2,5 chili di hashish e 10 grammi di cocaina, per un valore di circa 80mila euro. Nel contesto venivano segnalati alla Prefettura di Macerata 12 clienti abituali, di cui 3 minorenni, per uso personale di stupefacenti; l’arresto alla stazione di Civitanova di un cittadino pakistano, richiedente asilo, per spaccio di stupefacenti, trovato in possesso di 300 grammi di eroina.

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Tante le attività delle tipologie più diverse tra cui, senz’altro è da menzionare l’attività investigativa condotta dal Reparto Operativo che ha portato, lo scorso 29 maggio, alla condanna di Innocent Oseghale all’ergastolo (http://www.ansa.it/marche/notizie/2019/05/29/pamela-ergastolo-per-oseghale_64825ec4-411a-4ecf-bf0b-4acaeab6060a.html) perché ritenuto colpevole dell’omicidio di Pamela Mastropietro, nonché di violenza sessuale, vilipendio, occultamento e soppressione di cadavere. Per ultimo, è della scorsa settimana la sentenza di condanna all’ergastolo con isolamento diurno per 18 mesi a carico del cittadino pakistano Riaz Mouhammad (http://www.ansa.it/marche/notizie/2019/12/04/ragazza-pakistana-ergastolo-a-padre_daaa32d8-1a8e-48a7-a4a8-50937103aafc.html), resosi responsabile dell’omicidio volontario della figlia 20enne, maltrattamenti in famiglia e violenza sessuale su minori. In questo caso, le indagini sono state seguite dai Carabinieri della Stazione di Recanati con il Reparto Operativo. Un’attenzione particolare è stata indirizzata a tutela delle fasce deboli, sempre più spesso vittime di violenze di genere e al contrasto al Caporalato. 

“Non possiamo negare - è tornato a dire Roberti - che la provincia sia sicura.  E se noi creiamo sicurezza, la stampa contribuisce alla percezione della sicurezza. Ai carabinieri che a Natale saranno per strada rivolgo l’invito a bussare alle porte di chi è più solo perché il compito dell’Arma è anche portare consolazione”.

In ultimo il colonnello ha fatto riferimento alla situazione post sisma: il comando provinciale conta 10 stazioni e un comando compagnia inagibili in tutta la provincia e di cui ancora non sono partiti i cantieri per la ricostruzione: “Per la caserma di Camerino, a breve dovremmo firmare un protocollo d’intesa. Considero eroi quei carabinieri che da tre anni lavorano e vivono nei container, come le popolazioni. Rispetto all’anno scorso almeno sappiamo chi ricostruirà le caserme e dove e mi auguro che entro fine 2020 si possa vedere qualche cantiere”.

Di seguito alcuni link relativi alla Caserma di Camerino

http://www.appenninocamerte.info/notizie-politica/item/9480-caserma-dell-arma-sborgia-esige-risposte-chiare-e-veloci
http://www.appenninocamerte.info/notizie-politica/item/9485-caserma-gentilucci-meno-toni-perentori-piu-atti-concreti
http://www.appenninocamerte.info/notizie-politica/item/9492-caso-caserma-e-da-gentilucci-che-attendiamo-concretezza
http://www.appenninocamerte.info/notizie-cronaca/item/9697-carabinieri

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Gaia Gennaretti

Il 5 maggio la mobikit azione di Forza Nuova a Macerata. “Vogliamo portare giustizia a Pamela Mastropietro, orribilmente uccisa, ma anche ad una città che in questo caso diventa simbolo di un'Italia un tempo tranquilla, oggi lacerata da orribili e cruentissimi fatti di sangue, oltre che da una fortissima agitazione sociale”. La motiva così Roberto Fiore, rappresentante nazionale di Forza Nuova, la mobilità in programma per sabato a Macerata. Fiore fa riferimento a due simboli, Pamela e la città di Macerata:”Un tempo la gioventù italiana cresceva sana e forte in città rese tranquille e prospere dal lavoro dei loro padri. Oggi tutto questo è scomparso e, senza una reazione, rischia di divenire mero ricordo. Ciò che rischia di rimanere è una società agli antipodi di quella tradizionale dove i giovani, senza risposte sociali, morali e spirituali, finiscono nell'abisso senza fondo della droga. E dopo la droga - sottolinea - finiscono in mano a persone senza scrupoli che prima abusano dei loro corpi, poi li uccidono ed infine li fanno a pezzi con una ferocia che era sconosciuta nella nostra terra da secoli”. Fiore accenna poi alla mafia nigeriana, a suo parere in ascesa e fra le più “feroci. È riuscita ad installarsi persino in Sicilia”. Poi all’Hotel House, dove vivono ammassati migliai di immigrati anche irregolari e crocevia dello spaccio. Proprio lì intorno, ricorda, di recente sono stati ritrovate ossa umane sotterrate. “Noi siamo pronti alla mobilitazione - torna a dire - è fondamentale per avere tranquillità nell'ordine. Sono altre le forze che soffiano sul fuoco dello scontro; a partire dalle cosiddette estreme sinistre. Noi, al contrario, incarniamo lo scontento e lo portiamo nell'ambito politico. Riguardo a Macerata esigiamo che i due nigeriani ricevano una pena esemplare e che l'Hotel House venga smantellato”.
g.g.

Un corteo breve nel percorso, ma intenso nei contenuti quello che è stato organizzato ieri dal neonato comitato Noi Siamo Qui e dall'associazione L'Esistenza Ora di Macerata ai Giardini Diaz per ricordare Pamela Mastropietro e tutte le donne vittime di femminicidio. Oltre cento persone hanno sfilato all'interno dei Giardini, con striscioni e manifesti, per poi fermarsi al centro e raccogliere le testimonianza di alcuni maceratesi che hanno raccontato la realtà di Macerata, una città dove “droga, prostituzione e ludopatia” vivono in un sottobosco difficile da far emergere, come ha avuto modo di raccontare la professoressa Ester Sperandini. “Macerata non è una comunità tranquilla – ha proseguito l'insegnante – ed è arrivato il momento di dire le cose come stanno, altrimenti qui stiamo solo a prendere freddo”.

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La manifestazione aveva lo scopo di tenere accese le luci sui fatti di Macerata, sul drammatico omicidio di Pamela Mastropietro, avvenuto il 30 gennaio scorso, e sugli eventi che hanno portato altre donne, i cui nomi erano elencati in altrettanti cartelli, ad essere vittime di femminicidio.

Al corteo, oltre ai responsabili del comitato e dell'associazione, erano presenti anche Deborah Pantana, consigliere comunale a Macerata di Forza Italia, Carla Messi, del Movimento 5 Stelle, Anna Menghi e il vicesindaco Stefania Monteverde. Nel corso della manifestazione la consigliera Pantana ha annunciato che l'8 aprile si svolgerà un convegno a Macerata con Alessandro Meluzzi, psichiatra e scrittore.

Abbiamo creato un comitato, Noi siamo qui, a cui si stanno aggregando - racconta Orietta Quarchioni, presidente dell'associazione L'Esistenza Ora - anche altre città proprio per non spegnere le luci sia sui fatti accaduti a Pamela sia sugli altri omicidi che sono accaduti in Italia. La mamma di Pamela è distrutta dal dolore. E' stato commesso verso questa ragazza un omicidio con modalità efferate, paurose. I familiari chiedono che sia fatta chiarezza su quanto avvenuto e chiedono giustizia con una pena certa”.

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Per continuare a tenere i riflettori accesi sulla morte di Pamela Mastropietro, la giovane romana uccisa a Macerate e ritrovata fatta a pezzi in due valige nelle campagne di Pollenza il 31 gennaio scorso, l'associazione l'Esistenza Ora di Macerata, che si occupa di violenza su donne, uomini e minori, e il comitato Noi Siamo Qui, di cui l'associazione fa parte, promuovono per domani, sabato 24 marzo, alle 15.30, partendo dai Giardini Diaz, “un corteo silenzioso – scrive la presidente Orietta Quarchioni – in modo che non si spengano i riflettori sulla morte assurda di Pamela Mastropietro, chiedendo verita, giustizia e legalità per Pamela e per tutte quelle vittime che troppo spesso vengono dimenticate. Il primo comitati si è formato a Macerata, ma si stanno unendo diverse città italiane. In concomitanza con la manifestazione di Macerata, un corteo si svolgerà anche a Padova, partendo dal piazzale della stazione”.

La stessa associazione, lo scorso mese di febbraio, pochi giorni dopo l'omicidio della giovane, aveva organizzato un corteo, al quale aveva preso parte anche la madre della ragazza.

 

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