Dalla gioia nel festeggiare i 75 anni dalla fondazione, al dramma di aver perso un giovane esploratore.
Gli Scout Tolentino 1 si sono trovati, nel giro di 24 ore, a gioire insieme per la giornata di festa che ha richiesto mesi di lavoro e a stringersi attorno al dolore per la scomparsa di Nicola Scisciani, 13 anni da compiere, che ha perso la vita ieri pomeriggio a seguito di un incidente stradale.
"Mentre vivete la vostra vita terrena, cercate di fare qualche cosa di buono che possa rimanere dopo di voi, e ricordate che essere buoni è qualche cosa, ma che fare il bene è molto di più".
Così, citando le parole del fondatore degli Scout, Baden Powell, la parrocchia dello Spirito Santo ha ricordato la bontà del piccolo, annunciando per questa sera alle 21.30, un momento di preghiera in parrocchia.


Ma è inevitabile ricordare il momento di festa al quale Nicola stesso aveva partecipato con i suoi compagni sabato pomeriggio nell’area verde che il Gruppo Scout Tolentino 1 ha attrezzato in forma permanente e in cui è stata allestita una mostra temporanea per mostrare le attività che gli Scout portano avanti durante l’anno
La capogruppo Ilaria Fratini e il consigliere generale Mattia Buldorini hanno spiegato ai microfoni di Radio C1…inBlu gli obiettivi dell’allestimento e i progetti futuri dopo un periodo di fermo forzato dovuto alla pandemia.

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Ilaria Fratini e Mattia Buldorini

“Abbiamo allestito una mostra a cielo aperto – dice Ilaria Fratini – per far immergere lo spettatore all’interno del campo Scout e mostrare cosa vivono i ragazzi nella loro quotidianità. Abbiamo allestito anche una linea del tempo che racconta 75 anni di storia ed in cui, grazie ai Qr code, si può ascoltare una voce guida che illustra gli avvenimenti più importanti. La maggior parte delle strutture installate per la mostra sono temporanee, mentre l’alzabandiera e l’altare resteranno fissi”.
Il pomeriggio e la serata hanno proseguito con un cortometraggio che ha raccontato, anche in maniera ironica, come il gruppo ha vissuto i momenti di pandemia e una rifugista della Fondazione Baden ha raccontato la storia delle Aquile Randagie.

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Il pubblico presente

“Lo scorso anno – prosegue Ilaria Fratini -, in piena pandemia, abbiamo cercato di continuare l’azione educativa con i ragazzi attraverso la tecnologia, i canali social e tutti gli strumenti che ci permettevano di mantenere costante il rapporto con i ragazzi. Abbiamo dovuto reinventarci – ammette - perché non sono strumenti che utilizziamo nel quotidiano, ma che abbiamo imparato a conoscere insieme ai ragazzi stessi e che potrebbero essere strumenti da continuare ad utilizzare, ovviamente in occasioni limitate, perché il nostro obiettivo è la socializzazione all’aria aperta e in gruppo. Nel 2021 abbiamo continuato a vedere i ragazzi in base alle limitazioni dettate dal colore delle zone e ci siamo rimboccati le maniche, cercando di portare avanti l’attività. Quest’anno cercheremo di fare il più possibile progetti all’aria aperta”.
Consapevoli di aver preso un “filo rosso” e di avere la responsabilità di lasciarlo a chi verrà dopo, il Gruppo Scout Tolentino 1 continua dunque ad operare affinchè l’opera di chi lo ha fondato possa continuare a vivere.
“Ogni giorno – dice Mattia Buldorini - cerchiamo di portare avanti questa storia, perché lo scoutismo è un gruppo di persone che crescono. Cerchiamo di educare i bambini dagli 8 anni in su per essere cittadini di domani”.

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La linea del tempo

A fare un bilancio guardando al domani è proprio la capogruppo: “Quest’anno contiamo 90 censiti – spiega Ilaria Fratini - . Nel 2020 le nuove iscrizioni sono state poche, per via della pandemia e del timore di incontrarci di nuovo. Quest’anno, invece, abbiamo ricevuto parecchie chiamate di giovanissimi e anche di adulti. Di sicuro c’è tanta voglia di tornare a stare all’aria aperta e riscoprire quello che si era perso: i ragazzi hanno bisogno di occasioni di incontro, ma in questa parola non c’è solo la semplicità di passare del tempo insieme, ma anche e soprattutto di camminare e crescere insieme. In questo, noi li accompagniamo nel percorso della vita”.

GS
Settantacinque anni di storia e tanta voglia di tenere alti i principi degli Scout, con l’impegno continuo nel tramandare questa formazione ai più piccoli.

È lo spirito con cui il Gruppo Scout Tolentino 1 si prepara a vivere l’anniversario della fondazione che, seppur in un momento difficile a livello mondiale, resterà comunque nella storia del gruppo tolentinate.

Diverse, infatti, le iniziative che i giovani si preparano a mettere in campo in vista dell’evento clou della ricorrenza, in programma per il prossimo 18 settembre. Iniziative portate avanti con le forze economiche dell’associazione e per le quali è stata attivata anche una raccolta fondi per avere un sostegno dalla città.

«Quel giorno - dice la responsabile del Gruppo, Ilaria Fratini - inaugureremo uno spazio verde che sarà attrezzato per le nostre attività.

Si tratta di un’area nella parrocchia della Santa Famiglia di Tolentino dove stiamo lavorando per installare un altare, una edicola, un ambone, un alzabandiera e la recinzione circostante, realizzati da noi e nel nostro stile. In occasione dell’inaugurazione - spiega - organizzeremo una conferenza, aperta a tutta la cittadinanza, sullo scoutismo in Italia e nella nostra città».

Un dibattito che, sullo sfondo, vedrà la testimonianza concreta del mondo Scout: «Vogliamo far immergere lo spettatore in un ambiente totalmente legato alle nostre attività, realizzando una mostra a cielo aperto con oggetti e strutture che raccontino visivamente ciò che facciamo.

In programma, poi, anche una mostra sulla storia dello scoutismo a Tolentino, legata all’appoggio  che negli anni abbiamo avuto dalle parrocchie della città».

Ma il contesto cittadino si inserisce in quello nazionale, tanto che il Gruppo ha deciso di accendere i riflettori anche su una storia legata alla Resistenza e che dà il nome all’operazione per l’anniversario: «Il nostro Gruppo - racconta - prende il nome da un Gruppo di Milano “Le aquile randagie” che nel Ventennio Fascista continuò a svolgere l’attività clandestinamente, aiutando gli ebrei a nascondersi ed oltrepassare il confine italiano».

Le celebrazioni della realtà Scout tolentinate arrivano proprio in un momento in cui le attività hanno ripreso sulla scia del ritorno alla normalità, al termine di un periodo in cui gli incontri sono stati possibili solo via web: «Abbiamo vissuto la pandemia con molta difficoltà - confida Ilaria Fratini - come per tutti. Lo scorso anno, quando eravamo costretti a restare in casa, non abbiamo fatto attività, ma ci siamo incontrati con le piattaforme online.

Da aprile siamo riusciti a vederci nuovamente in presenza: attualmente stiamo vedendo i ragazzi in piccoli gruppi, all’aria aperta, con tutte le disposizione imposte».

Ma il cambiamento dettato dall’emergenza sanitaria è stato l’occasione per vivere la tecnologia in maniera indispensabile, anche in una realtà da sempre votata all’aria aperta e all’essenziale: «I ragazzi hanno sperimentato uno scoutismo diverso da quello che eravamo soliti vivere - ammette la responsabile - . Diciamo che la lontananza sociale e l’utilizzo dei dispositivi elettronici ci hanno permesso di far entrare la tecnologia nelle nostre attività, ma allo stesso tempo hanno confermato l’importanza di restare a contatto con la natura e vivere la socialità più autentica. 

È stata una occasione per capire quando e come la tecnologia può essere utilizzata a vantaggio dell’attività Scout».

Giulia Sancricca

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