I 75 anni del Gruppo Scout Tolentino 1. La festa segnata dalla perdita di un giovane esploratore

Lunedì, 20 Settembre 2021 09:59 | Letto 1199 volte   Clicca per ascolare il testo I 75 anni del Gruppo Scout Tolentino 1. La festa segnata dalla perdita di un giovane esploratore Dalla gioia nel festeggiare i 75 anni dalla fondazione, al dramma di aver perso un giovane esploratore.Gli Scout Tolentino 1 si sono trovati, nel giro di 24 ore, a gioire insieme per la giornata di festa che ha richiesto mesi di lavoro e a stringersi attorno al dolore per la scomparsa di Nicola Scisciani, 13 anni da compiere, che ha perso la vita ieri pomeriggio a seguito di un incidente stradale.Mentre vivete la vostra vita terrena, cercate di fare qualche cosa di buono che possa rimanere dopo di voi, e ricordate che essere buoni è qualche cosa, ma che fare il bene è molto di più.Così, citando le parole del fondatore degli Scout, Baden Powell, la parrocchia dello Spirito Santo ha ricordato la bontà del piccolo, annunciando per questa sera alle 21.30, un momento di preghiera in parrocchia.Ma è inevitabile ricordare il momento di festa al quale Nicola stesso aveva partecipato con i suoi compagni sabato pomeriggio nell’area verde che il Gruppo Scout Tolentino 1 ha attrezzato in forma permanente e in cui è stata allestita una mostra temporanea per mostrare le attività che gli Scout portano avanti durante l’annoLa capogruppo Ilaria Fratini e il consigliere generale Mattia Buldorini hanno spiegato ai microfoni di Radio C1…inBlu gli obiettivi dell’allestimento e i progetti futuri dopo un periodo di fermo forzato dovuto alla pandemia.Ilaria Fratini e Mattia Buldorini“Abbiamo allestito una mostra a cielo aperto – dice Ilaria Fratini – per far immergere lo spettatore all’interno del campo Scout e mostrare cosa vivono i ragazzi nella loro quotidianità. Abbiamo allestito anche una linea del tempo che racconta 75 anni di storia ed in cui, grazie ai Qr code, si può ascoltare una voce guida che illustra gli avvenimenti più importanti. La maggior parte delle strutture installate per la mostra sono temporanee, mentre l’alzabandiera e l’altare resteranno fissi”.Il pomeriggio e la serata hanno proseguito con un cortometraggio che ha raccontato, anche in maniera ironica, come il gruppo ha vissuto i momenti di pandemia e una rifugista della Fondazione Baden ha raccontato la storia delle Aquile Randagie.Il pubblico presente“Lo scorso anno – prosegue Ilaria Fratini -, in piena pandemia, abbiamo cercato di continuare l’azione educativa con i ragazzi attraverso la tecnologia, i canali social e tutti gli strumenti che ci permettevano di mantenere costante il rapporto con i ragazzi. Abbiamo dovuto reinventarci – ammette - perché non sono strumenti che utilizziamo nel quotidiano, ma che abbiamo imparato a conoscere insieme ai ragazzi stessi e che potrebbero essere strumenti da continuare ad utilizzare, ovviamente in occasioni limitate, perché il nostro obiettivo è la socializzazione all’aria aperta e in gruppo. Nel 2021 abbiamo continuato a vedere i ragazzi in base alle limitazioni dettate dal colore delle zone e ci siamo rimboccati le maniche, cercando di portare avanti l’attività. Quest’anno cercheremo di fare il più possibile progetti all’aria aperta”.Consapevoli di aver preso un “filo rosso” e di avere la responsabilità di lasciarlo a chi verrà dopo, il Gruppo Scout Tolentino 1 continua dunque ad operare affinchè l’opera di chi lo ha fondato possa continuare a vivere.“Ogni giorno – dice Mattia Buldorini - cerchiamo di portare avanti questa storia, perché lo scoutismo è un gruppo di persone che crescono. Cerchiamo di educare i bambini dagli 8 anni in su per essere cittadini di domani”.La linea del tempoA fare un bilancio guardando al domani è proprio la capogruppo: “Quest’anno contiamo 90 censiti – spiega Ilaria Fratini - . Nel 2020 le nuove iscrizioni sono state poche, per via della pandemia e del timore di incontrarci di nuovo. Quest’anno, invece, abbiamo ricevuto parecchie chiamate di giovanissimi e anche di adulti. Di sicuro c’è tanta voglia di tornare a stare all’aria aperta e riscoprire quello che si era perso: i ragazzi hanno bisogno di occasioni di incontro, ma in questa parola non c’è solo la semplicità di passare del tempo insieme, ma anche e soprattutto di camminare e crescere insieme. In questo, noi li accompagniamo nel percorso della vita”.GS
Dalla gioia nel festeggiare i 75 anni dalla fondazione, al dramma di aver perso un giovane esploratore.
Gli Scout Tolentino 1 si sono trovati, nel giro di 24 ore, a gioire insieme per la giornata di festa che ha richiesto mesi di lavoro e a stringersi attorno al dolore per la scomparsa di Nicola Scisciani, 13 anni da compiere, che ha perso la vita ieri pomeriggio a seguito di un incidente stradale.
"Mentre vivete la vostra vita terrena, cercate di fare qualche cosa di buono che possa rimanere dopo di voi, e ricordate che essere buoni è qualche cosa, ma che fare il bene è molto di più".
Così, citando le parole del fondatore degli Scout, Baden Powell, la parrocchia dello Spirito Santo ha ricordato la bontà del piccolo, annunciando per questa sera alle 21.30, un momento di preghiera in parrocchia.


Ma è inevitabile ricordare il momento di festa al quale Nicola stesso aveva partecipato con i suoi compagni sabato pomeriggio nell’area verde che il Gruppo Scout Tolentino 1 ha attrezzato in forma permanente e in cui è stata allestita una mostra temporanea per mostrare le attività che gli Scout portano avanti durante l’anno
La capogruppo Ilaria Fratini e il consigliere generale Mattia Buldorini hanno spiegato ai microfoni di Radio C1…inBlu gli obiettivi dell’allestimento e i progetti futuri dopo un periodo di fermo forzato dovuto alla pandemia.

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Ilaria Fratini e Mattia Buldorini

“Abbiamo allestito una mostra a cielo aperto – dice Ilaria Fratini – per far immergere lo spettatore all’interno del campo Scout e mostrare cosa vivono i ragazzi nella loro quotidianità. Abbiamo allestito anche una linea del tempo che racconta 75 anni di storia ed in cui, grazie ai Qr code, si può ascoltare una voce guida che illustra gli avvenimenti più importanti. La maggior parte delle strutture installate per la mostra sono temporanee, mentre l’alzabandiera e l’altare resteranno fissi”.
Il pomeriggio e la serata hanno proseguito con un cortometraggio che ha raccontato, anche in maniera ironica, come il gruppo ha vissuto i momenti di pandemia e una rifugista della Fondazione Baden ha raccontato la storia delle Aquile Randagie.

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Il pubblico presente

“Lo scorso anno – prosegue Ilaria Fratini -, in piena pandemia, abbiamo cercato di continuare l’azione educativa con i ragazzi attraverso la tecnologia, i canali social e tutti gli strumenti che ci permettevano di mantenere costante il rapporto con i ragazzi. Abbiamo dovuto reinventarci – ammette - perché non sono strumenti che utilizziamo nel quotidiano, ma che abbiamo imparato a conoscere insieme ai ragazzi stessi e che potrebbero essere strumenti da continuare ad utilizzare, ovviamente in occasioni limitate, perché il nostro obiettivo è la socializzazione all’aria aperta e in gruppo. Nel 2021 abbiamo continuato a vedere i ragazzi in base alle limitazioni dettate dal colore delle zone e ci siamo rimboccati le maniche, cercando di portare avanti l’attività. Quest’anno cercheremo di fare il più possibile progetti all’aria aperta”.
Consapevoli di aver preso un “filo rosso” e di avere la responsabilità di lasciarlo a chi verrà dopo, il Gruppo Scout Tolentino 1 continua dunque ad operare affinchè l’opera di chi lo ha fondato possa continuare a vivere.
“Ogni giorno – dice Mattia Buldorini - cerchiamo di portare avanti questa storia, perché lo scoutismo è un gruppo di persone che crescono. Cerchiamo di educare i bambini dagli 8 anni in su per essere cittadini di domani”.

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La linea del tempo

A fare un bilancio guardando al domani è proprio la capogruppo: “Quest’anno contiamo 90 censiti – spiega Ilaria Fratini - . Nel 2020 le nuove iscrizioni sono state poche, per via della pandemia e del timore di incontrarci di nuovo. Quest’anno, invece, abbiamo ricevuto parecchie chiamate di giovanissimi e anche di adulti. Di sicuro c’è tanta voglia di tornare a stare all’aria aperta e riscoprire quello che si era perso: i ragazzi hanno bisogno di occasioni di incontro, ma in questa parola non c’è solo la semplicità di passare del tempo insieme, ma anche e soprattutto di camminare e crescere insieme. In questo, noi li accompagniamo nel percorso della vita”.

GS

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