Il Gruppo Scout Tolentino 1 compie 75 anni. Al via l'organizzazione per l'anniversario

Lunedì, 17 Maggio 2021 17:01 | Letto 1673 volte   Clicca per ascolare il testo Il Gruppo Scout Tolentino 1 compie 75 anni. Al via l'organizzazione per l'anniversario Settantacinque anni di storia e tanta voglia di tenere alti i principi degli Scout, con l’impegno continuo nel tramandare questa formazione ai più piccoli. È lo spirito con cui il Gruppo Scout Tolentino 1 si prepara a vivere l’anniversario della fondazione che, seppur in un momento difficile a livello mondiale, resterà comunque nella storia del gruppo tolentinate. Diverse, infatti, le iniziative che i giovani si preparano a mettere in campo in vista dell’evento clou della ricorrenza, in programma per il prossimo 18 settembre. Iniziative portate avanti con le forze economiche dell’associazione e per le quali è stata attivata anche una raccolta fondi per avere un sostegno dalla città. «Quel giorno - dice la responsabile del Gruppo, Ilaria Fratini - inaugureremo uno spazio verde che sarà attrezzato per le nostre attività. Si tratta di un’area nella parrocchia della Santa Famiglia di Tolentino dove stiamo lavorando per installare un altare, una edicola, un ambone, un alzabandiera e la recinzione circostante, realizzati da noi e nel nostro stile. In occasione dell’inaugurazione - spiega - organizzeremo una conferenza, aperta a tutta la cittadinanza, sullo scoutismo in Italia e nella nostra città». Un dibattito che, sullo sfondo, vedrà la testimonianza concreta del mondo Scout: «Vogliamo far immergere lo spettatore in un ambiente totalmente legato alle nostre attività, realizzando una mostra a cielo aperto con oggetti e strutture che raccontino visivamente ciò che facciamo. In programma, poi, anche una mostra sulla storia dello scoutismo a Tolentino, legata all’appoggio  che negli anni abbiamo avuto dalle parrocchie della città». Ma il contesto cittadino si inserisce in quello nazionale, tanto che il Gruppo ha deciso di accendere i riflettori anche su una storia legata alla Resistenza e che dà il nome all’operazione per l’anniversario: «Il nostro Gruppo - racconta - prende il nome da un Gruppo di Milano “Le aquile randagie” che nel Ventennio Fascista continuò a svolgere l’attività clandestinamente, aiutando gli ebrei a nascondersi ed oltrepassare il confine italiano». Le celebrazioni della realtà Scout tolentinate arrivano proprio in un momento in cui le attività hanno ripreso sulla scia del ritorno alla normalità, al termine di un periodo in cui gli incontri sono stati possibili solo via web: «Abbiamo vissuto la pandemia con molta difficoltà - confida Ilaria Fratini - come per tutti. Lo scorso anno, quando eravamo costretti a restare in casa, non abbiamo fatto attività, ma ci siamo incontrati con le piattaforme online. Da aprile siamo riusciti a vederci nuovamente in presenza: attualmente stiamo vedendo i ragazzi in piccoli gruppi, all’aria aperta, con tutte le disposizione imposte». Ma il cambiamento dettato dall’emergenza sanitaria è stato l’occasione per vivere la tecnologia in maniera indispensabile, anche in una realtà da sempre votata all’aria aperta e all’essenziale: «I ragazzi hanno sperimentato uno scoutismo diverso da quello che eravamo soliti vivere - ammette la responsabile - . Diciamo che la lontananza sociale e l’utilizzo dei dispositivi elettronici ci hanno permesso di far entrare la tecnologia nelle nostre attività, ma allo stesso tempo hanno confermato l’importanza di restare a contatto con la natura e vivere la socialità più autentica.  È stata una occasione per capire quando e come la tecnologia può essere utilizzata a vantaggio dell’attività Scout».Giulia Sancricca
Settantacinque anni di storia e tanta voglia di tenere alti i principi degli Scout, con l’impegno continuo nel tramandare questa formazione ai più piccoli.

È lo spirito con cui il Gruppo Scout Tolentino 1 si prepara a vivere l’anniversario della fondazione che, seppur in un momento difficile a livello mondiale, resterà comunque nella storia del gruppo tolentinate.

Diverse, infatti, le iniziative che i giovani si preparano a mettere in campo in vista dell’evento clou della ricorrenza, in programma per il prossimo 18 settembre. Iniziative portate avanti con le forze economiche dell’associazione e per le quali è stata attivata anche una raccolta fondi per avere un sostegno dalla città.

«Quel giorno - dice la responsabile del Gruppo, Ilaria Fratini - inaugureremo uno spazio verde che sarà attrezzato per le nostre attività.

Si tratta di un’area nella parrocchia della Santa Famiglia di Tolentino dove stiamo lavorando per installare un altare, una edicola, un ambone, un alzabandiera e la recinzione circostante, realizzati da noi e nel nostro stile. In occasione dell’inaugurazione - spiega - organizzeremo una conferenza, aperta a tutta la cittadinanza, sullo scoutismo in Italia e nella nostra città».

Un dibattito che, sullo sfondo, vedrà la testimonianza concreta del mondo Scout: «Vogliamo far immergere lo spettatore in un ambiente totalmente legato alle nostre attività, realizzando una mostra a cielo aperto con oggetti e strutture che raccontino visivamente ciò che facciamo.

In programma, poi, anche una mostra sulla storia dello scoutismo a Tolentino, legata all’appoggio  che negli anni abbiamo avuto dalle parrocchie della città».

Ma il contesto cittadino si inserisce in quello nazionale, tanto che il Gruppo ha deciso di accendere i riflettori anche su una storia legata alla Resistenza e che dà il nome all’operazione per l’anniversario: «Il nostro Gruppo - racconta - prende il nome da un Gruppo di Milano “Le aquile randagie” che nel Ventennio Fascista continuò a svolgere l’attività clandestinamente, aiutando gli ebrei a nascondersi ed oltrepassare il confine italiano».

Le celebrazioni della realtà Scout tolentinate arrivano proprio in un momento in cui le attività hanno ripreso sulla scia del ritorno alla normalità, al termine di un periodo in cui gli incontri sono stati possibili solo via web: «Abbiamo vissuto la pandemia con molta difficoltà - confida Ilaria Fratini - come per tutti. Lo scorso anno, quando eravamo costretti a restare in casa, non abbiamo fatto attività, ma ci siamo incontrati con le piattaforme online.

Da aprile siamo riusciti a vederci nuovamente in presenza: attualmente stiamo vedendo i ragazzi in piccoli gruppi, all’aria aperta, con tutte le disposizione imposte».

Ma il cambiamento dettato dall’emergenza sanitaria è stato l’occasione per vivere la tecnologia in maniera indispensabile, anche in una realtà da sempre votata all’aria aperta e all’essenziale: «I ragazzi hanno sperimentato uno scoutismo diverso da quello che eravamo soliti vivere - ammette la responsabile - . Diciamo che la lontananza sociale e l’utilizzo dei dispositivi elettronici ci hanno permesso di far entrare la tecnologia nelle nostre attività, ma allo stesso tempo hanno confermato l’importanza di restare a contatto con la natura e vivere la socialità più autentica. 

È stata una occasione per capire quando e come la tecnologia può essere utilizzata a vantaggio dell’attività Scout».

Giulia Sancricca

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