Notizie di politica nelle Marche
Invasione dei piccioni e danni nei campi, la Regione ascolta gli agricoltori e invia gli operatori faunistici. Non è rimasto inascoltato l’appello di Coldiretti Marche che nei giorni scorsi ha chiesto interventi immediati per azioni di contenimento al proliferare indisturbato dei piccioni, vera e propria piaga per la coltivazione del girasole che vede la nostra regione primatista nazionale con circa 950mila quintali di produzione e oltre 43mila ettari coltivati soprattutto nelle province di Ancona e Macerata. Alle varie Polizie Provinciali sono stati inviati nei giorni scorsi gli elenchi di circa 400 operatori che hanno frequentato corsi di formazione e sono abilitati al controllo del piccione (oltre che volpi, corvi e storni). Saranno operativi fin da subito nelle province di Pesaro, Ancona e Fermo mentre per Macerata e Ascoli la Regione provvederà a organizzare appositi corsi formativi per l’abilitazione. Gli agricoltori, attraverso un’apposita modulistica, potranno richiedere interventi indicando l’operatore prescelto. Resta la possibilità, per l’agricoltore che sia in possesso dell’abilitazione, di intervenire autonomamente sul proprio terreno. Tutti gli interventi dovranno essere documentati alla polizia provinciale che potrà effettuare verifiche dove necessario. Un intervento sperato vista anche la crescita di valore di questa coltivazione negli ultimi anni e le possibilità date anche dai contratti di filiera (tra Filiera agricola italiana e Olitalia) per la produzione di olio di girasole 100% italiano tracciato dal campo alla tavola. Circa l’80% dei danni causati dai piccioni, gli stessi che popolano le città con i relativi danneggiamenti ai monumenti e i problemi igienici dovuti al guano, secondo dati del Piano Faunistico regionale, riguardano proprio il girasole.
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Un contributo di 21mila euro a fondo perduto per incentivare l'apertura di nuove attività ad Urbisaglia. Un bando ad hoc è la mproposta dell'amministrazione comunale, guidata dal sindaco Paolo Giubileo, per sostenere coloro che vogliono investire nel borgo Bandiera arancione e favorire l’avvio di nuove attività d’impresa commerciali e artigianali nel territorio comunale.

Il contributo a fondo perduto, la cui domanda scade il prossimo 22 dicembre, è previsto per l’apertura di massimo 3 nuove attività commerciali o artigianali e dei 21mila euro messi a disposizione ogni attività ne riceverà 7mila. Pertanto, il contributo sarà diviso in tre tranche: 3mila nel 2021, 2mila nel 2022 e altrettanti l'anno seguente. Inoltre, per le tre annualità l'attività commerciale sarà esente dal pagamento della Tari.

"I piccoli borghi rappresentano degli importanti punti di partenza per la ripresa perché riescono a conciliare economia, ricchezza naturale e culturale - sottolinea la vice sindaca Marta Pantanetti - Con questo bando non vogliamo dare soltanto un segnale economico, ma sottolineare che i borghi dell'entroterra possono essere centro di sviluppo, capaci di favorire la crescita di nuove attività, che a loro volta siano innovative e sostenibili. Questa visione di crescita territoriale è per noi molto importante ad Urbisaglia, un paese a vocazione turistica che abbraccia la riserva naturale dell'Abbadia di Fiastra e vanta il più grande parco archeologico delle Marche e, da anni, fa orgogliosamente parte del brand Bandiera arancione. Insieme agli altri consiglieri abbiamo affrontato la problematica dello spopolamento dei piccoli centri, in cui è sempre più difficile porre basi anche lavorative.
Crediamo nel nostro territorio e vogliamo dare la possibilità alle persone anche di insediarsi in modo che il paese cresca anche in questo senso - prosegue Marta Pantanetti - Riteniamo che questo incentivo, in un periodo storico particolare, arrivi nel momento giusto per dare uno slancio. Siamo ottimisti e fiduciosi nel nostro progetto, e vogliamo impegnarci a supportare le nostre realtà commerciali. In questo periodo abbiamo voluto sostenere le nostre attività dando loro l'opportunità di accedere gratuitamente allo spazio esterno ai locali, anticipando i provvedimenti nazionali. Inoltre, a Natale abbiamo proposto dei buoni spesa per favorire una microeconomia all'interno del Comune - conclude la vice sindaca - Questo è il primo anno che abbiamo attivato il bando, se la formula funziona in futuro si potrà replicare. Il bando rappresenta un importante punto di partenza".

f.u.
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Un incontro sul turismo lento, organizzato dalle amministrazioni comunali di Treia e Appignano, rivolto agli operatori turistici, alle aziende agricole e alle associazioni sportive del mondo del bike.

Dopo i saluti dei sindaci di Treia e Appignano, Franco Capponi e Carlo Mariano Calamita, sulle prospettive turisitiche dei due comuni, già a partire dal prossimo mese, sono seguiti gli interventi di Loredana Miconi e Mauro Fumagalli del Consorzio NoiMarche, che hanno illustrato l’avvio dei protocollo tra i comuni aderenti e le opportunità che avranno le strutture che hanno aderito al “bike hotel” e al “bike friendly” e di Alberto Mazzini (Regione Marche) che si è occupato del progetto Marche Outdoor.

Quindi sindaci e assessori al turismo dei due comuni organizzatori hanno focalizzato la discussione sulle iniziative della prossima estate, ancora in fase di definizione (tra cui il circuito “Borghi in moto” organizzato dal circuito de I Borghi più Belli d’Italia).

Gli appuntamenti della “Città del bracciale” non si arrestano. Martedì 18 maggio, alle 12.30 presso il Teatro Comunale di Treia, ci sarà la Giornata dei Tour Operator Incoming "Inside Marche Live", presieduta dall'urbinate Federico Scaramucci, sul tema “Il rilancio del turismo nella Regione Marche e la valorizzazione dei borghi”, l'assemblea dei soci di Inside Marche Live, con il Patrocinio della Regione Marche e della Camera di Commercio, per avviare un percorso di sinergia e collaborazione con l'Amministrazione Comunale di Treia, sempre molto attenta alla valorizzazione del turismo delle aree interne e dei borghi.

L’associazione nasce nel 2015 come organismo per la tutela della categoria e grazie alle relazioni maturate tra i vari professionisti del settore, contribuisce allo sviluppo del turismo organizzato ed alla valorizzazione delle singole e specifiche peculiarità territoriali mediante attività di collaborazione, promozione e commercializzazione. I tour operator incoming delle Marche rappresentano un vero e proprio patrimonio dell’economia regionale dal momento che mobilitano oltre 1 milione di presenze l'anno (su 10 mln di presenze totali della regione), con volumi d’affari di 70 milioni di euro annui. Il settore non solo genera esternalità positive, ma trattiene sul territorio il valore aggiunto generato dalle proposte rivolte direttamente ai consumatori finali, ai tour operator o ad altre agenzie corrispondenti con sede in altri territori.

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“Invitiamo il commissario Legnini a venire a Tolentino per ascoltare cittadini e operatori economici e farsi una sua idea sulla scelta di spostare le scuole fuori dal centro”.

È l’appello dell’associazione Tolentino Popolare che questa mattina, in conferenza stampa, ha voluto far luce sugli aspetti che riguardano il trasferimento della scuola Don Bosco vicino al Campus.

Un incontro che arriva a seguito della delibera che dà il via libera all’acquisizione del terreno dove sorgerà la nuova scuola in zona Pace. 

“Due anni fa avevamo annunciato che sarebbe accaduto questo - esordisce Alessandro Massi - e così è stato.

Non si tratta di sentimentalismo - torna a ribadire - ma buon senso: quando ci sono emergenze come quelle del sisma bisogna trovare gli strumenti politici per risolvere il prima possibile i problemi, non andarseli a cercare”.

Secondo l’ex assessore, silurato nel 2019 proprio per la sua posizione diversa rispetto alla maggioranza sulla scuola Don Bosco, le conseguenze di questo spostamento saranno negativamente impattanti per la città: “Una amministrazione deve essere equilibrata nelle scelte, con una visione armonica dello sviluppo urbanistico, e questa scelta crea uno squilibrio a discapito del centro storico”.

La rottura, ormai datata, del gruppo con la maggioranza arriva proprio da qui: “Alle ultime elezioni amministrative - prosegue Massi - avevamo nel programma il recupero del centro, soprattutto dal punto di vista abitativo, ma non si può pensare a questo obiettivo se si tolgono i servizi fondamentali. Noi in questo siamo rimasti coerenti, gli altri no. Non ci bastano i contentini  - attacca riferendosi all’acquisizione dello stabile ex Pie Venerini per spostare una parte della Don Bosco - . Con questo progetto si propone di spostare completamente l’asse di Tolentino e lasciare in centro solo un ciclo scolastico.

Oltretutto - denuncia - manca qualsiasi documento che attesti eventuali trattative in corso tra il Comune e la Curia per l’acquisizione dello stabile ex Pie Venerini”.

Massi non ci sta nemmeno all’ipotesi che la Don Bosco non si possa recuperare perché poco sicura: “Se fosse così - dice - in questo momento gli studenti non potrebbero continuare a frequentarla, invece la vita in quella scuola va avanti normalmente. È per questo che chiediamo al Commissario la possibilità di far riferimento all'articolo 2 del decreto del 2019 di Farabollini che prevedeva la delocalizzazione delle scuole solo per reali esigenze di sicurezza".

Ecco, quindi, l’esigenza di un confronto per valutare bene la scelta e le sue conseguenze: “Ci appelliamo a Legnini - dice - . Se fosse la maggioranza ad invitarlo per creare un confronto anche con le forze politiche, i cittadini, i negozianti e la stampa, sarebbe ancora meglio. Altrimenti ci muoveremo noi.

Un’altra possibilità - conclude l’ex assessore - è che in vista delle prossime elezioni amministrative, la maggioranza decida di attendere nel prendere questa decisione. Potrebbero mostrare il progetto alla cittadinanza e valutare insieme. Molti altri Comuni, per ricostruire i propri paesi, hanno pensato al confronto e all’apertura. Questo a Tolentino non è stato possibile”.


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Gli ha fatto eco Fabio Montemarani: “Il mio appello va alla giunta - dice - , i cui assessori si definiscono da sempre i paladini del centro storico e poi assecondano le scelte del sindaco. 

Vorrei capire - aggiunge - se sia stata valutata la popolazione scolastica di Tolentino, per evitare di creare una cattedrale nel deserto, visto che la popolazione è in continuo calo”.

Poi l’affondo sulla zona Pace: “Credo - denuncia -  che in quella zona stia avvenendo una grossa speculazione edilizia, altrimenti non si spiegherebbe il motivo di spostare tutti i servizi in quell’area”.

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A concludere è Diego Aloisi, che precisa: “Con questa scelta, il messaggio che l’amministrazione sta facendo passare è la poca fiducia che si vuole dare al centro storico. Dimostrano di credere di più alla periferia che al centro. Noi non vogliamo essere i paladini di questa zona - conclude - ma vogliamo solo ribadire che una città si può sviluppare bene solo se ha una armonia urbanistica. Abbiamo semplicemente una diversa visione della città e del suo futuro”.

GS
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Diverse le operazioni che nel corso della settimana hanno caratterizzato l’impegno dei Carabinieri sul territorio provinciale: due arresti, quattro denunce in stato di libertà e una segnalazione alla prefettura. Contestati vari reati, che vanno dallo spaccio all’infrazione delle misure anti contagio da Coronavirus.

A Pollenza, i militari hanno arrestato un uomo, italiano, colpito da un provvedimento di detenzione domiciliare. Dovrà scontare una pena residua ai domiciliari di sei mesi e cinque giorni per il reato di evasione commesso quattro anni fa.

A San Severino, nell’ambito dell’attività di contrasto allo spaccio, è stato arrestato un 18enne locale: è stato trovato in possesso di più di un etto di marijuana e di circa 3500 euro in contanti, presumibilmente il ricavato dell’attività illecita. Contanti e sostanza sono stati sequestrati. E questa mattina l'arresto è stato convalidato: il giovane è stato condannato a un anno e mezzo di reclusione, pena sospesa.

Lungo la costa le attività più corpose: a Civitanova quattro denunce. Due anconetani sono stati trovati in possesso di modiche quantità di marijuana dopo un controllo della loro auto. Denunciato anche un giovane marocchino, ritenuto responsabile del furto di tre cellulari al Cuore Adriatico. Infine un ventottenne di Macerata è stato denunciato per guida in stato di ebbrezza: patente ritirata e auto sotto sequestro. Sempre nella città rivierasca, un giovane cameriere diciannovenne è stato segnalato alla Prefettura: i militari lo hanno sorpreso con qualche grammo di hashish per uso personale.

Una patente ritirata anche a Sant'Angelo in Pontano, dove un uomo è stato sopreso alla guida con un tasso alcolemico ben superiore al limite consentito: anche per lui è scattato il ritiro della patente e il sequestro della vettura.

A contrasto dei contagi da Covid, i militari hanno fatto sapere di aver sanzionato quattro cittadini per violazione del coprifuoco. Circolavano senza comprovate motivazioni oltre le 22.

l.c.
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La Delegazione Marchigiana degli Ordini Dinastici della Real Casa di Savoia, guidata dal Cav. Ufficiale Commendatore Dott. Walter Pellegrino e dal Cav. Dott. Andrea Cristofanelli Broglio di Treia hanno consegnato nelle mani del Sindaco Buoni Spesa per sostenere le famiglie maggiormente in difficoltà a causa del COVID.

Il Delegato per le Marche Dott. Pellegrino ha sottolineato come, nonostante tutto, durante i primi mesi dell’emergenza sanitaria, constatando come il contagio imperversasse anche nella nostra regione, si è aperta una sottoscrizione tra insigniti e simpatizzanti, d’intesa con la le Caritas Diocesane, per cercare di alleviare lo stato di gravissima indigenza in cui molte famiglie Marchigiane e quindi anche Trejesi, in genere residenti nei centri storici della città, si sono trovate a causa dell’interruzione forzata delle piccole attività artigianali, della ristorazione, dei servizi turistici e alla persona che spesso costituiscono l’unica fonte di sostentamento. 

La somma raccolta è stata trasformata in Buoni Spesa alimentare che le famiglie in stato di bisogno potranno trasformare presso il Punto vendita Eurospin di Passo di Treia.

Il Sindaco Franco Capponi ha ringraziato per la grande disponibilità della Delegazione che, come in passato, durante l’emergenza sismica, si è generosamente mobilitata per intervenire in un momento veramente difficile.

“L’emergenza Covid che stiamo attraversando – ha detto il Sindaco Capponi - porterà a un ampliamento decisivo della povertà, sia in termini di allargamento della platea sia di incremento dell’intensità ed aggravamento delle diseguaglianze tra la popolazione e i territori.

Le prime analisi ci dicono che oltre alle categorie tradizionalmente a rischio quali quelle legate alle marginalità estreme, gli stranieri, le famiglie numerose con figli minori e i disoccupati, la crisi sta colpendo in particolar modo le piccole imprese come artigiani, commercianti, addetti ai servizi alla persona e il personale dipendente a termine o part – time dei settori della ristorazione, dell’ospitalità ed anche molti i giovani e donne con lavori saltuari: categorie che nella nostra realtà finora erano state al riparo da condizioni di deprivazione.

A tutta la Delegazione Marchigiana, alle Dame e ai Cavalieri guidati dal Delegato Cav. Uff. Commendatore Dott. Walter Pellegrino giunga il vivo apprezzamento della comunità Trejese per quanto realizzato, rinnovando le secolari virtù della fedelissima regione”- ha cocnluso il sindaco.

c.c.
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I carabinieri hanno disposto la chiusura per mancato rispetto della normativa anti Covid, con conseguente multa di 400 euro, ed il sequestro preventivo di un noto ristorante etnico cinese di Tolentino. Nel corso di un’operazione congiunta dei carabinieri che ha visto impegnate anche le forze della Polizia Locale, del nucleo carabinieri dell’Ispettorato del lavoro di Macerata e del nucleo Anti Sofisticazione di Ancona sono stati sequestrati dai Nas 150 chilogrammi di prodotti ittici e preparazioni gastronomiche, per un valore commerciale stimato in 3mila euro, mancati della tracciabilità e dei requisiti igienici previsti dalla legge con conseguenti sanzioni amministrative per un totale di 4500 euro. All’interno dell’esercizio sono stati anche scoperti 7 lavoratori, tutti di nazionalità straniera, 4 dei quali lavoravano in nero. Per questo alla titolare è stata comminata una maxi multa di 14.400 euro nonché il provvedimento di sospensione dell’attività imprenditoriale, con ulteriori 2mila euro di multa. A ciò si aggiungono oltre 40mila euro in ammende penali per gravi violazioni sulla sicurezza e sull’igiene per mancato rispetto delle norme sulle sicurezza sul lavoro. Inoltre la titolare è stata denunciata a piede libero ed il locale è stato segnalato all’Asur di Macerata per le scarse condizioni igieniche trovate dagli ispettori all’interno dello stesso.

f.u.
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Iniziati i lavori di ricostruzione e restauro dell’antica chiesa della Madonna della Còna, la piccola edicola, costruita nel XVI secolo, posta sull'antico confine tra Norcia e Visso oggi territorio di Castelsantangelo sul Nera, a 1.500 metri di altitudine. La chiesa prende il nome dall'immagine mariana al suo interno e la tradizione vuole che la sua costruzione sia riferita alla vittoria di Visso nella battaglia contro Norcia nel 1522. La prima domenica di luglio è possibile assistere all'arrivo delle processioni provenienti dalle città di Castelsantangelo sul Nera e Castelluccio di Norcia e alla successiva funzione religiosa.

Grazie alle Sezioni CAI di Macerata, San Severino Marche e Camerino nel corso di Macerata Opera Festival è stata promossa una raccolta fondi per la ricostruzione della Chiesa, praticamente distrutta dal sisma del 2016. Su proposta dell’allora Sindaco di Macerata Romano Carancini, l’Assemblea dei Comuni soci del Cosmarisrl decise di intervenire finanziando con 125 mila euro il progetto.

Più enti, aziende e tanti volontari per il recupero di un monumento simbolo dei Monti Sibillini che unisce un territorio a cavallo tra due regioni, Marche Umbria, da sempre punto di incontro per viandanti, pellegrini e amanti della montagna e punto di riferimento per le Comunità di Castelsantangelo sul Nera e di Castelluccio.

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Il progetto a cura dell’architetto Luca Maria Cristini, dell’ingegnere Romualdo Mattionie del geologo Fabio Facciaroni che hanno prestato gratuitamente la loro professionalità, prevede il restauro con parziale ricostruzione e risanamento conservativo della Chiesa- Rifugio della Madonna della Còna. 

Si sta lavorando con grande attenzione e impegno affinché si possa concludere l’intervento per il prossimo 4 luglio 2021, quando si celebra, come tutti gli anni, la Festa della Madonna della Còna.

 
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Si alza il sipario sulla 40à edizione della Corsa alla Spada e Palio, manifestazione simbolo di Camerino, che riprende il suo cammino, sia pure tra le difficoltà della pandemia, dopo la sospensione causa Covid dello scorso anno. L'evento è stato presentato dalla presidente dell'Associazione Stefania Scuri, alla presenza dei presidenti dei tre terzieri Paolo Paternesi (Sossanta), Paola Ticani (Muralto), Carlo Croia (Di Mezzo) e dell'assessore alla cultura del comune di Camerino Giovanna Sartori.

Grande novità di questa edizione la presentazione del cortometraggio "Un nuovo sole", realizzato da T-Rex Studio (studio cinematografico e televisivo), con gli attori Maria Carla Generali e Marco Leopardi ad interpretare rispettivamente il ruolo di Elisabetta Malatesta e Rodolfo Da Varano. Saranno proprio loro a vestire i panni dei signori Da Varano nell'edizione numero 40 della manifestazione.

duchessa

"Abbiamo cercato, utilizzando i mezzi a nostra disposizione, di celebrare questo importante compleanno della manifestazione nel miglior modo possibile - afferma la presidente dell'Associazione Corsa alla Spada e Palio Stefania Scuri - Così, dopo l'Offerta dei Ceri che ci vedrà presenti nella Basilica di San Venanzio lunedì 17 con l'accensione del falò in piazza.
Il 18 maggio, giorno della festa del santo patrono vogliamo omaggiare i fondatori della Corsa alla Spada attraverso la piattaforma streaming.. Coloro che hanno dato vita per la prima volta alla rievocazione firmandone l'atto costitutivo  ne ripercorreranno la nascita e  i vari passaggi che l’hanno resa possibile. Nel tempo, la manifestazione si è colorata e consolidata arricchendosi di nuovi aspetti e particolari, frutto di studi storici che hanno trovato fonte in una secolare documentazione. Alcune dei soci fondatori oggi non ci sono più e l’incontro in streaming omaggerà nel ricordo anche queste persone che alla città hanno consegnato una memoria importante.
Un nuovo incontro webinar, sempre in modalità streaming, prenderà vita il 20 maggio alle ore 18.30 e consentirà di introdurre ad una delle produzioni più diffuse nel tardo ‘400 nel territorio camerte: lo zafferano. Un piccolo viaggio che guiderà alla scoperta dell’Oro della Marca medievale e del ruolo di Camerino. “Il webinar nasce da uno spunto della prof di Emanuela Di Stefano che sarà presente con i docenti Unicam Gianni Sagratini e Andrea Catorci i quali, dalla loro esperienza, descriveranno le proprietà di questa pregiatissima spezia. Gli usi gastronomici dello zafferano saranno illustrati da Caterina Faustini Molinaro, mentre i tre terzieri verranno convolti nella preparazione di gustose ricette medievali”. Un modo per ritrovare l’atmosfera delle taverne che anche quest’anno non potranno essere aperte.  

Ma “I mille volti della storia di Camerino” verranno disvelati anche sabato 22 maggio alle ore 18,00, grazie ad una pergamena che racchiude l’atto di reciproca cittadinanza fra Ancona Ascoli e Camerino. È questo un aspetto della storia legato al ruolo primario che Camerino ha rivestito nelle vie commerciali delle Marche e che verrà illustrato e approfondito attraverso il contributo degli studi portati avanti dalla storica Emanuela Di Stefano. L’episodio della pergamena che è custodita nell’Archivio di Stato, farà da sfondo alla conoscenza di questo interessante aspetto.

A seguire, sempre sabato 22 maggio, avrà luogo l’attesa presentazione del cortometraggio “Un nuovo sole” le cui riprese sono state realizzate nei luoghi più evocativi della città e del territorio legati alla manifestazione storica, quali la Basilica di San Venanzio e le splendide sale medievali di Rocca d’Aiello.
Il cortometraggio, prodotto dallo studio cinematografico/televisivo T-Rex Studio,narra della storia di Elisabetta Malatesta e del suo significativo apporto nel far tornare in città la signoria dei Da Varano.
“Non si era mai raccontato finora del ruolo delle donne. Lo facciamo con questo progetto ambizioso che l’associazione ha fortemente voluto insieme all’assessorato alla cultura – ha sottolineato Scuri-. Riteniamo infatti che in un periodo difficile, realizzare in maniera digitale questo racconto avrebbe consentito di farlo restare a patrimonio della manifestazione. Speriamo che questo primo progetto possa piacere e possa essere efficace la modalità per consentirne una divulgazione presso le nuove generazioni con l’obiettivo di far crescere la nostra rievocazione”.

Piatto forte, ovviamente, la possibilità di vedere di nuovo i 30 atleti, 10 per terziere, correre per contendersi, domenica 23, l'ambita Spada che quest'anno, proprio a causa delle difficoltà attraversate durante la pandemia dai nostro artigiani, sarà offerta dall'Associazione..
"Ecco la motivazione di “Un nuovo sole”- ha concluso la presidente Scuri-: il messaggio di speranza che viene lanciato dall’edizione numero 40 è l’augurio che si possa  ritornare alla modalità della festa a noi cara e che la vita di tutti possa tornare alla serenità”.
Piena condivisione, nelle parole dell’assessore alla cultura Giovanna Sartori: “La Corsa alla Spada è  manifestazione che è nel cuore di tutti, unisce nella storia e nel tempo, chiunque ne sia venuto a contatto. Il 40° ce lo immaginavamo molto diverso ma la prima rievocazione storica che riparte è un gran segnale. Con tutta la giunta e l’amministrazione comunale non potevamo che sostenere con forza il messaggio di “un nuovo sole” che, oggi più che mai, si deve caricare di unità”. 
Concordi i presidenti dei Terzieri nel ritenere importante la ripartenza della manifestazione, dopo la sospensione dello scorso anno, con l'auspicio che dal prossimo anno quello che rappresenta l'evento simbolo della storia della città ducale, possa ritrovare la sua normalità.
A concludere la conferenza stampa la proiezione di un breve teaser del cortometraggio, girato da Simona Pagano e Giuseppe Di Paola di T-Rex Studio, su testi di Michele Giri.

Tutti gli eventi saranno visibili sulla pagina Facebook della Corsa alla Spada e Palio.






c.c. - f.u.
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Il Museo civico archeologico “Silverj” al Castello della Rancia si arricchisce di una nuova importantissima sezione, dedicata agli eccezionali ritrovamenti di epoca mesolitica rinvenuti in contrada Pace a Tolentino.

L’esposizione presenta un gran numero di reperti, resti di un accampamento di diecimila anni fa, una perfetta ricostruzione dello stesso accampamento, pannelli esplicativi in italiano e inglese con foto, immagini e illustrazioni di grande impatto.

L’inaugurazione del nuovo Museo è prevista per fine mese e il programma contempla anche visite guidate per i neofiti e gli appassionati e istruttivi e divertenti laboratori riservati ai bambini e ragazzi, tutto a cura della cooperativa Archeolab di Macerata, che ha condotto la campagna di scavo.

I resti dell’accampamento sono emersi durante la preparazione dei lavori per la realizzazione del nuovo campus scolastico e sono riferibili al Mesolitico (9.500-5.500 anni a.C.), epoca degli ultimi cacciatori-raccoglitori preistorici, che precede in Europa l’introduzione dell’economia di agricoltura e allevamento durante il Neolitico.

"Lo scavo archeologico, svolto tra il 2019 e il 2020 da ArcheoLab sotto la direzione scientifica della Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio delle Marche, con il supporto delle Università degli Studi di Ferrara, La Sapienza di Roma e di Firenze – ricorda l’Assessore alla Cultura Silvia Tatò - ha messo in luce un esteso suolo caratterizzato da concentrazioni di manufatti litici e resti ossei e altri tipi di evidenze come focolari e aree carboniose databili, secondo l’analisi di alcuni dei reperti, alla fase più antica del Mesolitico (Sauveterriano). La ricchezza delle testimonianze recuperate e la portata scientifica delle scoperte effettuate sono molto rilevanti non solo perché vanno parzialmente a riempire la lacuna conoscitiva sul Mesolitico nelle Marche, sinora noto solo per il ritrovamento di Pievetorina, ma anche perché consentono di proporre il sito come un luogo cruciale per la comprensione delle più antiche frequentazioni del maceratese, proiettandolo nello scenario culturale e turistico regionale".

"Da qui – conclude l’Assessore Tatò - l’idea di valorizzare queste scoperte, favorendone la diffusione su scala locale e nazionale, incoraggiando ulteriori studi e ponendo Tolentino come centro strategico per la diffusione della conoscenza della Preistoria del nostro Paese. Per il raggiungimento di questo obiettivo si ritiene che si debba partire dalla realizzazione di una mostra archeologica finalizzata a presentare in anteprima le potenzialità del ritrovamento di Contrada Pace e di porre le basi per la nascita di un’ampia sezione archeologica dedicata al Mesolitico nella prestigiosa sede del Castello della Rancia di Tolentino, già sede del Museo Archeologico “Aristide GentiloniSilverj”, che diventerebbe un importante punto di riferimento per il racconto e la conoscenza di questo periodo dell’età della Pietra".





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