Notizie di politica nelle Marche
La Regione Marche ha convocato per lunedì 24 maggio alle ore 13 i vertici dell’azienda. La Regione intende offrire la massima disponibilità a sostenere, in tutti i modi che ci sono consentiti dalla legge e dalle procedure, l’azienda e i suoi lavoratori, affinché possano trovare sul territorio il loro futuro e si creino i presupposti per un rilancio delle produzioni nelle Marche. Parliamo di un’area già fragile che vive un momento molto difficile e che dobbiamo tutelare mettendo in campo tutte le forze per evitare un ulteriore depauperamento delle opportunità di lavoro”.

Con queste parole del presidente Acquaroli, si è concluso il secondo incontro a Palazzo Leopardi con le rappresentanze sindacali sulla vertenza ELICA. Presenti anche gli assessori al Lavoro Stefano Aguzzi, alle Attività produttive Mirco Carloni, al Bilancio Guido Castelli e alla Sanità Filippo Saltamartini.

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Un incontro di formazione per agenti della polizia locale di Tolentino e di San Severino Marche sul tema degli stupefacenti promosso dal comandante David Rocchetti, in accordo con l’Amministrazione comunale, con il Sindaco Pezzanesi e con l’Assessore delegato Giovanni Gabrielli.

La lezione è stata tenuta dal Maresciallo Maggiore Lorenzo Ceglie Comandante dell’Aliquota Radiomobile del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia Carabinieri di Tolentino. Oltre alla parte teorica è stata anche prevista una parte pratica per illustrare le tecniche operative, ad esempio di perquisizione e ispezione delle auto.

Nell’ottica della collaborazione tra la polizia locale dei due comuni, oltre a questo corso, di recente il comune di San Severino Marche ha pubblicato un bando di concorso per l’assunzione di nuovi agenti e il comune di Tolentino ha deciso di attingere dalla stessa graduatoria per l’assunzione di nuovo personale.

A dare il benvenuto ai corsisti e a ringraziare il Maresciallo Ceglie il Vicesindaco Silvia Luconi, l’Assessore alla Polizia Locale e Sicurezza Giovanni Gabrielli, il Comandante Commissario David Rocchetti, l’Assessore alla Polizia Locale e Sicurezza del Comune di San Severino Marche Jacopo Orlandani e il Comandante della Polizia Locale di San Severino il Sostituto Commissario Adriano Bizzarri che nel corso dei loro interventi hanno sottolineato l’importanza di questi corsi di formazione per gli agenti che spesso si trovano a fronteggiare anche situazioni complicate. Inoltre è stata anche sottolineata la positiva cooperazione tra i corpi di Tolentino e San Severino Marche.  
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Settantacinque anni di storia e tanta voglia di tenere alti i principi degli Scout, con l’impegno continuo nel tramandare questa formazione ai più piccoli.

È lo spirito con cui il Gruppo Scout Tolentino 1 si prepara a vivere l’anniversario della fondazione che, seppur in un momento difficile a livello mondiale, resterà comunque nella storia del gruppo tolentinate.

Diverse, infatti, le iniziative che i giovani si preparano a mettere in campo in vista dell’evento clou della ricorrenza, in programma per il prossimo 18 settembre. Iniziative portate avanti con le forze economiche dell’associazione e per le quali è stata attivata anche una raccolta fondi per avere un sostegno dalla città.

«Quel giorno - dice la responsabile del Gruppo, Ilaria Fratini - inaugureremo uno spazio verde che sarà attrezzato per le nostre attività.

Si tratta di un’area nella parrocchia della Santa Famiglia di Tolentino dove stiamo lavorando per installare un altare, una edicola, un ambone, un alzabandiera e la recinzione circostante, realizzati da noi e nel nostro stile. In occasione dell’inaugurazione - spiega - organizzeremo una conferenza, aperta a tutta la cittadinanza, sullo scoutismo in Italia e nella nostra città».

Un dibattito che, sullo sfondo, vedrà la testimonianza concreta del mondo Scout: «Vogliamo far immergere lo spettatore in un ambiente totalmente legato alle nostre attività, realizzando una mostra a cielo aperto con oggetti e strutture che raccontino visivamente ciò che facciamo.

In programma, poi, anche una mostra sulla storia dello scoutismo a Tolentino, legata all’appoggio  che negli anni abbiamo avuto dalle parrocchie della città».

Ma il contesto cittadino si inserisce in quello nazionale, tanto che il Gruppo ha deciso di accendere i riflettori anche su una storia legata alla Resistenza e che dà il nome all’operazione per l’anniversario: «Il nostro Gruppo - racconta - prende il nome da un Gruppo di Milano “Le aquile randagie” che nel Ventennio Fascista continuò a svolgere l’attività clandestinamente, aiutando gli ebrei a nascondersi ed oltrepassare il confine italiano».

Le celebrazioni della realtà Scout tolentinate arrivano proprio in un momento in cui le attività hanno ripreso sulla scia del ritorno alla normalità, al termine di un periodo in cui gli incontri sono stati possibili solo via web: «Abbiamo vissuto la pandemia con molta difficoltà - confida Ilaria Fratini - come per tutti. Lo scorso anno, quando eravamo costretti a restare in casa, non abbiamo fatto attività, ma ci siamo incontrati con le piattaforme online.

Da aprile siamo riusciti a vederci nuovamente in presenza: attualmente stiamo vedendo i ragazzi in piccoli gruppi, all’aria aperta, con tutte le disposizione imposte».

Ma il cambiamento dettato dall’emergenza sanitaria è stato l’occasione per vivere la tecnologia in maniera indispensabile, anche in una realtà da sempre votata all’aria aperta e all’essenziale: «I ragazzi hanno sperimentato uno scoutismo diverso da quello che eravamo soliti vivere - ammette la responsabile - . Diciamo che la lontananza sociale e l’utilizzo dei dispositivi elettronici ci hanno permesso di far entrare la tecnologia nelle nostre attività, ma allo stesso tempo hanno confermato l’importanza di restare a contatto con la natura e vivere la socialità più autentica. 

È stata una occasione per capire quando e come la tecnologia può essere utilizzata a vantaggio dell’attività Scout».

Giulia Sancricca
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Superano il milione di euro le risorse che la Regione Marche impiegherà per realizzare un programma di eventi estivi nella zona del cratere sismico. Su proposta dell’assessore Giorgia Latini, la Giunta regionale ha approvato lo schema di accordo che verrà sottoscritto con il ministero della Cultura. Finanzieranno progetti di iniziativa regionale, eventi sostenuti dal Fus (Fondo unico per lo spettacolo) e i 24 spettacoli di “Marche in vita”. L’investimento mira al coinvolgimento della popolazione locale, “duramente provata da ormai cinque anni dalle vicissitudini legate all’isolamento e alla ricostruzione post sisma. Contemporaneamente puntiamo alla creazione di un circuito virtuoso che metta al centro il sistema spettacolo delle Marche come volano per la ripresa culturale, turistica ed economica dell’area”. Latini evidenzia come “la scelta e la gestione dei progetti finanziati, a differenza delle annualità precedenti, hanno dovuto tener conto dello scenario sorto con la pandemia del Covid-19. Spettacoli che, per modalità di svolgimento, risultano in sintonia con le norme e i disciplinari stabiliti per le attività di spettacolo dal vivo, cui dovranno attenersi sia gli spettatori, sia i lavoratori che gli artisti”.

Il primo dei tre settori finanziati è quello dei “Progetti di iniziativa regionale”. Sono sostenuti con 450 mila euro e riguardano eventi “di particolare rilievo e rappresentativi dell’intero territorio regionale”. In questo settore sono ospitati il debutto di Marchestorie: festival itinerante in programma dal 2 al 19 settembre, diretto ad almeno 20 Borghi (Comuni sotto i 5.000 abitanti), con quattro giorni di festa settimanali. Ruoteranno attorno a un progetto artistico che riveli un elemento importante della propria identità storica e/o contemporanea; Il Macerata Opera Festival - che festeggerà, nel 2021, il centenario della prima rappresentazione operistica (“L’Aida” di Giuseppe Verdi, andata in scena allo Sferisterio il 27 luglio 1921) - con una serie di attività celebrative che culmineranno nel cartellone che metterà in scena “Aida” e “La Traviata”. Alto evento di rilievo finanziato, RisorgiMarche: festival ideato da Neri Marcorè con l’intento di animare i luoghi dell’entroterra colpiti dal sisma del 2016 con concerti nei prati, nei borghi, nelle chiese, teatri e musei, e proiezioni cinematografiche in spazi alternativi.

Il secondo settore coinvolto - finanziato con 180 mila euro - è quello dei progetti proposti da soggetti sostenuti col Fus, individuati mediante Consorzio Marche Spettacolo. Rientrano in questo settore coloro che operano sul territorio del cratere come soggetti di prioritario interesse regionale (PIR) per le rispettive attività caratteristiche e quelli che hanno sede nei territori del cratere, con esperienze e strutture consolidate. Ad arricchire questo settore, l’esperienza e la tradizione di Musicultura “Festival della Canzone Popolare e d’Autore”.

Il terzo comparto, coinvolto con il finanziamento di 380 mila euro, è il circuito di offerta multidisciplinare per i territori denominato “Marche in vita”. Curato da Amat, di concerto con i Comuni e soggetti dello spettacolo, propone 24 diverse proposte di spettacolo dal vivo itineranti di qualità e svolte da operatori professionisti: dal circo al concerto classico o folk, dal teatro classico alla rievocazione storica, al festival a tema.

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La Corsa alla Spada e Palio, la prima rievocazione storica del Centro Italia a tornare, in ordine di tempo, nell’era Covid per celebrare la festa del Patrono San Venanzio a Camerino si apre nella 40^ edizione con il tradizionale “focaraccio” davanti alla Basilica. Per la prima volta vi prenderà parte indossando le vesti del Podestà il primo cittadino Sandro Sborgia che sarà anche il primo sindaco in carica a vestire gli abiti storici della Corsa alla Spada.

La celebrazione, come già annunciato, si svolgerà in chiave rivisitata nel rispetto delle norme imposte dall’emergenza sanitaria. “Non nascondo di provare una grande emozione nel vestire gli abiti del Podestà della città ducale – ha detto il sindaco Sborgia – Si tratta di un momento che tutta la comunità sente tantissimo e io stesso mi sento investito di una nuova responsabilità che porto con grande onore nonché con l’orgoglio della nostra città che seppur ferita resta sempre fiera del suo status, della propria storia e tradizione”.

Camerino dunque si tuffa nel passato, rivivendo gli antichi fasti dei Signori Da Varano. La festa religiosa segna il risveglio della corte con le sue “dame, i cavallieri, l’arme, gli amori, le cortesie, l’audaci imprese”.

E’ un susseguirsi di riti, cerimonie, dall’offerta dei ceri all’accensione del grande falò propiziatorio, dalla corsa alla spada al palio degli arcieri, dagli spettacoli di musica antica. “Nel rispetto delle norme imposte dal Covid, al fine di non creare assembramenti – raccomanda il primo cittadino - invito tutti a seguire la celebrazione da casa. Saremo distanti solo fisicamente, ma tutti nella stessa piazza a vivere l’incredibile emozione che l’Offerta dei ceri riesce a rinnovare ogni anno”.
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Il sindaco di Macerata Sandro Parcaroli e l’assessore allo Sport Riccardo Sacchi, hanno ricevuto la campionessa italiana assoluta dei 1500 metri piani Eleonora Vandi, in forza all’Atletica Avis Macerata. All’atleta è stata consegnata la targa “Macerata Più”, istituita per valorizzare e premiare le eccellenze sportive di Macerata.

«Consegniamo questo riconoscimento a un’eccellenza della nostra città e dell’Atletica Avis Macerata; un’atleta che rappresenta un riferimento per tanti giovani e ha fatto dello sport un valore etico – ha dichiarato il primo cittadino - La nostra Amministrazione sta puntando molto sul valore dello sport come strumento per allontanare i giovani dalle dipendenze e permettere loro di fare squadra e affrontare al meglio il mondo lavorativo».

«Eleonora Vandi, negli scorsi mesi, si è laureata campionessa italiana assoluta dei 1500 metri piani e con il suo risultato è andata ad arricchire sia la storia dell’Avis sia il prestigio della città – ha aggiunto l’assessore Sacchi - È proprio in questa ottica che abbiamo istituito il premio “MacerataPiù” dando valore allo sport come attività centrale della vita dell’individuo; uno sport di tutti e per tutti. Questo costituisce una ulteriore spinta in vista del 2022 quando Macerata sarà Città Europea dello Sport».

Alla cerimonia, oltre all’atleta accompagnata dalla mamma, erano presenti anche il presidente dell’Atletica Avis Macerata Fabio Romagnoli e il direttore tecnico Franco Lorenzetti.
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Quasi 250 episodi di spaccio in quattro mesi: un algerino è stato arrestato a Porto Recanati e trasferito nel carcere di Montacuto.

La Guardia di Finanza di Porto Recanati, dopo un’indagine coordinata dalla Procura di Macerata, è riuscita ad acciuffare l’uomo, privo del permesso di soggiorno e con a carico diversi precedenti sempre legati allo spaccio, che esercitava l’attività illecita nella zona dell’Hotel House.

Attraverso l’analisi dei tabulati telefonici dell’arrestato, i finanzieri sono riusciti a ricostruire il giro di affari dello spacciatore: oltre 13mila euro di profitto, con lo spaccio di 44 grammi di eroina, 40 di cocaina e oltre 200 di hashish. Il tutto in quattro mesi, per un totale di 238 episodi.

Per l’arrestato è stata disposta una misura di custodia cautelare in carcere, è quindi avvenuto il suo trasferimento alla struttura detentiva anconetana di Montacuto.

l.c.
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“Con il nuovo Maresciallo Capo, Christian Orrù, la stazione dei Carabinieri di Matelica è pienamente operativa”. Dopo l’insediamento del nuovo Comandante e del nuovo vice Brigadiere Daniele Di Razza, il sindaco Massimo Baldini commenta così la nuova organizzazione della caserma, con i sette Carabinieri che presteranno servizio nella sua città.

“Con queste nuove presenze la caserma è ora in piena efficienza numerica – ha commentato Baldini –. Dobbiamo ringraziare il Comandante della Compagnia, il Capitano Nicola Roberto Cara che ha esaudito le nostre richieste intercedendo con il Comando provinciale e regionale, oltre al Prefetto di Macerata Flavio Ferdani. Ringraziamo anche il Maresciallo Claudio Di Noia che ha tenuto il comando della caserma nel periodo vacante lasciato dal Sotto Tenente Fabrizio Cataluffi. Il nostro nuovo Maresciallo, Christian Orrù, era già stato a Matelica in passato, poi ha ottenuto altri incarichi e ora è tornato in città – spiega il sindaco –. È un felice ritorno per noi, visto che è un nostro concittadino e conosce bene la nostra realtà. Sicuramente gli facciamo tanti auguri, così come li facciamo a tutto il personale che è stato assegnato a Matelica. La caserma si è finalmente arricchita di tutte le unità di cui avevamo bisogno. La nostra città ha una struttura ormai al completo, sono sette i Carabinieri che prestano servizio nella nostra stazione: ora riusciremo sicuramente ad avere quell’equilibrio necessario allo svolgimento delle attività sul nostro territorio”.

Il sindaco ha fatto anche sapere che la progettazione per la ristrutturazione della caserma storica in Piazza Mattei è in dirittura di arrivo.
“La progettazione è stata concordata con i Comandanti dell’Arma dei Carabinieri della Regione, della Provincia e della Compagnia – conclude Baldini –. Gli ultimi ritocchi verranno apportati dal Comandante della Caserma che poi dovrà utilizzarla direttamente”.

l.c.
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“Un attacco vile, organizzato e deliberato nei confronti della nostra amministrazione”. Ha risposto così il gruppo consiliare di maggioranza “Insieme per Visso” in merito alla raccolta firme lanciata nei giorni scorsi da alcuni cittadini. Al centro della discussione il nuovo polo scolastico che includerà anche il municipio, scelta che non è piaciuta a tutta la cittadinanza. È nata dunque la petizione “Salviamo la scuola”, che ha trovato anche la condivisione di alcuni punti da parte della minoranza.

Mirko Loretoni, consigliere di maggioranza, è rimasto sorpreso dagli argomenti portati avanti nella raccolta firme. In una nota questi sono stati definiti “denigratori e nati per osteggiare ogni progetto volto alla ricostruzione della città. Il progetto della Scuola Capuzi è usato in maniera subdola per toccare le corde emozionali di tutti noi”.

Ai microfoni di Radio C1 …inBlu, il consigliere ha poi spiegato: “Come amministrazione abbiamo rispettato tutti i passaggi presso gli enti preposti al controllo, come da prassi per questi tipi di opere, ottenendo sempre pareri positivi – commenta Loretoni –. Quando il progetto è stato poi pubblicato nell’albo pretorio del Comune di Visso, nessuno ha fatto osservazioni o individuato delle criticità. Oggi siamo arrivati al punto in cui i lavori devono partire. Per quanto riguarda le destinazioni di uso, dobbiamo tener conto che, con i numeri di alunni a nostra disposizione, senza includere anche il municipio non avremmo potuto ricostruire uno stabile come quello esistente prima del sisma. Sarebbe stata una scuola sottodimensionata, costruita sulla base delle esigenze numeriche attuali. Non avremmo ottenuto di più senza includere servizi e uffici comunali. Attenzione però: questo progetto che comprende municipio e scuola non è irreversibile. Se un domani le prossime amministrazioni avranno bisogno di convertire i locali comunali dei piani superiori in altre aule, secondo necessità. Ricordiamo infatti che il municipio – conlude il consigliere –, per quanto oggi non sia pronosticabile una data precisa, è destinato a tornare nel centro storico di Visso: la scuola – municipio è una soluzione flessibile e temporanea”.

l.c.


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Da oggi torna operativo l’Hospice presso l’ospedale civile “Bartolomeo Eustachio” di San Severino Marche. La struttura d’accoglienza e ricovero, che è parte integrante della rete di cure palliative dell’Asur, ha come principale obiettivo quello di offrire le migliori terapie ai pazienti oncologici, e non solo, quando questi non possono più essere seguiti dall’assistenza specialistica o dal programma di assistenza domiciliare integrata.

Nel giro di pochi giorni la funzionalità dell’Hospice, che può vantare una capienza massima di 12 posti letto, tornerà ai tempi pre-Covid. L’epidemia, infatti, ha fatto prima sospendere il prezioso servizio per far fronte alla cura degli anziani ospiti della Casa di riposo “Lazzarelli”, risparmiati dal contagio nonostante un focolaio scoppiato ad inizio novembre 2020 all’interno dell’Asp, che hanno trovato ospitalità all’interno della struttura e poi ha visto impegnato tutto il suo personale nella gestione straordinaria di un’emergenza sanitaria senza precedenti.
Hospice

“Abbiamo pazientato e atteso un po’ - sottolinea il sindaco di San Severino Marche, Rosa Piermattei – ma non appena l’emergenza Covid ce lo ha permesso abbiamo riaperto questa struttura che è fondamentale per la cura dei malati terminali e che ha un ruolo importantissimo per tutto il nostro territorio. Vorrei ringraziare fin da ora quanti hanno reso possibile tutto questo ma ancor prima il personale che tornerà ad impegnarsi, come ha sempre fatto anche in queste settimane con un’assistenza domiciliare che non è venuta mai meno, per alleviare le sofferenze dei pazienti ma anche quelle di tante famiglie visto il particolare ruolo svolto da chi presta assistenza ai malati nel percorso che purtroppo per molti è un percorso di fine vita. La Regione e l’Asur hanno ascoltato le nostre richieste e quelle del responsabile della struttura, il dottor Sergio Giorgetti, con il quale ci siamo confrontati continuamente anche in quest’ultimo periodo”.

“Ripartiremo gradualmente - spiega a proposito il dottor Giorgetti - consentendo ai pazienti, in molti casi giovani e alle prese per la prima volta con questo tipo di struttura, di vivere questo passaggio senza ulteriori traumi”.

La struttura, da sempre qualificata e apprezzata, sarà anche uno dei centri di riferimento nell’ambito di un nuovo progetto a valenza provinciale dedicato alle cure per il fine vita.

c.c.











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