Notizie di politica nelle Marche
La Salernitana di mister Castori ha conquistato la Serie A.

Una cavalcata trionfale, iniziata a Sarnano nell’estate scorsa nel ritiro pre-campionato, per certi aspetti sorprendente.

Dopo oltre vent’anni d’attesa, per la terza volta nella sua storia, la Salernitana torna in Serie A.

La squadra del presidente Lotito ha battuto il Pescara con un secco tre a zero e inizia la grande festa.

Non era mai successo che due squadre appartenenti allo stesso presidente si ritrovassero nella medesima categoria ma il secondo posto nel campionato di Serie B, dietro alla capolista Empoli ha sancito la promozione e per parlare di doppio incarico, ci sarà tempo.

Luca Piergentili, sindaco di Sarnano, è un tifoso d’eccezione e ad agosto aveva pronosticato questo impensabile traguardo.

“Sono veramente felice di aver portato fortuna a questa squadra – ha dichiarato il sindaco - questa gente è veramente eccezionale.

L’inizio della stagione è stato molto difficile. Ricordo gli articoli dei giornale di Salerno dove c'era molto scetticismo nei confronti del nostro mister Castori, fin dai primi giorni ho visto lavorare il tecnico con la sua solita forza e con coraggio che lo ha portato fino a questo grande traguardo.

Ha battuto tutti, anche il Covid, appena in tempo per riuscire a vedere la sua squadra salire in serie A.

Mi ha fatto piacere – continua Il primo cittadino- la dichiarazione di un giocatore della Salernitana che intervistato a fine gara ha detto che l'avventura è iniziata a Sarnano con un gruppo creato durante il ritiro.

Ho sentito sia il mister che il direttore sportivo Avallone e sarebbero felicissimi di ritornare a Sarnano e noi saremo felicissimi di accoglierli”. 

M.S.
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Lavori in corso per il cimitero di Tolentino dove nei prossimi giorni sarà aperto il cantiere di ristrutturazione del campo nord-ovest della struttura.

I lavori procederanno per stralci e prevedono la chiusura di alcune zone, non consentendo, per motivi di sicurezza, l’accesso alle tombe. I lavori dureranno almeno fino a fine agosto e per alcuni brevi periodi non sarà possibile raggiungere i propri cari tumulati nelle zone interessate.

L’Amministrazione comunale ha diramato un comunicato dove si scusa per i disagi e chiede comprensione e pazienza.

Ma sul tema è intervenuto anche il sindaco Pezzanesi che a RadioC1in Blu, a proposito delle polemiche su cimitero e forno crematorio ha voluto togliersi diversi sassolini dalla scarpa: “Le polemiche quando fai tante cose non mancano mai,  con tutto quello che di buono abbiamo fatto in questi nove anni ed è sotto gli occhi di tutti.

Il cimitero è un luogo sacro dove abbiamo i nostri cari, i nostri amici, gli affetti di una vita e le persone conosciute che hanno fatto la storia di questa città.

cimitero tolenitno 3

I  lavori che cominceremo riguardano sostanzialmente la pavimentazione nella struttura intermedia tra la parte nuova delle cappelline,  che abbiamo completato recentemente con una spesa di 3 milioni di euro e la struttura storica dei loculi.

La parte vecchia presenta delle zone ammalorate con un dissesto idrogeologico a causa del terremoto  con conseguenti  crolli,  che hanno ridotto in emergenza il cimitero e qui sarà necessario un altro intervento più   approfondito che abbiamo già trattato con il commissario Legnini.

Una promessa ribadita anche nell’ultimo incontro dove si è parlato delle prossime tappe che riguardano i dissesti idrogeologici e i cimiteri.

Siamo pronti anche per questa nuova fase e approfitterei  - dichiara il sindaco , vista l’occasione che mi concedete con questa intervista,  per dire un paio di cose.

Tutta quella prosopopea che abbiamo dovuto sciropparsi sui giornali da esponenti che vorrebbero in futuro provare ad amministrare la città e che criticano ogni scelta del sindaco solo per avere qualche consenso in più, a loro dico. Concretamente oltre a questo lavoro di recupero per il quale attendiamo l’ok del commissario, siamo pronti non solo a ricostruire i loculi e le gallerie rovinati dal  terremoto, e sono tanti,  ma siamo anche pronti a  mettere in discussione anche il progetto del forno crematorio.

Ho detto e lo ripeto, anche se molti non comprendono l’italiano, che il governo regionale deve stabilire una norma per regolamentare le zone per gli impianti che sono utili e richiesti  dalle persone.

Noi abbiamo sviluppato un progetto e un’idea , non abbiamo fatto nessuna delibera di realizzazione dell’impianto, come qualcuno voleva far credere, ma dei passaggi conoscitivi e discusso in consiglio comunale.

Ora non ci resta – conclude Pezzanesi – di attendere le zone che la regione individuerà e se ci fosse anche Tolentino, noi siamo pronti”.

M.S.
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Accolta la proposta di rinvio del consiglio regionale avanzata dal Partito Democratico: “La giunta venga a Fabriano per sostenere il ritiro del Piano industriale di Elica”
Il consiglio regionale in programma domani non si terrà, la conferenza dei capigruppo ha deciso di accogliere la proposta di rinvio avanzata dal gruppo assembleare del Partito Democratico al fine di permettere a tutti i consiglieri regionali e alla giunta di partecipare allo sciopero di tre ore delle aziende del “settore del bianco” indetto da Fiom, Fim e Uilm, che si svolgerà a Fabriano, per chiedere il ritiro del Piano industriale 2021-2023 presentato da Elica Spa.

È un bene – affermano i dem – che la maggioranza abbia accettato la nostra proposta di rinviare i lavori dell’aula in questa giornata di grande importanza per il futuro di centinaia di famiglie del fabrianese. Auspichiamo che tale decisione non rappresenti solo un gesto dettato dal “politically correct”, ma sia l’inizio di un impegno vero della Regione Marche, che fino a oggi non c’è stato, a difesa dei siti produttivi di Cerreto d’Esi e Mergo di Elica.
Il rischio di una crisi sociale può essere evitato solo attraverso il ritiro del Piano dell’azienda, che prevede la delocalizzazione in Polonia delle linee produttive a maggiore standardizzazione e l’esubero di oltre 400 lavoratori con ricadute drammatiche sull’intero indotto.


gruppo pd


Questo è il momento dell’unità, politica e istituzionale, per difendere il lavoro da un’operazione che è mera speculazione. Riteniamo fondamentale che la Regione Marche faccia comprendere in maniera inequivocabile all’azienda che questa delocalizzazione è un colpo ferale a tutto il territorio e non troverà alcuna giustificazione nelle sedi istituzionali. Ma non a parole, bensì con gesti concreti. Per questo ci aspettiamo che allo sciopero, a cui tutto il gruppo del Partito Democratico prenderà parte, siano presenti non solo i consiglieri di maggioranza e opposizione, ma anche il presidente Francesco Acquaroli, l’assessore al Lavoro Stefano Aguzzi e l’assessore all’Industria Mirco Carloni.
Una presenza necessaria per dare forza alla richiesta di ritiro del Piano industriale di Elica richiesta dalle organizzazioni sindacale e lanciare un tavolo di confronto vero insieme alle parti sociali e al ministero per la salvaguardia dei livelli occupazionali”.



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Tutto pronto a Camerino per la festa del santo patrono Venanzio che, come ogni anno nel mese di Maggio, anticipa gli eventi dell'estate.  Proprio in queste ore le vie di Camerino sono tornate a colorarsi dei vessilli dei tre terzieri così come la Basilica di San Venanzio (sotto nella foto) .
Anche nei vicoli del centro storico, strappati alla zona rossa, sono ricomparse i drappi che mancavano dal 2016.

Tre mosse per ripartire, puntando sul turismo estivo: musica, natura e cultura. Un mix per tutti i gusti con cui Camerino rinnova la linea sposata lo scorso anno quando, dopo la quarantena, è nato il progetto “Camerino Meraviglia – natura, arte, sapori” e rilancia confermando una serie di appuntamenti per la bella stagione.

vessilli san Venanzio

“Sono stati mesi di lavoro in cui abbiamo ipotizzato diversi progetti che piano, piano stanno prendendo forma – spiega l’assessore alla cultura Giovanna Sartori – Intanto posso confermare con certezza il premio Urbani a fine giugno, concorso internazionale che ha visto nella città ducale alcuni dei più importanti jazzisti del mondo; il Camerino Festival e il Phoenix Festival ad agosto. La musica sarà, dunque, un po’ il filo conduttore, ma non solo, visto che a brevissimo saranno presentate nuove possibilità per chi ama passeggiare in mezzo alle nostre splendide colline e poi, indubbiamente, il centro storico, dopo la riapertura di Corso Vittorio Emanuele II tornerà ad ospitare delle iniziative”. Prima di proiettarsi all’estate, si guarda all’immediato futuro: “Intanto scaldiamo cuore e mente con La Corsa alla Spada e Palio, la rievocazione storica in programma in questo mese in occasione della festa del nostro Patrono San Venanzio - continua Sartori – Quest’anno compirà 40 anni e non potevamo davvero rinunciarvi.

vessilli muralto

Tradizionalmente eravamo abituati a oltre dieci giorni di festeggiamenti, ma anche quest’anno si svolgerà, purtroppo, in una veste rivisitata a causa delle norme anti Covid che non consentono assembramenti, quindi sarà impossibile far sfilare il corteo storico composto da oltre 300 figuranti – precisa l’assessore – Ci saranno comunque altre iniziative che saranno presto presentate dall’Associazione Corsa alla Spada e dalla presidentessa Stefania Scuri, perché si tratta di un appuntamento immancabile per la città, sempre comunque da svolgere in totale sicurezza”.

M.S.
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Prorogare il credito di imposta per le imprese del cratere sismico 2016. È per avanzare questa richiesta che il presidente di CNA Macerata, Giorgio Ligliani, ha inviato una lettere al Ministro per lo Sviluppo Economico Giancarlo Giorgetti. La proroga è una misura necessaria secondo CNA, e desta perplessità il fatto che il credito di imposta sia stato prorogato per altre aree del paese come il Mezzogiorno e le Zone Economiche Speciali.

Sembra che i nostri problemi siano stati risolti – ha affermato Ligliani – ma non è così. Le risorse per questa proroga ci sono: questa agevolazione non può essere smantellata dopo nemmeno un paio d’anni. Se non è stata usata appieno è solo perché, soprattutto nel 2020 e in piena pandemia, ancora non c’erano le condizioni minime di ripartenza. Ora, invece, è il momento giusto: la situazione è cambiata rispetto all’anno scorso e ci sarebbe un grande interesse attorno a questo strumento”.

La lettera, che Ligliani ha inviato personalmente al Ministro e alla segreteria del MISE, prosegue: “È inutile nascondere che la situazione della nostra area interna è in un momento cruciale e l’agevolazione ‘Credito di imposta’ sbloccherebbe gli investimenti delle imprese in macchinari, impianti e attrezzature”.

Il Presidente territoriale di CNA fa quindi appello al Ministro Giorgetti e auspica l’accoglimento della richiesta in tempi brevi: “La questione deve essere inserita organicamente in un testo di legge – ha concluso Ligliani – come il Decreto Sostegni o Mille proroghe, perché come emendamento è stato finora sempre stralciato”.

l.c.
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"Ogni parlamentare del territorio di qualsiasi colore politico non può non avere a cuore il tema della ricostruzione e del futuro dei territori colpiti dal sisma del 2016.  Ma questo non autorizza nessuno a sgomitare in modo scorretto, esasperando una competizione strumentale e autoreferenziale distante anni luce dai bisogni dei cittadini. E sopratutto non consente a nessuno di attribuirsi meriti che non ha".
Così i parlamantari dem Morgoni, Morani e Verducci nello stigmatizzare il comportamento dei deputati Marchetti e Patassini, i quali hanno annunciato che"grazie alla Lega sono stati stanziati 1,78 per il rilancio economico dell’area del sisma 2016. Ma perchè bisogna distorcere così la realtà? - dicono Morgoni, Morani e Verdini-. Già nel Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) approvato dal Consiglio dei ministri il 14 gennaio 2021 (era in carica il Governo Conte Bis sostenuto da PD e Cinquestelle con la Lega saldamente all’opposizione) era prevista una dotazione finanziaria specifica di un miliardo e 780 milioni di euro a carico del Recovery Fund. Oggi, nella versione definitiva è stata solo confermata quella cifra, anche se tecnicamente prevista nel Piano Nazionale per gli investimenti complementari.
Quindi- concludono i parlamentari dem- più che vantare strumentalmente risultati che non sono farina del proprio sacco ci aspettiamo dalla Lega, che oggi è al governo, un contributo di concretezza e di responsabilità sulle tante cose da fare per i territori terremotati del centro Italia privilegiando l’impegno e la serietà e tenendo a bada l’ansia di prestazione che produce esclusivamente sterili esibizioni propagandistiche".
c.c.
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Non ce l'ha fatta il giovane di San Severino Marche, 36 anni non ancora compiuti, rimasto coinvolto in un grave incidente avvenuto sulla strada statale 361 septempedana al km. 57+300. Trasportato in eliambulanza a Torrette il suo cuore ha cessato di battere poco dopo.
Alla guida dell'autofurgone Ducato di proprietà, il giovane che si stava dirigendo nel cantiere della propria ditta edile, per cause al vaglio dei carabinieri,nei pressi dell'ospedale di San Severino ha perso completamente il controllo del mezzo che ha invaso la corsia opposta di marcia ed è finito contro la cabina di un camion, parcheggiato regolarmente ai bordi della sede stradale. Il camion era dunque fermo senza nessuno a bordo; il conducente era infatti appena sceso dalla cabina per verificare se poteva accedere al vicino cantiere che si sta occupando dei lavori di manutenzione della sede stradale. A seguito del violento impatto frontale contro l'autocarro, il giovane settempedano è rimasto incastrato nell'abitacolo del mezzo. Estratto dai Vigili del Fuoco intervenuti sul posto con due squadre da Camerino e Tolentino e, affidato alle cure del personale del 118, dopo un primo trasporto al pronto soccorso di San Severino, valutate come gravissime le sue condizioni, i sanitari hanno richiesto l'intervento dell'eliambulanza Icaro per il suo trasferimento a Torrette.
Qui, poco tempo dopo il suo arrivo e nonostante i tentativi di rianimazione praticati dai sanitari, il giovane di San Severino è deceduto. Lascia la moglie e due figli in tenera età. Come riferito dalla Compagnia carabinieri di Tolentino, la ricostruzione delle cause che hanno determinato il grave incidente, è tuttora in corso.  

c.c.
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"Il consigliere comunale di minoranza Giacomino Piergentili ha per l'ennesima volta instaurato una polemica che si è rivelata non solo inutile e sterile, ma addirittura dannosa". Cosìrisponde a mezzo comunicato stampa l 'amministrazione comunale di Sarnano dopo la nota del consigliere Piergentili nella quale, , prendendo spunto da un video pubblicato su Instagram, ha stigmatizzato il  pranzo, avvenuto giovedì 6 maggio all'interno di un ristorante di Sarnano, al quale hanno partecipato l'attore Cesare Bocci (impegnato nelle riprese di un video per la promozione sul web del Comune di Sarnano), Vincenzo Fazio (organizzatore della campagna promozionale e responsabile commerciale dell'agenzia Art Show), il sindaco Luca Piergentili e l'assessore alla cultura Stefano Censori.

"Secondo il consigliere Giacomino Piergentili - è scritto nel comunicato della maggioranza- questo pranzo costituirebbe “un’assoluta caduta di stile” ed “un fatto eticamente gravissimo e politicamente ingiustificabile”, definendolo “una
mancanza di rispetto nei confronti delle tante attività di Sarnano che sono costrette a lavorare con i posti limitati all’aperto o sono chiuse perché non dispongo di spazio adeguato”.

Come al solito- continua l'aamnistrazione di Sarnano-  la volontà del consigliere di minoranza Giacomino Piergentili di ricavarsi un po' di visibilità mediatica lo ha indotto in un clamoroso errore. Vero è, infatti, che il pranzo in questione si è svolto al chiuso, ma tale circostanza era del tutto legittima, posto che l'attore Cesare Bocci e l'organizzatore Vincenzo Fazio soggiornavano presso il residence delle Terme di Sarnano, struttura di proprietà di una società controllata dal Comune di Sarnano e convenzionata per la somministrazione di pasti con diverse attività di ristorazione, tra cui quella ove si è svolto il pranzo in questione. Posto che nel caso di convenzioni la normativa consente la somministrazione di pasti al chiuso, del tutto legittimamente dunque i partecipanti a detto pranzo – per la precisione un pranzo di lavoro, nel quale si è discusso delle future
collaborazioni tra il noto attore marchigiano e l'amministrazione comunale – potevano essere ospitati all'interno del locale; tanto più che, probabilmente dopo aver ricevuto una segnalazione, una pattuglia dei Carabinieri si è recata presso la struttura in questione accertando la assoluta regolarità della situazione … ma questo ovviamente il consigliere Piergentili si è ben guardato dal precisarlo.Bene avrebbe fatto, dunque, il consigliere Giacomino Piergentili a limitarsi al plauso nei confronti dell'amministrazione comunale per aver instaurato una così importante collaborazione con l'attore Cesare Bocci, invece – come suo solito – di addentrarsi in critiche inutili che questa volta, oltre ad essere del tutto ingiustificate, si rivelano perfino dannose, sia dell'immagine del Comune di Sarnano, sia – e di questo ce ne rammarichiamo veramente – di quella di Cesare Bocci, che ha dimostrato, non solo in questa occasione, una grande vicinanza al nostro territorio.
Per questo motivo- prosegue  la nota-  come amministrazione comunale, stiamo valutando ogni opportuna azione per tutelarel'immagine e l'onorabilità dei partecipanti al pranzo in questione, essendo inaccettabile subire un attacco tanto violento quanto ingiustificato, soprattutto in quanto evidentemente motivato da mere finalità di bassa speculazione politica.
Essendo Giacomino Piergentili capogruppo della minoranza, sarebbe peraltro importante sapere se questa improvvida iniziativa sia esclusivamente sua personale o a nome di tutto il gruppo consiliare “Il Paese che vogliamo”. Infatti, già in occasione della riapertura conseguente al ritorno delle Marche in zona gialla, si era verificata una evidente differenza di vedute tra il capogruppo Giacomino Piergentili, che nel suo profilo facebook scriveva “Il turismo a mio parere poteva aspettare … Le aperture dovevano essere prorogate”, ed il suo gruppo consiliare, che nella propria pagina facebook scriveva “Buon 1 maggio … Sarnano tornerà a vivere grazie ai numerosi visitatori e turisti e finalmente torneremo a vederla come sempre … Un primo assaggio di normalità per il nostro Paese”.

Nel chiudere il comunicato l'amministrazione comunale coglie l'occasione per"ringraziare ancora una volta'attore Cesare Bocci, sicuri che con il suo apporto e la sua grande professionalità ed umanità, contribuirà a far crescere Sarnano nel contempo porgendogli le scuse a nome di tutta la comunità sarnanese per questo disdicevole episodio, causato da chi ancora una volta ha anteposto le proprie ambizioni di visibilità all'interesse generale del paese".

c.c.
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"Solo una organizzazione efficace trasformerà il nuovo Ospedale di Comunità di Tolentino, un punto di riferimento per la prevenzione e la cura di malattie croniche". Così Ilenia Sabbatini, coordinatrice UDC Popolari Tolentino.
In vista della demolizione dell’Ospedale San Salvatore di Tolentino e del periodo strettamente necessario alla ricostruzione, l' Unione dei Democratici Cristiani e Democratici di Centro ritiene infatti indifferibile che vengano programmate le modalità di mantenimento dei servizi sociosanitari esistenti, con le risorse umane, attrezzature, arredi e materiale.

 "Auspichiamo che l’Amministrazione Comunale di Tolentino, anche in collaborazione con Enti o Privati di Tolentino- spiega a mezzo comunicato la coordinatrice UDC -  abbia indicato all’ASUR Marche AV3, tra le possibili sedi transitorie idonee, il Villaggio Container in via Cristoforo Colombo o un capannone industriale dedicato da destinare allo scopo, riducendo i disagi logistici per i cittadini.

Come sta accadendo in ogni Area Vasta, auspichiamo che la progettazione e l’organizzazione dei servizi del nuovo Ospedale di Comunità di Tolentino, diretto da un Responsabile Medico, venga condivisa in tempi brevi con i Professionisti della Salute interessati.
In particolare - continua Ilenia Sabbatini- consideriamo necessario che la struttura sanitaria pubblica di riferimento offra una molteplicità di servizi con percorsi diagnostici e terapeutico-assistenziali dedicati, prevedendo la disponibilità di turni di presenza di Medici Specialisti e Medici di famiglia con ambulatori e diagnostica strumentale.
Insieme a loro, i Pediatri di libera Scelta e il consultorio familiare a sostegno della genitorialità e delle maternità difficili, nonché l’ Unità Multidisciplinare Età Evolutiva per progetti di inclusione dei bambini con disabilità temporanee o permanenti dovranno funzionare a pieno regime.

Purtroppo - sottolinea Sabbatini-  in Provincia di Macerata, a causa della mancanza di posti-letto, attualmente il malato cronico-fragile ricoverato o proveniente dal domicilio, con necessità di proseguire le cure sanitarie, non può essere ricoverato tempestivamente in Lungodegenza, Cure Intermedie o Residenza Sanitaria Assistenziale per completare il percorso.

Diventa quindi urgente assicurare i previsti 50 posti-letto di Cure Intermedie a Tolentino per accompagnare le persone malate e le loro famiglie nella fase post-acuta del ricovero: i cittadini possono così essere monitorati dal personale medico, infermieristico e socio-sanitario, sottoposti a farmaci ospedalieri, esami clinici, riabilitazione estensiva, trattamento dialitico e altre terapie salvavita con apparecchiature elettromedicali. La degenza in Cure Intermedie consentirà inoltre ai familiari di apprendere le modalità assistenziali e ricevere educazione sanitaria, nonché organizzare con il Medico di Base ed eventualmente con i Servizi Sociali Comunali, Distrettuali e Ospedalieri, le cure domiciliari appropriate.

Come afferma un nostro medico tolentinate- conclude la nota- le risorse impegnate in sanità, come anche nella scuola, costituiscono l’investimento indispensabile per il buon funzionamento del Servizio Sanitario Nazionale e la salvaguardia del futuro dei nostri figli e nipoti".

c.c.
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Finalmente una bella notizia per i familiari degli anziani ospiti delle Rsa (case di riposo) che riaprono alle visite dei parenti.

Un ritorno alla normalità per gli ospiti che potranno riabbracciare e tornare a ritrovare le emozioni delle tanto attese visite dei familiari.

Ad annunciarlo è stato il ministro della Salute Roberto Speranza: “Ho appena firmato l’ordinanza che consentirà le visite in piena sicurezza in tutte le Rsa. Ringrazio le Regioni e il Comitato tecnico scientifico che hanno lavorato in sintonia con il ministero della Salute per conseguire questo importante risultato”, cos’ si legge in un post pubblicato su Facebook.

“È ancora necessario mantenere la massima attenzione e rispettare le regole e i protocolli previsti, ma condividiamo la gioia di chi potrà finalmente rivedere i propri cari dopo la distanza indispensabile per proteggerli”.

Il protocollo di sicurezza è stato elaborato dal Comitato tecnico scientifico e prevede, tra le altre cose, il green pass e le visite preferibilmente in spazi all’apertosulla base delle regole proposte dalle Regioni.

Ai direttori sanitari delle Rsa viene lasciata la facoltà di adottare “misure precauzionali più restrittive” solo in base al “contesto epidemiologico” per prevenire possibili focolai.

La notizia è stata accolta con grande soddisfazione anche dal  presidente della Fondazione Casa Amica di Camerino Sante Elisei che ha dichiarato: “Siamo felici, soprattutto per i parenti e gli amici che non riescono più a avere un contatto diretto con i propri cari da tanti mesi. È stato un sacrificio per tutti – continua Elisei - abbiamo dovuto rispettare i protocolli imposti dal Ministero e dalla Regione, questo per tutelare la sicurezza dei nostri ospiti e del nostro personale. 

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Grazie alla professionalità e l'impegno di tutti siamo riusciti fino ad ora a tenere fuori questo Virus letale, che ha purtroppo causato molte vittime nelle RSA di tutta Italia, ora attendiamo l'ufficialità e le disposizioni da parte della regione che ci dirà formalmente quello che ci è concesso di fare e poi dopo daremo la data precisa della riapertura ai familiari che aspettano e sinceramente li capisco.

Abbiamo cercato di alleviare questo sacrificio in tutti i modi – conclude il presidente - ma un conto è avere il contatto diretto, altro è parlarsi attraverso una vetrata o attraverso un citofono”.


Alla base delle visite, come per tutte le attività riaperte in questo periodo, c’è il ‘green pass’ Covid-19: i visitatori dovranno quindi essere vaccinati, aver effettuato un tampone nelle 48 ore precedenti alla visita o avere gli anticorpi perché si è avuto il Covid.

Tutti gli incontri dovranno essere spalmati nel corso della giornata per evitare assembramenti e in ogni caso ogni ospite non potrà ricevere più di due visitatori alla volta. Una regola per la quale sono previste eccezioni solo in caso di particolari condizioni cliniche-psicologiche, come una “fase di fine vita” o se l’ospite è un minorenne.

Sono inoltre previsti “percorsi distinti di accesso e uscita”, l’utilizzo almeno di una mascherina FFP2 e il protocollo prevede la possibilità di prendere considerazione” il “contatto fisico” in “particolari condizioni di esigenze relazionali/affettive”.

Il protocollo chiede poi di “privilegiare” gli incontri “in spazi aperti”, dedicati alle visite.

Nel caso in cui venissero utilizzate sale interne, la richiesta è quella di “indentificare spazi idonei, ampi e arieggiati.

M.S. 

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