Notizie sportive nelle Marche
La salvaguardia dei territori nelle aree montane attraverso un programma di interventi per i quali la regione Marche ha stanziato 800 mila euro.  “La tutela, la valorizzazione e lo sviluppo delle aree montane interne sono di interesse preminente per il riequilibrio territoriale – dichiara l’assessore Angelo Sciapichetti - Proprio per favorire la riqualificazione di queste aree e il miglioramento delle condizioni di vita delle sue popolazioni la Regione promuove interventi individuati attraverso sopralluoghi e su segnalazione delle criticità da parte dei territori stessi”. Finanziamenti che rappresentano anche una concreta strategia a sostegno dello sviluppo economico-sociale-demografico dell’entroterra marchigiano colpito dagli eventi sismici e ora messo a dura prova dall’emergenza sanitaria Covid 19. "Il provvedimento - conclude Sciapichetti - offre la possibilità alle Unioni Montane di avvalersi, per gli appalti dei lavori, dell’articolo 6 della Legge Regionale 18/08, che prevede l’affidamento attraverso procedure agevolate a cooperative di produzione agricola e di lavoro agricolo-forestale che abbiano sede ed esercitino prevalentemente le loro attività nei comuni montani”.
Il finanziamento è così ripartito: Unioni Montane del Montefeltro e Marca di Camerino 88.000 euro ciascuna; Unioni Montane Alta Valle del Metauro, Catria e Nerone, Esino-Frasassi, Potenza-Esino-Musone, Monti Azzurri e Tronto-Valfluvione 89.000 euro ciascuna; Unione Montana dei Sibillini 90.000 euro.

Gli interventi saranno volti a ripristinare situazioni di sicurezza rispetto ad alcune criticità che si sono verificate in ambito idraulico e idrogeologico causate da eventi atmosferici estremi che recentemente hanno colpito duramente il territorio e verranno realizzati attraverso l’utilizzo esclusivo di tecniche a basso impatto ambientale come l’ingegneria naturalistica.

Il programma prevede, per la sua realizzazione e per l’utilizzo dei fondi stessi, un arco temporale di tre anni, nel corso del quale le Unioni Montane avranno il compito di progettare e appaltare le opere.

f.u.
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Un'idea originale del parroco sarnanese don Marcello Squarcia. Prima tappa sui Monti Sibillini nello specifico nei Piani dei Montioli, all'orizzonte si vede Pizzo Meta... Uno scenario unico. Momento di preghiera durante il mese di maggio, mese Mariano. Appuntamento settimanale. In onda tutti i giovedì di maggio su RadioC1...inBlu alle ore 22:00
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Aveva già portato il nome di Tolentino alla ribalta nazionale con la sua elezione a Miss Marche nel 2007, ma oggi che la sua città è in difficoltà, come l'intero Paese, a causa della pandemia, non si tira indietro e mette in campo le sue qualità di architetto per l'azienda di famiglia.
È stata Francesca Scattolini di Tuttarredo, infatti, insieme ai suoi familiari, a lanciare l'hashtag #unitipertolentino con la realizzazione di colonnine porta dispenser gel disinfettante mani e guanti per i commercianti della città e del territorio.

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Francesca Scattolini

"L'idea è nata inizialmente da mio fratello - dice la giovane tolentinate - che, essendo parte integrante di questa azienda familiare, ogni tanto ci lancia degli input e noi seguiamo i suoi consigli. Ci ha dato questa idea e in un pomeriggio è diventata realtà. Si tratta di un impegno attivo e gratuito per la nostra città e per i commercianti, categoria che ha subìto molto in questa fase".

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Il dispenser

Un modo per fare comunità in un altro periodo di difficoltà che Tolentino sta attraversando.
"Possiamo dire - prosegue - che noi siamo abbastanza temprati dopo il sisma ed altre situazioni difficili. Riusciamo a trovare il motivo e lo spunto per rialzarci e fare gruppo. Da questa idea è nato l'hashtah #unitipertolentino che ci auguriamo sia da spunto anche per altre aziende a dare il proprio contributo e sostegno, come meglio potranno".
E proprio a proposito di solidarietà, le colonnine saranno distribuite in due diversi modi: "Ai primi 50 esercenti che, dopo aver condiviso il post che rappresenta la colonnina, commenteranno scrivendo #unitipertolentino, sarà consegnata in modo totalmente gratuito una colonnina TXT che sta per Tuttarredo per Tolentino e devo dire - spiega Francesca Scattolini - che abbiamo già raggiunto l'obiettivo.
Per tutte le altre attività, tolentinati e non, la colonnina sarà disponibile al prezzo di costo, se ritirata nella nostra sede. Abbiamo ricevuto già richieste da Montappone, Passo di Treia e altre città vicine a Tolentino. Questo ci fa piacere".

Giulia Sancricca


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Venerdì, 08 Maggio 2020 08:51

Pian Perduto, proseguono i lavori

Se è vero che la montagna potrebbe essere uno dei tesori riscoperti per l'estate alle porte, la speranza è che a convincere i turisti a visitarla sia la riapertura della strada provinciale 136 “Pian Perduto” tra Castelsantangelo sul Nera  e Castelluccio di Norcia.
Con un servizio video avevamo visitato i cantieri quando l'inverno stava per diventare rigido ed i lavori avrebbero dovuto attendere il bel tempo.
Quando il sole è arrivato è stato il coronavirus a fermare la messa in sicurezza della strada.
Ora è il presidente della Provincia, Antonio Pettinari, ad annunciare la riapertura dei cantieri: da lunedì, gli operai che provengono da fuori regione, sono tornati al lavoro.

"Inoltre - scrive la Provincia in una nota - si lavora, in contemporanea, anche sul tratto consolidato nei mesi scorsi, sempre sulla provinciale “Pian Perduto”: in questo caso l’attività, portata avanti da un’azienda locale, è stata ripresa prima. Le maestranze stanno provvedendo all’installazione di barriere, alla realizzazione della zanella (utilizzata per far defluire le acque) e al completamento della massicciata della strada".

Il cantiere è diretto dall’ANAS come Soggetto Attuatore di Protezione Civile e del Ministero delle Infrastrutture de dei Trasporti e riguarda una strada ancora interrotta, in uno dei territori più colpiti dal sisma.

GS
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La sequenza sismica in atto da 4 giorni con epicentro nel comune di Amandola, ultima scossa di magnitudo 3.3 quella registrata oggi alle ore 12.31 dall'Istituto nazionale di Geofisica e Vulcanologia, sta mettendo in apprensione la popolazione. A preoccupare è il ripetersi di questi eventi sismici, due dei quali  sono stati di una certa  intensità e avvertiti distintamente nelle province di Fermo, Ascoli e Macerata. A spiegarci scientificamente cosa sta accadendo è il geologo Emanuele Tondi, docente di Unicam e direttore delle nuova sede di INGV dell'ateneo di Camerino.
"Nel territorio comunale di Amandola è in corso uno sciame sismico, per la precisione a circa 4 km ad oves del centro abitato verso i Monti Sibillini. Lo sciame sismico in atto- spiega il prof. Emanuele Tondi-  si localizza appena fuori dalla zona destabilizzata dei terremoti del 2016, per cui non possiamo considerarle le scosse degli aftershocks della sequenza principale del 24 agosto 2016 che ancora non è finita. Vista però la vicinanza con quella sequenza, non possiamo tuttavia escludere che vi sia un'interazione.
Di solito gli sciami sismici durano alcuni giorni e poi vanno a terminare, ciò è avvenuto e avviene spesso nel territorio italiano- prosegue- tuttavia non possiamo sapere come evolverà, nel senso che comunque quella zona in passato è stata epicentro di terremoti non dell'intensità di quelli delle zone epicentrali del 2016( ndr Amatrice- Visso, Norcia) ma di certo importanti. In quella zona - sottolinea il prof. Tondi-, pur essendo minore rispetto a quella che caratterizza la dorsale appenninica, la pericolosità sismica resta comunque alta. I terremoti sono generati in questo caso da faglie più piccole e più profonde e purtroppo, trattandosi di zona che in passato ha generato terremoti anche più forti, è chiaro che esiste la possibilità  di scosse di maggiore intensità  rispetto a quelle verificatesi in questi giorni. La caratteristica del terremoto è infatti che avviene sempre nellle stesse zone e con caratteri simili; se dunque in passato si sono verificati eventi di una certa intensità con epicentro in determinate zone, lo stesso si verificherà anche in futuro. Nello specifico, prima o poi si ripeteranno terremoti simili a quelli che si sono avuti nel 1799 e nel 1873.  Il problema è che non possiamo sapere quando, ma è chiaro che più tempo passa dall'ultimo evento, più aumenta.la probabilità che si verifichi di nuovo. Noi dobbiamo essere comunque sempre pronti affinchè nel momento in cui si verifichi non crei danni; seguire le norme tecniche di costruzione in zona sismica, vuol dire avere edifici non vulnerabili dal punto di vista dei danni ed essere relativamente tranquilli". Certo, in un periodo di emergenza sanitaria come quella che stiamo vivendo, avvertire una scossa e fare mente locale che in realtà non si può uscire di casa, crea sicuramente un motivo di apprensione in più. "Questo è un problema aggiuntivo e a mio avviso -conclude il geologo- bisognerebbe cominciare a pensare ad una situazione di lockdown e ad una contemporanea emergenza sismica, anche non grave ma che comunque spinge le persone a stare fuori casa, anche la notte. Non  sarebbe un problema da poco, anche perchè non penso che una situazione del genere sia prevista da un piano di protezione civile, né comunale, né regionale e né nazionale. Credo dunque che andrebbero sviluppati anche queste tipologie di piani e di doppie emergenze simultanee. Non avevamo mai avuto prima un'emergenza sanitaria ma adesso che ci stiamo confrontando con essa, sbrighiamoci a prevedere la possibilità che durante un'emergenza sanitaria possano verificarsi anche delle crisi sismiche di rilievo". 
Carla Campetella
 

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Maggio è il mese tradizionalmente dedicato alla Madonna e alla preghiera del rosario. Un mese che l'emergenza Covid 19 ha reso ancora più particolare. Così dalla comunità di Sarnano e dal parroco don Marcello Squarcia è nata l'idea del rosario itinerante, un appuntamento settimanale inaugurato dalla recita del rosario nel meraviglioso sfondo delle pendici dei Sibillini.
"Un'idea innovativa - così don Marcello - perchè non vogliamo perdere le nostre radici non solo umane, storiche e culturali, ma anche religiose.

Così preghiamo il rosario in una forma breve, soltanto meditando due misteri, ma itinerante. Come prima tappa abbiamo scelto i Sibillini, i nostri monti: monte Ragnolo, i Piani di Montioli, Pizzo Meta fino ad aprire la visuale sul Monte Vettore. Preghiamo camminando in mezzo alla natura che in questo mese vede esplodere la primavera. La preghiera in questo ambiente, in questa libertà, in questa altezza ci avvicina maggiormente a Dio".
La preghiera del rosario itinerante potrà essere seguita ogni giovedì alle ore 22:00 sulle frequenze di RadioC1...inBlu.

f.u.



don marc

Cattura

don m
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Il Sindaco di Fiastra Sauro Scaficchia ha emanato un’ordinanza di chiusura di alcuni sentieri, delle aree verdi e delle aree picnic attrezzate del territorio comunale che verrà disposta da domani fino al 17 maggio. L’ordinanza si aggiunge a quella del 5 maggio scorso che prevede l’obbligo dell’uso di mascherine protettive nei locali pubblici e all’aperto, laddove non sia possibile rispettare le distanze di sicurezza previste nei decreti nazionali. "Tornerà, tutti speriamo molto presto, il momento in cui potremo accogliere i turisti come abbiamo sempre fatto, ma questi sono giorni cruciali per comprendere l’andamento del contagio e per capire quanto è ancora lontano quel giorno". Accogliendo le preoccupazioni di tutto il Consiglio comunale e a seguito di una proficua collaborazione con la minoranza, il sindaco ritiene di tutelare, con questa ordinanza, sia i residenti sia coloro che verranno a Fiastra nei prossimi giorni per le motivazioni ammesse dalle disposizioni nazionali e regionali.
L’ordinanza riguarda le aree verdi e le aree picnic solitamente molto frequentate: il Parco della Rimembranza di Fiastra, il prato di San Lorenzo al Lago, l’area picnic del lago in località Castorini e l’area picnic della Madonna del Vallone di Acquacanina, oltre alla spiaggia di San Lorenzo al Lago e a quella situata nei pressi della diga all’altezza del bivio per la frazione Podalla.
Le limitazioni ai sentieri invece riguardano solo due itinerari tra i tanti percorribili nel vasto territorio comunale. Si tratta del sentiero che conduce alle Lame Rosse, alle Grotte dei Frati e alle Gole del Fiastrone (Percorso escursionistico E2 del Parco nazionale dei Sibillini, in parte già non percorribile per le disposizioni del Parco stesso) e del sentiero della Valle del Rio Sacro, chiusi in via precauzionale in quanto, per la conformità morfologica dell’ambiente in cui si snodano, in più punti non consentirebbero il rispetto della distanza interpersonale in caso di grande afflusso di visitatori.
Giova ricordare inoltre,- continua la nota del sindaco- che quanto disposto dal Governo e dalla Regione a partire dal 4 maggio vieta espressamente ogni attività ludico ricreativa, ogni tipo di assembramento e prescrive che le attività ammesse (attività motoria, pesca sportiva, raccolta funghi ecc…) vengano svolte nel rispetto della distanza interpersonale di almeno un metro. Ricordiamo anche che a Fiastra sono aperti solo i servizi essenziali e che questi sono principalmente rivolti ai cittadini.
Rallentare ora per ripartire appena sarà possibile, questa è la logica dei provvedimenti presi in questi giorni come spiega Scaficchia: “In funzione delle nuove norme governative e regionali che regoleranno la fase successiva al 17 maggio, convocherò degli incontri con gli operatori turistici e i commercianti per definire una strategia comune che ci permetta di affrontare al meglio la stagione estiva”.
c.c.



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Giovedì, 07 Maggio 2020 14:12

San Venanzio, celebrazioni con il popolo

L'annuncio che tanti cattolici attendevano è finalmente arrivato. Da lunedì 18 maggio sarà nuovamente possibile la celebrazione della messa con la presenza dei fedeli. E' stato, infatti, sottoscritto, il Protocollo, frutto di sinergia tra la Presidenza del Consiglio, la Conferenza Episcopale Italiana e il Comtitato Tecnico - Scientifico, che disciplina le misure sanitarie per permettere lo svolgimento delle celebrazioni con la presenza dei fedeli. Sarà, il prossimo 18 maggio, un giorno particolare per la città di Camerino e per l'intero territorio della diocesi, visto che la "riapertura" delle chiese coincide con la festa di San Venanzio.

"Questa è la cosa più bella - commenta mons. Mariano Blanchi, vicario generale della diocesi di Camerino - San Severino Marche - perchè pensavamo che la ripaertura avvenisse successivamente. Così il giorno della festa del patrono tutta la comunità diocesana sarà unita intorno a San Venanzio per celebrare anche questo evento che ci permetterà di ritornare a celebrare l'Eucaristia, che come dice il Concilio "costruisce la Chiesa", insieme alla nostra gente". Un lunghissimo periodo di "digiuno" che termina e che permetterà ai fedeli di tornare a pregare in comunità, sia pure con il rispetto rigoroso delle misure prescritte. "Speriamo - conclude don Mariano - che le persone non si siano ormai abituati alla messa in streaming che, pur utile in questo periodo di quarantena, non può assolutamente sostituire la partecipazione diretta. Celebrare l'Eucaristia, fare la Comunione, pregare e celbrare insieme il sacrificio del Signore Gesù non può essere sostituito da nulla".  

f.u.
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