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Fugge per la seconda volta dai domiciliari. Sconterà la pena in carcere il 34enne che il 18 luglio scorso era stato arrestato dai carabinieri di Macerata dopo essere scappato dalla comunità di Civitanova e aver aggredito due poliziotti.

Posto ai domiciliari il 34enne è fuggito di nuovo ed è stato arrestato.

Ora i carabinieri di Corridonia, su ordine del Gip di Macerata, hanno notificato all'uomo che si trova nel carcere di Fermo l'aggravamento dei domiciliari tanto che li dovrà scontare in carcere.

Fa rifornimento e paga con una banconota falsa. È stato denunciato alla Procura della Repubblica di Macerata un 58enne accusato di aver spero una banconota falsa.

È accaduto a Monte San Giusto dove il benzinaio si è però accorato che la banconota da cento euro con cui aveva pagato il cliente era falsa.

Si è così rivolto ai carabinieri che, dopo le indagini, sono risaliti all'uomo.

i militari hanno svolto ulteriori ricerche, ma non hanno trovato ulteriori banconote.
g.g.

Va avanti, con la determinazione di tutte le parti coinvolte, il progetto del Centro dei beni Culturali di Camerino. Insediato il primo tavolo tecnico di lavoro per il progetto che porterà alla sua realizzazione nel compendio delle “ ex Casermette” di Torre del Parco. Dopo la recente firma del protocollo d’intesa, avvenuta tra Agenzia del Demanio, Miur, Mibact, Regione Marche, Università di Camerino e Comune di Camerino, il tavolo di lavoro ha riunito per la prima volta tutti i soggetti istituzionali interessati. A rappresentarli c’erano la dottoressa Raffaella Narni del Demanio’, il segretario regionale MIBACT Francesca Furst, l’architetto Achille Bucci per la Regione, il rettore UNICAM Claudio Pettinari e il sindaco di Camerino Gianluca Pasqui. All’incontro, partecipato dal Prorettore vicario Leoni dal DG Tedesco di Unicam e dai funzionari del Demanio e dei Ministeri, è seguita la presentazione ufficiale del progetto. “Oggi finalmente parliamo di un qualcosa di reale e stabile, capace di mettere delle basi solide per il percorso futuro della nostra gente, della ricerca e della cultura”. Così il sindaco Pasqui, sottolineando la forte volontà dell’amministrazione comunale di affiancare gli altri enti coinvolti. Per la prima volta abbiamo fatto un tavolo tecnico di lavoro per proiettarci in un futuro che non guarda solo alla città e alla terra che darà ospitalità al progetto ma che, grazie a quanto si realizzerà, potrà guardare avanti e delineare un futuro importante anche per la ricerca e la cultura internazionali. La città siede alla destra dell’ateneo che ha fortemente voluto tutto questo, per riuscire a portare a compimento uno dei progetti più rilevanti che guardano al domani del territorio. L’aspetto della partecipazione della comunità- ha aggiunto Pasqui- la dice lunga sul percorso che il rettore Pettinari intende perseguire e che, in perfetta sinergia con l’ente comunale, si prefigge di colmare lacune e disagi, creare condizioni nuove a vantaggio della popolazione”. Parole di ringraziamento dal primo cittadino, alle istituzioni presenti, sottolineando il fondamentale ruolo della Regione Marche in tutto il percorso post terremoto ed emergenziale e, nel sostenere la volontà politica dell’amministrazione di tenere la comunità vicina al territorio. “ Il territorio lo dobbiamo far vivere tutto- ha detto Pasqui-; a partire dalla comunità e dall’ esserci, dall'aver puntellato la nostra gente vicino alla città, un protocollo d'Intesa che diventa progetto, assume oggi una valenza internazionale, voluto da chi, con forza e coraggio, insieme alle istituzioni,ha lavorato alla costituzione di un qualcosa che finalmente non è emergenza”.

“Il tavolo ha condiviso in toto le finalità del progetto- ha dichiarato il rettore Pettinari-; tutti gli attori sono animati dalla stessa volontà e dal medesimo obiettivo e lo vogliono fare tenendo fermi e saldi i principi del recuperare la nostra storia, recuperare questo territorio, e la sua comunità e, soprattutto, dare un futuro. Siamo partiti dai beni culturali, dall’ immenso patrimonio che abbiamo e che dobbiamo pensare a tutelare e tramandare: lo possiamo fare con le parole chiave della Ricerca e della Formazione che sono quelle un’università e un ente come il Miur non possono non sostenere. Oggi abbiamo insediato il tavolo tecnico che dovrà redigere una proposta e rendere partecipe l’ attuale governo e i ministeri competenti; ci auguriamo che il tutto possa essere accolto e accettato come noi lo immaginiamo. E’ un progetto che parte dai beni culturali, dalla loro valorizzazione, dal recupero e dalla ricerca che potrà essere fatta su di essi e che potrà essere un veicolo fondamentale per formare domani persone che sapranno meglio raccontare e vivere questi territori e il suo patrimonio. Hanno già esternato il loro interesse numerosi enti di ricerca decisi a collaborare – ha concluso il rettore- cercheremo il più possibile di essere inclusivi e di far sì che sia un progetto di grande comunità e di grande comunione”.

“ La particolarità è nel fatto che il Centro dei Beni Culturali di Camerino nasce in un bene culturale- ha evidenziato Raffaella Narni dell’Agenzia del Demanio- La struttura di Torre del Parco è infatti un immobile vincolato dello Stato di valenza culturale, ed è particolarmente pregevole che rinasca, riprenda vita e venga rifunzionalizzato allo scopo di creare un Centro dove i beni culturali verranno lavorati, studiati e magari restaurati. In un bene di proprietà dello Stato, vi sarà dunque tutto un movimento intorno alla cultura e, per noi dell’Agenzia del demanio che gestiamo beni dello Stato, questo progetto assume un valore di tutto rispetto, considerato che è nostro compito istituzionale quello di rivitalizzarli, rifunzionalizzarli e rimetterli a servizio del territorio”. Massima collaborazione e orgoglio nell'essere coinvolti, anche dal MIBACT. Lo si è colto dall’intervento della segretaria regionale Francesca Furst, la quale ha voluto evidenziare che l’intera operazione si inquadra nell’ottica di salvaguardare il valore identitario territoriale di un bene, quale il compendio delle “ Casermette” già luogo di detenzione per i prigionieri di guerra e poi, con decreto del 2008, riconosciuto di interesse storico-artistico. “ Noi come Ministero siamo coinvolti in questo progetto, felici di esserlo non solo per la parte puramente tecnica e per quel che concerne la tutela dei beni culturali (e qui necessariamente ci sarà un progetto che dovrà essere vagliato dalla Soprintendenza), ma proprio per far ripartire questi territori, facendo in modo che le persone possano venire in questi luoghi, gli studenti frequentare laboratori di restauro e qualunque tipo di attività possa essere migliorativa. Come Ministero beni culturali, oltre che dare naturalmente il nostro contributo di lavoro istituzionale, pensavamo anche vi potesse essere l'opportunità di individuare degli spazi da poter utilizzare per collocare reperti storici importanti, o archivi che potrebbero essere recuperati dal sisma. Gli spazi del centro potrebbero essere un luogo ideale anche per fare laboratori di restauro da dove poter far ripartire una bellissima città purtroppo così gravemente ferita”. Da parte sua l’architetto Bucci, intervenuto in rappresentanza della Regione Marche ha inteso porre l’accento sulla forte sinergia che si delinea per un progetto di futuro. “ A partire dalle amministrazioni locali , la sinergia abbraccia quella regionale e nazionale per un progetto che si rivolge al futuro. Costruire idee di futuro e con una modalità che utilizza sinergie, è fondamentale per la Regione e per rigenerare le sue aree interne che, oggi più che mai, hanno bisogno di ripartire e di iniziare a progettare strategie di futuro”.

Carla Campetella

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Tra pochissimi giorni sarà completamente riaperto alla circolazione il ponte di via Collio interessato da lavori di miglioramento sismico eseguiti dall’impresa Calzolari Costruzioni di Macerata per un importo complessivo di 153mila euro. 

“Le opere sono praticamente ultimate – spiega il sindaco di San Severino, Rosa Piermattei –. Insieme all’impalcato, con la realizzazione di una nuova soletta in cemento armato, sono state sistemate le spallette e sono stati rifatti completamente i sottoservizi, vale a dire fognature e impianti di luce, gas e acqua, che interessano una vasta zona della città. Questo ha richiesto un po’ più di tempo ma le opere pubbliche, quando vengono fatte, devono essere fatte bene – aggiunge il primo cittadino settempedano, che sottolinea - Per consentire la riapertura del ponte in tempi celeri abbiamo accelerato di molto i lavori rispetto alla originaria scadenza prevista nel contratto. Grazie ai lavori, realizzati dal Comune e finanziati dalla Regione Marche, verrà rifatta anche la pubblica illuminazione”.

La ditta Calzolari Costruzioni è in procinto di terminare le opere strutturali mentre la ditta Carlo Crescimbeni di Cingoli provvederà, sempre in questi giorni, ad asfaltare i piani viabili. Con la riapertura del ponte verrà predisposta anche una nuova segnaletica e saranno installati nuovi lampioni ad alta efficienza da parte della municipalizzata Assem Spa.
g.g.

È laureato in scienze della sicurezza economica-finanziaria, ha frequentato il corso di perfezionamento post laurea in intelligence e sicurezza nazionale ed è attualmente iscritto alla facoltà di giurisprudenza di Bergamo. È il tenente Alessandro Tomei, il nuovo comandante della Guardia di Finanza Tenenza di Camerino. Originario di Rho, Milano, classe 1992, è celibe e si è arruolato nel Corpo nel 2011 frequentando l’Accademia della Guardia di Finanza fino al 2016. Come primo incarico ha ricoperto il ruolo di Comandante della 1^ sezione operativa del II nucleo operativo e del I nucleo operativi all’aeroporto Amerigo Vespucci di Firenze-Peretola. Da oggi è al comando della tenenza ducale dopo l’avvicendamente col Capitano Antonio Di Palo. Quest’ultimo, dopo tre anni di permanenza a Camerino, lascia per assumere il comando della Compagnia di Siena.

Gaia Gennaretti

 

Di nuovo a Caldarola nonostante il foglio di via.

Proseguono, in paese, i servizi antisciacallaggio messi in campo dai carabinieri.

Nei giorni scorsi, i militari della locale stazione hanno controllato alcuni cittadini di etnia Rom residenti in Umbria che, il mese scorso, erano già stati sorpresi nella zona rossa di Caldarola.

Si tratta di persone già note alle forze dell’ordine per delitti contro il patrimonio e che, in quella occasione, erano state segnalate alla Questura per l’emissione del foglio di via, ora ottenuto per tutti i Comuni del cratere della provincia di Macerata.

Durante i controlli dei giorni scorsi, i militari hanno controllato un’auto con i due Rom e una terza persona, della stessa etnia e con gli stessi precedenti.

I tre sono stati nuovamente segnalati ed il foglio di via è scattato anche per il terzo soggetto. 

Grande successo, sabato sera, per la prima edizione di “AMICI SHOW“, lo spettacolo con tanti ex protagonisti del programma Mediaset “Amici di Maria De Filippi”. La serata ha animato il balcone delle Marche, la città di Cingoli. Oltre due ore di spettacolo sul palcoscenico di piazza Vittorio Emanuele, con il pubblico entusiasta e divertito per la qualità degli artisti in scena. Dalle bellissime voci degli ex concorrenti, alla comicità di Piero Massimo Macchini, per passare al corpo di ballo Talia Group, alla Ballerina Alissa Komarova e al giovane talentuoso ballerino cingolano Federico Rubisse. La serata organizzata e promossa dall’amministrazione comunale di Cingoli è stata presentata da Marco Moscatelli e Taryn Piccinini, con la regia di Chiara Nadenich.

Un altro pezzo della comunità di Visso torna a ricongiungersi con la sua terra. Alle porte del paese, consegnate le ultime 46 casette dell’area di via Cesare Battisti 1. Per l’antico borgo medievale che sconta una distruzione pressoché totale, si apre una nuova luce di speranza  Circa un centinaio le persone, arrivate dalla costa o dalle sistemazioni in affitto dell’entroterra, pronte a ricominciare da casa. Una soddisfazione a metà quella espressa dal sindaco e senatore Giuliano Pazzaglini, nell’accogliere con gioia il rientro dei suoi cittadini; consapevole che molto ci sarà da fare ancora perché la perla dei Sibillini torni a brillare, ha inteso rivolgere alla comunità anche un accorato invito ad un contributo propositivo e attivo, indirizzato alla rinascita del paese. “Con la consegna di oggi, in teoria avremmo dovuto chiudere il cerchio, ma attendiamo ancora l’ultimazione dei lavori per l’Area di Borgo san Giovanni già consegnata qualche mese fa dove, sul fronte di prima linea delle casette, si sono rese necessarie delle opere di sistemazione dell’argine del fosso. Non mi esprimo con troppa soddisfazione- ha rimarcato - perché secondo me questo è l’emblema del fallimento dell’impostazione data a questa ricostruzione, alla quale purtroppo non riesco più a credere. La ricostruzione sarà lunga e se non creeremo le condizioni per far rimanere le persone, farle tornare sarà stato molto meno importante di quanto ho sempre creduto fino a qualche tempo fa. Quello di oggi è comunque un passo fondamentale, perché finalmente tutte le persone che vorranno tornare a Visso, saranno nelle condizioni di poterlo fare

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Alla consegna delle chiavi, erano presenti anche il consigliere comunale Filippo Sensi, il direttore del Consorzio Arcale Giampaolo La Muraglia e funzionari della Regione Marche. A questi ultimi il sindaco ha voluto esprimere particolari sentimenti di gratitudine, per il sostegno che non hanno fatto mai mancare e per il lavoro incessante portato avanti con ammirabile impegno. “Insieme a noi si sono sporcati le mani e ho voluto anche esprimere pubblicamente la mia solidarietà nei loro confronti, perché abbiamo lavorato insieme per mesi e non ho nessun dubbio sulle loro capacità, dedizione e onestà. Sono stati messi in condizioni di lavorare quasi impossibili e l'hanno fatto al meglio delle loro possibilità, per cui, l'unico sentimento che mi sento di esprimere è il ringraziamento perché chi doveva creare le condizioni per farli lavorare bene, non l'ha fatto, e poi li ha lasciati soli”.

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Appassionate e sentite, le parole che il sindaco ha rivolto alle famiglie tornate a Visso: Oggi si chiude un percorso che è stato lunghissimo. Quella che consegniamo ai cittadini è la prima area che il comune ha indicato alla protezione civile per la realizzazione del villaggio SAE. Il layout è stato approvato a marzo dell'anno scorso e da cronoprogramma la consegna delle casette avrebbe dovuto avvenire nell’ agosto 2017, data poi aggiornata ripetutamente nel sito della protezione civile e forse nemmeno più aggiornata tanto che i fatti adesso dimostrano quello che poi è accaduto; purtroppo simili incidenti non rimarranno confinati alla realizzazione degli interventi emergenziali; l'impostazione data a questa ricostruzione, anziché semplificare le cose, ha reso tutto più complicato e questo significa che oltre che essere stati pazienti (e credo che voi siate l’esempio vivente della pazienza nella fase emergenziale), bisognerà esserlo altrettanto nella fase della Ricostruzione, in cui oltre che pazienti, dovrete essere propositivi. Quindi, ora che siete tornati, l'invito che rivolgo a tutti, è quello di ritornare ad essere immediatamente parte attiva della nostra collettività. Una delle prerogative dei piccoli comuni è sempre stata quella di avere un rapporto diretto con gli amministratori, di trovare sempre le porte aperte, di poter parlare con chi sta governando in quel momento, allora approfittate di quella opportunità. Anche solo un'idea potrebbe essere impostata e quindi non vi fate remore nell'esprimerla e cercate comunque in ogni momento di essere parte attiva di questa ricostruzione. Sapete tutti che quella di oggi non è la Visso che abbiamo lasciato e che forse non rivedremo mai più; starà a noi lavorare affinché se ne possa costruire una nuova. Se qualcuno pensa che torneremo ad essere quello che eravamo, credo che si illuda: è un sogno che ho accarezzato anch'io e che mi sarebbe piaciuto, ma questo non accadrà mai più; quindi sarà fondamentale che tutti, ognuno per le proprie capacità, per la propria disponibilità di tempo e per le proprie possibilità, contribuiscano alla rinascita di questo comune. Ancora per qualche mese, sarà mio compito farlo come sindaco ma ritengo che, a prescindere dal ruolo fondamentale dell'amministrazione, siamo arrivati a un punto che non si potrà più distinguere tra chi amministra e chi subisce le decisioni di chi sta governando in quel momento. Dovremmo arrivare ad un punto in cui la partecipazione di tutti, nei limiti delle proprie capacità, delle proprie esperienze, della propria disponibilità di tempo, dovrà essere attiva e comunque finalizzata alla rinascita di questa comunità. Noi dovremmo tornare ad avere un’ autosufficienza economica, dovremmo tornare ad essere una collettività e dovremmo insieme individuare quale dovrà essere il fine della Ricostruzione. La ricostruzione – ha proseguito- non dovrà rimanere fine a se stessa; per raggiungere tale obiettivo, noi dovremmo capire come fare in modo che la perla dei monti Sibillini torni ad essere tale, torni ad essere il comune che 60 anni fa aveva una ricettività alberghiera superiore a qualunque altro della provincia di Macerata, torni ad essere quel Piccolo Borgo di pregio che era sede di un Parco nazionale e lo è ancora, era bandiera arancione del Touring Club Italiano e lo è ancora, era uno dei borghi più belli d'Italia e lo è ancora. Dovremmo pertanto tornare ad esserlo, solo come certificazione, anche nella sostanza e dovremmo fare in modo che chi vuol rimanere possa farlo. Fare in modo che qualcuno di quelli che aveva sempre accarezzato l'idea di potersi trasferire qui, possa anch’ egli trovare l’'opportunità per farlo. Siamo pronti dunque ad accogliere tutti a braccia aperte, sia i vissani che sono tornati, sia quelli che vorranno diventare nuovi vissani perché, senza di loro, il nostro futuro purtroppo potrebbe essere molto più fosco”.

Carla Campetella

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Mattinata di consegne in due aree SAE del territorio comunale di Camerino. Sei i nuclei familiari che hanno fatto rientro nella frazione di Mergnano San Savino, seguiti da altri dieci nel quartiere di Vallicelle.

“ Grazie per averci sostenuto; grazie  per la pazienza e per la grande umiltà che avete conservato per tutto questo lungo tempo; so che non è stato facile e oggi il segnale più forte viene dal vostro coraggio”. Così il sindaco Gianluca Pasqui, felice di restituire un’abitazione ai suoi cittadini. “Seppur distrutta questa comunità è riuscita a restare in piedi, salvaguardando tutti i bisogni primari, dalle scuole, all’università, al commercio. E’ naturale che ci manchi la nostra Camerino ma in questo momento, dobbiamo vivere per quello che abbiamo e arrivare forti ad una ricostruzione che oggi non c’è, e, non possiamo nasconderlo. Ricostruzione che tuttavia esisterà e ci si chiede di arrivarci con la consapevolezza di riuscire a tenere in piedi queste terre, per donare ai nostri figli quello che a prezzo di duri sacrifici, i nostri padri ci hanno consegnato. E oggi finalmente rientriamo in queste case che ci consentiranno di percorrere la strada giusta per restituire un domani alla comunità che c’è e che, animata da sempre dalla forza di valori e di radici profonde, tale deve rimanere”. Gioia mista a commozione in tutti i presenti all'appello, nel giorno in cui finalmente hanno potuto aprire l’uscio di un’abitazione propria, seppur temporanea. Immerso in un bellissimo contesto naturale, il piccolo villaggio SAE di Mergnano San Savino che,  posto a ridosso della frazione, guarda al campanile della sua chiesetta prima che la vista si perda sulla vallata. Campi di girasole e tanto verde a fare da contorno alla gioia di ritrovarsi di tutti i mergnanesi, finora vissuti disgregati in diverse e distanti sistemazioni.

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Poco più tardi, identica atmosfera di positività dal gazebo di Vallicelle, approntato per l'occorrenza dai volontari di Protezione Civile. Altra sobria consegna, presenziata dal primo cittadino insieme ai tecnici e dipendenti dei vari uffici comunali, e ai responsabili del Consorzio Arcale e delle ditte impegnate nei cantieri.    

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Vedere gli occhi della gente pieni di commozione non ha prezzo- ha detto Pasqui- Non ha prezzo soprattutto dopo 2 anni, un tempo lunghissimo per il quale mi scuso. Non posso che chiedere perdono per tutti gli errori che quotidianamente commetto perché – ha ribadito  - il vostro sindaco sbaglia tutti i giorni purtroppo ancora non ha imparato a non sbagliare e fino alla fine del mandato sicuramente continuerà a farlo. Ma lo farò sempre con grande amore, e con la voglia di restituire, alla città che mi ha dato la vita. Le scelte dell’amministrazione sono state dettate dal non disperdere la comunità e oggi, dobbiamo essere contenti di aver riportato la popolazione nei luoghi di questa città , consapevoli che la ricostruzione meriterà del tempo e altrettante scelte importanti. Man mano che nelle aree SAE consegniamo ‘casette’, mi convinco sempre di più che abbiamo fatto quello che dovevamo fare. Rivedere nelle frazioni la gente che le popolava, significa rivedere una città consapevole che potrà vivere nel tempo della Ricostruzione che non sarà un tempo breve, ma così messo, sarà di sicuro un tempo certo di buona riuscita” . Per l’impegno e la forte collaborazione nel raggiungimento dei risultati, i ringraziamenti sono stati estesi alla macchina comunale nel suo complesso e a tutti gli uffici, alle maestranze e alle ditte che hanno strenuamente operato nei cantieri. Un ringraziamento particolare, Pasqui lo ha rivolto al consorzio Arcale che, dai portoncini blindati alle zanzariere, ha curato con attenzione tanti minimi dettagli delle Soluzioni Abitative di Emergenza della città. Prossima imminente consegna di  'casette' quella dell'area San Paolo - Fonte San Venanzio che conta 49 SAE. 

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Dalle parole del sindaco anche rassicurazioni sulla realizzazione della nuova struttura socio-assistenziale “ Casa Amica” nel quartiere di Vallicelle. “ Posso tranquillizzare la comunità che il progetto che vedrà realizzato un centro e una nuova struttura all’avanguardia donati dalla Croce Rossa Nazionale non si è fermato. Il prossimo primo agosto accoglierò a Camerino l’ingegnere incaricato del progetto che il presidente della Fondazione Luigi Vannucci sta seguendo”.

Carla Campetella

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Paura questa mattina, poco dopo mezzogiorno, in contrada Culmini a Morrovalle dove in una zona rurale recintata sono andati in fiamme due moduli abitativi.

 

 

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L’incendio ha coinvolto anche due autovetture andate distrutte e cinque contenitori
di GPL provocandone l’esplosione di uno.

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L'uomo residente nei moduli è stato trasportato all'ospedale di Civitanova Marche dal personale del 118, per ustioni ed intossicazione da fumo.

Due cani sono deceduti e recuperati con le apposite procedure.

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Sul posto anche i Carabinieri della stazione di Morrovalle.

Giulia Sancricca

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