Un fondo locale di Solidarietà. L'idea del preside Cavallaro

Venerdì, 08 Maggio 2020 09:59 | Letto 2150 volte   Clicca per ascolare il testo Un fondo locale di Solidarietà. L'idea del preside Cavallaro Un Fondo Locale di solidarietà per venire in aiuto alle necessità di artigiani e commercianti di Camerino, le cui prospettive attuali e future sono messe a dura prova . E lidea lanciata dal dirigente dellIstituto Comprensivo Betti di Camerino Maurizio Cavallaro e che in breve, ha ricevuto il plauso e ladesione di tanti cittadini. Si tratterebbe di un fondo dove chi vuole, tra i camerinesi, mette da € 10 in su, cui possono accedere artigiani e commercianti di Camerino, in caso di necessità. Così non dovremmo passare da banche o aguzzini vari, ma con una sorta di mutuo aiuto, ci si aiuterebbe tra di noi, con un patto tra gentiluomini, Per me ci dovrebbero essere solo tre persone a gestire i soldi, con rendicontazioni pubbliche, in modo che se magari un artigiano o commerciante o popolo delle partite IVA, un mese si trova scoperto per una bolletta  o per un pagamento, può chiedere i soldi al fondo e poi restituirli con comodo quando può ... e se può. Poche semplici parole, per rendere partecipe la frequentata  platea di facebook e ricevere un immediato riscontro di numerose adesioni e condivisioni.   Ho fatto i conti della serva- scrive Cavallaro-e, considerati i circa 1500 camerti dipendenti pubblici, con soli 10 euro a mese, si avrebbero a disposizione 150.000 euro lanno da utilizzare solo per gli amici commercianti che sicuramente sino a fine anno non avranno gli introiti consueti. Così penso potrebbero essere evitate chiusure e difficoltà. Lo penso perché, conoscendo tutte le famiglie con i figli, se entrano in difficoltà queste famiglie, la nostra comunità rischia veramente grosso. Forse non abbiamo presente che lItalia intera sta rischiando il crack. Almeno aiutiamoci tra noi. Un abbozzo didea che dovrà trovare perfezionamento ma che secondo il dirigente camerte, potrebbe servire ad evitare tanti passaggi burocratici, fidarsi degli amici con i quali si è cresciuti e mettere a disposizione quel poco che si ha in favore della propria comunità. In questa maniera- dice Maurizio Cavallaro- si velocizzerebbero le azioni per fronteggiare eventuali necessità o emergenze improvvise. Unidea da meglio elaborare e ragionare ma che, considerata lalta percentuale di dipendenti pubblici della città ducale, riuscirebbe a rappresentare un bel bilanciamento condiviso. Credo che a prescindere dalle fasi due o tre, la ripartenza vera si sposta verso i mesi di settembre e ottobre prossimi e lì sarà davvero dura per tutti. Lidea è quella della Banca di solidarietà o del Microcredito indiano, finalizzato appunto a far fronte a situazioni demergenza; una sorta di prestito donore che viene dato anche sulla fiducia senza bisogno di tanta burocrazia. Un piccolo prestito che nellimmediatezza può evitare alle persone di incorrere in tante sanzioni come invece accade con i classici mutui. Già le persone che hanno commentato favorevolmente la mia proposta, potrebbero rappresentare una base discreta- conclude Cavallaro-. Ho intenzione di sentire anche il sindaco di Camerino, larcivescovo Massara e il Rettore di Unicam per vedere insieme se sarà possibile perfezionare questa proposta. Tante delle partite IVA sono persone con le quali sono cresciuto e ho pensato che la vita talvolta offre opportunità diverse. Questo è il momento di entrare in campo come comunità che, quando serve, si aiuta.C.C.
Un Fondo Locale di solidarietà per venire in aiuto alle necessità di artigiani e commercianti di Camerino, le cui prospettive attuali e future sono messe a dura prova . E' l'idea lanciata dal dirigente dell'Istituto Comprensivo Betti di Camerino Maurizio Cavallaro e che in breve, ha ricevuto il plauso e l'adesione di tanti cittadini. "Si tratterebbe di un fondo dove chi vuole, tra i camerinesi, mette da € 10 in su, cui possono accedere artigiani e commercianti di Camerino, in caso di necessità. Così non dovremmo passare da banche o aguzzini vari, ma con una sorta di mutuo aiuto, ci si aiuterebbe tra di noi, con un patto tra gentiluomini, Per me ci dovrebbero essere solo tre persone a gestire i soldi, con rendicontazioni pubbliche, in modo che se magari un artigiano o commerciante o popolo delle partite IVA, un mese si trova scoperto per una bolletta  o per un pagamento, può chiedere i soldi al fondo e poi restituirli con comodo quando può ... e se può". Poche semplici parole, per rendere partecipe la frequentata  platea di facebook e ricevere un immediato riscontro di numerose adesioni e condivisioni.   
"Ho fatto i conti della serva- scrive Cavallaro-e, considerati i circa 1500 camerti dipendenti pubblici, con soli 10 euro a mese, si avrebbero a disposizione 150.000 euro l'anno da utilizzare solo per gli amici commercianti che sicuramente sino a fine anno non avranno gli introiti consueti. Così penso potrebbero essere evitate chiusure e difficoltà. Lo penso perché, conoscendo tutte le famiglie con i figli, se entrano in difficoltà queste famiglie, la nostra comunità rischia veramente grosso. Forse non abbiamo presente che l'Italia intera sta rischiando il crack. Almeno aiutiamoci tra noi". Un abbozzo d'idea che dovrà trovare perfezionamento ma che secondo il dirigente camerte, potrebbe servire ad evitare tanti passaggi burocratici, fidarsi degli amici con i quali si è cresciuti e mettere a disposizione quel poco che si ha in favore della propria comunità.
"In questa maniera- dice Maurizio Cavallaro- si velocizzerebbero le azioni per fronteggiare eventuali necessità o emergenze improvvise. Un'idea da meglio elaborare e ragionare ma che, considerata l'alta percentuale di dipendenti pubblici della città ducale, riuscirebbe a rappresentare un bel bilanciamento condiviso. Credo che a prescindere dalle fasi due o tre, la ripartenza vera si sposta verso i mesi di settembre e ottobre prossimi e lì sarà davvero dura per tutti. L'idea è quella della Banca di solidarietà o del Microcredito indiano, finalizzato appunto a far fronte a situazioni d'emergenza; una sorta di 'prestito d'onore' che viene dato anche sulla fiducia senza bisogno di tanta burocrazia. Un piccolo prestito che nell'immediatezza può evitare alle persone di incorrere in tante sanzioni come invece accade con i classici mutui. Già le persone che hanno commentato favorevolmente la mia proposta, potrebbero rappresentare una base discreta- conclude Cavallaro-. Ho intenzione di sentire anche il sindaco di Camerino, l'arcivescovo Massara e il Rettore di Unicam per vedere insieme se sarà possibile perfezionare questa proposta. Tante delle partite IVA sono persone con le quali sono cresciuto e ho pensato che la vita talvolta offre opportunità diverse. Questo è il momento di entrare in campo come comunità che, quando serve, si aiuta".
C.C.

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