Accordo Legnini, Anac e Invitalia per rafforzare vigilanza su ricostruzione

Martedì, 02 Febbraio 2021 16:27 | Letto 679 volte   Clicca per ascolare il testo Accordo Legnini, Anac e Invitalia per rafforzare vigilanza su ricostruzione A Roma nella sede di Palazzo Valentini in presenza e online si è tenuto un incontro che ha portato alla firma di un accordo per rafforzare la vigilanza sulla ricostruzione post Sisma 2016.  L’intesa è stata firmata dal Presidente dell’Autorità Nazionale Anticorruzione, Giuseppe Busia, il Presidente dell’Agenzia nazionale per l’attrazione degli investimenti e lo sviluppo d’impresa, Domenico Arcuri, il Commissario Straordinario per la Ricostruzione 2016, Giovanni Legnini, e i presidenti delle regioni coinvolte, Marco Marsilio per l’Abruzzo, Nicola Zingaretti per il Lazio, Francesco Acquaroli per le Marche, e Donatella Tesei per l’Umbria. L’attività di alta sorveglianza sugli appalti pubblici della ricostruzione nelle regioni dell’Italia centrale colpite dagli eventi sismici 2016-2017 si riqualifica nel segno dell’efficienza. Considerata la forte semplificazione dell’attività edilizia introdotta nel 2020 con le nuove leggi e le Ordinanze del Commissario, cui sta seguendo una crescita consistente degli appalti, l’Autorità Anti corruzione, lo stesso Commissario e Invitalia, che agisce come centrale di committenza, hanno sottoscritto oggi un nuovo accordo che rafforza e al tempo stesso velocizza i controlli preventivi di legalità.Una delle principali novità dell’accordo riguarda proprio il coinvolgimento dei presidenti delle Regioni, in qualità di Vice-Commissari, sia per il ruolo delle Regioni nella ricostruzione delle aree interessate dal sisma, sia per la funzione di coordinamento verso i soggetti attuatori e delle centrali di committenza, ferma restando la supervisione del Commissario Straordinario. Altra novità riguarda la verifica di legittimità preventiva dell’UOS, l’Unità Operativa Speciale dell’Anac, che si concentrerà sugli interventi più rilevanti e sull’esecuzione dei contratti, con riguardo anche al rispetto delle disposizioni in materia di trasparenza. Un’attività che già nei mesi scorsi ha portato a una drastica riduzione del contenzioso legale sugli appalti legati alla ricostruzione. Per consentire una più efficace azione di supporto, anche a seguito dell’incremento delle procedure di gara registrato negli ultimi mesi, sono state individuate le nuove soglie del valore economico sopra le quali si svolgerà il controllo degli atti di gara: 350.000 euro per affidamento di lavori; 100.000 euro per affidamenti di servizi e forniture, compresi quelli di ingegneria e architettura, e la progettazione; 100.000 euro per i subappalti in caso di lavori di oltre 1 milione di euro. Potranno essere sottoposti a verifica preventiva anche schemi di bando per l’invito degli operatori economici riguardanti l’affidamento di servizi tecnici e lavori. Nel protocollo si introduce, infine, la possibilità da parte del Commissario Straordinario di richiedere un parere preventivo all’Autorità per l’emanazione delle ordinanze speciali in deroga, ai sensi dell’art. 11 del ‘decreto semplificazione’. “Il controllo preventivo da parte di Anac è un utile presidio di legalità che può ben conciliarsi con la semplificazione amministrativa e l’accelerazione delle procedure necessarie alla ripresa economica del Paese- afferma la dichiarazione conglunta del presidente Anac, Giuseppe Busia, e del Commissario Straordinario, Giovanni Legnini- . Come delineato nell’atto sottoscritto oggi, legalità ed efficienza possono e debbono procedere insieme, in un nuovo modello di governo con più livelli di responsabilità ed un’equilibrata collaborazione tra le istituzioni”.A margine della firma dellaccordo il Commissario Legnini ha anche fornito un aggiornamento dei numeri. Per la ricostruzione pubblica post sisma 2016 sono stanziati 2,2 miliardi di euro e le opere pubbliche fino ad oggi finanziate dalle ordinanze sono 1.288.Nel 2020 la spesa effettiva erogata per i cantieri pubblici è stata di 283 milioni di euro, facendo registrare un +39% rispetto al 2019.Legnini ha ricordato, inoltre, che a fine dicembre scorso i lavori conclusi erano 126, vale a dire +50% rispetto al 30 giugno sempre del 2020. Sempre in materia di numeri, lUnità operativa speciale (Uos) - fa sapere lAnac - ha avviato 460 procedure vigilate, a partire dal protocollo del dicembre 2016 e arrivando ad emettere più di 1.200 pareri. Lo scorso anno le procedure vigilate sono state 208, e 680 pareri emessi, con un tempo medio di circa 3 giorni lavorativi dal ricevimento della documentazioneC.C.
A Roma nella sede di Palazzo Valentini in presenza e online si è tenuto un incontro che ha portato alla firma di un accordo per rafforzare la vigilanza sulla ricostruzione post Sisma 2016.  

L’intesa è stata firmata dal Presidente dell’Autorità Nazionale Anticorruzione, Giuseppe Busia, il Presidente dell’Agenzia nazionale per l’attrazione degli investimenti e lo sviluppo d’impresa, Domenico Arcuri, il Commissario Straordinario per la Ricostruzione 2016, Giovanni Legnini, e i presidenti delle regioni coinvolte, Marco Marsilio per l’Abruzzo, Nicola Zingaretti per il Lazio, Francesco Acquaroli per le Marche, e Donatella Tesei per l’Umbria.

L’attività di alta sorveglianza sugli appalti pubblici della ricostruzione nelle regioni dell’Italia centrale colpite dagli eventi sismici 2016-2017 si riqualifica nel segno dell’efficienza. Considerata la forte semplificazione dell’attività edilizia introdotta nel 2020 con le nuove leggi e le Ordinanze del Commissario, cui sta seguendo una crescita consistente degli appalti, l’Autorità Anti corruzione, lo stesso Commissario e Invitalia, che agisce come centrale di committenza, hanno sottoscritto oggi un nuovo accordo che rafforza e al tempo stesso velocizza i controlli preventivi di legalità.

Una delle principali novità dell’accordo riguarda proprio il coinvolgimento dei presidenti delle Regioni, in qualità di Vice-Commissari, sia per il ruolo delle Regioni nella ricostruzione delle aree interessate dal sisma, sia per la funzione di coordinamento verso i soggetti attuatori e delle centrali di committenza, ferma restando la supervisione del Commissario Straordinario.

Altra novità riguarda la verifica di legittimità preventiva dell’UOS, l’Unità Operativa Speciale dell’Anac, che si concentrerà sugli interventi più rilevanti e sull’esecuzione dei contratti, con riguardo anche al rispetto delle disposizioni in materia di trasparenza. Un’attività che già nei mesi scorsi ha portato a una drastica riduzione del contenzioso legale sugli appalti legati alla ricostruzione.

Per consentire una più efficace azione di supporto, anche a seguito dell’incremento delle procedure di gara registrato negli ultimi mesi, sono state individuate le nuove soglie del valore economico sopra le quali si svolgerà il controllo degli atti di gara: 350.000 euro per affidamento di lavori; 100.000 euro per affidamenti di servizi e forniture, compresi quelli di ingegneria e architettura, e la progettazione; 100.000 euro per i subappalti in caso di lavori di oltre 1 milione di euro.

Potranno essere sottoposti a verifica preventiva anche schemi di bando per l’invito degli operatori economici riguardanti l’affidamento di servizi tecnici e lavori. Nel protocollo si introduce, infine, la possibilità da parte del Commissario Straordinario di richiedere un parere preventivo all’Autorità per l’emanazione delle ordinanze speciali in deroga, ai sensi dell’art. 11 del ‘decreto semplificazione’.

“Il controllo preventivo da parte di Anac è un utile presidio di legalità che può ben conciliarsi con la semplificazione amministrativa e l’accelerazione delle procedure necessarie alla ripresa economica del Paese- afferma la dichiarazione conglunta del presidente Anac, Giuseppe Busia, e del Commissario Straordinario, Giovanni Legnini- . Come delineato nell’atto sottoscritto oggi, legalità ed efficienza possono e debbono procedere insieme, in un nuovo modello di governo con più livelli di responsabilità ed un’equilibrata collaborazione tra le istituzioni”.

A margine della firma dell'accordo il Commissario Legnini ha anche fornito un aggiornamento dei numeri. Per la ricostruzione pubblica post sisma 2016 sono stanziati 2,2 miliardi di euro e le opere pubbliche fino ad oggi finanziate dalle ordinanze sono 1.288.
Nel 2020 la spesa effettiva erogata per i cantieri pubblici è stata di 283 milioni di euro, facendo registrare un +39% rispetto al 2019.
Legnini ha ricordato, inoltre, che a fine dicembre scorso i lavori conclusi erano 126, vale a dire +50% rispetto al 30 giugno sempre del 2020. Sempre in materia di numeri, l'Unità operativa speciale (Uos) - fa sapere l'Anac - ha avviato 460 procedure vigilate, a partire dal protocollo del dicembre 2016 e arrivando ad emettere più di 1.200 pareri. Lo scorso anno le procedure vigilate sono state 208, e 680 pareri emessi, con un tempo medio di circa 3 giorni lavorativi dal ricevimento della documentazione


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