Carancini: "L'ospedale di primo livello è un diritto per l'Area Vasta 3"

Lunedì, 12 Aprile 2021 09:25 | Letto 853 volte   Clicca per ascolare il testo Carancini: "L'ospedale di primo livello è un diritto per l'Area Vasta 3" Romano Carancini rispedisce al mittente le accuse di bluff politico mosse dallassessore regionale alla Sanità, Filippo Saltamartini, in merito alla realizzazione del nuovo ospedale di Macerata.Dopo che la Regione ha bocciato lidea del project financing e chiarito la necessità nazionale di modificare il decreto Balduzzi per rivedere la sanità territoriale, lex sindaco di Macerata e attuale consigliere regionale di minoranza vuole dire la sua: Io credo che una premessa vada fatta - precisa - , altrimenti si rischia di utilizzare strumentalmente termini impropri. Non esiste alcuna definizione di ospedale nuovo o vecchio nel decreto ministeriale Balduzzi; non esiste lospedale di Macerata, ma ospedale di base di primo livello o di secondo livello e lospedale destinato allArea Vasta 3 è lospedale di primo livello.Il project financing è uno strumento, non lobiettivo principale. Se la Regione ritiene che la collaborazione pubblico-privato non sia idonea, noi non abbiamo pregiudizi. Se vogliono realizzarlo con un appalto lo facciano, tenendo conto però che ricominciare da capo significa perdere anni di lavoro fatti.Una posizione diversa da quella dellattuale giunta regionale che sabato scorso, in conferenza stampa, ha ribadito come al momento non ci sia nulla di concreto fatto dallamministrazione precedente.Purtroppo per Saltamartini - affonda Carancini - le carte parlano. Non sa che la conferenza di Area Vasta 3, il 27 ottobre 2017, dopo un percorso partecipato (tutti i Comuni hanno potuto presentare una loro candidatura) è stato scelto il luogo per la sede. Lui non sa che il Comune ha fatto una variante per individuare la Pieve come sede dellospedale. Noi siamo partiti dal 2016 e in quella scelta lArea Vasta 3 scelse già di mantenere lospedale di Camerino come presidio del territorio montano. Fu Gianluca Pasqui, in quella occasione, ad illustrare la necessità di mantenere lospedale di Camerino e tutta la conferenza dei sindaci accolse la richiesta senza alcuna riserva. Dentro la razionalizzazione delle strutture sanitarie rientrava già in quel momento la valorizzazione degli ospedali territoriali come quello della città ducale.Carancini ribadisce, poi, la differenziazione degli ospedali in base alla legge: Quello che dovrà sorgere a Macerata sarà un ospedale di primo livello. Non esiste un ospedale unico o nuovo, come Saltamartini e altri tentano di confondere. È da sempre stato chiaro che non ci sarà solo quello di primo livello, ma anche altri ospedali che seguono e rispettano le norme della legge. La legge dice che sono tre le categorie di ospedali: quello di base rispetto a un bacino di utenza tra 80mila e 150mila abitanti; quello di primo livello del territorio provinciale tra 150mila e 300mila (quello dellArea Vasta 3); quello di secondo livello tra 600mila e 1 milione di abitanti (Ospedali Riuniti). A ogni tipo di ospedale - precisa - si allinea una serie di specialità sanitarie che cresce con larticolazione territoriale. Ospedali Riuniti avrà specialistiche molto importanti, quello di primo livello sarà di minore importanza, quello di base avrà una serie di specialistiche di base che non le decidono né i sindaci né la Regione, ma la legge. Sono principi dai quale non ci si può spostare, ecco perchè sostengo che lospedale dellArea Vasta 3 sia un diritto e non la concessione di qualcuno che dun tratto decide di farlo o non farlo o chiamarlo come fa comodo per confondere le persone. È un criterio di onestà intellettuale e serietà politica. GS
Romano Carancini rispedisce al mittente le accuse di "bluff politico" mosse dall'assessore regionale alla Sanità, Filippo Saltamartini, in merito alla realizzazione del nuovo ospedale di Macerata.
Dopo che la Regione ha bocciato l'idea del project financing e chiarito la necessità nazionale di modificare il decreto Balduzzi per rivedere la sanità territoriale, l'ex sindaco di Macerata e attuale consigliere regionale di minoranza vuole dire la sua: "Io credo che una premessa vada fatta - precisa - , altrimenti si rischia di utilizzare strumentalmente termini impropri. Non esiste alcuna definizione di 'ospedale nuovo o vecchio' nel decreto ministeriale Balduzzi; non esiste l'ospedale di Macerata, ma ospedale di base di primo livello o di secondo livello e l'ospedale destinato all'Area Vasta 3 è l'ospedale di primo livello.
Il project financing è uno strumento, non l'obiettivo principale. Se la Regione ritiene che la collaborazione pubblico-privato non sia idonea, noi non abbiamo pregiudizi. Se vogliono realizzarlo con un appalto lo facciano, tenendo conto però che ricominciare da capo significa perdere anni di lavoro fatti".
Una posizione diversa da quella dell'attuale giunta regionale che sabato scorso, in conferenza stampa, ha ribadito come al momento non ci sia nulla di concreto fatto dall'amministrazione precedente.

"Purtroppo per Saltamartini - affonda Carancini - le carte parlano. Non sa che la conferenza di Area Vasta 3, il 27 ottobre 2017, dopo un percorso partecipato (tutti i Comuni hanno potuto presentare una loro candidatura) è stato scelto il luogo per la sede. Lui non sa che il Comune ha fatto una variante per individuare la Pieve come sede dell'ospedale. Noi siamo partiti dal 2016 e in quella scelta l'Area Vasta 3 scelse già di mantenere l'ospedale di Camerino come presidio del territorio montano. Fu Gianluca Pasqui, in quella occasione, ad illustrare la necessità di mantenere l'ospedale di Camerino e tutta la conferenza dei sindaci accolse la richiesta senza alcuna riserva. Dentro la razionalizzazione delle strutture sanitarie rientrava già in quel momento la valorizzazione degli ospedali territoriali come quello della città ducale".

Carancini ribadisce, poi, la differenziazione degli ospedali in base alla legge: "Quello che dovrà sorgere a Macerata sarà un ospedale di primo livello. Non esiste un ospedale unico o nuovo, come Saltamartini e altri tentano di confondere. È da sempre stato chiaro che non ci sarà solo quello di primo livello, ma anche altri ospedali che seguono e rispettano le norme della legge. La legge dice che sono tre le categorie di ospedali: quello di base rispetto a un bacino di utenza tra 80mila e 150mila abitanti; quello di primo livello del territorio provinciale tra 150mila e 300mila (quello dell'Area Vasta 3); quello di secondo livello tra 600mila e 1 milione di abitanti (Ospedali Riuniti). 

A ogni tipo di ospedale - precisa - si allinea una serie di specialità sanitarie che cresce con l'articolazione territoriale. Ospedali Riuniti avrà specialistiche molto importanti, quello di primo livello sarà di minore importanza, quello di base avrà una serie di specialistiche di base che non le decidono né i sindaci né la Regione, ma la legge. Sono principi dai quale non ci si può spostare, ecco perchè sostengo che l'ospedale dell'Area Vasta 3 sia un diritto e non la concessione di qualcuno che d'un tratto decide di farlo o non farlo o chiamarlo come fa comodo per confondere le persone. È un criterio di onestà intellettuale e serietà politica". 

GS

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