Camerino, carcere a rischio. Indignato il sindaco Sborgia

Giovedì, 10 Giugno 2021 09:40 | Letto 1019 volte   Clicca per ascolare il testo Camerino, carcere a rischio. Indignato il sindaco Sborgia Si parla tanto di ricostruzione e rilancio di questi territori disagiati, poi alla prima occasione a tagliare i servizi essenziali di una città e di unintera provincia non ci si pensa due volte. È inaccetabile e non lo permetteremo. Così Sandro Sborgia, sindaco del Comune di Camerino, tra i destinatari della nota che il Dap,  Dipartimento dellAmministrazione Penitenziaria ha inviata anche al Procuratore di Macerata e al Presidente dellOrdine degli avvocati per informare dellipotesi di soppressione della Casa circondariale di Camerino. È l ennesima doccia fredda  per un territorio, che  dal 2016  sta faticosamente cercando di resistere ad una interminabile serie  di situazioni avverse.È proprio questa leventualità paventata dal Dipartimento dellAmministrazione Penitenziiaria- spiega il sindaco Sandro Sborgia-: il carcere di Camerino, inagibile  a seguito del sisma, potrebbe non essere ricostruito, in quanto  la struttura presso la quale era adibito, anche qualora fosse ripristinata, non risponderebbe più ai requisiti di legge per garantire ai detenuti quelle condizioni di vivibilità previste dalle norme per le case circondariali.  Questo è in sostanza il contenuto del documento. Vorrei ricordare - prosegue Sborgia - che lamministrazione comunale che mi pregio di guidare, già da appena insediata ha aperto e continua a mantenere aperti dei canali di interlocuzione con il Gabinetto del Ministro della giustizia, sia con il Sottosegretario Giorgis del Governo Conte, sia con lattuale capo di Gabinetto del Ministro della giustizia del Governo Draghi, ai quali è stata  premurata la necessità del ripristino della casa circondariale per la sua assoluta valenza e per il suo importante servizio. Non va dimenticato che si tratta infatti dellunico carcere della provincia di Macerata esistente;  teniamo inoltre a ribadire oltretutto  che nel 2018 è stato lo stesso Dipartimento dellamministrazione penitenziaria ad avallare e dichiararsi assolutamente disponibile per la realizzazione di un nuovo carcere da 100 posti nella zona già individuata di Morro. Lipotesi di fattibilità necessitava solo del finanziamento; Il Dap informò che sarebbe stata presa in considerazione una volta reperiti i fondi necessari per la sua realizzazione. Ebbene- sottolinea Sborgia-, visti i temi delle tante risorse disponibili nelloggi, credo che problemi di fondi non ve ne siano, credo che il problema risieda invece nella volontà di realizzare il nuovo carcere. Quello che a questo punto tutti deve vederci uniti- afferma-  è  scongiurare assolutamente lipotesi di soppressione. È inaccettabile. È per questo che chiediamo alla Regione e al Governo centrale che intervengano immediatamente al fine di sfuggire questa ipotesi di chiusura che determinerebbe la perdita di un servizio essenziale, non solo per la città ma per lintera provincia, e, soprattutto, in un momento in cui tutti gli sforzi che si stanno facendo sono diretti a far sì che questa nostra area interna torni ad essere viva e vitale. Fondamentale - continua il sindaco- è che venga assolutamente accantonato  questo pericolo e che si proceda invece alla ricostruzione del nuovo carcere degno delle condizioni che permettano  ai detenuti un percorso di riabilitazione il più possibile migliore. Qui a Camerino ci sono tutte le condizioni per poterlo fare, anche in considerazione della esistenza di una Università che potrebbe sicuramente garantire ai detenuti una nuova opportunità di riabilitazione, lopportunità di un percorso di vita diverso rispetto a quello che li ha magari  portati a conoscere la vita carcere. Dunque, questa iniziativa che viene prospettata, oltre che inopportuna appare veramente fuori luogo; è completamente distante e slegata dalla realtà. Credo che questo momento storico debba trovare unite tutte le forze politiche che stanno dedicando impegno per la ricostruzione e il rilancio di unarea duramente colpita. Pertanto, dal livello regionale a quello del Governo nazionale, ognuno deve fare la sua parte affinchè lipotesi di soppressione del carcere sia definitivamente accantonata anzi, affinchè sia questa loccasione  per la ricostruzione di un carcere nuovo degno di poter ospitare i detenuti che hanno necessità di essere riavviati ad un percorso di riabilitazione. La ricostruzione deve essere  accompagnata anche dalla necessità di mantenere i servizi in queste aree danneggiate e il carcere è un servizio essenziale che non può e non deve assolutamente essere disperso- conclude Sandro Sborgia- Occorre dunque un intervento deciso, sia da parte del governo regionale che del governo nazionale affinchè la stessa provincia di Macerata conservi il carcere di Camerino e, affinchè si proceda, anzi in tempi brevi, allavvio del processo di costruzione del nuovo carcere.  c.c.
"Si parla tanto di ricostruzione e rilancio di questi territori disagiati, poi alla prima occasione a tagliare i servizi essenziali di una città e di un'intera provincia non ci si pensa due volte. È inaccetabile e non lo permetteremo". Così Sandro Sborgia, sindaco del Comune di Camerino, tra i destinatari della nota che il Dap,  Dipartimento dell'Amministrazione Penitenziaria ha inviata anche al Procuratore di Macerata e al Presidente dell'Ordine degli avvocati per informare dell'ipotesi di soppressione della Casa circondariale di Camerino.
 È l' ennesima doccia fredda  per un territorio, che  dal 2016  sta faticosamente cercando di resistere ad una interminabile serie  di situazioni avverse.
"È proprio questa l'eventualità paventata dal Dipartimento dell'Amministrazione Penitenziiaria- spiega il sindaco Sandro Sborgia-: il carcere di Camerino, inagibile  a seguito del sisma, potrebbe non essere ricostruito, in quanto  la struttura presso la quale era adibito, anche qualora fosse ripristinata, non risponderebbe più ai requisiti di legge per garantire ai detenuti quelle condizioni di vivibilità previste dalle norme per le case circondariali.  Questo è in sostanza il contenuto del documento. Vorrei ricordare - prosegue Sborgia - che l'amministrazione comunale che mi pregio di guidare, già da appena insediata ha aperto e continua a mantenere aperti dei canali di interlocuzione con il Gabinetto del Ministro della giustizia, sia con il Sottosegretario Giorgis del Governo Conte, sia con l'attuale capo di Gabinetto del Ministro della giustizia del Governo Draghi, ai quali è stata  premurata la necessità del ripristino della casa circondariale per la sua assoluta valenza e per il suo importante servizio. Non va dimenticato che si tratta infatti dell'unico carcere della provincia di Macerata esistente;  teniamo inoltre a ribadire oltretutto  che nel 2018 è stato lo stesso Dipartimento dell'amministrazione penitenziaria ad avallare e dichiararsi assolutamente disponibile per la realizzazione di un nuovo carcere da 100 posti nella zona già individuata di Morro. L'ipotesi di fattibilità necessitava solo del finanziamento; Il Dap informò che sarebbe stata presa in considerazione una volta reperiti i fondi necessari per la sua realizzazione. Ebbene- sottolinea Sborgia-, visti i temi delle tante risorse disponibili nell'oggi, credo che problemi di fondi non ve ne siano, credo che il problema risieda invece nella volontà di realizzare il nuovo carcere. Quello che a questo punto tutti deve vederci uniti- afferma-  è  scongiurare assolutamente l'ipotesi di soppressione. È inaccettabile. È per questo che chiediamo alla Regione e al Governo centrale che intervengano immediatamente al fine di sfuggire questa ipotesi di chiusura che determinerebbe la perdita di un servizio essenziale, non solo per la città ma per l'intera provincia, e, soprattutto, in un momento in cui tutti gli sforzi che si stanno facendo sono diretti a far sì che questa nostra area interna torni ad essere viva e vitale. Fondamentale - continua il sindaco- è che venga assolutamente accantonato  questo pericolo e che si proceda invece alla ricostruzione del nuovo carcere degno delle condizioni che permettano  ai detenuti un percorso di riabilitazione il più possibile migliore. Qui a Camerino ci sono tutte le condizioni per poterlo fare, anche in considerazione della esistenza di una Università che potrebbe sicuramente garantire ai detenuti una nuova opportunità di riabilitazione, l'opportunità di un percorso di vita diverso rispetto a quello che li ha magari  portati a conoscere la vita carcere. Dunque, questa iniziativa che viene prospettata, oltre che inopportuna appare veramente fuori luogo; è completamente distante e slegata dalla realtà.
Credo che questo momento storico debba trovare unite tutte le forze politiche che stanno dedicando impegno per la ricostruzione e il rilancio di un'area duramente colpita. Pertanto, dal livello regionale a quello del Governo nazionale, ognuno deve fare la sua parte affinchè l'ipotesi di soppressione del carcere sia definitivamente accantonata anzi, affinchè sia questa l'occasione  per la ricostruzione di un carcere nuovo degno di poter ospitare i detenuti che hanno necessità di essere riavviati ad un percorso di riabilitazione.
La ricostruzione deve essere  accompagnata anche dalla necessità di mantenere i servizi in queste aree danneggiate e il carcere è un servizio essenziale che non può e non deve assolutamente essere disperso- conclude Sandro Sborgia- Occorre dunque un intervento deciso, sia da parte del governo regionale che del governo nazionale affinchè la stessa provincia di Macerata conservi il carcere di Camerino e, affinchè si proceda, anzi in tempi brevi, all'avvio del processo di costruzione del nuovo carcere". 
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