I Carabinieri della Compagnia di Camerino, insieme al Nucleo Ispettorato del Lavoro di Macerata, hanno effettuato controlli a largo raggio in due cantieri edili tra Visso e Muccia, impegnati nella ricostruzione post-sismica, riscontrando gravi violazioni in materia di sicurezza sul lavoro e lavoro sommerso. L’operazione, finalizzata a tutelare la salute dei lavoratori e il rispetto delle regole, ha portato al deferimento all’Autorità giudiziaria di quattro persone, a pesanti sanzioni economiche e alla sospensione delle attività imprenditoriali coinvolte.
Sotto la lente dei militari sono finiti due cantieri risultati carenti sotto diversi profili, dalla mancata formazione del personale all’assenza di adeguate misure di sicurezza. In particolare, è stato denunciato un imprenditore italiano residente nel Napoletano, amministratore unico di una ditta con sede legale nella provincia partenopea, insieme al coordinatore della sicurezza, per violazioni al decreto legislativo 81/2008. Tra le irregolarità contestate figurano la mancata redazione del piano operativo di sicurezza, l’assenza del piano di montaggio del ponteggio e la mancata installazione delle recinzioni di cantiere. Per loro sono scattate sanzioni per quasi 40 mila euro e la sospensione dell’attività.
Nel corso delle ispezioni è stato inoltre denunciato il responsabile di una ditta locale, un cittadino egiziano di 47 anni residente in provincia, per non aver garantito la viabilità interna al cantiere, per l’assenza di opere provvisionali idonee e per aver impiegato un lavoratore in nero. Parallelamente, un noto imprenditore locale, amministratore unico della stessa ditta, è stato deferito per omessa verifica delle condizioni di sicurezza. Anche in questo caso sono state comminate sanzioni amministrative per circa 100 mila euro e disposta la sospensione dell’attività.
Controlli nei cantieri post sisma: scattano denunce
Venerdì, 19 Dicembre 2025 16:24 | Letto 334 volte Clicca per ascolare il testo Controlli nei cantieri post sisma: scattano denunce I Carabinieri della Compagnia di Camerino, insieme al Nucleo Ispettorato del Lavoro di Macerata, hanno effettuato controlli a largo raggio in due cantieri edili tra Visso e Muccia, impegnati nella ricostruzione post-sismica, riscontrando gravi violazioni in materia di sicurezza sul lavoro e lavoro sommerso. L’operazione, finalizzata a tutelare la salute dei lavoratori e il rispetto delle regole, ha portato al deferimento all’Autorità giudiziaria di quattro persone, a pesanti sanzioni economiche e alla sospensione delle attività imprenditoriali coinvolte. Sotto la lente dei militari sono finiti due cantieri risultati carenti sotto diversi profili, dalla mancata formazione del personale all’assenza di adeguate misure di sicurezza. In particolare, è stato denunciato un imprenditore italiano residente nel Napoletano, amministratore unico di una ditta con sede legale nella provincia partenopea, insieme al coordinatore della sicurezza, per violazioni al decreto legislativo 81/2008. Tra le irregolarità contestate figurano la mancata redazione del piano operativo di sicurezza, l’assenza del piano di montaggio del ponteggio e la mancata installazione delle recinzioni di cantiere. Per loro sono scattate sanzioni per quasi 40 mila euro e la sospensione dell’attività. Nel corso delle ispezioni è stato inoltre denunciato il responsabile di una ditta locale, un cittadino egiziano di 47 anni residente in provincia, per non aver garantito la viabilità interna al cantiere, per l’assenza di opere provvisionali idonee e per aver impiegato un lavoratore in nero. Parallelamente, un noto imprenditore locale, amministratore unico della stessa ditta, è stato deferito per omessa verifica delle condizioni di sicurezza. Anche in questo caso sono state comminate sanzioni amministrative per circa 100 mila euro e disposta la sospensione dell’attività.
I Carabinieri della Compagnia di Camerino, insieme al Nucleo Ispettorato del Lavoro di Macerata, hanno effettuato controlli a largo raggio in due cantieri edili tra Visso e Muccia, impegnati nella ricostruzione post-sismica, riscontrando gravi violazioni in materia di sicurezza sul lavoro e lavoro sommerso. L’operazione, finalizzata a tutelare la salute dei lavoratori e il rispetto delle regole, ha portato al deferimento all’Autorità giudiziaria di quattro persone, a pesanti sanzioni economiche e alla sospensione delle attività imprenditoriali coinvolte.
Sotto la lente dei militari sono finiti due cantieri risultati carenti sotto diversi profili, dalla mancata formazione del personale all’assenza di adeguate misure di sicurezza. In particolare, è stato denunciato un imprenditore italiano residente nel Napoletano, amministratore unico di una ditta con sede legale nella provincia partenopea, insieme al coordinatore della sicurezza, per violazioni al decreto legislativo 81/2008. Tra le irregolarità contestate figurano la mancata redazione del piano operativo di sicurezza, l’assenza del piano di montaggio del ponteggio e la mancata installazione delle recinzioni di cantiere. Per loro sono scattate sanzioni per quasi 40 mila euro e la sospensione dell’attività.
Nel corso delle ispezioni è stato inoltre denunciato il responsabile di una ditta locale, un cittadino egiziano di 47 anni residente in provincia, per non aver garantito la viabilità interna al cantiere, per l’assenza di opere provvisionali idonee e per aver impiegato un lavoratore in nero. Parallelamente, un noto imprenditore locale, amministratore unico della stessa ditta, è stato deferito per omessa verifica delle condizioni di sicurezza. Anche in questo caso sono state comminate sanzioni amministrative per circa 100 mila euro e disposta la sospensione dell’attività.
Sotto la lente dei militari sono finiti due cantieri risultati carenti sotto diversi profili, dalla mancata formazione del personale all’assenza di adeguate misure di sicurezza. In particolare, è stato denunciato un imprenditore italiano residente nel Napoletano, amministratore unico di una ditta con sede legale nella provincia partenopea, insieme al coordinatore della sicurezza, per violazioni al decreto legislativo 81/2008. Tra le irregolarità contestate figurano la mancata redazione del piano operativo di sicurezza, l’assenza del piano di montaggio del ponteggio e la mancata installazione delle recinzioni di cantiere. Per loro sono scattate sanzioni per quasi 40 mila euro e la sospensione dell’attività.
Nel corso delle ispezioni è stato inoltre denunciato il responsabile di una ditta locale, un cittadino egiziano di 47 anni residente in provincia, per non aver garantito la viabilità interna al cantiere, per l’assenza di opere provvisionali idonee e per aver impiegato un lavoratore in nero. Parallelamente, un noto imprenditore locale, amministratore unico della stessa ditta, è stato deferito per omessa verifica delle condizioni di sicurezza. Anche in questo caso sono state comminate sanzioni amministrative per circa 100 mila euro e disposta la sospensione dell’attività.
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