776 dipendenti indebitamente assunti. Denunciati 53 dirigenti della Regione Marche.

Lunedì, 23 Aprile 2018 10:33 | Letto 2557 volte   Clicca per ascolare il testo 776 dipendenti indebitamente assunti. Denunciati 53 dirigenti della Regione Marche. Easy Job, loperazione del Nucleo di Polizia Economico Finanziaria di Macerata a tutela della spesa pubblica: denunciati 53 dirigenti della Regione Marche per aver assunto, indebitamente, 776 lavoratori a tempo indeterminato.  I militari, in stretto coordinamento con la Procura di Ancona, a seguito di una autonoma attività d’iniziativa orientata alla repressione delle frodi in danno dei bilanci locali, hanno concluso un’operazione di servizio segnalando all’autorità giudiziaria dorica 53 dirigenti regionali che, nel tempo, violando le disposizioni in tema di previsione del fabbisogno organico delle pubbliche amministrazioni, hanno permesso l’assunzione a tempo indeterminato di 776 lavoratori, contravvenendo anche alla norma che prevede lassunzione tramite concorso pubblico, con ciò integrando la fattispecie delittuosa di abuso d’ufficio.  Nel dettaglio, le attività investigative svolte hanno permesso di acclarare che i dirigenti denunciati, con le loro condotte illecite, hanno causato una spesa per l’ente regionale stimata in circa 121milioni e 792mila euro. La complessa attività operativa, che si è sviluppata per oltre 18 mesi su tutto il territorio regionale, attraverso lunghi e articolati esami testimoniali e documentali, riscontrati con una minuziosa analisi normativa, ha infatti permesso di far emergere sistematiche e diffuse violazioni. In particolare, i dirigenti denunciati hanno, prima di tutto, eluso la normativa di settore, omettendo di predisporre i previsti “Piani triennali del fabbisogno del personale”, documento fondamentale per consentire alla Regione di preventivare le necessità di personale da assumere.  Tale omissione, determinando la mancata verifica preventiva delle effettive esigenze di assunzioni, ha consentito la stabilizzazione dei 776 dipendenti fino a quel momento impiegati a tempo determinato.  In molti casi, inoltre, non sono state attivate le necessarie procedure di concorso pubblico, mentre in altri si è proceduto alla predisposizione di “bandi fotografia”, cioè veri e propri provvedimenti illeciti, formati esclusivamente per assumere dipendenti predeterminati. In tali bandi, infatti, i requisiti previsti sono stati “fotografati” su quelli effettivamente posseduti dai lavoratori interessati, arrivando persino a pubblicare il relativo bando di concorso il giorno successivo a quello in cui il dipendente da stabilizzare aveva maturato i requisiti indicati. Con lindagine è stato anche accertato che 11 lavoratori hanno perino falsamente attestato in atti il possesso di requisiti in realtà non posseduti, e sono stati denunciati per falso ideologico e, in un caso, per truffa aggravata. La proiezione trasversale delle indagini svolte, ha portato, infine, a segnalare l’intero contesto delineato alla Procura Regionale della Corte dei Conti, presso la Sezione Giurisdizionale per la Regione Marche di Ancona, per le valutazioni di competenza, ai fini dell’accertamento delle eventuali condotte causative di danno erariale in capo ai responsabili. g.g.  

"Easy Job", l'operazione del Nucleo di Polizia Economico Finanziaria di Macerata a tutela della spesa pubblica: denunciati 53 dirigenti della Regione Marche per aver assunto, indebitamente, 776 lavoratori a tempo indeterminato. 

I militari, in stretto coordinamento con la Procura di Ancona, a seguito di una autonoma attività d’iniziativa orientata alla repressione delle frodi in danno dei bilanci locali, hanno concluso un’operazione di servizio segnalando all’autorità giudiziaria dorica 53 dirigenti regionali che, nel tempo, violando le disposizioni in tema di previsione del fabbisogno organico delle pubbliche amministrazioni, hanno permesso l’assunzione a tempo indeterminato di 776 lavoratori, contravvenendo anche alla norma che prevede l'assunzione tramite concorso pubblico, con ciò integrando la fattispecie delittuosa di abuso d’ufficio. 

Nel dettaglio, le attività investigative svolte hanno permesso di acclarare che i dirigenti denunciati, con le loro condotte illecite, hanno causato una spesa per l’ente regionale stimata in circa 121milioni e 792mila euro.

La complessa attività operativa, che si è sviluppata per oltre 18 mesi su tutto il territorio regionale, attraverso lunghi e articolati esami testimoniali e documentali, riscontrati con una minuziosa analisi normativa, ha infatti permesso di far emergere sistematiche e diffuse violazioni.

In particolare, i dirigenti denunciati hanno, prima di tutto, eluso la normativa di settore, omettendo di predisporre i previsti “Piani triennali del fabbisogno del personale”, documento fondamentale per consentire alla Regione di preventivare le necessità di personale da assumere. 

Tale omissione, determinando la mancata verifica preventiva delle effettive esigenze di assunzioni, ha consentito la stabilizzazione dei 776 dipendenti fino a quel momento impiegati a tempo determinato. 

In molti casi, inoltre, non sono state attivate le necessarie procedure di concorso pubblico, mentre in altri si è proceduto alla predisposizione di “bandi fotografia”, cioè veri e propri provvedimenti illeciti, formati esclusivamente per assumere dipendenti predeterminati. In tali bandi, infatti, i requisiti previsti sono stati “fotografati” su quelli effettivamente posseduti dai lavoratori interessati, arrivando persino a pubblicare il relativo bando di concorso il giorno successivo a quello in cui il dipendente da stabilizzare aveva maturato i requisiti indicati. Con l'indagine è stato anche accertato che 11 lavoratori hanno perino falsamente attestato in atti il possesso di requisiti in realtà non posseduti, e sono stati denunciati per falso ideologico e, in un caso, per truffa aggravata.

La proiezione trasversale delle indagini svolte, ha portato, infine, a segnalare l’intero contesto delineato alla Procura Regionale della Corte dei Conti, presso la Sezione Giurisdizionale per la Regione Marche di Ancona, per le valutazioni di competenza, ai fini dell’accertamento delle eventuali condotte causative di danno erariale in capo ai responsabili. 
g.g.

 

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