Un prezioso dono per la CRI di San Severino. "Un servizio in più per i cittadini"

Sabato, 16 Giugno 2018 10:28 | Letto 2653 volte   Clicca per ascolare il testo Un prezioso dono per la CRI di San Severino. "Un servizio in più per i cittadini" Una tenda pneumatica a quattro archi munita di tutto l’occorrente è quanto è stato donato al comitato settempedano della Croce Rossa Italiana. A ricevere una targa in attesa della donazione vera e propria, è stata la presidente Elena Amici insieme ad alcuni volontari. Il prezioso dono arriva dall’associazione Provida della Centrale delle Decime d’Italia ed è costituito, oltre che dalla tenda pneumatica, anche da un gonfiature elettrico, un impianto elettrico, un modulo di ingresso, un telo per la coibentazione interna, un telo separatore sempre per l’interno, un set tappeto antipolvere, un generatore, un climatizzatore, 10 brandine e un altro tendone. “Siamo venuti a conoscenza di Provida tramite un passa parola - racconta Elena Amici -. Si tratta di un’associazione che ha all’attivo oltre 11mila donazioni nel mondo. Li abbiamo contattati raccontando del terremoto che aveva colpito la città e dicendoci ben disposti ad accogliere qualsiasi eventuale donazione. Sono venuti a San Severino per vedere come era effettivamente la situazione e a far visita alla nostra sede e poi siamo stati invitati da loro per un colloquio. Di recente poi - aggiunge - ci hanno ricontattato e fatto sapere che avevano deciso di accettare la nostra richiesta di aiuto, consegnandoci una targa in attesa della donazione vera e propria”. Anziché chiedere altri mezzi o nuove ambulanze, il comitato Cri ha ritenuto che fosse più utile richiedere un tendone che potrà essere utilizzato come punto medico avanzato oppure come punto di primo ricovero in casi di emergenze come il sisma. “Così saremo autonomi e immediati, potremo offrire un servizio in più alla cittadinanza”. Un servizio in più, dice Amici, oltre ai tanti che il la Cri già offre sia ai privati che all’Asur, grazie ai circa 150 volontari iscritti. Sono già più di mille le uscite efettuate. Immediatamente dopo al sisma, la Cri si è subito attivata e messa a disposizione, insieme a tutte le altre associazioni settempedane, per tutto quello di cui c’era bisogno, fra cui l’assistenza alle persone e della ludoteca. “Oggi la nostra sede - spiega la presidente - è in fase di allargamento e ristrutturazione e speriamo di poterla inaugurare ufficialmente nel più breve tempo possibile. Nel frattempo, ci occupiamo di prendere in carico tutti gli interventi programmati dell’Asur e di essere di sostegno ai privati che ne fanno richiesta. interventi, questi ultimi, che non sono per forza a carattere sanitario. Li accompagniamo ovunque, se ne hanno bisogno. Poi facciamo assistenza nelle scuole con i bambini che hanno problemi, facciamo assistenza alle manifestazioni sportive e non, con noi è possibile fare il servizio civile che comunque è una piccola esperienza di lavoro. Al mare, negli anni passati, abbiamo prestato servizio come Operatori Polivalenti di Salvataggio in Acqua, anche se per quest’anno l’accordo è ancora da definire, e siamo presenti al Natural Village di Porto Potenza con il campus disabili organizzato dal Rotary Club”.  Elena Amici parla di tutte le attività dei volontari di San Severino con grande orgoglio, precisando come il servizio civile sia fra le attività più importanti perché rivolta ai giovani “e bisogna puntare su di loro”. A San Severino è poi presente anche il corpo militare della Croce Rossa. Da circa un anno presente un Nucleo Arruolamenti e Attività Promozionali, cosiddetto N.A.A.Pro, facente parte del Corpo Militare Volontario sempre della Croce Rossa Italiana ma con compiti di ausiliarità alle Forze Armate nella fornitura di assetti sanitari per le loro molteplici attività. Ad esempio il disinnesco degli ordigni bellici (in ausilio sanitario al Reggimento Genio Ferrovieri) del primo e secondo conflitto mondiale lungo i confini della linea gotica nella Regione Marche. Il NAAPro di San Severino è composto da circa 10 militari, compreso un ufficiale responsabile (personale civile richiamabile in servizio con precettazione alle armi che gli conferisce lo status giuridico di militare a tutti gli effetti) ed ha a disposizione un mezzo ambulanza dedicato.Gaia Gennaretti

Una tenda pneumatica a quattro archi munita di tutto l’occorrente è quanto è stato donato al comitato settempedano della Croce Rossa Italiana. A ricevere una targa in attesa della donazione vera e propria, è stata la presidente Elena Amici insieme ad alcuni volontari. Il prezioso dono arriva dall’associazione Provida della Centrale delle Decime d’Italia ed è costituito, oltre che dalla tenda pneumatica, anche da un gonfiature elettrico, un impianto elettrico, un modulo di ingresso, un telo per la coibentazione interna, un telo separatore sempre per l’interno, un set tappeto antipolvere, un generatore, un climatizzatore, 10 brandine e un altro tendone.

“Siamo venuti a conoscenza di Provida tramite un passa parola - racconta Elena Amici -. Si tratta di un’associazione che ha all’attivo oltre 11mila donazioni nel mondo. Li abbiamo contattati raccontando del terremoto che aveva colpito la città e dicendoci ben disposti ad accogliere qualsiasi eventuale donazione. Sono venuti a San Severino per vedere come era effettivamente la situazione e a far visita alla nostra sede e poi siamo stati invitati da loro per un colloquio. Di recente poi - aggiunge - ci hanno ricontattato e fatto sapere che avevano deciso di accettare la nostra richiesta di aiuto, consegnandoci una targa in attesa della donazione vera e propria”.

Anziché chiedere altri mezzi o nuove ambulanze, il comitato Cri ha ritenuto che fosse più utile richiedere un tendone che potrà essere utilizzato come punto medico avanzato oppure come punto di primo ricovero in casi di emergenze come il sisma. “Così saremo autonomi e immediati, potremo offrire un servizio in più alla cittadinanza”.

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Un servizio in più, dice Amici, oltre ai tanti che il la Cri già offre sia ai privati che all’Asur, grazie ai circa 150 volontari iscritti. Sono già più di mille le uscite efettuate.

Immediatamente dopo al sisma, la Cri si è subito attivata e messa a disposizione, insieme a tutte le altre associazioni settempedane, per tutto quello di cui c’era bisogno, fra cui l’assistenza alle persone e della ludoteca.

“Oggi la nostra sede - spiega la presidente - è in fase di allargamento e ristrutturazione e speriamo di poterla inaugurare ufficialmente nel più breve tempo possibile. Nel frattempo, ci occupiamo di prendere in carico tutti gli interventi programmati dell’Asur e di essere di sostegno ai privati che ne fanno richiesta. interventi, questi ultimi, che non sono per forza a carattere sanitario. Li accompagniamo ovunque, se ne hanno bisogno. Poi facciamo assistenza nelle scuole con i bambini che hanno problemi, facciamo assistenza alle manifestazioni sportive e non, con noi è possibile fare il servizio civile che comunque è una piccola esperienza di lavoro. Al mare, negli anni passati, abbiamo prestato servizio come Operatori Polivalenti di Salvataggio in Acqua, anche se per quest’anno l’accordo è ancora da definire, e siamo presenti al Natural Village di Porto Potenza con il campus disabili organizzato dal Rotary Club”. 

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Elena Amici parla di tutte le attività dei volontari di San Severino con grande orgoglio, precisando come il servizio civile sia fra le attività più importanti perché rivolta ai giovani “e bisogna puntare su di loro”. A San Severino è poi presente anche il corpo militare della Croce Rossa. Da circa un anno presente un Nucleo Arruolamenti e Attività Promozionali, cosiddetto N.A.A.Pro, facente parte del Corpo Militare Volontario sempre della Croce Rossa Italiana ma con compiti di ausiliarità alle Forze Armate nella fornitura di assetti sanitari per le loro molteplici attività. Ad esempio il disinnesco degli ordigni bellici (in ausilio sanitario al Reggimento Genio Ferrovieri) del primo e secondo conflitto mondiale lungo i confini della linea gotica nella Regione Marche. Il NAAPro di San Severino è composto da circa 10 militari, compreso un ufficiale responsabile (personale civile richiamabile in servizio con precettazione alle armi che gli conferisce lo status giuridico di militare a tutti gli effetti) ed ha a disposizione un mezzo ambulanza dedicato.

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