Occhio alle truffe. I consigli dell'Arma

Venerdì, 27 Settembre 2019 14:33 | Letto 855 volte   Clicca per ascolare il testo Occhio alle truffe. I consigli dell'Arma Questa mattina il secondo incontro con il comandante della Compagnia dei carabinieri di Tolentino, Giacomo De Carlini, per sensibilizzare l’opinione pubblica sulle truffe.Dopo l’incontro della scorsa settimana dove è stato affrontato il problema della guida in stato di ebbrezza e sostanze stupefacenti, oggi i riflettori sono stati accesi sulle truffe e sul vademecum per contrastarle.Forze dell’ordine e stampa, quindi, insieme per essere d’aiuto alla sensibilizzazione dei cittadini.“Le truffe - ha spiegato il comandante - sono molto frequenti ed hanno un impatto sociale molto alto. Oltre al danno economico, c’è anche la mortificazione nei confronti di coloro che la subiscono, soprattutto se anziani.Quando le vittime sono anziani, infatti, il danno è triplo: principalmente economico e psicologico, ma si distruggono le certezze di una vita, tanto che l’anziano, per la vergogna, non denuncia e  spesso non si confida nemmeno con i parenti”.Il reato che prevede una pena da sei mesi a tre anni di reclusione con multe che vanno dai 51 ai 1032 euro, viene messo in pratica con diverse tecniche note in tutta Italia e che nello specifico vengono utilizzate anche in provincia.Si va dalla truffa dei finti carabiniere e avvocato che contattano la vittima chiedendo dei soldi per un parente che ha avuto un incidente, alla truffa dello specchietto; dalla frode informatica al phishing; dalla tecnica dell’abbraccio, fingendo di essere un vecchio conoscente o l’amico di un parente, alla seduzione della vittima a cui viene fatto intendere che potrebbero esserci rapporti più intimi e, una volta in casa, la persona sedotta non solo viene “abbandonata” ma si accorgerà presto che mancano anche i suoi averi custoditi in casa. Per quanto riguarda la zona di competenza della Compagnia di Tolentino, di truffe dello specchietto se ne registrano tra i 20 e i 3 casi l’anno, mentre di frodi informatiche tra le 100 e le 150. D Un fenomeno costante, quest’ultimo, ma tenuto sotto controllo grazie all’attenzione dei server che si occupano della vendita online.  Due le persone che sono state, invece, sedotte e derubate a Tolentino durante l’estate appena trascorsa.“Possiamo dire - ha proseguito De Carlini - che grazie alle tante segnalazioni, soprattutto sui falsi operatori, le forze dell’ordine sono riuscite a fare un controllo più capillare sul territorio”. Da qui ne scaturisce il vademecum per prevenire le truffe e per aiutare i militari dopo che sono successe: “Bisogna essere sempre particolarmente vigili - raccomanda il comandante - . La truffa è dietro l’angolo.Consiglio di non condividere mai con nessuno le proprie abitudini, soprattutto sui social. Di affidarsi sempre alle forze dell’ordine, senza avere vergogna di denunciare di essere stati vittima di truffe. Sappiamo che questo è chiedere troppo, perché si chiede alla vittima di ricordare qualcosa che l’ha particolarmente mortificata, ma non bisogna perdere la fiducia nelle istituzioni e bisogna chiamare il 112 alla prima avvisaglia.È importante parlare con i parenti più stretti di quello che succede, anche delle cose più banali che potrebbero servire per capire di essere stati vittima di un raggiro. Mai fornire informazioni personali alle mail che arrivano per posta elettronica. In caso di truffa dello specchietto - aggiunge - non fermarsi e se si viene fermati a forza, cercare di prendere con discrezione quanti più dati inerenti la macchina che lo ha fermato. Infine un appello a figli e nipoti affinché si prendano cura degli anziani. Oltre ad essere un dovere morale, aiuta l’anziano stesso ad uscire dalla mortificazione della eventuale truffa patita, lo aiuta a parlarne e a dare il via alla collaborazione con le forze dell’ordine”. Largomento sarà ulteriormente approfondito nella prossima edizione deLAppennino Camerte. GS
Questa mattina il secondo incontro con il comandante della Compagnia dei carabinieri di Tolentino, Giacomo De Carlini, per sensibilizzare l’opinione pubblica sulle truffe.
Dopo l’incontro della scorsa settimana dove è stato affrontato il problema della guida in stato di ebbrezza e sostanze stupefacenti, oggi i riflettori sono stati accesi sulle truffe e sul vademecum per contrastarle.
Forze dell’ordine e stampa, quindi, insieme per essere d’aiuto alla sensibilizzazione dei cittadini.
“Le truffe - ha spiegato il comandante - sono molto frequenti ed hanno un impatto sociale molto alto. Oltre al danno economico, c’è anche la mortificazione nei confronti di coloro che la subiscono, soprattutto se anziani.
Quando le vittime sono anziani, infatti, il danno è triplo: principalmente economico e psicologico, ma si distruggono le certezze di una vita, tanto che l’anziano, per la vergogna, non denuncia e  spesso non si confida nemmeno con i parenti”.
Il reato che prevede una pena da sei mesi a tre anni di reclusione con multe che vanno dai 51 ai 1032 euro, viene messo in pratica con diverse tecniche note in tutta Italia e che nello specifico vengono utilizzate anche in provincia.
Si va dalla truffa dei finti carabiniere e avvocato che contattano la vittima chiedendo dei soldi per un parente che ha avuto un incidente, alla truffa dello specchietto; dalla frode informatica al phishing; dalla tecnica dell’abbraccio, fingendo di essere un vecchio conoscente o l’amico di un parente, alla seduzione della vittima a cui viene fatto intendere che potrebbero esserci rapporti più intimi e, una volta in casa, la persona sedotta non solo viene “abbandonata” ma si accorgerà presto che mancano anche i suoi averi custoditi in casa.

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Per quanto riguarda la zona di competenza della Compagnia di Tolentino, di truffe dello specchietto se ne registrano tra i 20 e i 3 casi l’anno, mentre di frodi informatiche tra le 100 e le 150. D Un fenomeno costante, quest’ultimo, ma tenuto sotto controllo grazie all’attenzione dei server che si occupano della vendita online. 

Due le persone che sono state, invece, sedotte e derubate a Tolentino durante l’estate appena trascorsa.
“Possiamo dire - ha proseguito De Carlini - che grazie alle tante segnalazioni, soprattutto sui falsi operatori, le forze dell’ordine sono riuscite a fare un controllo più capillare sul territorio”. 
Da qui ne scaturisce il vademecum per prevenire le truffe e per aiutare i militari dopo che sono successe: “Bisogna essere sempre particolarmente vigili - raccomanda il comandante - . La truffa è dietro l’angolo.
Consiglio di non condividere mai con nessuno le proprie abitudini, soprattutto sui social. Di affidarsi sempre alle forze dell’ordine, senza avere vergogna di denunciare di essere stati vittima di truffe. Sappiamo che questo è chiedere troppo, perché si chiede alla vittima di ricordare qualcosa che l’ha particolarmente mortificata, ma non bisogna perdere la fiducia nelle istituzioni e bisogna chiamare il 112 alla prima avvisaglia.
È importante parlare con i parenti più stretti di quello che succede, anche delle cose più banali che potrebbero servire per capire di essere stati vittima di un raggiro. Mai fornire informazioni personali alle mail che arrivano per posta elettronica. 
In caso di truffa dello specchietto - aggiunge - non fermarsi e se si viene fermati a forza, cercare di prendere con discrezione quanti più dati inerenti la macchina che lo ha fermato. Infine un appello a figli e nipoti affinché si prendano cura degli anziani. Oltre ad essere un dovere morale, aiuta l’anziano stesso ad uscire dalla mortificazione della eventuale truffa patita, lo aiuta a parlarne e a dare il via alla collaborazione con le forze dell’ordine”. 




L'argomento sarà ulteriormente approfondito nella prossima edizione deL'Appennino Camerte.




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