Notizie di cronaca nelle Marche
Nei guai un imprenditore. Aveva falsificato il documento di circolazione di un suo veicolo commerciale facendo risultare eseguita la revisione. A scoprire l'inganno sono stati i militari della guardia di finanza Tenenza di Camerino nel corso di un servizio di controllo economico del territorio. L'uomo è stato denunciato.


I finanzieri hanno fermato normalmente l'imprenditore alla guida del mezzo, che stava transitando a San Severino, chiedendo di esibire patente e libretto di circolazione. Ad una prima lettura, sembrerava tutto in regola, con la revisione biennale del mezzo effettuata. I militari però sono andati più a fondo grazie all'ausilio dei colleghi in Sala Operativa del Comando Provinciale di Macerata, e dall'accertamento è stato possibile evidenziare una situazione ben diversa: infatti il veicolo risultava aver superato l’ultima revisione solamente nel 2010.  

Un controllo più approfondito sul documento in questione ha consentito di appurare che si trattava di una fotocopia sulla quale, al fine di eludere i controlli, attraverso un programma software di fotocomposizione erano stati riprodotti ed apposti falsi tagliandi di revisione relativi agli anni 2012, 2014 e 2017.  

Il conducente del mezzo, titolare di un’impresa di arti grafiche della zona, è stato denunciato alla locale Procura della Repubblica per il reato di falso materiale e il documento falsificato è stato posto sotto sequestro.

Il veicolo, invece, è stato sottoposto a fermo amministrativo in quanto, dai riscontri eseguiti, è anche emerso che a carico del proprietario risultava un gravame emesso da Equitalia Marche Riscossione Spa nell’anno 2008 per un importo a concorrenza di 11.946,99 euro.

g.g.  

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"L'amministrazione batte la fiacca". Commenta così Sandro Luciani, ex sindaco di Pievebovigliana ed attualmente capogruppo di minoranza di Valfornace, il comportamento dell'attuale amministrazione comunale, accusando il primo cittadino di non nominare mai l'impegno della precedente guida.

"Chiedo al sindaco di Valfornace, Massimo Citracca, di venire a spiegare in un dibattito pubblico in tv quello che ha fatto in questi due primi anni e mezzo di mandato per il paese, se ha problemi può portarsi assessori e fiancheggiatori".
Esordisce Sandro Luciani prima di attaccare l'amministrazione punto su punto: "In occasione di alcune inaugurazioni, a cui sono stato presente - precisa - , sarebbe bastato accennare a chi ha ideato e portato avanti progetti come il centro polifunzionale donato da Amma Italia e messo a Piane Campi la struttura che sarà donata dalla Croce Rossa Italiana di Lucca. È iniziato tutto durante la mia amministrazione - spiega - , sono progetti che ho caldeggiato e portato avanti. Prima di tagliare i nastri, Citracca avrebbe fatto bene ad accennarlo, lui non si dovrebbe vantare di ciò che non ha ideato. Sul Pil si trova già a metà dell'opera, si parla la lingua delle due ruote, perché - chiede Luciani - l'amministrazione non ha mai portato avanti progetti legati al settore ciclabile, in un contesto di fondovalle dove si intrecciano la via Lauretana e la via Francescana? Nell'ultimo consiglio, in quaranta minuti, hanno approvato il bilancio di previsione che meritava una seduta a parte. Avevo chiesto di abbassare l'Imu delle seconde case per chi è originario del paese, mi è stato risposto che chi ha la casa inagibile comunque non può venire. Con i maggiori fondi disponibili grazie alla fusione dei due comuni di Pievebovigliana e Fiordimonte, si potrebbe abbassare la pressione fiscale - propone l'ex sindaco di Pievebovigliana - . Il sindaco dovrà spiegare anche perché ha affidato il servizio idrico all'Assm, per cui si prevede un forte aumento dei costi a carico dei cittadini. Questa società non risponde al governo dell'acqua della montagna. Piuttosto il sindaco renda conto di quanto elargisce alle famiglie, semplicemente per un buono pasto alla mensa scolastica. Nemmeno si è riusciti a ricollocare i mezzi comunali, perché con la fusione dei due comuni e l'acquisto di mezzi nuovi, il loro numero è salito. Perché - domanda - non c'è un luogo dove metterli? Come mai i centri vicini riescono a fare tutto e a Valfornace non si riesce a fare niente? Alcuni comuni corrono, altri segnano il passo, altri ancora battono la fiacca - conclude - , portando avanti progetti approntati dalla precedente amministrazione".

GS




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Giovedì, 09 Gennaio 2020 09:03

Pioraco, la comunità vive nel presepe

Un’atmosfera magica e veramente suggestiva quella che si è respirata il 5 ed il 6 gennaio a Pioraco con il presepe vivente: un grande successo per questa caratteristica rivisitazione in chiave marchigiana. Una particolare rappresentazione della sacra nascita di Cristo ambientata in una Pioraco del XIX secolo perfettamente riprodotta, curata ed ideata da Luisella Tamagnini. Spiccano nei loro minuziosi dettagli gli abiti da lei realizzati con passione ispirati a quelli de “Li Pistacoppi” (gruppo folk maceratese). Un percorso molto bello riprodotto all’interno del chiostro francescano, con grande maestria composto da molteplici scene di vita quotidiana come la bottega del ciabattino, del fornaio con deliziosi dolcetti, dei mastri cartai e delle filatrici, l’osteria con del buon vin brulé, l’artista del legno e le angiolette. La parte conclusiva del presepe era la visita alla capanna della natività con la presenza dei Re Magi.
Il sottofondo musicale è stato curato da Francesco Zuccatosta il quale ha selezionato i brani, la corale “Bonagiunta da San Ginesio” ha contribuito con due registrazioni.
"Un sentito ringraziamento - commentano i partecipanti - all’ideatrice dell’evento, a tutti coloro che hanno contribuito dedicando parte del loro tempo alla realizzazione e all’allestimento dei diversi scenari, a tutti i vari figuranti che hanno preso parte e infine ma non sicuramente per minor importanza a tutti coloro che hanno deciso di immergersi in quest’atmosfera".


Lisa Grelloni

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Incidente, intorno alle 18.30, in località Rotelli di Treia.
Per cause in corso di accertamento si sono scontrate due auto.
Sul posto sono intervenuti i vigili del fuoco per estrarre un ferito incastrato fra le lamiere.
Ad occuparsi dei feriti i sanitari del 118.



GS
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"Auguro a tutti i comuni di fare scelte come queste, di guardare al futuro e costruire scuole nuove e sicure. Mi dicono che taglio troppi nastri, io rispondo ben venga, perché tagliare il tricolore è un momento cruciale al termine di un percorso. I bastian contrari non mancano mai, ci sono per tenerci in forma".

Queste le parole di Giuseppe Pezzanesi, sindaco di Tolentino, che stamattina ha inaugurato la nuova aula per le attività motorie per la scuola Don Bosco, situata, dopo il sisma, al largo ‘815, in zona Retail Park.

Per migliorare l’offerta formativa e per venire incontro alle esigenze didattiche degli insegnanti, è stata realizzata di recente una nuova aula, utilizzando un locale esistente, che potrà essere utilizzata per tutte le attività motorie degli studenti. La richiesta di questa aula era stata avanzata da un genitore, Fulvio Riccio, che aveva rimarcato l'assenza di una palestra.

"Quando decidemmo di spostare gli alunni della Don Bosco - ha ricordato il sindaco - pensammo a questa area e ringraziamo il titolare che per lungo tempo ci ha concesso i locali gratuitamente. Il dramma ha unito i cuori di molte persone. Puntiamo fortemente su strutture sicure e antisismiche anziché sui container, che esistono solo per alloggiare alcune famiglie. Non abbiamo distrutto o vandalizzato aree verdi. Scegliemmo per la sicurezza e i confort che offrono questo posto ma mancava un'area ginnica che oggi ha porte di sicurezza e riscaldamenti. Dai genitori abbiamo riconoscenza continua".

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Pezzanesi ha ricordato le sollecitazioni dei genitori per avere questa aula: "Avevamo promesso che l'avremmo inaugurata dopo il 7 gennaio e così è stato. Ringrazio i genitori e i bambini che hanno avuto la pazienza di aspettare E che giustamente chiedono il massimo per i loro figli. Lo avranno ancor di più quando ricostruiremo tutte le scuole. A loro dico di stare tranquilli, perché faremo tutto ciò che c'è da fare nel più breve tempo possibile anche se la burocrazia ci rallenta molto". Pezzanesi ha poi confermato l'impegno per avere nuove scuole anziché dover obbligatoriamente adeguare edifici esistenti che, secondo lui, non garantirebbero in ogni caso il necessario livello di sicurezza. 

g.g.

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La Provincia di Macerata prosegue la pianificazione degli interventi da effettuare sulle strade, Negli ultimi giorni del 2019 approvati dall'Ente nuovi progetti definitivi esecutivi, relativi alla manutenzione delle strade e da realizzare nell’anno.
 " Come è stato per i precedenti progetti - afferma il presidente Antonio Pettinari-l’iter procedurale è stato subito avviato per essere in grado di intervenire quanto prima e i lavori sono già in corso di appalto”.
Due delle recentissime approvazioni riguardano nello specifico la provinciale “Bivio Vergini - Civitanova Marche” e la “Polverina - Fiastra” dove, per entrambi i lavori sono stati stanziati 200mila euro ciascuno.  Altri due progetti esecutivi approvati a fine 2019  per un investimento totale di 300mila euro, si riferiscono invece alla strada provinciale “Vanni” nel territorio di Urbisaglia e alla 117 “ S. Urbano” di collegamento tra la“Apirese” e la Apiro –Poggio San Vicino.  
“Il rifacimento della sede stradale in vari tratti di queste provinciali - dichiara Pettinari- permetterà di ridurre la manutenzione ordinaria e aumenterà anche la sicurezza. Per questi lavori utilizziamo le risorse finanziarie messe a disposizione dal MIT (Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti) per interventi sulle strade provinciali. I fondi sono ripartiti su base annua  fino al 2023 e, alla provincia di Macerata sono stati assegnati due milioni e mezzo di finanziamenti. Ogni anno abbiamo pertanto una disponibilità di risorse  per fare pavimentazioni e interventi che, dopo la riassegnazione all'Anas e alla Regione dell'ex statali, attualmente prevedono un totale di circa 1300 chilometri di viabilità a carico della provincia di Macerata.  Solo per far capire di che tipo di somme parliamo, basti considerare che il costo dell’asfaltatura si aggira dai 60 agli 80 mila euro a chilometro. Di sicuro – prosegue il presidente Pettinari- si tratta di risorse molto significative, anche se insufficienti, che noi cerchiamo di utilizzare nel più breve tempo possibile. Gli interventi sono già stati inseriti in un piano Nazionale, approvati su proposta del sottoscritto dal Consiglio provinciale e non possono essere modificati per cui, noi procediamo anno per anno secondo la pianificazione. Nel 2019, per cercare di anticipare i tempi, abbiamo pertanto provveduto ad approvare i progetti esecutivi del'anno in corso che sono a cura degli uffici e dei tecnici della provincia, così come gli appalti della direzione lavoro e quant'altro, motivo per cui, tutti gli interventi sono stati già avviati all'appalto da parte della Stazione Unica Appaltante della Provincia, in maniera tale che a primavera inoltrata, appena avremo completato tutte le procedure di appalto, con le verifiche dei requisiti e l'affidamento definitivo, potremo subito procedere ai lavori.
Quanto alla filosofia che è alla base della scelta e individuazione delle strade- spiega ancora Antonio Pettinari- a guidarci non è tanto il numero degli utenti perchè un ragionamento del genere, porterebbe a realiizare una sorta di chiusura totale di zone dell'entroterra dove vivono poche persone.  Al contrario, l'attenzione è per i paesi, per le Borgate o quei piccoli centri che magari sono serviti da una sola strada provinciale che diventa unica via di collegamento. Questo- precisa il presidente Pettinari-  è un parametro fondamentale dell'attuale amministrazione provinciale:  il criterio non è dunque il numero degli abitanti che insistono in una zona, altrimenti dovremo limitare gli interventi alle strade di poche aree oramai più che abbondantemente abitate. 
Non è così, non la penso e non la penserò mai così- ci tiene a sottolineare-  e non solo per un fatto di equità  anche etico-morale ma proprio perché c’è necessità di recuperare tutto il territorio provinciale e specialmente, un entroterra in ginocchio dopo il sisma. Per cui, senza ovviamente trascurare piani viabili importanti in relazione al numero degli utenti serviti. l'attenzione massima è per i territori che più soffrono e hanno bisogno perchè crediamo che le strade siano assolutamente indispensabili per il rilancio di zone così duramente colpite".
C.C.


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Mercoledì, 08 Gennaio 2020 13:46

Ha fretta di nascere. Bimba nasce in ambulanza

Aveva fretta di nascere la bambina che questa mattina non ha nemmeno fatto arrivare la madre nella sala parto dell'ospedale di Macerata, perché è nata in ambulanza.
La donna di Passo di Treia aveva infatti chiamato i soccorsi che la stavano trasportando con ambulanza e automedica al pronto soccorso dell'ospedale di Macerata, ma una volta arrivati a pochi passi dal nosocomio, nei pressi della statua di Padre Pio, la bambina è venuta alla luce all'interno del mezzo di soccorso.
Una bella notizia a cui è un piacere dare risalto accanto alle tristi notizie di cronaca.

GS
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In via di completamento nel comune di Muccia il sovrappasso sulla ex strada statale 77, che permetterà l’attraversamento in sicurezza e il raggiungimento dei marciapiedi di collegamento con le aree sae.
“ I lavori sono ormai in dirittura di arrivo- spiega il sindaco Mario Baroni-. Prima di Natale si è provveduto al montaggio della struttura che collega l’ascensore con la parte sovrastante dell’area Varano,, in maniera tale da permettere alle persone che risiedono in quela zona Sae e, alle altre famiglie che abitano nelle casette di Pian di Giove dell’area B, di potersi muovere a piedi in sicurezza senza dover più attraversare la strada nazionale. Basterà dunque servirsi dell’ascensore e del sovrappasso di collegamento evitando il pericoloso attraversamento della sede stradale tra le auto in circolazione. Crediamo che questa realizzazione, completata anche dal marciapiede che mette in connessione con le Sape (Strutture Per Attività Produttive ed Economiche) e il centro commerciale, possa essere di grande utilità e una garanzia per l'incolumità dei cittadini ”. Prevista per il 26 gennaio inoltre la firma del contratto con la ditta che si occuperà della realizzazione della passerella sul fiume .
“ Un ulteriore segnale che serve a rendere dignitoso il vivere quotidiano delle persone - afferma Baroni- . La realizzazione della passerella sul fiume e dei relativi marciapiedi che si prevede di completare prima dell’estate , rappresenterà un aggiuntivo collegamento in sicurezza tra le zone abitate di Pian di Giove e Varano e per coloro che vanno a fare la spesa a piedi”.
cc

**Su Muccia, servizio di approfondimento nel prossimo numero di Appennino Camerte 
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L’augurio che mi faccio e che rivolgo  a tutti i cittadini dell'entroterra martoriato dal sisma che da anni cerca di risorgere, è di lasciar perdere le polemiche, dimenticarsi dei contrasti che sono passati e guardare avanti". Un invito ad essere propositivi e collaborativi quello che all'inizio del nuovo anno, il sindaco di Fiastra Sauro Scaficchia estende a tutto il territorio. 
“Guardiamo avanti - dice il primo cittadino- Le polemiche magari talvolta sono servite a costruire qualcosa ma, di fatto, non sono mai costruttive. C’è da fare passi in avanti perciò l’augurio che faccio è che il 2020 sia veramente una base nuova di crescita. Non voglio nemmeno usare la parola rinascita, perché qui non serve la rinascita: quello che serve è una ricostruzione veloce, che tenga conto di tutto quello che finora non è stato fatto.
Non possiamo considerare normale il territorio che oggi ci ritroviamo a governare: non è normale, perché lo spopolamento continua e, se non si fanno determinate leggi e non si offrono determinati vantaggi a chi sta sul territorio, riportare le persone nei nostri paesi sarà molto difficile. Noi abbiamo provato negli anni passati a introdurre dei benefici, quali sgravi' fiscali per quanto riguarda l'Iva sui prodotti energetici, un aiuto fino a 5000 euro alle giovani coppie che scelgono di risiedere nelle nostre zone. Sono vantaggi che debbono essere spostati dalla politica su un territorio che di questo necessita, semplicemente perché le terre  interne e montane, non possono essere considerate alla stessa stregua di un territorio di collina o di costa. E’ tutto questo quello che serve.
Serve la legge speciale che ci è stata sempre promessa e che mi auguro diventi concreta nel 2020; serve la Zona Economica ambientale che è stata costituita e che va estesa a tutto il territorio interno e montano e alle aree protette e  - prosegue Scaficchia-non possono essere tenuti fuori da questo ,comuni il cui territorio insiste all’interno delle aree protette. Se la zona economica ambientale è stata fatta e costruita infatti  sulle aree protette, e se il parco dei Sibillini  è sicuramente area protetta, tutti i comuni che ricadono all'interno dell'area devono essere considerati allo stesso modo. Mi auguro per il 2020 sia veramente un anno di crescita e ripeto, non mi va di utilizzare la parola rinascita, perchè noi non siamo mai morti. Noi siamo ben vivi e vogliamo e pretendiamo che un territorio come il nostro, bello, accogliente e che ha tanti caratteri tipici e unicità, vivaE per vivere necessità di tanti piccoli accorgimenti che finora non sono mai stati considerati, accolti o forniti. Insieme a tutti i territori che oggi soffrono, o che si trovino a vivere una situazione della quale non si può ancora parlare di ripresa, - sottolinea Scaficchia- io dico che pretendiamo che sia accelerato l'iter per poter riparare le nostre case. Non è possibile che dopo 3 anni si debbano ancora vedere le macerie e basta, nè attendere mesi e mesi e mesi per un decreto che deve essere di finanziamento su pratiche  già svolta e che già che sono passate nei vari uffici.
E' questo l'augurio che faccio a tutti gli altri comuni dell'entroterra ferito- conclude il sindaco di Fiastra- Siamo forti, stiamo in questo territorio e vogliamo restarci. Vogliamo riportare la gente che da questo territorio è andata via. E' quello che auguro a tutti e che sia un 2020 di vera ripartenza"
c.c.

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Mercoledì, 08 Gennaio 2020 09:52

Camerino, in fila da giorni per cambiare medico

File interminabili per cambiare il medico di famiglia. E' quello che sono costretti ad affrontare da giorni i mutuati di Camerino e di Valfornace che, dopo i pensionamenti dei rispettivi medici Mengoni e Perelli, si sono recati al distretto sanitario dell'ospedale di Camerino per effettuare il cambio del dottore.
Sono diversi i pazienti che ci hanno segnalato il disagio.
"Gli uffici sono aperti dal lunedì al venerdì, dalle 9 alle 13 - racconta P. G. di Camerino - , ci sono solo due addette che svolgono questo tipo di servizio allo sportello e che, ci tengo a precisare, stanno facendo l'impossibile per accontentare le persone in fila, lavorando anche loro nel disagio.
Nelle quattro ore del mattino, ovviamente, non riescono a ricevere le oltre 200 persone che ogni mattina, a partire anche dalle 6, si trovano in fila. Ogni giorno, infatti, riescono a cambiare il medico al massimo 50 persone. Ho sentito di pazienti - continua - che si sono presentati allo sportello per quattro giorni di fila.e E' una situazione inammissibile. Avrebbero potuto fare un servizio telematico o mettere più personale a svolgere questo servizio. Non è possibile che un cittadino debba prendersi quattro giorni di ferie per cambiare il medico".
Lo stesso disagio è per i cittadini di Valfornace, come racconta M. S. 
"Il primo giorno sono arrivato alle 10.30 perchè non sapevo che ci sarebbe stata quella fila - racconta il mutuato - e me ne sono andato perchè c'era troppa gente prima di me, quindi lo sportello sarebbe stato chiuso prima del mio turno. Sono tornato il giorno seguente alle 8.30 e avevo davanti a me 60 pazienti. Al terzo tentativo, arrivato al distretto alle 7.45, c'erano altre 30 persone e alcuni pazienti del giorno precedente che non avevano fatto in tempo a terminare le pratiche prima delle 13. Per fortuna - commenta - io avevo acquistato delle scatole in più di medicinali, altrimenti nell'attesa di cambiare medico non avrei avuto nemmeno la prescrizione".

GS
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