Notizie di cronaca nelle Marche
Coronavirus e restrizioni: si va verso nuovi provvedimenti a contrasto del Covid per i 5 Comuni marchigiani che hanno superato l'incidenza di 250 nuovi casi di contagio in una settimana sulla base di 100 mila abitanti. Tra i Comuni che potrebbero incontrare queste nuove restrizioni, nell'anconetano l'unico è Cerreto d'Esi, la cui incidenza, 310 casi nel corso della scorsa settimana, 60 unità sopra la soglia fissata, porterà alla zona "arancione rafforzato".

Il sindaco David Grillini ha commentato: "Purtroppo il nostro Comune ha un'incidenza in questo momento, riferita ai dati della settimana scorsa di 310. Siamo sopra soglia, peraltro abbiamo avuto 11 contagi nella settimana in questione e quindi sopra ai 10 che ha fissato la Regione per analizzare appunto il dato aritmetico. Si profila questo 'arancione rafforzato' che ci limita negli spostamenti: sostanzialmente non si può entrare o uscire dal Comune se non per motivi strettamente necessari e anche gli spostamenti all'interno del Comune saranno consentiti soltanto per le stesse ragioni. Venivamo da una situazione epidemiologica molto difficile: abbiamo avuto l'individuazione sia della variante brasiliana che di quella inglese. Stiamo sicuramente migliorando molto in questa settimana. Questa restrizione ci limitano, certo, ma ci consentiranno di abbassare ancora l'indice. Speriamo che per il 26 aprile riusciremo a essere anche noi in zona gialla".

l.c.
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Sono quasi 3400 i vaccinati, tra prime dosi e richiami, a San Severino. Tanti anziani reclutati nella prima campagna destinata agli over 80, ma anche donne in gravidanza, soggetti vulnerabili, conviventi di persone a rischio, Forze dell’Ordine, personale scolastico e sanitario e volontari della sanità.

L’ex Cinema Italia è stato teatro di centinaia di inoculazioni nelle ultime settimane, per la soddisfazione della sindaca, Rosa Piermattei, che ha commentato: "Un lavoro enorme, uno sforzo organizzativo incredibile. Da sindaco, ma ancor prima da normale cittadino, mi sento solo in dovere di dire grazie ai tanti volontari a tutti coloro che, personale sanitario, civili e delle Forze dell’Ordine, stanno aiutando la cittadinanza durante questa emergenza. La macchina organizzativa si è migliorata giorno dopo giorno, settimana dopo settimana, fino a raggiungere numeri importanti".

I numeri registrati a San Severino Marche parlano di 2359 persone hanno ricevuto la prima dose, altre 853 anche la seconda dose con riferimento alla data del 12 aprile. Ben 1781 le prima dosi che avevano più di 60 anni di età. Con loro pure 470 operatori scolastici, 72 volontari nel settore sanità, 9 rappresentanti delle forze dell’ordine, 9 operatori sanitari, 7 operatori non sanitari, 6 soggetti vulnerabili, 1 donna in gravidanza, 1 convivente di soggetto ad alto rischio. Il richiamo per la seconda dose ha visto già tornare al centro vaccinazioni settempedano 817 anziani over 60 anni, 17 operatori scolastici, 14 volontari nel settore della sanità, 3 rappresentanti delle forze dell’ordine, 1 operatore sanitario e 1 paziente affetto da fibrosi cistica.

l.c.
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“Il 2021, nonostante le difficoltà dei nostri territori legate al sisma ed alla pandemia rappresenta l’anno dei ritorni”. Commenta così, la direttrice dei musei civici e diocesani di Camerino, Barbara Mastrocola, il ritorno di un’opera d’arte che presto sarà di nuovo custodita nel deposito dell’Arcidiocesi.

Il dipinto olio su tela, raffigurante “Diana e Atteone” e attribuito alla scuola veneta del XVI secolo era stato trafugato nella notte del 1 dicembre 1981 dal Castello di Lanciano di Castelraimondo della Fondazione Ma.So.Gi.Ba. di Camerino. L’allora direttore della Fondazione, Don Mario Cardona, lo riconobbe il 3 febbraio di dodici anni fa alla Stazione carabinieri di Camerino.

Dopo un’istanza di dissequestro, l’opera è tornata in un deposito dell’Arcidiocesi, con la Fondazione che se ne è assunta la custodia. “Finalmente, dopo tanti anni, ritorna la tela che raffigura Diana e Atteone – spiega Barbara Mastrocola - . Fondamentale è stato l’impegno del Comando dei Carabinieri per la Tutela del Patrimonio Culturale. Un dipinto attribuito alla scuola veneta che presto sarà depositato in uno spazio reso fruibile intorno alla metà di maggio: tutti potranno tornare a vederlo. È una tela che appartiene al Castello di Lanciano che attualmente è inagibile. La tela fu rubata il 1 dicembre del 1981 e questo è il secondo ritorno di opere trafugate negli anni ottanta: ricordiamo anche il quadro di Giulia da Varano, tornato a Camerino nel 2019 dopo un furto alla pinacoteca civica circa 40 anni fa. In questi anni così difficili possiamo almeno rallegrarci per il ritorno delle opere d’arte”.

Lorenzo Cervigni
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Si è tenuta domenica 18 aprile la prima Giornata Ecologica organizzata dal Comune, dall’Associazione Ricostruiamo Fiastra, dal CEA Valle del Fiastrone e dal gruppo informale Amici di Fiastra. Una giornata dedicata alla pulizia del territorio che, in questa prima data, ha coinvolto la comunità locale e che dalle prossime sarà aperta anche ai volontari che vorranno contribuire.
L’iniziativa è nata da un’idea di Nicola Poalucci, un ragazzo di Loro Piceno che da qualche mese vive nella sua casa di Fiastra e che, già nel suo paese di origine aveva organizzato azioni di sensibilizzazione sul tema dei rifiuti. Nicola ha poi proposto ai ragazzi di Fiastra l'iniziativa che ha infine preso corpo grazie alle realtà associative e sociali locali. Il Comune ha sposato l'idea e ha materialmente contribuito con la fornitura dell'attrezzatura necessaria alla pulizia che verrà data in
dotazione a tutti i volontari.
Alla giornata di ieri, con le Marche inserite in fascia arancione, hanno potuto partecipare solo i residenti a Fiastra ma si spera che già da domenica 16 maggio, data del prossimo appuntamento con l'iniziativa, potranno prendervi parte anche volontari provenienti da fuori comune. Le attività di pulizia si svolgono sempre in ottemperanza alle regole sul distanziamento e sono organizzate in piccoli gruppi cui vengono assegnate zone diverse. L'area interessata è quella del lago e del
sentiero natura che lo costeggia.
L'ultimo appuntamento con Puliamo Fiastra è fissato per venerdì 11 giugno e si terrà all'interno del Festival Itacà, il Festival del Turismo Responsabile che, dal 10 al 13 giugno, farà tappa a Fiastra e in altri comuni del Parco dei Sibillini.

c.c.
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Un grave incidente stradale si è verificato a Tolentino in via Brodolini all'altezza dell'incrocio di Via Nenni.
Per cause in corso di accertamento, un automobilista a bordo di una Mercedes classe A non avrebbe dato la precedenza all'incrocio urtato l'altra vettura Ford Fiesta condotta da una signora del posto che avrebbe perso il controllo della vettura su cui stava viagginado andando a sbattere contro un palo dell'illuminazione pubblica.
L'impatto, molto violento, ha richiesto l'intervento dei Vigili del fuoco di Tolentino che hanno provveduto ad estrarre dall'abitacolo la donna.
I sanitari hanno accertato e valutato la gravità dell'impatto e hanno richiesto l'intervento dell'eliambulanza Icaro che ha provveduto al trasporto della conducente della Ford all'ospedale di Torrette in codice rosso. 
Sul posto anche i carabinieri di Tolentino.

Le foto dell'incidente.

incidente tolentino

incidente tolentino 2


M.S.
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Novità per i Boghi marchigiani, presentato in regione MarCHESTORIE, il festival annuale dei Borghi.
Il presidente Acquaroli, che è in carica da sei mesi, ha dichiarato:  “I borghi e le aree interne delle Marche sono un patrimonio unico da rilanciare.
Questa legge è pensata per ridare impulso ai territori su cui è mancata un’azione strategica”. 
La prima edizione è prevista a settembre e i comuni che vogliono prendere parte all'iniziativa, fino al 21 maggio, potranno formulare le loro adesioni.

L'obiettivo primario è rivitalizzare il tessuto socio-culturale ed economico-produttivo dei borghi e dei centri storici, favorire il recupero e la riqualificazione conservativa del patrimonio edilizio, promuovere il turismo e il soggiorno in un contesto urbano di pregio a contatto con le comunità residenti.
Sono queste le principali finalità della proposta di legge “Sostegno alle iniziative integrate di riqualificazione e valorizzazione dei borghi e dei centri storici delle Marche e promozione e sviluppo della rete dell’Albergo diffuso” che la giunta regionale ha recentemente approvato e che è stata presentata oggi in conferenza stampa. Nel triennio di programmazione potrà contare su una dotazione finanziaria di 7 milioni e 800 mila euro di risorse regionali oltre ai fondi europei per gli interventi settoriali.
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“Oggi segniamo un punto importante per la realizzazione del programma di governo della legislatura – ha affermato il presidente Francesco Acquaroli – uno dei primi obiettivi su cui ci siamo impegnati a lavorare, con la consapevolezza che i nostri Borghi sono il luogo della cultura, della tradizione enogastronomica e artigianale, insomma un patrimonio unico che è stato per troppo tempo trascurato, che ha subito la carenza dei servizi e lo spopolamento e che vogliamo rilanciare. Una porzione di territorio regionale che, con questa legge, vogliamo far rinascere complessivamente, creando un grande circuito spendibile sui mercati nazionali e internazionali sia come offerta di destagionalizzazione turistica ma anche legata alle opportunità di smart working, per costruire una proposta organica che possa svilupparsi attorno a questa filiera dei Borghi, legata alle attività culturali, al commercio, alla ristorazione, all’agricoltura, ai servizi. A questo si connette anche l’altro aspetto della legge che è quello di una ricettività alternativa come l’albergo diffuso. Una proposta su cui puntiamo molto come strumento vincente per vivificare e dare impulso al turismo nelle aree interne”.      

Da segnalare  anche l’articolato sulla Valorizzazione del patrimonio artistico e della cultura immateriale in cui è inserita la programmazione di MArCHESTORIE, Festival annuale di promozione e valorizzazione del patrimonio di tradizioni e saperi dei borghi delle Marche che è stato illustrato  dall’assessore alla Cultura Giorgia Latini. “L’obiettivo – ha detto – è rilanciare i nostri meravigliosi borghi che hanno una tradizione e un’identità culturale ricchissima, mettere in risalto i nostri gioielli. Abbiamo pensato ad un Festival che rappresenta un focus della legge. Lo stesso titolo del Festival evidenzia il concetto che vogliamo trasmettere: quante storie da narrare hanno i borghi, miti, leggende , letteratura orale tramandata alle generazioni da non disperdere ma anzi da far rinascere.
Su questo festival si intreccia anche un altro obiettivo, ossia l’impulso al comparto dello spettacolo dal vivo che ha subito contraccolpi notevolissimi. I nostri artisti metteranno in scena  nuovi allestimenti dedicati ai borghi, creando quindi anche un’economia della Cultura.
Vogliamo far diventare MArCHESTORIE un megafono per attrarre flussi turistici affinché diventi negli anni un brand culturale che identifichi il nostro territorio. Altro punto importante della legge la sinergia con le Diocesi per la valorizzazione dei beni culturali ecclesiastici e il progetto sulle residenze artistiche che – sono sicura – costituiranno uno strumento efficace , una culla ideale per vivificare i borghi nella loro vocazione storico-artistica-culturale”.

M.S.



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Una interessante proposta arriva dal sindaco di Caldarola Luca Maria Giuseppetti che propone ai vertici della sanità nazionale e alla Giunta della Regione Marche le "Isole Covid free anche nei piccoli, piccolissimi Comuni"
Giuseppetti - in una nota ufficiale - fa notare che nei piccoli comuni come quello che lui amministra, tolti gli anziani che si sono già quasi tutti vaccinati insieme ad altre categorie che ne avevano diritto, basterebbero veramente poche centinaia di dosi, inoculate dai propri medici di famiglia, per creare delle vere e proprie aree libere dal Covid, dove ci si possa spostare, vivere e lavorare in piena tranquillità, tutelando ancora di più le persone a rischio ed evitando di affollare gli ospedali.
“In un’ottica nazionale è quasi automatico pensare alle grandi città, ma noi che viviamo e amministriamo piccole realtà di 500, 1000 o 2000 abitanti troviamo quasi scontata una soluzione semplice come quella di una copertura totale di vaccini per tutti i residenti senza scaglioni di età.
Considerando che le aree montane sono formate per lo più da queste piccolissime realtà, si andrebbero di conseguenza a creare delle vere macroaree libere dal virus.
Confrontandomi con i medici  di famiglia - continua Giuseppetti - ho appurato che alcune volte non possono eseguire i vaccini a domicilio o nei loro ambulatori perché non utilizzerebbero tutte le dosi della fiala, rischiando di mandarne sprecate alcune. Vaccinando indistintamente tutti si avrebbe in poco tempo una vera e propria bolla “virus free”.

Altro aspetto da non trascurare è che nei piccoli Comuni ci si conosce tutti, sappiamo chi è in quarantena cautelativa o positivo, è capitato di ricevere chiamate allarmate da parte di cittadini preoccupati di aver visto circolare per il paese qualcuno di questi che, nel frattempo però, aveva concluso il periodo di isolamento e poteva ricominciare a muoversi. Una situazione che aumenta il senso di insicurezza e di ansia.

Creando queste mini isole si tranquillizza una popolazione già fortemente provata da 5 anni post sisma e da oltre un anno di pandemia.
Se è vero che arriveranno in breve moltissime dosi di vaccino, entro metà maggio 54 milioni, propongo formalmente alla Regione Marche, come già fatto nel corso della videoconferenza di oggi con gli altri sindaci dell’Area Vasta3, e in modo particolare all’Assessore alla Sanità Filippo Saltamartini, di farsi garante e promotore di una vaccinazione a tappeto soprattutto nei piccoliComuni, rendendo la nostra Regione ente capofila. Sarebbe un ottimo risultato e una grande opportunità”.


M.S.

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“Non sono state apportate regole diverse e nella provincia di Macerata e non sono stati rilevati dati allarmanti tali per cui i comuni maceratesi non verranno etichettati come rossi ”.

E’ quanto ha dichiarato il direttore dell’Area Vasta 3 Daniela Corsi al termine della riunione con i sindaci della provincia, presente anche l'assessore alla Sanità regionale Filippo Saltamartini.

L’incontro si era reso necessario per decidere se e quali comuni dovevano essere inseriti in una fascia di rischio più alta e quindi in zona rossa, seguendo i criteri dell'aumento dei contagi che non deve superare i 250 ogni 100.000 abitanti o i 25 ogni 10.000.

“Fortunatamente – afferma la Corsi – in provincia non abbiamo rilevato grosse problematiche, però questo non vuol dire che siamo liberi di comportarci come vogliamo, anzi questo ci deve portare ad essere ancora più diligenti perché altrimenti passiamo immediatamente in zona rossa.

L’invito quindi è quello di rispettare le linee guida ed avere comportamentali tali da evitare assembramenti e indossare sempre le mascherine.

Poi chiaramente ogni giorno può essere suscettibile di cambiamento e ripeto, il fatto che si possa auspicare un'apertura dal 26 aprile va bene ma da medico sinceramente mi preoccupa. Comprendo tante dinamiche, questa fame di libertà giustificata per tanti fattori, però deve comunque far sì che i comportamenti siano veramente molto controllati. Non commettiamo lo stesso errore di qualche mese fa, abbiamo visto come possiamo perdere nel giro di poco tempo i dati positivi. Se veramente vogliamo mantenere aperto e riacquistare tutto quello che comporta la riapertura non deve distoglierci dall'essere controllati e moderati nelle azioni quotidiane”.

M.S.
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A distanza di una settimana l’una dall’altra sono state registrate due scosse di terremoto di magnitudo superiore a 3 e con lo stesso epicentro su Fiordimonte.
Inutile dire che le scosse, ben avvertite nell’entroterra Maceratese, hanno fatto tornare alla mente i brutti ricordi legati al sisma del 2016. E proprio a quella sequenza sismica, nonostante siano passati più di quattro anni, fanno riferimento le scosse degli ultimi giorni.

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“La sequenza sismica del 2016 – dice il geologo e docente Unicam Emanuele Tondi - in realtà non è terminata. Come si può vedere dalla mappa, numerosi sono i terremoti verificatisi negli ultimi tre mesi in tutta l'area e la sismicità è ancora maggiore rispetto a quella che era tipica di quella zona precedentemente il 24 agosto del 2016. Le scosse di questi giorni rientrano in quella sequenza sismica, nella zona nord, quindi nella terminazione settentrionale dell’area interessata dai forti terremoti del 2016.
Ammetto – confida – che nell’ultima settimana sono stati diversi i cittadini che mi hanno chiesto spiegazioni in merito alle ultime scosse. Purtroppo quella zona potrà continuare a generare terremoti, anche più forti di quelle degli ultimi giorni, ma non come quelle principali del 2016”.

GS
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Nella mattinata di oggi, intorno alle 11.30, un motociclista ha avuto un incidente a San Severino Marche in zona Colotto. Immediato l'arrivo dei sanitari: le condizioni del centauro hanno imposto l'intervento dell'eliambulanza e il suo immediato trasferimento a Torrette. 
Gli agenti della Polizia di San Severino Marche sono subito intervenuti per i rilievi di legge.
L'incidente ha visto coinvolto un 35 enne di Tolentino che in sella alla propria moto Kawasaki Z750 è uscito di strada schiantandosi sull’asfalto.

moto incidente

La moto è rimasta sulla carreggiata (sopra nella foto) mentre il giovane ha avuto un impatto tremedo a terra è stato soccorso prima da un’ambulanza del servizio di pronta emergenza sanitaria 118 e subito dopo dall’eliambulanza di Marche Soccorso che ha provveduto al suo trasferimento in codice rosso all’ospedale regionale di Torrette in Ancona. La prognosi del giovane, che avrebbe fatto tutto da solo, resta riservata.

l.c.
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