Notizie di cronaca nelle Marche
Registra un altro passo fondamentale il percorso verso la firma della cessione del diritto di superfice al Demanio per la soluzione che permetterà alla compagnia dei Carabinieri di Camerino di lasciare i container di via Madonna delle Carceri per insediarsi nell'immobile di via Varano di proprietà dell'Unione montana.
A conclusione della nuova riunione tenutasi questa mattina nei locali di via Varano, guidata dal presidente Alessandro Gentilucci, presenti il segretario dell'Ente Angelo Montaruli, i sindaci di Camerino Sandro Sborgia, di Fiastra Sauro Scaficchia, di Muccia Mario Baroni, di Serravalle di Chienti Emiliano Nardi e di Ussita Silvia Bernardini, si è concordato unanimemente che, in contemporanea alla cessione del diritto di superfice su parte dell'immobile, l'Unione Montana chiederà al Demanio di poter eseguire i lavori necessari alla separazione dell'impianto antincendio che attualmente è unificato sull'intero edificio. Sembrano dunque superati gli ostacoli alla cessione dell'immobile le cui spese potranno essere ripartite pro quota tra i comuni.
IMG 20210419 105317
"Siamo tutti d'accordo nel chiedere al Demanio la clausola di acconsentire a fare i lavori su quella che sarà la sua area- ha dichiarato il presidente Alessandro Gentilucci- e se questo ci verrà consentito noi procederemo velocemente alla sottoscrizione dell'accordo. Stiamo comunque andando avanti sulla progettualità funzionale a dividere i due immobili dall'impianto antiincendio con i locali pompe e cabine elettriche". Nel corso dell'incontro si è rilevato che tutte le caserme dei Carabinieri, anche laddove il Demanio avrebbe potuto dare il via ad un percorso di ricostruzione sono ferme al palo. "Sarà questo un oggetto di discussione in quanto le problematiche  che stiamo evidenziando a Camerino, riguardano in realtà tutte le caserme dell'intero territorio terremotato attualmente ospitate in container- ha detto Gentilucci- . L'esortazione  è affinchè queste procedure che vedono già stanziati dei soldi, possano addivenire ad un percorso funzionale e concreto".
Una nuova occasione esplicativa e un ulteriore passo in avanti anche secondo il sindaco Sandro Sborgia, fiducioso di arrivare presto ad un obiettivo.  "Sarà ora formalizzata al Demanio la nota attraverso la quale verrà ribadita la volontà della cessione, facendo in modo che il Demanio autorizzi l'esecuzione di questi lavori - ha affermato il sindaco Sborgia-. Credo che si tratti di problemi  tecnici facilmente superabili e che non hanno a che fare con la volontà di cedere che anche questa mattina è emersa.  Il fatto importante è che abbiamo già compiuto un ulteriore piccolo passo in avanti e speriamo di poterne fare adesso un altro definitivo, ma mi pare che la soluzione caserma stia arrivando a destinazione". Nel frattempo la Compagnia dei Carabinieri di Camerino potrà contare su una sede 'provvisoria' nel cuore della città, a Palazzo Sant'Angelo. L'immobile sarà messo a disposizione dalla Provincia di Macerata a titolo di comodato d'uso gratuito. "Una soluzione che intanto permetterà di restituire all'Arma una sede dignitosa, mentre ci auguriamo di riuscire a breve a concludere quest'ultimo passo per l'immobile di via Varano". 
c.c.
Pubblicato in Cronaca
Ricostruzione a Ussita: passi avanti importanti con la burocrazia. Approvato il finanziamento per le “Opere di protezione rischio valanghe V4 versante Monte Rotondo su area Vallestretta”.
Dopo la richiesta, sollevata dall’amministrazione comunale di Ussita, la Regione Marche ha approvato la congruità dell’importo richiesto – quasi sei milioni di euro – per l’intervento di mitigazione del rischio valanghe e debris-flow che interessa l’abitato di Vallestretta. Il finanziamento consentirà di poter avviare la ricostruzione della frazione.

La sindaca, Silvia Bernardini, ha commentato: “La buona notizia è che il finanziamento è stato approvato: finalmente potremo mettere al sicuro la zona abitata di Vallestretta dal rischio valanghe e debris-flow. Questo si riflette anche sulla ricostruzione, con i privati che potranno ripartire. È una grande notizia, perché questo era uno degli ultimi punti interrogativi che gravavano sulla ricostruzione nel nostro Comune, con riferimento particolare alla delocalizzazione. Vallestretta rimarrà dov’è e possiamo ricostruirla. Delocalizzare una frazione è sempre un trauma: ognuna ha le sue tradizioni e i suoi ricordi ed è importante preservarli. Abbiamo dimostrato che riusciremo a salvare e migliorare i nostri abitati: anche la ricostruzione pubblica sarà fatta in quest’ottica”.

l.c.

c.c.
Pubblicato in Politica
Il sogno si avvera per Roberto Frifri. Nel centro storico di Camerino, Noè Wine and food, torna a casa. Una giornata piena di emozioni per il ristoratore camerte che proprio questa mattina ha ufficialmente riaperto la porta della sua attività in Largo Boccati, traversa del corso Vittorio Emanuele II. Già da ieri la musica è tornata ad inondare il silenzio di una città che, specie la domenica, ha iniziato a mostrare timidi segni di vitalità. Un brindisi tra il titolare del ristorante, Roberto Frifrì, la proprietaria del locale, Rosella Gaeta ed il sindaco Sandro Sborgia, presente per incoraggiare il ritorno al lavoro di Roberto in quel locale che pur non avendo riportato alcun danno fino a qualche mese fa era ancora intrappolato in un cuore cittadino diventato in pochi minuti zona rossa. Quattro anni e mezzo di sacrifici, spostamenti e traslochi, ma così come è avvenuto per l’intera categoria della novantina di colleghi, lo sconforto non è mai riuscito a prevalere sulla voglia di andare avanti sempre e comunque. Lui stesso non ha perso mai il sorriso e anche se questa riapertura è condizionata dal peso delle misure pandemiche, per garantire un servizio di ristorazione alle maestranze che già stanno operando per la ricostruzione in centro, E per dare il segnale dell'operatività Roberto Frifrì ha deciso di rimettersi ai fornelli un po’ prima rispetto alla data inizialmente prospettata.
La riapertura al pubblico per consumare pasti esclusivamente dai tavoli all'aperto, avverrà infatti dal 26 aprile. 
Un locale di contenute dimensioni che dunque sarà per ora principalmente riservato ai pasti degli operai della ricostruzione ma che fungerà anche da bar, riportando nel cuore di Camerino, un’attività assente dal 2016. L’abbraccio corale e simbolico che ha contraddistinto questo nuovo inizio è la spinta più forte per credere nel domani.

CC

IMG 20210419 123859

IMG 20210419 122158

IMG 20210419 123550

IMG 20210419 125952

dd
Pubblicato in Cronaca
Passata all’unanimità la mozione per il ripristino del punto nascite dell’ospedale Bartolomeo Eustachio. Nel testo, approvato nello scorso consiglio comunale di San Severino, anche due emendamenti che richiedono l’attivazione h24 del punto di pronto intervento e due posti di rianimazione.

Pietro Cruciani, capogruppo in consiglio per San Severino Marche 2.0 - Una città per tutti, si era astenuto dalla firma della mozione, presentata dalle altre forze di minoranza, in quanto aveva sperato in un documento siglato anche dalla maggioranza. Ai microfoni di Radio C1…inBlu ha comunque espresso soddisfazione per l’approvazione unanime, che testimonia unità di intenti in temi fondamentali come quello della sanità territoriale. Cruciani ha commentato: “Non sono stato tra i firmatari perché il mio desiderio era l’approvazione trasversale del documento. In sede di voto è avvenuto questo. Lo ritengo qualcosa di fondamentale. La chiusura voluta dalla giunta regionale a guida Ceriscioli era puramente politica, in quanto i requisiti previsti dalla legge per mantenere attivo il reparto nascite c’erano. Allineati con le vicende in atto a Fabriano abbiamo ottenuto questo grande successo e abbiamo dimostrato di essere uniti intorno ai temi importanti per la città. La battaglia è stata portata avanti per anni dal comitato cittadino per il nostro ospedale, con la raccolta di più di duemila firme e con i ricorsi al TAR arrivati in Consiglio di Stato, tribunali che non hanno espresso pareri di sorta. Ora la petizione si rivolge all’amministrazione regionale, al Presidente Acquaroli e all’assessore regionale alla sanità. Saltamartini, ai tempi del suo mandato come sindaco di Cingoli, si è sempre battuto per la sanità del territorio e più volte ha partecipato alle riunioni del nostro comitato cittadino appoggiando le nostre rivendicazioni. Speriamo possa ricordare le sue posizioni ora che siede dall’altra parte del tavolo: ci aspettiamo solidarietà da parte sua. Le nostre richieste sono congrue, non chiediamo altro che di ripristinare ciò che ci è stato tolto nel 2016, con l’aggiunta dei due posti di terapia intensiva che sarebbero necessari per il reparto nascite e importantissimi anche alla luce delle ultime vicende legate al Coronavirus. A fine emergenza, quando il Covid center di Civitanova verrà smantellato, si dovrebbe pensare al mantenimento di quelle postazioni di terapia intensiva e rianimazione e ridistribuirle negli ospedali esistenti senza disperdere un patrimonio importante”.

GS

l.c.
Pubblicato in Politica
Mentre continua la polemica a distanza tra il sindaco di Camerino Sandro Sborgia e l’assessore regionale alla sanità Filippo Saltamartini, sul tema della carenza di medici nel presidio ospedaliero camerte interviene anche Roberto Paoloni, esponente del Partito Democratico ed ex sindaco di Bel forte del Chienti dove attualmente siede sui banchi della minoranza consiliare.

“Le parole dell' assessore Saltmartini mi hanno veramente infastidito soprattutto per il fatto che io mi sento molto vicino a Camerino – le parole di Roberto Paoloni - Non si possono dire certe frasi, come ha fatto il nostro assessore regionale, senza pensare alle conseguenze. Una cittadina millenaria per storia, dove è nata una delle prime università d'Italia, quindi del mondo, vera capitale culturale dell'entroterra maceratese e dell'Appennino ha il diritto di essere trattata con il dovuto rispetto. Sentire dire che Camerino non è la meta preferita dai medici, come se nulla fosse, è veramente una pugnalata ad un territorio ferito e distrutto dal terremoto che orgogliosamente, come ha sempre fatto, sta lottando per mettersi in piedi nuovamente. Camerino non è un luogo ameno tra le montagne, ma molto di più e merita rispetto e servizi adeguati e non certamente questa diatriba tra istituzioni”.

Compito di chi amministra ritengo sia di aiutare a risolvere i problemi e non accentuare i dissidi, garantendo sempre ai cittadini pari trattamento e rispetto senza valutare le differenze di ordine geografico, sociale e territoriale, come un demerito ma andrebbero invece valorizzate come una caratteristica e una opportunità – prosegue Paoloni - Camerino sa bene di non essere quella di un tempo, anche non troppo lontano, per mille motivi e situazioni avverse e anche scelte politiche errate, ma non ha bisogno che qualcuno ricordi questi limiti, ma ha invece bisogno di chi lavori per appianare certe disparità sociali. Ricordo che se il covid center di Civitanova fosse a pieno regime con il giusto organico promesso, ma mai reclutato, Camerino sarebbe un ospedale covid free – conclude - Continuare a dire che è sempre colpa di chi ci stava prima, diventa una scusa che non regge più. Gli amministratori, locali di qualsiasi colore politico dell'entroterra, devono aiutare il sindaco di Camerino e la sua amministrazione nelle sue battaglie, perché l'ospedale è di tutti noi.

f.u.
Pubblicato in Politica
Con l’Italia alla vigilia della riapertura, Appignano rischia di restare al palo perché può diventare zona rossa. Il sindaco Calamita la smetta con le scelte di casacca e ci dia una mano: il rosso nel Covid non è il colore del merito, ma della vergogna.

Parole dure quelle di Luca Buldorini, coordinatore della Lega Appignano e responsabile organizzativo del partito a livello regionale, sulla difficilissima situazione che sta vivendo la città, tra le poche delle Marche che vede crescere il numero dei soggetti positivi. Situazione per la quale chiama in causa il primo cittadino.

“Secondo i parametri introdotti dall’ultimo decreto ci sono le condizioni per fare dichiarare Appignano una specie di lazzaretto con tutte le ricadute sociali ed economiche negative del caso che ricadrebbero su una cittadina già allo stremo – le parole di Buldorini – Un paradosso di fronte alle imminenti riaperture in cui appare ancora più assurdo che il sindaco si limiti a consigliare l’osservanza delle regole e recitare orazioni funebri al bisogno. L’ amministrazione comunale ha avuto mesi e la collaborazione totale della Lega per fare la sua parte nel limitare i contagi e ritornare alla vita: perché si arrocca nella sua incapacità preferendo mantenere immacolata la casacca politica a spese dei cittadini? È arrivato il tempo che faccia un esame di coscienza e si rimbocchi le maniche con chi, come la Lega, non ha mai guardato al colore, ma alla salute degli appignanesi”.

“Siamo stati gli unici ad impegnarci per il contenimento dei contagi - ricorda Buldorini - test sierologici alla cittadinanza già nel corso della prima ondata, 4 termoscanner donati a scuole ed asilo, il suggerimento e la disponibilità alla collaborazione per instaurare controlli con l’aiuto dei volontari della protezione civile, l’avvio delle procedure per l’apertura di un centro vaccinale per cui abbiamo ricevuto la disponibilità da parte della Croce Rossa di Macerata per un’ambulanza e relativo equipaggio. Tutto mentre il sindaco Calamita e i suoi continuano a sperare nel buon Dio senza mettere in campo anche la risolutezza degli uomini solo perché gli uomini in questione sono della Lega

f.u.

Pubblicato in Politica
Reagire alla pandemia reinventadosi nel proprio lavoro. E' la storia di Pierluigi Uriani, cuoco di 27 anni, con importanti esperienze lavorative in cucine italiane ed europee, dalla Spagna alle più alte vette del Trentino. Un cuoco che unisce i colori della Campania, sua terra di origine, all'essenza delle Marche, dove ha lavorato fino a quando l'emergenza sanitaria non ha costretto alla chiusura il locale dove prestava la sua opera e, di conseguenza, la cassa integrazione per lui e per i suoi colleghi.

Pierluigi Uriani, però, ha saputo reagire iniziando a studiare un settore particolare della cucina, quello dei lieviti e in modo particolare del pane e della pizza. Una passione che ha poi condiviso attraverso i social, iniziando a postare foto e video delle sue creazioni con le relative spiegazioni dei procedimenti. Un'iniziativa di grande successo, che lo ha convinto ad aver intrapreso, almeno al momento, la strada giusta.

"Nelle mie creazioni credo che ci sia sempre un po’ di magia - confida Uriani - e so che, aldilà della passione, essa nasce direttamente dall’ambiente familiare e dalla qualità dei prodotti della mia terra, le mie amate Marche, prodotti con cui sono cresciuto e con cui ho ormai grande familiarità. Lo scorso marzo ognuno di noi ha dovuto fare i conti con le chiusure e la cassa integrazione, ma resto fiducioso, noi cuochi torneremo a deliziarvi e voi, cari clienti, a illuminarci la sala".

f.u.
Pubblicato in Cronaca
Dopo la conferenza stampa in cui Sandro Parcaroli, sindaco di Macerata, e Filippo Saltamartini, assessore regionale alla sanità, hanno spiegato le procedure che porteranno alla nascita del nuovo ospedale di Macerata, la discussione tra vecchia e nuova amministrazione regionale non si è ancora placata.

In mattinata, in una conferenza stampa appositamente convocata, l'ex assessore alla sanità, Angelo Sciapichetti, ha replicato alle affermazioni dell'attuale pari ruolo. Al centro della polemica le strategie di finanziamento e più in generale la politica sanitaria portata avanti nella scorsa legislatura dall'amministrazione Ceriscioli. Sciapichetti, ai microfoni di Radio C1... inBlu, ha dichiarato: "Tante bugie, tante inesattezze. Penso che sia del tutto legittimo avere progetti diversi rispetto alla precedente amministrazione. Quello che è inammissibile è che per suffragare la propria linea si utilizzino delle notizie false. Saltamartini a Macerata ha tentato di giustificare il suo no al project financing, metodo per altro utilizzato al nord da diverse regioni a guida Lega, come ad esempio il Galliera di Genova, utilizzando dati inesatti: forse dovrebbe informarsi meglio. Non ho problemi a sostenere un confronto pubblico: ho le carte, vedremo lui cosa potrà portare sul tavolo. Documenti alla mano non è vero che il DIPE ha dato parere negativo, per di più la nostra amministrazione non ha mai parlato di ospedale unico, ma di un ospedale di primo livello che non trascurerà le strutture 'periferiche', a cominciare da Camerino e San Severino, per poi arrivare a Tolentino. Quest'ultima struttura l'abbiamo finanziata interamente con 16 milioni di euro. Troppe inesattezze: bisogna avere la forza di portare avanti le proprie idee politiche senza infangare il lavoro di chi ha preceduto questa amministrazione".

L'attuale assessore alla sanità ha smorzato la polemica, affermando come l'unica preoccupazione della giunta Acquaroli sia quella di portare a compimento l'opera e dotare la città di Macerata del nuovo nosocomio: "La nostra posizione è chiara. Il punto fondamentale è che questo project financing in realtà non esiste, in quanto bocciato dal RUP e dalla Commissione della Regione per incongruenze tra i costi prefissati e quelli di realizzazione. I costi avrebbero impegnato la Regione fino al 2050 per un importo prossimo agli 800 milioni. Riteniamo che si possa finanziare autonomamente il progetto tramite Cassa Depositi e Prestiti e senza per altro pagare tassi prossimi al 5%. Per me la polemica può anche cessare: a questo punto è nostra responsabilità costruire l'ospedale di primo livello a Macerata. Ritengo assurdo che le delibere fatte dalla Regione Marche, che individuano un DEA di primo livello a Macerata, siano sconosciute ai dirigenti del Partito Democratico: l'ipotesi originaria di realizzazione non è configurabile, perchè in quanto bocciata non si configura effettivamente nella realtà concreta, non esiste".

Lorenzo Cervigni
Pubblicato in Cronaca
Un altro tassello che si aggiunge alla crescita della zona Pace di Tolentino.

È la nuova struttura dei campi da tennis che è stata inaugurata questa mattina e che si aggiunge all’idea che l’amministrazione Pezzanesi vuole dare alla crescita della città, tanto che nella stessa zona sorgeranno una nuova fermata ferroviaria ed il campus scolastico.

Il nuovo centro è costituito da sette campi da tennis di cui uno centrale ipogeo in terra rossa, due campi in sintetico coperti e quattro di terra rossa coperti con una struttura movibile nel periodo estivo. A questi si aggiungono due campi da padel, la struttura del bar e del ristorante.

IMG 7525

“Un progetto - dice il sindaco - reso possibile grazie al forte credo per il project financing e alla vendita della vecchia area dei campi da tennis, dove abbiamo introitato un milione e 400 mila euro. Una cifra molto importante che ha fatto da volano a tutto il resto dell’operazione. Il Comune può e deve valorizzare le sue proprietà, se da quella valorizzazione cresce il suo patrimonio e si raggiungono obiettivi come questo. È una visione imprenditoriale della politica e dell’amministrazione che in questi nove anni ho cercato di portare alla città”.


Per la realizzazione e gestione della struttura è stata costituita una associazione temporanea permanente formata da Progetto Impresa 2.0, Mancini Ilio Impianti, Tennis Service e Associazione Tennis Tolentino che andrà a gestire il nuovo centro.

Il contratto di disponibilità prevede una spesa totale di 3 milioni e 407mila euro, comprensiva dei costi di manutenzione ordinaria e straordinaria per dieci anni.

“Se oggi possiamo inaugurare quella struttura lo dobbiamo anche al cuore - ha detto il sindaco Giuseppe Pezzanesi - . L’abbiamo pensata, desiderata e avviata dalla prima legislatura. Si pensava ad un progetto più piccolo, poi ci siamo immersi in anni di lavoro che ci hanno portato a questa soluzione. Qualcuno pensa che i lavori pubblici arrancano e che ci vogliano anni per portarli a termine, in questo caso sono stati necessari solo 8 mesi per vedere la struttura terminata”.

IMG 7517

Poi ha approfittato per togliersi qualche sassolino dalla scarpa: “Qualcuno, impropriamente, ha scritto che il falso mito dell’industrializzazione di Tolentino sta morendo, ma io voglio dire a queste persone che non conoscono la nostra realtà. Le nostre aziende, nonostante il Covid, investono, assumono e crescono, tanto che abbiamo previsto 20 ettari di nuovi insediamenti: noi ci crediamo con loro e la verità non la può cancellare nessuno”. L’affondo anche nei confronti di chi è da sempre stato contrario agli appartamenti al posto delle Sae: “Tra  20 giorni consegneremo altri appartamenti a Borgo Rancia - ha detto -  per lasciare poi un importante patrimonio immobiliare alla città. È bene ringraziare il commissario Legnini che, insieme a noi, ha intrapreso una strada per la ricostruzione che ci sta facendo camminare spediti. Ma la ricostruzione deve andare di pari passo con la crescita della città”.

La struttura sarà gestita dall’associazione Tennis Tolentino: “Questa - ha detto il sindaco rivolgendosi al presidente Marco Sposetti - deve essere una struttura che possa far crescere bene i giovani di tutta la comunità e ottenere successo”.

Ha accolto l’invito il presidente dell’associazione sportiva tolentinate: “Da oggi pomeriggio arriva la parte più divertente: la nostra vita è il tennis e torneremo a fare questo lavoro con grande gioia e soddisfazione. Questo impianto ci consente di lavorare a qualsiasi livello, dai 4 anni fino agli atleti professionisti. Possiamo puntare in alto. sia in termini di formazione che manifestazioni da organizzare. Nel 2022 proveremo a organizzare il primo torneo nazionale giovanile. Il comitato regionale ci ha dato appoggio assoluto”.

IMG 7499

Ma la novità è stata portata dal consigliere regionale Jessica Marcozzi, mamma della campionessa Elisabetta Cocciaretto, impegnata per le gare in Romania che ha voluto inviare un videomessaggio per l’inaugurazione: “Ho voluto fare una sorpresa a mia figlia - ha detto la Marcozzi - , lei è molto legata a questa terra perché nel lockdown si è allenata a Matrelica. Chiederò il Centro Federale nelle Marche. Io ho girato il mondo con Elisabetta e questa realtà tolentinate è un fiore all’occhiello per il nostro territorio. Abbiamo la Giorgi e la Cocciaretto che sono marchigiane e credo che se lo meritino tutto questo riconoscimento. Mi auguro che questo sogno possa realizzarsi”. 

Così, nel momento in cui lo sport soffre per via della pandemia, Tolentino rilancia e lo fa con nuovi impianti a disposizione della comunità: “Una giornata come quella di oggi ci voleva proprio - ha detto il presidente regionale Coni, Fabio Luna - . Il Coni ha puntato molto sulla riqualificazione degli impianti sportivi: nella nostra regione ci sono in campo lavori su oltre 200 impianti per una spesa complessiva di oltre 50 milioni di euro. Questo impegno viene preso perchè, è vero che vorremmo tutti veder nascere qui la futura medaglia d’oro alle prossime olimpiadi, ma ciò che conta veramente è la consapevolezza che, investire nello sport significa investire nel futuro della comunità”.

L'approfondimento con altre interviste nella prossima edizione del settimanale L'Appennino Camerte

GS


Pubblicato in Cronaca
Non sono passate inosservate le affermazioni fatte  ai microfoni di Radio C1 inBlu dall'assessore alla sanità regionale Filippo Saltamartini che ha parlato di strumentalizzazione politica in ordine alla presa di posizione del sindaco Sandro Sborgia sulla mancata destinazione di medici all'ospedale di Camerino diversamente disposta per i nosocomi di Macerata e Civitanova.   
"Dichiarazioni a dir poco imbarazzanti- le definisce il primo cittadino di Camerino Sandro Sborgia- sia per il loro vuoto contenuto e sia perché provengono da chi rappresenta e gestisce la sanità di una regione come l'assessore Saltamartini, il quale non risponde nel merito, ma cerca di buttarla in politica.  Non so se si sia ancora reso conto della grande responsabilità che gli è stata affidata nonchè della delicatezza del servizio che lui dirige, o meglio che cerca di dirigere. Io credo- ribatte Sborgia-  che non abbia ancora la percezione di quale sia il suo ruolo; innanzitutto l'assessore non risponde nel merito su un tema come quello della sanità che non ha colore politico: non è di destra, nè di sinistra o di centro  perché  la sanità è di tutti e la guerra che noi stiamo portando avanti, se guerra la vogliamo chiamare così come la vogliono buttare sempre in rissa, è una battaglia di civiltà àffinché il diritto alle cure sia garantito anche a chi vive in quelli che sono i territori più disagiati e soprattutto a coloro che vivono emergenze  sulle emergenze- continua il sindaco-.  Questo forse Saltamartini non lo ha ancora capito o probabilmente stenta a capirlo;  le popolazioni  dell'entroterra sono da sempre le più svantaggiate ed è per questo che le istituzioni debbono essere ancora  più vicine a queste persone. Quindi,  non posso che meravigliarmi quando un assessore alla sanità che è colui che dirige la politica sanitaria di un'intera regione arriva a fare delle affermazioni a dir poco disarmanti.
Con tutta probabilità l'assessore alla sanità ha qualche problema di autorevolezza in quanto, se le dichiarazioni che fa poi vengono smentite dagli atti amministrativi che la dirigenza sanitaria pone in essere, evidentemente in 8 mesi di gestione, mi pare che sia ancora in alto mare e che non possa avere alcuna credibilità.  Credo invece che se lui  volesse cominciare un percorso, possiamo anche suggerirgli quali provvedimenti immediatamente prendere.  Si potrebbe partire ad esempio proprio dal piano pandemico che è un atto di giunta regionale e che, se vogliono, possono cambiare in 5 minuti.
L'affermazione che poi trovo veramente assurda- sottolinea Sborgia-, è quella secondo cui i medici non vogliono venire a Camerino e che dimostra quanto l'assessore sia lontano dal mondo sanitario.  Sarebbe il caso forse, che ripensasse al ruolo che lui ricopre perchè probabilmente si sta scoprendo la sua assoluta inadeguatezza. 
Il fatto poi che dopo 8 mesi la sanità regionale continui ad essere  ancora gestita dagli stessi dirigenti dell'amministrazione di centro-sinistra che c'era prima, la dice lunga su quale sia l'autorevolezza di questi quattro scappati di casa.
Lascio pertanto ogni commento ai cittadini. Per quanto riguarda noi, sappiamo invece che nessuna delle azioni che metteranno in campo passerà inosservata e resteremo  vigili come siamo stati i vigili fino adesso nel prendere posizione ogni volta che cercheranno di far del male all'ospedale e ai cittadini dell'intero entroterra  perché . rimarca il primo cittadino- l'ospedale non è solo della città di Camerino.  Ecco perché invito i cittadini a prendere consapevolezza, a prendere coscienza e l'invito non riguarda  solo i cittadini camerti e del circondario, ma anche quelli di San Severino, Tolentino, Macerata e quelli stessi di Civitanova, proprio perchè la sanità deve essere di tutti e tutti debbono vigilare a che, quel diritto che la nostra Carta Costituzionale sancisce di avere le stesse cure che vengono offerte ad altri cittadini, sia garantito a tutti alla stessa maniera.  Ecco perché invito anche i cittadini della costa a interessarti di questa situazione, perché la sanità non ha colore e non ha distinzione territoriale; il tentativo di dividere i comuni o le rappresentanze, veramente lascia il tempo che trova e nemmeno va considerato.  Questa è una battaglia di civiltà che noi porteremo avanti con tutte le nostre forze, chiaramente nel rispetto della legge e delle norme, ma sappiano che le norme ci sono e, le  faremo valere- conclude Sborgia- . C'è ancora un giudice a Berlino, come qualcuno sa, e quindi non esiteremo a rivolgerci anche a lui, se sarà necessario".

c.c.
Pubblicato in Politica

Radioc1inblu

Radio FM e Internet
P.za Cavour, 8
62032 Camerino (MC)

Tel - Fax 0737.633180
Cellulare: 335.5367709

radioc1inblu@gmail.com

L'Appennino Camerte

Settimanale d'informazione dal 1921
Piazza Cavour, 8
62032 Camerino (MC)

Tel - Fax: 0737.633180
Cell: 335.5367709

appenninocamerte@gmail.com

Scopri come abbonarti

Questo sito utilizza i cookie

Puoi accettare e proseguire la navigazione o per maggiori informazioni Per saperne di piu'

Approvo
Clicca per ascolare il testo