Sabato 13 dicembre Camerino ha vissuto una mattinata di particolare rilievo istituzionale e sociale con l’inaugurazione della nuova sede della Fondazione Casa Amica, la casa di riposo della Città donata dalla Croce Rossa Italiana, e con il taglio del nastro della rinnovata sede CRI cittadina. All’evento hanno preso parte il sindaco di Camerino Roberto Lucarelli, il presidente del Consiglio regionale Gianluca Pasqui, il presidente della Fondazione Casa Amica Angelo Montaruli, la vicepresidente nazionale della Croce Rossa Italiana Debora Diodati, il presidente del Comitato CRI di Camerino Gianfranco Broglia e l’arcivescovo di Camerino-San Severino Marche, Francesco Massara.


La nuova sede della Fondazione Casa Amica rappresenta un traguardo molto importante per Camerino, che può ora contare su una struttura moderna e dignitosa dedicata all’assistenza agli anziani. Il progetto, avviato nel 2022, ha comportato lavori per un investimento complessivo di circa 2,5 milioni di euro e consentirà di accogliere 35 ospiti, offrendo spazi adeguati e servizi pensati per garantire qualità della vita.
Nel corso della mattinata si è svolta anche l’inaugurazione della sede della Croce Rossa Italiana di Camerino, in via Leopardi, al termine degli interventi di riqualificazione energetica. La struttura è stata ufficialmente riconsegnata alla comunità insieme a tre nuove autoambulanze, che rafforzeranno in modo significativo la capacità di risposta ai bisogni sanitari e di emergenza del territorio.
“L’inaugurazione della nuova struttura destinata a casa di riposo, donata alla Croce Rossa Italiana, è sicuramente un passo importante che chiude un 2025 ricco di opere destinate a quelle generazioni che rappresentano il futuro, il presente e le radici della nostra comunità - spiega il sindaco Roberto Lucarelli - Non posso non ricordare che a maggio abbiamo inaugurato la nuova scuola Betti e oggi, con la nuova sede della Fondazione Casa Amica, andiamo finalmente a dare una sistemazione adeguata ai nostri nonni, ai nostri anziani, che sono un valore fondamentale e le vere radici della nostra città. È stata una giornata molto partecipata, con tante istituzioni e tante persone che hanno voluto visitare la nuova struttura. Questo è il segno evidente che si tratta di un’opera attesa dalla comunità da tantissimi anni, addirittura dal terremoto del 1997: un’attesa durata quasi trent’anni che oggi trova finalmente compimento. Il mio ringraziamento va a tutti coloro che erano presenti, a partire dal presidente del Consiglio regionale Gianluca Pasqui, al presidente della Fondazione Casa Amica Angelo Montaruli e a tutto il consiglio di amministrazione. Un grazie particolare a Sua Eccellenza monsignor Francesco Massara, che con la sua benedizione e il suo intervento ha ricordato l’importanza profonda di questa giornata. Ringrazio inoltre il Comitato locale della Croce Rossa di Camerino, rappresentato dal presidente Gianfranco Broglia. Il grazie più grande va però a chi ha voluto fortemente la realizzazione di questa struttura, ossia la Croce Rossa Italiana. Grazie alla vicepresidente nazionale Debora Diodati, presente oggi a Camerino, ma anche al presidente nazionale Rosario Maria Gianluca Valastro, che in questi mesi ha dimostrato una costante attenzione e una presenza concreta, dando un segnale forte della vicinanza della Croce Rossa Italiana ai territori più colpiti dal sisma. Questa struttura va verso quella che è la ricostruzione della città, che sta vedendo mese dopo mese i suoi frutti, grazie all’operato del Commissario straordinario Guido Castelli, che, in stretta collaborazione con l’amministrazione, sta portando importanti risultati mese dopo mese. Inoltre è una delle tante donazioni che la Croce Rossa Italiana ha fatto alla città di Camerino: basti ricordare che nel 2020 donò anche una parte del campus dell’Università, a testimonianza di una solidarietà autentica e continua. Da mercoledì prossimo prenderà avvio il nuovo percorso della casa di riposo, con il trasferimento dei venticinque ospiti attualmente ospitati negli appartamenti a Le Mosse, per arrivare progressivamente a una residenzialità complessiva di trentacinque posti. Un ringraziamento finale va a tutte le imprese, ai professionisti che hanno contribuito alla realizzazione di questa importante opera e, soprattutto, alle operatrici e agli operatori che nei prossimi giorni inizieranno il loro lavoro: sono certo che sapranno garantire un servizio di eccellenza in una struttura che rappresenta un vero motivo di orgoglio per tutta la comunità”.

“Quella di oggi è stata una giornata importante - dichiara il presidente del Consiglio regionale, Gianluca Pasqui - È stata inaugurata la nuova casa di riposo Casa Amica, una donazione della Croce Rossa Nazionale grazie all’impegno dell’allora presidente nazionale della Croce Rossa Francesco Rocca e del presidente della Croce Rossa locale Gianfranco Broglia. Un risultato che si è potuto concretizzare anche attraverso un’attività estremamente significativa portata avanti dall’amministrazione comunale guidata dal sindaco Roberto Lucarelli. Si tratta di un intervento fondamentale per quella che deve essere la ricostruzione sociale e culturale di questi territori, che sono ripartiti grazie a interventi portati avanti dalle istituzioni e diretti alle fasce di età, ai meno giovani e naturalmente ai più giovani. Dopo l’inaugurazione della scuola, che rappresenta un’opera di grande rilievo su scala regionale e del cratere sismico, oggi l’inaugurazione della casa di riposo. Per questo ringrazio la Croce Rossa, l’amministrazione comunale e il sindaco Lucarelli, la Fondazione Casa Amica, guidata dal presidente Angelo Montaruli, che dà un contenuto di competenza e di guida estremamente importante e a garanzia della quotidianità che rivolgiamo ai nostri anziani”.


La nuova sede della Fondazione Casa Amica rappresenta un traguardo molto importante per Camerino, che può ora contare su una struttura moderna e dignitosa dedicata all’assistenza agli anziani. Il progetto, avviato nel 2022, ha comportato lavori per un investimento complessivo di circa 2,5 milioni di euro e consentirà di accogliere 35 ospiti, offrendo spazi adeguati e servizi pensati per garantire qualità della vita.
Nel corso della mattinata si è svolta anche l’inaugurazione della sede della Croce Rossa Italiana di Camerino, in via Leopardi, al termine degli interventi di riqualificazione energetica. La struttura è stata ufficialmente riconsegnata alla comunità insieme a tre nuove autoambulanze, che rafforzeranno in modo significativo la capacità di risposta ai bisogni sanitari e di emergenza del territorio.
“L’inaugurazione della nuova struttura destinata a casa di riposo, donata alla Croce Rossa Italiana, è sicuramente un passo importante che chiude un 2025 ricco di opere destinate a quelle generazioni che rappresentano il futuro, il presente e le radici della nostra comunità - spiega il sindaco Roberto Lucarelli - Non posso non ricordare che a maggio abbiamo inaugurato la nuova scuola Betti e oggi, con la nuova sede della Fondazione Casa Amica, andiamo finalmente a dare una sistemazione adeguata ai nostri nonni, ai nostri anziani, che sono un valore fondamentale e le vere radici della nostra città. È stata una giornata molto partecipata, con tante istituzioni e tante persone che hanno voluto visitare la nuova struttura. Questo è il segno evidente che si tratta di un’opera attesa dalla comunità da tantissimi anni, addirittura dal terremoto del 1997: un’attesa durata quasi trent’anni che oggi trova finalmente compimento. Il mio ringraziamento va a tutti coloro che erano presenti, a partire dal presidente del Consiglio regionale Gianluca Pasqui, al presidente della Fondazione Casa Amica Angelo Montaruli e a tutto il consiglio di amministrazione. Un grazie particolare a Sua Eccellenza monsignor Francesco Massara, che con la sua benedizione e il suo intervento ha ricordato l’importanza profonda di questa giornata. Ringrazio inoltre il Comitato locale della Croce Rossa di Camerino, rappresentato dal presidente Gianfranco Broglia. Il grazie più grande va però a chi ha voluto fortemente la realizzazione di questa struttura, ossia la Croce Rossa Italiana. Grazie alla vicepresidente nazionale Debora Diodati, presente oggi a Camerino, ma anche al presidente nazionale Rosario Maria Gianluca Valastro, che in questi mesi ha dimostrato una costante attenzione e una presenza concreta, dando un segnale forte della vicinanza della Croce Rossa Italiana ai territori più colpiti dal sisma. Questa struttura va verso quella che è la ricostruzione della città, che sta vedendo mese dopo mese i suoi frutti, grazie all’operato del Commissario straordinario Guido Castelli, che, in stretta collaborazione con l’amministrazione, sta portando importanti risultati mese dopo mese. Inoltre è una delle tante donazioni che la Croce Rossa Italiana ha fatto alla città di Camerino: basti ricordare che nel 2020 donò anche una parte del campus dell’Università, a testimonianza di una solidarietà autentica e continua. Da mercoledì prossimo prenderà avvio il nuovo percorso della casa di riposo, con il trasferimento dei venticinque ospiti attualmente ospitati negli appartamenti a Le Mosse, per arrivare progressivamente a una residenzialità complessiva di trentacinque posti. Un ringraziamento finale va a tutte le imprese, ai professionisti che hanno contribuito alla realizzazione di questa importante opera e, soprattutto, alle operatrici e agli operatori che nei prossimi giorni inizieranno il loro lavoro: sono certo che sapranno garantire un servizio di eccellenza in una struttura che rappresenta un vero motivo di orgoglio per tutta la comunità”.

“Quella di oggi è stata una giornata importante - dichiara il presidente del Consiglio regionale, Gianluca Pasqui - È stata inaugurata la nuova casa di riposo Casa Amica, una donazione della Croce Rossa Nazionale grazie all’impegno dell’allora presidente nazionale della Croce Rossa Francesco Rocca e del presidente della Croce Rossa locale Gianfranco Broglia. Un risultato che si è potuto concretizzare anche attraverso un’attività estremamente significativa portata avanti dall’amministrazione comunale guidata dal sindaco Roberto Lucarelli. Si tratta di un intervento fondamentale per quella che deve essere la ricostruzione sociale e culturale di questi territori, che sono ripartiti grazie a interventi portati avanti dalle istituzioni e diretti alle fasce di età, ai meno giovani e naturalmente ai più giovani. Dopo l’inaugurazione della scuola, che rappresenta un’opera di grande rilievo su scala regionale e del cratere sismico, oggi l’inaugurazione della casa di riposo. Per questo ringrazio la Croce Rossa, l’amministrazione comunale e il sindaco Lucarelli, la Fondazione Casa Amica, guidata dal presidente Angelo Montaruli, che dà un contenuto di competenza e di guida estremamente importante e a garanzia della quotidianità che rivolgiamo ai nostri anziani”.
Il gesto simbolico della prima pietra posata sul cemento, ha dato l’avvio alla costruzione della nuova struttura di assistenza per anziani “Casa Amica” che sarà realizzata nell’area di Vallicelle a Camerino. Un'azione resa possibile da Croce Rossa Italiana in coordinamento col comune di Camerino e con l’apporto di vari partner.
A lungo attesa, l’opera si avvale del progetto donato dalla Scuola di architettura e design dell’Università di Camerino.
Una volta realizzata, la struttura garantirà accoglienza diurna e notturna alle persone anziane e, oltre all’assistenza medica, offrirà agli ospiti anche l'opportunità di svolgere attività ricreative e di socializzazione.
Un fondamentale passaggio,segno di vicinanza,amicizia e solidarietà, sottolineato in tutti gli interventi che hanno preceduto la cerimonia e che, in una sala consiliare gremita di volontari nonché autorità civili e militari, a partire dal sindaco di Camerino Roberto Lucarelli hanno visto prendere la parola il vicepresidente della CRI d’Italia Rosario Valastro, il segretario della commissione sanità in Senato Elena Leonardi, il vicepresidente del consiglio regionale Gianluca Pasqui, i presidenti di Croce Rossa comitato di Camerino Gianfranco Broglia e della fondazione “Casa Amica” Sante Elisei, il responsabile Area manager Marche di BNL Valerio Principi.

A lungo attesa, l’opera si avvale del progetto donato dalla Scuola di architettura e design dell’Università di Camerino.
Una volta realizzata, la struttura garantirà accoglienza diurna e notturna alle persone anziane e, oltre all’assistenza medica, offrirà agli ospiti anche l'opportunità di svolgere attività ricreative e di socializzazione.
Un fondamentale passaggio,segno di vicinanza,amicizia e solidarietà, sottolineato in tutti gli interventi che hanno preceduto la cerimonia e che, in una sala consiliare gremita di volontari nonché autorità civili e militari, a partire dal sindaco di Camerino Roberto Lucarelli hanno visto prendere la parola il vicepresidente della CRI d’Italia Rosario Valastro, il segretario della commissione sanità in Senato Elena Leonardi, il vicepresidente del consiglio regionale Gianluca Pasqui, i presidenti di Croce Rossa comitato di Camerino Gianfranco Broglia e della fondazione “Casa Amica” Sante Elisei, il responsabile Area manager Marche di BNL Valerio Principi.

« È il coronamento di un sogno – ha esordito Lucarelli - Croce Rossa oggi dona una struttura che la città attende dal 1997. Tutte le amministrazioni che si sono susseguite hanno lavorato per garantire una degna “casa per l’assistenza” delle persone anziane, fascia più debole e fragile della comunità. Nel 2016 eravamo pronti per inaugurare nel centro di Camerino la sistemazione appena ristrutturata dell’ex ospedale che avrebbe garantito 80 posti letto, poi è arrivata la notte del 26 ottobre e abbiamo ricominciato una corsa. Nel 2017 il presidente del comitato camerte di CRI Gianfranco Broglia ci ha prospettato questo dono che noi abbiamo accolto a braccia aperte. Oggi dico grazie alla Croce Rossa nazionale perché è davvero importante arrivare ala fine di una procedura che, così come tutte le opere che stanno partendo in questi anni, ha i suoi tempi e le sue difficoltà. Sono certo dell’impegno costante e quotidiano che verrà dispiegato – ha concluso-. Quello che chiediamo è velocità di realizzazione».
Nel portare innanzitutto il saluto del presidente Francesco Acquaroli, il vicepresidente del consiglio regionale Gianluca Pasqui, da cittadino ed ex sindaco di Camerino, ha sottolineato con emozione il valore di un’opera a lungo desiderata per dare giusta e degna ospitalità alle persone anziane.
«Quella di oggi è una giornata di gioia e di festa, con un pensiero rivolto al futuro».
Contrapposta alle tante situazioni di drammatica devastazione prodotte dal sisma del 2016, c’è oggi «una giornata straordinaria, per questa città e per la sua montagna per l’intera regione, una giornata – ha detto Pasqui – che è un simbolo per tutta la nazione».
Nel ringraziare coloro che a tutti i livelli hanno reso possibile un traguardo aspettato da oltre vent’anni, Pasqui ha voluto sottolineare come il periodo difficile del post sisma sia stato caratterizzato da uno Stato presente con istituzioni come Croce Rossa che nell’immediato, fattivamente e in concreto, sono riuscite a dare alla comunità quello che serviva, a offrire certezze per rimanere e affrontare un futuro».
A evidenziare il prezioso operato del mondo del volontariato che in tante situazioni emergenziali e socio- sanitarie, rende grandi le Marche e l’Italia, il senatore Elena Leonardi, felice di presenziare alla posa della prima pietra della nuova “Casa Amica”, opera «importantissima per una comunità e per tutto l’entroterra della provincia di Macerata. Noi abbiamo un dovere che è quello di aiutare e di tutelare soprattutto le persone più fragili,e in primo luogo i ‘nonni d’Italia’ che hanno contribuito a fare grande la nostra nazione e a costruire le nostre comunità e portarle avanti negli anni. Persone che nella fase più delicata della loro vita, hanno bisogno di una struttura che li possa accogliere, garantire un servizio, tenerli ancorati alle proprie radici territoriali. Sono proprio loro ad aver dimostrato la maggiore caparbietà a restare in queste terre. La struttura che sorgerà a Camerino è significativa perché riconosce l’importanza di mantenere dei servizi in un entroterra la cui fragilità il sisma ha acuito. Io la definirei anche una infrastruttura – ha concluso- in quanto consente di avere un punto di riferimento, di mantenere attiva la comunità e di avere una prospettiva».
Visibilmente commosso nel ricordare i passaggi di un progetto partito 5 anni fa e tortuosamente approdato oggi ad un passaggio significativo, al ruolo ricoperto da Croce Rossa nell’emergenza del terremoto, Gianfranco Broglia ha accostato l’impegno fattivo dell’associazione umanitaria nell’adoperarsi anche per la costruzione degli alloggi per universitari di Unicam, per il sostegno psicologico alla comunità durato due anni, nonché per l’avvio di due cantieri di costruzione di centri polifunzionali, attualmente in fase di realizzazione l’uno a Muccia e l’altro a Valfornace.
«Caratteristica della nostra comunità è la sua longevità – ha affermato Sante Elisei – Una caratteristica che ha bisogno di strutture e servizi, senza i quali la comunità si impoverisce e rischia di perdere popolazione. Credo che questa festa ci porti anche quella speranza che purtroppo vedo affievolirsi tra i nostri concittadini, di vedere ricostruite le proprie case ma anche servizi. Servizi che per Camerino, centro principale di una montagna in difficoltà, debbono per forza andare avanti. Questa speranza oggi ce l’ha data la Croce rossa italiana e la sua unità sisma che, di fronte all’iter incredibilmente difficoltoso di questo progetto, non ha mollato di un centimetro e non si è arresa».
I valori della sostenibilità sociale e della responsabilità sono stati al centro dell’intervento del responsabile dell’Area Marche BNL Valerio Principi:«Valori che come banca cerchiamo di dimostrare non solo a parole ma anche nei fatti; un esempio è la nostra partnership con Telethon che ha portato a raccogliere 300 milioni di euro da destinare alla ricerca nell’ambito delle malattie rare e genetiche. Un altro esempio è quello portato avanti attraverso la fondazione BNL in occasione di eventi calamitosi che è già avvenuto per situazioni specifiche e, nel caso di Camerino, per aiutare CRI nel finanziare un’opera a medio- lungo termine. Questo è avvenuto grazie alla generosità di dieci mila persone, fra colleghi Bnl e clienti, che hanno donato oltre 500mila euro».

In chiusura, prima del gesto simbolico della prima pietra, le parole del vicepresidente nazionale di CRI Rosario Valastro, dettosi orgoglioso dei componenti l’unità sisma per come hanno rappresentato la croce rossa italiana. Rimarcati i tratti principali di umanità e attenzione verso i più vulnerabili dell’organismo umanitario, ha festeggiato l’ennesima opera che dallo stesso viene donata ai territori.
«In un contesto economico e normativo complesso come quello attuale, ne abbiamo 16 in programma di cui dieci già consegnate e altre di cui è stata poggiata la prima pietra come quella di Camerino. Questa per noi è l’ennesima manifestazione d’orgoglio e soprattutto di onore per come abbiamo dato risposta alla fiducia degli italiani e dei donatori.
Per una associazione umanitaria, la fiducia è la prima cosa e si sposa alla competenza. Saper rispondere con competenza alle richieste di chi ha bisogno di aiuto, è saper rispondere bene con integrità a chi dà anche un solo euro. Questa è per noi la scommessa».
Oltre a Bnl, partner di supporto dell’iniziativa sono l’Ambasciata di Berna,il Caf America, Becton Dickinson e Croce Rossa Svizzera.
Quale messaggio per il futuro, dopo che nel 2020 l’associazione ha donato alloggi per studenti ad Unicam, il vicepresidente di Cri si è augurato che la struttura di casa Amica che sarà certamente d’aiuto alla popolazione anziana «possa essere anche un trait d’union tra i giovani e gli anziani. Io credo che da esperienza e innovazione, possiamo davvero costruire una società più inclusiva, una società migliore,attenta agli uni e agli altri».

A seguire hanno avuto luogo una breve visita all’area di costruzione della nuova “Casa amica” e, presso la sede del comitato di Croce Rossa di viale Giacomo Leopardi, l'inaugurazione dello "sportello sociale" con tutti gli ospiti della giornata e con l’intervento della coordinatrice Mirella Buccolini.
Si tratta di un punto d’accesso che all’intera comunità, al singolo cittadino e alle famiglie, permetterà un riferimento per chiedere indicazioni su come poter beneficiare dei servizi che Croce Rossa e strutture di socio – assistenza, possono offrire alla persona.
C.C.
Nel portare innanzitutto il saluto del presidente Francesco Acquaroli, il vicepresidente del consiglio regionale Gianluca Pasqui, da cittadino ed ex sindaco di Camerino, ha sottolineato con emozione il valore di un’opera a lungo desiderata per dare giusta e degna ospitalità alle persone anziane.
«Quella di oggi è una giornata di gioia e di festa, con un pensiero rivolto al futuro».
Contrapposta alle tante situazioni di drammatica devastazione prodotte dal sisma del 2016, c’è oggi «una giornata straordinaria, per questa città e per la sua montagna per l’intera regione, una giornata – ha detto Pasqui – che è un simbolo per tutta la nazione».
Nel ringraziare coloro che a tutti i livelli hanno reso possibile un traguardo aspettato da oltre vent’anni, Pasqui ha voluto sottolineare come il periodo difficile del post sisma sia stato caratterizzato da uno Stato presente con istituzioni come Croce Rossa che nell’immediato, fattivamente e in concreto, sono riuscite a dare alla comunità quello che serviva, a offrire certezze per rimanere e affrontare un futuro».
A evidenziare il prezioso operato del mondo del volontariato che in tante situazioni emergenziali e socio- sanitarie, rende grandi le Marche e l’Italia, il senatore Elena Leonardi, felice di presenziare alla posa della prima pietra della nuova “Casa Amica”, opera «importantissima per una comunità e per tutto l’entroterra della provincia di Macerata. Noi abbiamo un dovere che è quello di aiutare e di tutelare soprattutto le persone più fragili,e in primo luogo i ‘nonni d’Italia’ che hanno contribuito a fare grande la nostra nazione e a costruire le nostre comunità e portarle avanti negli anni. Persone che nella fase più delicata della loro vita, hanno bisogno di una struttura che li possa accogliere, garantire un servizio, tenerli ancorati alle proprie radici territoriali. Sono proprio loro ad aver dimostrato la maggiore caparbietà a restare in queste terre. La struttura che sorgerà a Camerino è significativa perché riconosce l’importanza di mantenere dei servizi in un entroterra la cui fragilità il sisma ha acuito. Io la definirei anche una infrastruttura – ha concluso- in quanto consente di avere un punto di riferimento, di mantenere attiva la comunità e di avere una prospettiva».
Visibilmente commosso nel ricordare i passaggi di un progetto partito 5 anni fa e tortuosamente approdato oggi ad un passaggio significativo, al ruolo ricoperto da Croce Rossa nell’emergenza del terremoto, Gianfranco Broglia ha accostato l’impegno fattivo dell’associazione umanitaria nell’adoperarsi anche per la costruzione degli alloggi per universitari di Unicam, per il sostegno psicologico alla comunità durato due anni, nonché per l’avvio di due cantieri di costruzione di centri polifunzionali, attualmente in fase di realizzazione l’uno a Muccia e l’altro a Valfornace.
«Caratteristica della nostra comunità è la sua longevità – ha affermato Sante Elisei – Una caratteristica che ha bisogno di strutture e servizi, senza i quali la comunità si impoverisce e rischia di perdere popolazione. Credo che questa festa ci porti anche quella speranza che purtroppo vedo affievolirsi tra i nostri concittadini, di vedere ricostruite le proprie case ma anche servizi. Servizi che per Camerino, centro principale di una montagna in difficoltà, debbono per forza andare avanti. Questa speranza oggi ce l’ha data la Croce rossa italiana e la sua unità sisma che, di fronte all’iter incredibilmente difficoltoso di questo progetto, non ha mollato di un centimetro e non si è arresa».
I valori della sostenibilità sociale e della responsabilità sono stati al centro dell’intervento del responsabile dell’Area Marche BNL Valerio Principi:«Valori che come banca cerchiamo di dimostrare non solo a parole ma anche nei fatti; un esempio è la nostra partnership con Telethon che ha portato a raccogliere 300 milioni di euro da destinare alla ricerca nell’ambito delle malattie rare e genetiche. Un altro esempio è quello portato avanti attraverso la fondazione BNL in occasione di eventi calamitosi che è già avvenuto per situazioni specifiche e, nel caso di Camerino, per aiutare CRI nel finanziare un’opera a medio- lungo termine. Questo è avvenuto grazie alla generosità di dieci mila persone, fra colleghi Bnl e clienti, che hanno donato oltre 500mila euro».

In chiusura, prima del gesto simbolico della prima pietra, le parole del vicepresidente nazionale di CRI Rosario Valastro, dettosi orgoglioso dei componenti l’unità sisma per come hanno rappresentato la croce rossa italiana. Rimarcati i tratti principali di umanità e attenzione verso i più vulnerabili dell’organismo umanitario, ha festeggiato l’ennesima opera che dallo stesso viene donata ai territori.
«In un contesto economico e normativo complesso come quello attuale, ne abbiamo 16 in programma di cui dieci già consegnate e altre di cui è stata poggiata la prima pietra come quella di Camerino. Questa per noi è l’ennesima manifestazione d’orgoglio e soprattutto di onore per come abbiamo dato risposta alla fiducia degli italiani e dei donatori.
Per una associazione umanitaria, la fiducia è la prima cosa e si sposa alla competenza. Saper rispondere con competenza alle richieste di chi ha bisogno di aiuto, è saper rispondere bene con integrità a chi dà anche un solo euro. Questa è per noi la scommessa».
Oltre a Bnl, partner di supporto dell’iniziativa sono l’Ambasciata di Berna,il Caf America, Becton Dickinson e Croce Rossa Svizzera.
Quale messaggio per il futuro, dopo che nel 2020 l’associazione ha donato alloggi per studenti ad Unicam, il vicepresidente di Cri si è augurato che la struttura di casa Amica che sarà certamente d’aiuto alla popolazione anziana «possa essere anche un trait d’union tra i giovani e gli anziani. Io credo che da esperienza e innovazione, possiamo davvero costruire una società più inclusiva, una società migliore,attenta agli uni e agli altri».

A seguire hanno avuto luogo una breve visita all’area di costruzione della nuova “Casa amica” e, presso la sede del comitato di Croce Rossa di viale Giacomo Leopardi, l'inaugurazione dello "sportello sociale" con tutti gli ospiti della giornata e con l’intervento della coordinatrice Mirella Buccolini.
Si tratta di un punto d’accesso che all’intera comunità, al singolo cittadino e alle famiglie, permetterà un riferimento per chiedere indicazioni su come poter beneficiare dei servizi che Croce Rossa e strutture di socio – assistenza, possono offrire alla persona.
C.C.
Rischiano di essere licenziati 13 autisti di ambulanze, lavoratori dipendenti del Comitato di Croce Rossa di Camerino. A dirlo è in un comunicato a sua firma il presidente del Comitato Gianfranco Broglia, dopo che l'Asur ha richiesto indietro la somma di 300 mila euro.
Una determina del direttore di Area vasta 3, la numero 1695 del dicembre 2019, relativa alle rendicontazioni per i trasporti sanitari effettuati negli anni dal 2013 al 2016, ha stabilito infatti che"il comitato di Croce Rossa Italiana di Camerino deve restituire somme già percepite, mediante trattenuta mensile in 36 soluzioni, dell’ammontare a debito del Comitato di Camerino, per costi sostenuti ma non riconosciuti dalla stessa Area Vasta tre, per un totale complessivo di 310.802,92 euro.
Tutto ciò accade - si legge nella nota - nonostante la documentazione prodotta comprovante i costi effettivamente sostenuti ed i tentativi di addivenire a soluzione bonaria, dopo rispettivamente sei, cinque e quattro anni dalla chiusura dei bilanci, imponendo unilateralmente a questo comitato una trattenuta sui corrispettivi derivanti dai servizi eseguiti e ancora da eseguire.
Nonostante gli sforzi e l’encomiabile sostegno dei volontari operanti in questo comitato, far quadrare i conti non è chiaramente fattibile e continuare a svolgere i servizi commissionati dalla centrale operativa del 118 di Macerata e l’emergenza 118 sarà conseguentemente impossibile, con immaginabili ripercussioni su chi avrà bisogno dei servizi di trasporto sanitario, anche di emergenza – aggiunge il presidente – per i motivi anzidetti, ferma restando la decisa intenzione di far valere ogni diritto del comitato Cri di Camerino nelle sedi opportune, il prossimo consiglio direttivo sarà chiamato a valutare ogni passo necessario per affrontare la situazione, non ultimo quello di lasciare la convenzione Asur e licenziare tredici autisti di ambulanza, lavoratori dipendenti di questo Comitato"
Broglia si augura che l’Area vasta 3 possa rivedere la scelta fatta: "Dalla documentazione in nostro possesso più che un’applicazione della norma mi sembra una decisione volutamente sbagliata dell’Area vasta 3.
Nonostante quanto sopra -conclude il presidente del Comitato di Croce Rossa di Camerino- sono ancora fiducioso a che, nel reciproco rispetto della posizione di tutte le parti, la decisione adottata dall’Area vasta 3, possa incontrare un ragionevole ripensamento, nell’esclusivo e preminente interesse di una comunità intera, già sufficientemente provata negli ultimi anni".
c.c.
Una determina del direttore di Area vasta 3, la numero 1695 del dicembre 2019, relativa alle rendicontazioni per i trasporti sanitari effettuati negli anni dal 2013 al 2016, ha stabilito infatti che"il comitato di Croce Rossa Italiana di Camerino deve restituire somme già percepite, mediante trattenuta mensile in 36 soluzioni, dell’ammontare a debito del Comitato di Camerino, per costi sostenuti ma non riconosciuti dalla stessa Area Vasta tre, per un totale complessivo di 310.802,92 euro.
Tutto ciò accade - si legge nella nota - nonostante la documentazione prodotta comprovante i costi effettivamente sostenuti ed i tentativi di addivenire a soluzione bonaria, dopo rispettivamente sei, cinque e quattro anni dalla chiusura dei bilanci, imponendo unilateralmente a questo comitato una trattenuta sui corrispettivi derivanti dai servizi eseguiti e ancora da eseguire.
Nonostante gli sforzi e l’encomiabile sostegno dei volontari operanti in questo comitato, far quadrare i conti non è chiaramente fattibile e continuare a svolgere i servizi commissionati dalla centrale operativa del 118 di Macerata e l’emergenza 118 sarà conseguentemente impossibile, con immaginabili ripercussioni su chi avrà bisogno dei servizi di trasporto sanitario, anche di emergenza – aggiunge il presidente – per i motivi anzidetti, ferma restando la decisa intenzione di far valere ogni diritto del comitato Cri di Camerino nelle sedi opportune, il prossimo consiglio direttivo sarà chiamato a valutare ogni passo necessario per affrontare la situazione, non ultimo quello di lasciare la convenzione Asur e licenziare tredici autisti di ambulanza, lavoratori dipendenti di questo Comitato"
Broglia si augura che l’Area vasta 3 possa rivedere la scelta fatta: "Dalla documentazione in nostro possesso più che un’applicazione della norma mi sembra una decisione volutamente sbagliata dell’Area vasta 3.
Nonostante quanto sopra -conclude il presidente del Comitato di Croce Rossa di Camerino- sono ancora fiducioso a che, nel reciproco rispetto della posizione di tutte le parti, la decisione adottata dall’Area vasta 3, possa incontrare un ragionevole ripensamento, nell’esclusivo e preminente interesse di una comunità intera, già sufficientemente provata negli ultimi anni".
c.c.
