Sequestrate oltre mille piante di cactus estirpati dai deserti cileni, americani e messicani. Due le persone denunciate e 19 i collezionisti coinvolti nei traffici.
Questo il bilancio dell'operazione "Atacama" portata a termine dai carabinieri forestali di Ancona.

L'operazione si è conclusa nei giorni scorsi con il sequestro di 171 cactus detenuti illegalmente nella serra di un collezionista-trafficante residente in Provincia di Rimini.

L’intervento costituisce l’ultimo, in termini temporali di numerosi atti di Polizia Giudiziaria condotti nell’ambito dell’Operazione “Atacama”, finalizzata al contrasto del traffico illecito di cactus tutelati dalla CITES (Convezione di Washington sulla tutela delle specie animali e vegetali in via di estinzione) e considerati a elevatissimo rischio di estinzione.

Lo scorso febbraio, all’inizio delle attività investigative, erano state sequestrate a carico di un trafficante residente a Senigallia altre 930 piante, estirpate illegalmente nel corso di 7 viaggi in Cile e Argentina, e importate illecitamente – per aggirare i controlli – attraverso il sistema dell’invio di “pacchi postali” nell’Unione Europea in violazione della normativa CITES.

Dalle analisi forensi sono emerse inequivocabili evidenze comprovanti importazioni, esportazioni e commercio svolte dai due indagati con 10 trafficanti e collezionisti stranieri e 9 italiani, per un valore delle piante sequestrate stimato in oltre un milione di euro.

Oltre al valore economico, l’attività illegale sgominata riveste un elevato significato in particolar modo dal punto di vista della tutela ambientale; costituisce infatti un  danno elevato per l’ecosistema naturale l’asportazione dagli habitat di piante rare. Per questo motivo sono iniziati contatti con varie Autorità amministrative per poter procedere al “rimpatrio” nei paesi di origine delle piante sequestrate e alla reintroduzione nello specifico ambiente naturale, in particolare in Cile.

I due indagati, oltre alla confisca di tutte le piante, rischiano pene che vanno dall’arresto fino a due anni all’ammenda fino a 150mila euro.


GS

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Forze dell'ordine pronte ad intensificare i controlli in vista della Pasqua. Nonostante le restrizioni, infatti, il timore è che ci sia sempre qualche furbetto pronto a trasgredire le regole.
Per evitare di rendere vani gli sforzi fati finora, da questa notte, in occasione dei festeggiamenti pasquali, i militari della Compagnia dei Carabinieri di Tolentino saranno impegnati in massicci controlli notturni e diurni, impiegando da 20 fino a oltre 50 unità (in base agli orari) per il pattugliamento delle strade per evitare che i cittadini escano di casa e si muovano per festeggiare la Pasqua con amici o parenti o vadano ad fare scapagnate o pic-nic all'aria aperta.
Di comune accordo anche con le Polizie Locali, i Carabinieri faranno uso di droni e, soprattutto, di un uso specifico degli impianti di videosorveglianza comunali, in modo da individuare persone e mezzi in movimento e farli controllare dalle pattuglie in circuito. Non è escluso che con questo sistema i trasgressori possano ricevere le contravvenzioni direttamente a casa qualora non si riresca a fermarli per strada e sottoporli a controlli.
Questa serie dimassicci controlli andranno avanti fino a tutto i Lunedì dell'Angelo.
I militari della Compagnia, con questi servizi massicci, faranno in modo che i divieti e gli obblighi imposti dal Governo vengano rispettati. In caso contrario permangono le contravvenzioni amministrative di 400 o 800 Euro, a seconda dei casi, fino ad arrivare all'ipotesi in cui, ad essere fermata, dovesse essere una persona dichiarata positiva al Covid-19 o, comunque, con l'obbligo dell'isolamento domiciliare; in quel caso è previsto l'arresto da 3 a 18 mesi e l'ammenda da 500 a 5.000 Euro. 

Stesso impegno anche per i Carabinieri Forestali che controlleranno parchi e aree naturali protette.
Anche loro riserveranno  un’azione diffusa di controllo del territorio, rivolgendo una particolare attenzione alle zone rurali, riserve naturali e aree verdi attrezzate dove si è soliti fare le classiche “scampagnate”.
Già nei  giorni scorsi i Carabinieri Forestali hanno sorpreso persone ed escursionisti  intenti a passeggiare a piedi o percorrendo con mountain bike  sentieri di montagna, ricevendo sanzioni pari a 533,33 Euro.

GS

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