"L'amministrazione comunale di Camerino è entrata a gamba tesa nelle decisioni assunte da un'altra amministrazione mettendone in discussione l'autonomia di scelta".
È con queste parole che, a mezzo comunicato stampa, viene ad essere stigmatizzato  il parere contrario espresso  dalla giunta di Camerino nei confronti di quella di Fiastra, colpevole, secondo il sindaco Sandro Sborgia, di aver chiesto, per la propria scuola, di poter entrare a far parte dell'istituto comprensivo Monsignor Paoletti di Pieve Torina.


"Chi si comporta in questo modo - dichiara il sindaco di Fiastra, Sauro Scaficchia - dimostra di non avere chiaro cosa significhi amministrare seguendo principi di democrazia. Dimostra un assoluto non rispetto della libera scelta di una comunità, quella che rappresento in qualità di sindaco, che ha espresso un chiaro intento per quanto riguarda la questione. Se abbiamo fatto questa scelta l'abbiamo fatta per buone ragioni e in modo ponderato, non per fare dispetto a qualcuno.

Il comune di Fiastra – prosegue Scaficchia - ha esigenze differenti rispetto a quelle di una cittadina come Camerino, e sono le medesime esigenze degli altri comuni che fanno parte della strategia per le aree interne, per i quali la scuola ha un valore fondamentale in ottica ripartenza post sisma. Non a caso, dell'istituto comprensivo di Pieve Torina fanno già parte le scuole di Muccia, Valfornace e Visso. Non tollereremo alcuna intromissione in scelte che riguardano i bambini di Fiastra e le loro famiglie, scelte fatte in modo responsabile per tutelarne la dignità come alunni oggi, e come cittadini domani".
“Speranze? Poche, ma continuiamo a insistere”. Lo ha detto Massimo Citracca, primo cittadino di Valfornace, in merito alla chiusura delle filiali che il Cda di Banca Intesa ha deliberato per il prossimo ottobre. La decisione, notificata nei primi giorni di luglio, ha immediatamente attivato i campanelli d’allarme delle amministrazioni locali dell’alto maceratese (oltre a Valfornace, anche Fiastra perderà la sua filiale, ndr), che hanno immediatamente cercato un dialogo con i direttivi dell’istituto di credito e con i vertici regionali – il Presidente Acquaroli su tutti – , per scongiurare questa nuova fuga di servizi.

“È inutile prenderci in giro. In questi contesti l’home banking non funziona – spiega Citracca – . Valfornace è stata la prima a portare la fibra nella montagna maceratese, ma il servizio è comunque di difficile accesso per la nostra cittadinanza. Non si può chiedere ai nostri anziani di imparare a utilizzare un’app che a volte è complicata anche per i non nativi digitali, né tantomeno chiedere loro di fare chilometri per avere un servizio essenziale come la banca (la chiusura rende la filiale di Pieve Torina la più vicina a Valfornace, ndr).”

Citracca ha poi sottolineato come, sin dal giorno della notizia di chiusura, abbia immediatamente cercato un incontro con le alte sfere di Banca Intesa, oltre che con il governo regionale: “Con Sauro Scaficchia (sindaco di Fiastra, ndr) abbiamo subito scritto alla Regione per chiedere un’intercessione – dice Citracca – . Poi di mia iniziativa ho cercato di trovare un abboccamento con il direttivo della banca, ma in questo senso non ci sono aperture. Hanno deliberato in consiglio di amministrazione questa decisione. Sembra proprio che a loro non interessi affatto della nostra condizione, ma noi insisteremo. Il Comune di Valfornace – conclude il sindaco – non si arrende. Stiamo cercando delle soluzioni da offrire alla banca per indurli a tornare sui loro passi. Continuiamo a lottare per il nostro territorio e per i suoi abitanti”.

Il servizio sarrà approfondito nel prossimo numero di Appennino Camerte

l.c.
"Un momento di fondamentale importanza per Fiastra". Così il primo cittadino del Comune sul lago, Sauro Scaficchia, a proposito della giornata dedicata alla presentazione del Programma Straordinario per la Ricostruzione.
Nel pomeriggio di domani, il Presidente della Regione, Francesco Acquaroli, l'assessore alla Ricostruzione, Guido Castelli, e il Commissario straordinario del Governo, Giovanni Legnini, saliranno a Fiastra, dove saranno loro illustrati i Programmi - sono sei in tutto - che guideranno la ricostruzione post sismica.

Soddisfatto il sindaco, Sauro Scaficchia, che ha detto come quella di domani rappresenti una giornata importante per presentare, oltre ai PSR, anche altre criticità emerse negli ultimi tempi, dal caro-prezzi dei materiali per l'edilizia alla questione Banca Intesa: "Per quanto riguarda la questione filiali - ha confessato Scaficchia - sono poco fiducioso, non penso ci siano spiragli importanti. Per il PSR, invece, sottolineo l'importanza del momento: sottoporremo all'attenzione del Commissario e del Presidente Acquaroli le nostre problematiche. Il nostro è un Comune molto frammentato, sono parecchie le frazioni, alcune delle quali rase al suolo sin dalle scosse del 24 agosto. Abbiamo bisogno, come in altri Comuni, di accelerare particolarmente con la ricostruzione pubblica. Le ordinanze di Legnini sono performanti - conclude Scaficchia - , in questo senso abbiamo percepito un'importante velocizzazione dei processi".

l.c.
L'entroterra continua a perdere servizi ed il futuro dei centri colpiti dal sisma e dallo spopolamento appare sempre più incerto.
In una zona dove alle difficoltà imposte dalla natura si aggiungono anche quelle dei servizi che sono costretti a guardare ai numeri piuttosto che al sociale, i sindaci continuano la loto battaglia e questa volta lo fanno per difendere la filiale di Fiastra di Banca Intesa San Paolo.

Ad ottobre, infatti, chiuderanno le filiali di Fiastra e di Valfornace, lasciando di fatto una grossa porzione della montagna maceratese priva di un servizio importante.


Un problema che non riguarda, però, solo il paese sul lago, ma un bacino più ampio abituato a fare riferimento a quella zona come la popolazione del vicino comune di Bolognola.

Dopo l'annuncio del direttore di zona che ha ribadito la decisione di chiudere i battenti per una precisa scelta azienda, come accadrà per tutte le filiali che operano in immobili non di proprietà, sono subito intervenuti i sindaci di Fiastra, Valfornace e Bolognola.
I primi due, Sauro Scaficchia e Massimo Citracca, avevano già avvisato il direttore che "in pochi mesi le filiali avrebbero avuto a loro disposizione degli spazi consoni, ricavati dagli edifici pubblici che in questi mesi si stanno ricostruendo a ritmo serrato". Ma evidentemente a nulla è valso questo impegno.


Cristina Gentili, sindaca di Bolognola, il comune più alto delle Marche, si dice "preoccupata per gli effetti che questa decisione avrà sul territorio, per il servizio che fornisce alle aziende che vi operano e a tutte le famiglie. Per raggiungere la prima filiale disponibile, gli abitanti di Bolognola saranno costretti a percorrere più di 70 km in auto tra andata e ritorno".

Il paradosso è che verrà mantenuta la filiale di Muccia, come sede distaccata di Pieve Torina, quando i due comuni distano pochi chilometri uno dall'altro - ha sottolineato Scaficchia - . Abbiamo l'Ufficio postale a mezzo servizio, ogni anno dobbiamo lottare per mantenere le scuole e i presidi medici, ora sparisce un altro servizio essenziale in un momento cruciale per la ricostruzione: noi ci siamo esposti personalmente con i cittadini affinché aprissero i conti dedicati alla ricostruzione nelle filiali dei nostri piccoli comuni, ma ora ci ritroviamo la banca a trenta chilometri di distanza”.

Sulla stessa lunghezza d'onda Massimo Citracca, sindaco di Valfornace: “Il nostro territorio, da tutti considerato come un gioiello in termini di bellezza paesaggistica e naturalistica, non può essere costantemente frustrato da scelte che vengono prese altrove, seguendo logiche squisitamente speculative: è ora che le continue operazioni di acquisizioni bancarie vengano bilanciate dal mantenimento dei servizi sul territorio. Per questo auspichiamo un ravvedimento da parte della Dirigenza di Banca Intesa, ma anche attenzione da parte delle istituzioni Regionali, affinché intervengano ufficialmente al fine di scongiurare i tagli degli sportelli dell’entroterra”.

GS
Ritorno in zona gialla: Sarnano e Fiastra, con le loro “cascatelle” e il lago, sono tra le mete più gettonate per il fine settimana del primo maggio. Da una parte il rilancio dei propri gioielli, con Sarnano che sta ristrutturando la via delle Cascate Perdute, come dopo ogni inverno, dall’altra una linea ben più cauta, con Fiastra che ha prorogato l’ordinanza per la chiusura delle Lame Rosse. I due sindaci, Luca Piergentili e Sauro Scaficchia, sono invece uniti sulle aspettative: entrambi si attendono grande afflusso e sottolineano quanto sia importante essere attenti a evitare restrizioni future e un nuovo aumento dei contagi.

Abbiamo un grande riscontro sui nostri social e ci aspettiamo massicce presenze – ha raccontato Piergentili –. Sicuramente saremo particolarmente attenti nei controlli: non vorremmo che questo primo maggio possa essere motivo di rimpianto in ottica Covid, anche se siamo in zona gialla, dovremo sempre cercare di evitare una ripresa dei contagi. Abbiamo chiesto alla Prefettura e alla Questura un supporto per il fine settimana in arrivo. A questo proposito nei prossimi giorni faremo un incontro con le autorità e le amministrazioni che si attendono i maggiori arrivi per l’occasione. Metteremo a disposizione i nostri Carabinieri e la nostra Polizia Locale. Sotto il profilo prettamente turistico – conclude il primo cittadino di Sarnano – stiamo risistemando la via delle Cascate Perdute, che come ogni inverno necessita di manutenzione, così come tutte le aree verdi che attraggono i turisti”.

A Fiastra il sindaco Scaficchia ha prorogato l’ordinanza che limitava le visite ai percorsi delle Lame Rosse: fino al 6 giugno saranno off limits nei giorni festivi.

“Ci attendiamo un flusso enorme di persone: già dalle scorse settimane, nonostante la zona arancione, abbiamo avuto molte visite. Io faccio appello a tutti i visitatori – dice Scaficchia –: li accoglieremo con piacere, ma mi auguro un grande rispetto delle norme anti contagio. Ho prolungato l’ordinanza che riguarda la chiusura delle Lame Rosse e dei percorsi naturalistici che contraddistinguono Fiastra nei giorni festivi: in quei giorni le visite erano fuori controllo e, in accordo con i Carabinieri Forestali, abbiamo deciso che fosse la soluzione migliore per la tutela della popolazione e dei visitatori. La speranza è che a giugno si possa allentare un po’ questa situazione, che oggi è necessaria, in modo da avere un’estate più serena”.

l.c.

I numerosi turisti e visitatori che andranno prossimamente a San Lorenzo al Lago a Fiastra, quelli che ci andranno con auto elettriche, avranno una opportunità in più: troveranno a disposizione due colonnine di ricarica.

Grazie ad un accordo siglato tra l’amministrazione comunale ed Enel X, la società del gruppo Enel che fornisce servizi per la trasformazione energetica, le colonnine sono state installate senza costi per il comune, che ha fornito in comodato d’uso alla società quattro stalli auto del parcheggio già esistente nella piazza del mercato. 

Le due colonnine, dotate di due attacchi ciascuna, entreranno in funzione nei prossimi giorni, terminate le pratiche di affidamento della gestione da parte della società.

Sulla stessa area sorgerà anche la stazione di ricarica per le e-bike prevista dal progetto strategico della Regione Marche sulle Aree Interne dell’alto Maceratese.

Il comprensorio di Fiastra dunqe sta orientandosi verso lo sviluppo della mobilità sostenibile, strumento di attrazione e accoglienza turistica sempre più richiesto.

B.O.
Continuano gli incontri tra gli amministratori che hanno aderito al protocollo d'intesa NoiMarche, il circuito nato per la promozione del cicloturismo.
Tra i fondatori, per la zona dell'entroterra, Sarnano, Fiastra e Penna San Giovanni.
È proprio il sindaco di Sarnano, Luca Piergentili, a spiegare la crescita di questa realtà: "Abbiamo portati avanti il cluster sotto la guida del Comune di Civitanova - dice - . Siamo tra i soci fondatori, ma ci fa molto piacere che, dopo qualche anno, oggi sono arrivati Comuni importanti da quattro province marchigiane. Si tratta di una realtà che ci consente di lavorare in maniera capillare sulla promozione turistica. Una situazione a cui la Regione sta dando impulso e per la quale Sarnano può essere tra i protagonisti grazie agli oltre 200 km di percorsi per tutte le tipolgie.
Stiamo predisponendo ulteriori servizi come colonnine e percorsi ad hoc: proprio da questo fermento è nato il bisogno di avere un supporto di promozione adeguata che ha portato a NoiMarche.
Riteniamo - conclude Piergentili - che questo sia il futuro del turismo nei nostri territori". 

Grazie al progetto Noi Marche Bike Life verranno realizzati seminari dedicati agli operatori turistici, finalizzati per strutturare e organizzare le strutture ricettive partecipanti al progetto a diventare Bike Hotel o Bike Friendly.

"Si lavorerà - si legge nella nota - anche per mettere in rete tutte le associazioni sportive che in qualche modo già lavorano nell'ambito dando seguito alla creazione di una rete di guide cicloturistiche che serviranno per accompagnare nel miglire dei modi i Cicloturisti alla scoperta delle bellezze del nostro territorio in totale sicurezza.

I due esperti bike del progetto, Mauro 
Fumagalli di MarcheBikelife e Stefano Marchegiani di Biocycle Sibillini, studieranno e realizzeranno percorsi cicloturistici che verranno promossi per meglio condividere il nostro territorio, allo studio c'è un percorso permanente misto tra strade di campagna a bassa percorrenza e strade bianche, che toccherà tutti i Comuni parteciapanti al progetto.
Un percorso dove il cicloturista potrà, sulla base delle proprie capacità e intenzioni, modularlo come piu' crede, inoltre verranno studiati altri 3 itinerari ciclotuiristici per Comune - aggiungono - che avranno lo scopo di approfondire la conoscenza del territorio e 
condividere le bellezze e le eccellenze".

L'argomento sarà approfondito nella puntata di "Dentro la notizia" di domani, 18 febbraio, alle 10.10 e alle 13.40 sulle frequenze di RadioC1...inBlu.

GS
La nomina di Commendatore della Repubblica a Giuseppa Fattori, la 98enne di Fiastra che tutti conoscono come nonna Peppina, anche per il decreto nato in suo nome, è il riconoscimento della voglia di restare nella terra natìa che caratterizza tutti coloro che, come lei, non hanno concesso al terremoto di portar via i ricordi e l'amore per la montagna.
"Queste terre sono abitate da tante altre 'nonne Peppina'. Gente che decide di restare ma a cui ora vanno garantiti i servizi".
Con queste parole il sindaco di Fiastra, Sauro Scaficchia, non si fa scappare l'occasione per puntare anche lui l'accento sul depauperamento dell'ospedale di Camerino, punto di riferimento sanitario di tutto l'entroterra, e sulla necessità di mantenere tutti i servizi necessari.
"Il riconoscimento conferito alla nostra nonna Peppina - dice il sindaco - è in rappresentanza di tutto il territorio; la riconoscenza di quello che significa davvero essere resilienti, essere attaccanti ad un territorio, alle proprie radici.
Il mio ringraziamento deve unirsi a quello delle altre amministrazioni che devono riconoscere in nonna Peppina molti loro concittadini.
Ringraziamo il presidente Sergio Mattarella ed il prefetto Flavio Ferdani che hanno portato avanti insieme a noi questo percorso, ma ringraziamo anche tutti coloro che dovrebbero essere commendatori come la nostra Giuseppa Fattori.
Lei - spiega - ha portato avanti una battaglia importante, ma non vorrei focalizzarmi solo su di lei perchè di persone così ce ne sono tante.
Ora per tutelare queste persone la battaglia dobbiamo farla noi, continuando a ribadire che non ci vengano tolti i servizi".
Si concentra sull'ospedale di Camerino il primo cittadino di Fiastra: "L'ospedale non è di Camerino - dice - ma del territorio montano e tutti noi dobbiamo essere in prima fila per rivendicare che l'ospedale funzioni. Se vogliamo che tutte le 'nonne Peppina' restino in questi territori dobbiamo dare i sevizi".

GS 

C'è chi pensa che le limitazioni siano deleterie per il turismo e chi, invece, come il sindaco di Fiastra, continua a ribadire dalla primavera scorsa che è il turismo ad essere deleterio per i contagi.
Una posizione su cui resta fermo ancora oggi, stilando il bilancio di un anno che definisce "da dimenticare".

"Speriamo che il 2020 termini il prima possibile - esordisce - . È un anno da dimenticare sotto tani aspetti, ma principalmente su quello sanitario. Ci ha distrutto la vita sociale e si è portato via la vita di tanti cittadini ed è a loro che va il pensiero dell'amministrazione che rappresento. Purtroppo puntare il dito contro qualcuno in queste situazioni non risolve il problema, ma servono solo coesione ed unità di intenti".

Quindi espone il problema delle presenze in montagna sia d'estate che d'inverno: "Mentre nel primo periodo Fiastra si era salvata - spiega - in questa seconda fase abbiamo avuto dei contagi che, sebbene si stiano risolvendo, ci hanno fatto preoccupare. 
Durante la prima ondata, con il lockdown generale, tutti erano stati costretti a restare nei propri Comuni e ne siamo usciti abbastanza bene, ora invece non sono previste queste restrizioni e noi vediamo gente che non fa altro che venire in montagna, quasi pensando che qui ci sia l'immunità dal virus. Invece anche qui l'immunità ce la dobbiamo guadagnare.
Vedere centinaia di auto che si riversano sulle nostre montagne non ci fa stare tranquilli - denuncia - . Vediamo ogni giorno quali sono le conseguenze di questi contagi: sono drammatiche".
Infine la stoccata nei confronti delle recenti dichiarazioni del presidente di Confinfustria Macerata, Domenico Guzzini: "Non è vero che l'economia deve venire prima della vita delle persone - conclude Scaficchia - . Abbiamo sentito battute infelici, senza pensare che l'economia la portano avanti i vivi, non i morti".

GS

Il bilancio del 2020 sarà approfondito nella prossima edizione de L'Appennino camerte in uscita la prossima settimana. 
Il Coronavirus non ha fatto sconti neanche al comune di Fiastra: quattro i positivi residenti nel comune. Uno di loro è attualmente domiciliato in un altro comune marchigiano, gli altri si trovano in isolamento fiduciario nelle proprie case.

Il sindaco Sauro Scaficchia, che già nella giornata di ieri aveva emesso un’ordinanza che dispone la chiusura dei sentieri delle Lame Rosse e della Valle del Rio Sacro, vista la notevole affluenza che le aree montuose del maceratese avevano fatto registrare negli ultimi fine settimana, ha attivato il servizio di assistenza domiciliare a disposizione degli isolati. Oltre a questo, insieme al Cosmari, come in altri comuni, anche a Fiastra è in funzione il sistema straordinario di gestione dei rifiuti dei positivi.

Red.

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