Il ponte lungo la strada Provinciale 47, che unisce le due sponde del lago di Fiastra, da oggi sarà intitolato a Dario Conti. E’ stata scoperta dal Presidente della Provincia Sandro Parcaroli e dal sindaco Sauro Scaficchia, infatti, la targa in memoria dell’ex sindaco di Camerino, scomparso il primo maggio 2018, a 73 anni. Conti, dopo una lunga carriera politica, è stato in carica alla guida della città ducale dal 2009 al 2014. Consigliere comunale dal 1970 al 1995, ha ricoperto anche le cariche di assessore e vicesindaco; consigliere provinciale di Macerata dal 1999 al 2001, assessore dal 2002 al 2006.

“Conti si è sempre battuto in difesa del territorio, in particolare di quello montano che amava profondamente. Tante le battaglie portate avanti, ma qui voglio ricordare quelle per l’istituzione di una legge speciale per la ricostruzione delle zone colpite dal terremoto e quelle contro la chiusura del tribunale e del carcere di Camerino – ha ricordato il Presidente Parcaroli -. La nostra amministrazione ha deciso di portare avanti convintamente la scelta, fatta nel 2019 dell’ex Presidente Pettinari, di intitolare il ponte a Dario Conti perché crediamo che si tratti di una figura che ha dato molto al nostro territorio”.

“Ringrazio l’ex Presidente Pettinari che, nel momento in cui sono terminati i lavori sul ponte, si è speso per poterlo intitolare al compianto Dario Conti – ha aggiunto il sindaco Scaficchia -, così come ringrazio l’attuale Presidente Parcaroli che ha dato seguito a quella scelta fatta nel 2019. Conti è stato un amministratore che, sia in qualità di assessore provinciale che di sindaco di Camerino, non ha mai evidenziato la sua appartenenza politica, ma ha sempre ragionato per la crescita del territorio. Non posso dimenticare, inoltre, quello che la famiglia Conti ha rappresentato per Fiastra fin dall’inizio del Novecento. Grazie alle attività industriali, come quella presente nella frazione di San Lorenzo al Lago, la famiglia ha permesso la crescita di altre realtà di cui ha beneficiato tutta la vallata, garantendo posti di lavoro. Personalmente, infine, ricordo la grande amicizia che mi legava a Conti, con cui c’è stato sempre massimo rispetto, anche se a volte le nostre idee non collimavano. Dario non era una persona divisiva, un po’ come questo ponte che unisce le due sponde del lago”.

Presenti alla cerimonia anche la sorella di Dario Conti, Mirella che ha ringraziato a nome di tutta la famiglia le autorità per aver voluto portare avanti la memoria del fratello, il presidente della Comunità Montana di Camerino, Alessandro Gentilucci, e i sindaci dei Comuni Roberto Lucarelli (Camerino), Mario Baroni (Muccia) e Massimo Citracca (Valfornace). A ricordare la figura di Conti anche Antonio Pettinari che, nel 2019, firmò il decreto per intitolare il ponte all’ex sindaco, stante “l'impegno profuso a favore dell'intero territorio provinciale nella sua qualità di vicesindaco e sindaco di Camerino, nonché di consigliere e assessore provinciale”.

“Conti era un galantuomo – ha spiegato Pettinari -, serio, onesto, leale, attento ai bisogni e alle necessità di tutti. Un uomo delle istituzioni, politico battagliero, tenace e appassionato protagonista della storia politica provinciale. Amava profondamente la sua montagna, Camerino e tutto l’entroterra a cui faceva sentire la sua vicinanza e il suo sostegno, senza trascurare tutti cittadini dell’intera provincia, cui riservava un'attenzione quanto mai dedita al bene comune e agli interessi generali. Numerose sono le battaglie di cui si è reso protagonista dall'inizio del suo impegno politico, fino a giungere alle più recenti, specie dopo il sisma 2016 per la ricostruzione e il rilancio economico e sociale delle aree interne. Era profondamente convinto della necessità di un riequilibrio tra i diversi sistemi costiero, collinare e montano; diceva che i tre sistemi dovevano coesistere senza prevaricazioni in una compiuta e reale visione della ‘terra delle armonie’. Ho sempre condiviso queste sue idee, le battaglie per il mantenimento nelle aree interne dei principali servizi pubblici e il potenziamento di tutte le infrastrutture viarie e ferroviarie”.
Imprenditori, sindaci, associazioni, rettori delle università. Sono tanti gli appelli che in queste ore si stanno registrando affinchè il presidente del Consiglio Mario Draghi resti alla guida del governo. Tra i primi cittadini dei comuni firmatari della provincia di Macerata si segnalano Apiro, Appignano, Fiastra, Monte San Giusto, Montecassiano, Montefano, Montelupone, Pollenza, Porto Recanati e Treia. 

L'attesa è per questo mercoledì del "D-day", il giorno di Draghi, nel quale si deciderà definitivamente il futuro del governo. Oltre 1300 i sindaci che hanno sottoscritto l'appello al premier ad andare avanti in nome della stabilità. Un lungo elenco che va dalle grandi città ai piccoli comuni e in rappresentanza, tra l'altro, di diverse forze politiche e liste civiche anche di centrodestra.

«Mi sono sentito in dovere di raccogliere l’appello lanciato dall’Anci e da tantissimi cittadini - così il sindaco di Fiastra Sauro Scaficchia -. L'ho ritenuto e lo ritengo doveroso questo appello accorato affinché il presidente Draghi rimanga al suo posto. Di fatto andare a votare a settembre/ottobre, o recarsi alle urne nei mesi della prossima primavera, cosa cambia? Parliamo di pochi mesi di differenza, ma lasciare un governo vacante in questo momento, con il solo disbrigo di una pratica amministrativa e nient'altro, mette a rischio le tante leggi che potrebbero essere ancora approvate. Sono anni difficilissimi quelli trascorsi, tra terremoto, pandemia e la guerra. La crisi di Governo non ci voleva perché le tante imprese, i tanti cittadini, i tanti pensionati, i tanti salariati, in questo momento aspettano veramente delle risorse eccezionali che erano state messe a disposizione e che di fatto potrebbero sfumare se il governo cade. L'appello che faccio - continua Scaficchia - è anche a nome di tutti ai cittadini perché non è vero che si risolve facilmente andando a votare: noi avremmo eventualmente 3-4 mesi di campagna elettorale dove tutto e di più verrà detto l'uno contro l'altro, dove verranno vanificati tutti i sacrifici che fino ad oggi sono stati fatti dai cittadini. Dunque, mi sono sentito in dovere di allinearmi con i tanti, perché non sono solo i sindaci che fanno appello al presidente Draghi,  ma c'è tutto un corposo indotto che chiede al premier di rimanere proprio per risolvere in questo momento i tanti problemi. E bisogna risolverli immediatamente, non si può aspettare».

Fa suo l'appello alla stabilità di governo, per provare a trattenere Mario Draghi sulla poltrona di Palazzo Chigi, anche il sindaco di Apiro Ubaldo Scuppa. «Credo che sia un appello bipartisan - dice Scuppa -. Non vedo uno schieramento politico dietro a questa scelta di poter appoggiare la continuità a livello governativo. Siamo in un momento delicato per il Paese e soprattutto per il nostro territorio, con i progetti del Pnrr che potrebbero andare in scadenza. Se non ci dotiamo di normative certe rischieremmo di perdere delle risorse vitali per i nostri territori e per il loro sviluppo. Draghi è una figura di valenza internazionale e credo che tutte le parti politiche di ogni schieramento debbano in questa fase pensare al Paese. Personalmente non sono assolutamente schierato politicamente, ma sento di dovermi allineare con questo appello – conclude –. Lo faccio perché credo che sia la scelta giusta da fare da parte della nazione in questo momento». 

Rincarano la dose anche i rettori, che nelle ultime ore, attraverso il messaggio di stima inviato in una lettera da Ferruccio Resta, Presidente della Conferenza dei rettori delle università italiane (Crui), si sono mobilitati a sostegno della continuità governativa in capo a Mario Draghi. Tra i firmatari della missiva, anche il rettore dell'università di Camerino Claudio Pettinari.

«È una decisone che abbiamo preso ieri condivisa da tutto il consiglio di Giunta – spiega Pettinari –. Abbiamo inviato questa lettera all'attenzione del premier Mario Draghi, sia per la stima che tutti nutriamo nei suoi confronti, sia per la convinzione che in un momento delicato come quello che stiamo vivendo, in cui le variazioni del Pnrr si stanno sommando ad attività importanti da svolgere nei nostri atenei, avere dei periodi senza guida potrebbe essere preoccupante per le nostre situazioni. Ci sono stati momenti di grande incertezza e quindi c'è bisogno di restituire anche ai giovani una sicurezza sul futuro. Le nostre università sono pronte ad accogliere quelle sfide che il Paese ha deciso di affrontare nei prossimi anni e proprio con quello spirito noi ci siamo messi a lavorare, in questi primi sei mesi dell'anno, in maniera assidua su quelle che erano le richieste del governo. Ecco - conclude il rettore di Unicam -, non vorremmo che questi sforzi vengano vanificati e soprattutto non vorremmo che poi ricadano sulle nuove generazioni. Ci sono tante opportunità di crescita, tante possibilità di assumere giovani e formarli per affrontare le sfide del futuro: speriamo che tutto ciò non venga fermato».

Carla Campetella
Gruppi elettrogeni nelle aree Sae, finalmente si parte. Arrivano quasi 4 milioni di euro per risolvere un problema che, soprattutto nei mesi invernali, mette a dura prova la tenuta delle persone che vivono nelle Soluzioni abitative d’emergenza (Sae) realizzate nei comuni dell’entroterra più colpiti dal sisma del 2016.

Gli inverni gelidi, infatti, causano spesso l’interruzione delle linee elettriche, soprattutto nei luoghi di montagna, dove il freddo e il maltempo si fanno più rigidi, procurando inevitabili disagi nell’affrontare blackout e conseguenti abbassamenti delle temperature. Da qui la disponibilità del Dipartimento della Protezione Civile - sollecitato dalla Regione Marche - che ha stanziato una cifra di 3.750.000 euro per il cratere marchigiano.

I Comuni in cui insistono i villaggi Sae, possono presentare progetti per dotarsi dei gruppi elettrogeni e sopperire così alla mancanza di energia elettrica e alle difficoltà che ne derivano. In tal senso, decisivo risulta il compito della Regione Marche in materia di valutazione dei progetti, sopralluoghi e autorizzazioni, volti a dare il via libera ai Comuni proponenti per la fase relativa agli affidamenti e tutto quanto concerne la parte operativa e burocratica, fino al collaudo finale.

«L’attuazione del programma si è rivelata piuttosto complessa - commenta l’assessore alla Ricostruzione Guido Castelli - Fondamentale si è rivelata anche la collaborazione e la disponibilità di E-distribuzione per una serie di valutazioni effettuate a monte e per la partecipazione in fase di sopralluogo, in un’ottica di sinergia tra enti che va a risolvere una problematica che cittadini e comitati hanno più volte posto alla nostra attenzione. I tempi di realizzazione degli impianti sono ora piuttosto brevi: per questo i Comuni che procedono tempestivamente con la richiesta avranno sicuramente i gruppi elettrogeni attivi in vista dell’arrivo del prossimo inverno».

Proprio in questi giorni il dirigente del Settore Soggetto Attuatore Sisma 2016 regionale Silvia Moroni, coadiuvata da Roberto Stoppoloni e dal responsabile d’area di E-distribuzione Sergio Tomassini, ha effettuato una serie di sopralluoghi a Castelsantangelo sul Nera, Bolognola e Fiastra.

A oggi è stata autorizzata una somma complessiva di euro 1.083.362 euro per la realizzazione degli impianti presso i comuni di Castelsantangelo sul Nera (240.000 euro), Bolognola (65.000 euro), Muccia (69.267 euro), e Pieve Torina (663.000 euro).

Manca solo il collaudo, invece, per l’area Sae di Montecavallo, dove la cifra impiegata è di 46.094 euro.
Presentato nella sede dell’Unione Montana Marca di Camerino il progetto di fattibilità per la riqualificazione di borgo Ravaio (Fiastra), un insieme di edifici rurali di proprietà dell’Unione Montana che diverranno, nelle parole del presidente dell’ente, Alessandro Gentilucci, “una struttura ricettiva di qualità, funzionale a tutto il territorio dei Sibillini. Parliamo di un investimento complessivo di 4,5 milioni di euro reperiti tramite il fondo PNRR Area Sisma per dare nuova vita a questo complesso edilizio trasformandolo in un’oasi di relax e benessere”. Il progetto, realizzato da Archistudio, è stato illustrato dagli architetti Enrico Frezzi e Andrea Pierigè e prevede la riqualificazione di quattro fabbricati, già oggetto di un precedente intervento di ristrutturazione a seguito del sisma del ’97, che potranno contenere fino a 45 posti letto, con servizi benessere sia singoli che comuni, e una attività di ristorazione. Il tutto realizzato secondo le più innovative soluzioni per il risparmio energetico e l’utilizzo di fonti rinnovabili.

“Ravaio, posto all’inizio del percorso delle Lame Rosse e con una straordinaria vista sul lago, sarà un fiore all’occhiello per tutto il territorio” ha sottolineato Gentilucci, “ed è frutto di una fattiva collaborazione con il comune di Fiastra e con il sindaco Scaficchia”. Proprio Sauro Scaficchia, in collegamento telefonico, ha ringraziato Gentilucci per aver consentito, in qualità di presidente dell’Unione, il recupero di questo borgo: “riportare alla luce Ravaio è il compimento di un lavoro già avviato, ma interrotto. Perciò sono grato al presidente Gentilucci per aver sposato questo progetto che sarà a vantaggio di tutto il contesto dei Sibillini e non solo di Fiastra”.  A rinforzare l’apprezzamento dell’amministrazione di Fiastra anche il vicesindaco, Claudio Castelletti, che ha partecipato alla presentazione.

L’iter prevede che, una volta approvato il progetto e appaltata la gara, i lavori si concluderanno entro il 2024. “Siamo riusciti a garantire un futuro certo ad una struttura di grande valenza architettonica inserita in un contesto paesaggistico di straordinaria bellezza, con una progettualità che punta a realizzare qualità e servizi in ambito turistico. Una proposta esclusiva che, sono certo” ha concluso Gentilucci “saprà catturare l’interesse di tanti e che dedico, idealmente, a Luigi Gentilucci, mio padre che, quand’era in Comunità Montana, per primo pose le basi per il recupero del borgo di Ravaio”.
romozione del territorio nel più importante evento nazionale per la promozione del turismo in Italia e la commercializzazione dell’offerta turistica italiana sul mercato nazionale e internazionale.

Per il secondo anno consecutivo il comune di Sarnano partecipa alla Bit di Milano con un proprio desk all’interno dello stand della Regione Marche.

«Essere qui ci darà la possibilità di far conoscere Sarnano ai più importanti tour operator specializzati in diversi ambiti», il commento del sindaco Luca Piergentili.

Nella giornata di apertura è stato sottoscritto anche un protocollo d’intesa tra i rappresentanti dei comuni di Sarnano, Fiastra, Bolognola, Monte Fortino, Montemonaco, Ussita, CastelSant’Angelo sul Nera e Monte Gallo che hanno deciso di unire le forze per creare una strategia di sviluppo e progettazione unitaria per la costituzione del primo Distretto Turistico dei Monti Sibillini.

«Questi comuni rappresentano località imperdibili per chi visita le Marche centrali, specialmente oggi che le persone hanno sempre più abbandonato l’idea delle vacanze stanziali per prediligere un turismo itinerante – dichiara ancora Piergentili - In quest’ottica è fondamentale stringere accordi di promozione territoriale. Siamo tutti consapevoli della necessità di fare rete per valorizzare le peculiarità del territorio, ma spesso mancano proprio le occasioni di confronto. E’ fondamentale quindi conoscere a fondo le rispettive esperienze e trovare punti di incontro per avviare proficue sinergiei».

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Alla Firma erano presenti l’assessore Regionale Guido Castelli, delegato alla ricostruzione e Lara Magoni, assessore al Turismo, marketing territoriale e moda della Regione Lombardia.

Oltre al desk dedicato Sarnano è rappresentato anche nelle postazioni del Consorzio Noi Marche e dei Borghi più Belli d’Italia nelle Marche.

Tre giornate per promuovere il territorio con un’attenzione particolare allo sport, alle attività outdoor, al benessere e alla montagna.

Nel momento in cui si stanno definendo gli organici per il prossimo anno scolastico, il passaggio del plesso di Fiastra all’Istituto Comprensivo “Paoletti” di Pieve Torina ha suscitato preoccupazioni, e anche qualche discussione polemica, nelle famiglie. Alcune notizie circolate nei giorni scorsi, infatti, tale passaggio avrebbe comportato l'istituzione di una sola pluriclasse per tutta la scuola primaria anziché le due in cui è ora organizzata la didattica.

A fare chiarezza è lo stesso sindaco Sauro Scaficchia. “Voglio sottolineare, innanzitutto, che in alcun modo l'organizzazione della didattica dipende dal fare parte di uno o dell'altro istituto – precisa il primo cittadino - Secondo il D.P.R. 81 del 2009 il numero minimo per formare una nuova classe non può essere inferiore a 15 e attualmente il numero degli alunni della scuola primaria a Fiastra è proprio di 15 elementi. Siamo certi – conclude - che Fiastra potrà beneficiare di una deroga mantenendo le due pluriclassi attualmente presenti”.
La proposta fatta dal sindaco di Fiastra Sauro Scaficchia e subito accolta dall’assemblea dei primi cittadini dell’Ambito Territoriale Sociale XVIII. Dell’iniziativa a sostegno delle famiglie con minori in fuga dalla guerra si è fatto così promotore il presidente d’Ambito Alessandro Gentilucci.

“Il comitato dei sindaci ha accolto una proposta del sindaco di Fiastra, Sauro Scaficchia, e insieme abbiamo definito, come prima e immediata decisione, l’impegno di un fondo pari a euro 10.000 a valere sul nostro bilancio, finalizzato al soddisfacimento di bisogni sociali e educativi per i profughi del conflitto in corso – dichiara Gentilucci - Una misura di pronto intervento sociale che è un segnale di vicinanza di tutto un territorio che ha sofferto e soffre ancora per il sisma, ma che intende esprimere, con questo atto concreto, tangibile, deciso insieme al coordinatore Valeriani, la solidarietà e la generosità della nostra popolazione verso tutti coloro che soffrono per la guerra e vivono grandi criticità. Stiamo valutando altre misure - conclude - sulla base delle problematiche future che dovessero evidenziarsi”.
Quasi una levata di scudi quella dei sindaci di Bolognola, Castelsantangelo Sul Nera, Fiastra, Sarnano ed Ussita dopo le dichiarazioni rilasciate dall’ex assessore regionale Anna Casini secondo la quale le risorse per gli impianti di risalita dei comuni del maceratese sono piovute dall’alto e non il frutto di una programmazione condivisa con il territorio.

“Si tratta invece di progetti nati dal basso che sono di straordinaria importanza per i territori le cui popolazioni meriterebbero rispetto da chi, fino a ieri al governo regionale, non ha saputo indicare una strada per la ripartenza – rispondono all’unisono i primi cittadini interessati - È infatti il ritardo delle risposte alle urgenti necessità di vita delle nostre comunità il tema su cui l’ex assessore dovrebbe meditare. La politica, purtroppo, ha la memoria corta e si tende a scaricare su altri responsabilità che appartengono in primis a chi ha avuto la possibilità di fare e non ha fatto”.

I sindaci Gentili, Falcucci, Scaficchia, Piergentili e Bernardini chiamano in causa anche la responsabile ANCI Marche Valeria Mancinelli “autoproclamatasi portavoce dei sindaci del cratere e che non ha speso a tutt’oggi nessuna parola in difesa delle nostre comunità – continua la nota congiunta - Strumentalizzare il sisma per fini partitici rappresenta un atto di sciacallaggio al quale non si può rimanere indifferenti né silenti. Pertanto, rivendichiamo proprio la progettualità dal basso per il ripristino e il miglioramento di quel che c’era dal punto di vista sciistico per garantire un’offerta turistica al passo con i tempi e che possa portare benessere e sviluppo non solo d’inverno ma tutto l’anno. Il fatto è che se non vivi in montagna non ne capisci i problemi, non sei capace di individuare soluzioni e rischi, purtroppo, di “scivolare”, come nel caso della Casini”.
Dopo l’inaugurazione, alla presenza del sindaco Sauro Scaficchia, questo giovedì 23 dicembre sarà visitabile il Presepe artistico “Altri orizzonti” realizzato, a grandezza naturale, dai volontari delle associazioni Ricostruiamo Fiastra, ASD Aquila e dagli operatori del Centro di Educazione Ambientale Valle del Fiastrone.

Per il terzo anno consecutivo la comunità si è riunita in lunghe sere di lavoro collettivo per realizzare questo splendido progetto. Un modo per passare il tempo insieme, ma anche per dar voce agli abitanti di questa vallata nel rivolgersi a visitatori e concittadini. Un progetto che è entrato nel cuore di tutti gli abitanti di Fiastra e che, ogni anno, offre spunti di riflessione sul futuro.

Quest'anno il Presepe di Acquacanina porterà uno spicchio di mare in montagna e con esso i suoi abitanti: pescatori, mercanti e avventori. Il mare simboleggia lo sguardo verso gli “Altri orizzonti” che danno il titolo all'edizione 2021: un mare aperto, che non sia luogo di confine ma punto di incontro, e al quale viene restituita la sua originaria funzione di raccordo e unione tra i popoli. Oggi più che mai, come riportato dalle parole di presentazione del progetto, “pensiamo che sia necessario ricordarci dell'esistenza dell'atro, e che noi stessi siamo l'altro, ignorandolo quindi ignoriamo noi stessi. Pertanto il nostro presepe parla dei Diritti fondamentali dell'Uomo, e crediamo che il rispetto di questi diritti sia il dono più grande che ciascuno di noi possa fare al prossimo.”.
Una giornata dedicata alla storia, alle tradizioni e alle eccellenze. È quello che attende Fiastra che, nella giornata di sabato, si prepara ad accogliere i suoi visitatori e ad accompagnarli attraverso una serie di eventi: escursioni, degustazioni, spettacoli e laboratori. È il programma de “I borghi incantati”, un progetto nato dalla mente dell’attore Giorgio Felicetti con Esteuropaovest e promosso da Amat e dalla Regione Marche. L’obiettivo è quello di mettere in rete i Comuni del cratere attraverso attività che possano promuoverne lo sviluppo turistico e culturale.

A partire dalla prima mattinata, un’escursione guidata porterà tutti coloro che lo vorranno a godere del foliage autunnale intorno alle acque del lago. A pranzo i ristoranti del territorio saranno chiamati a mettersi in mostra: una proposta di menù e di degustazioni basata sui piatti e le specialità tipiche del territorio montano. Poi una mostra di dipinti di Federica Ricci: un percorso d'arte, intitolato “Il volto degli alberi”, allestito tra i muri che ancora portano le ferite del sisma del 2016.

Alle 15.30 un laboratorio di storytelling, curato dal CEA Valle del Fiastrone, ambientato nella splendida cornice di San Paolo. Un'attività per famiglie che guiderà i partecipanti alla narrazione partecipata della leggenda della Sibilla e del Guerrin Meschino.

Più tardi, nel centro storico del paese, la compagnia di Giorgio Felicetti metterà in scena lo spettacolo teatrale “La battaglia dei Sibillini”, una rappresentazione tratta dagli eventi storici dei Monti Sibillini che mette in luce, tra il dramma e la commedia, le assurdità di tutte le guerre. La chiusura di giornata è di nuovo per i ristoranti, con la cena ancora a base dei prodotti tipici del territorio.

l.c.
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