Proseguono le tappe di Territori Forti e Fluidi. A Valfornace l’accensione dell’albero di Natale tra i canti e i desideri dei ragazzi di rivedere il proprio paese ricostruito. Il prossimo fine settimana sarà la volta di Serrapetrona e Castelsantangelo sul Nera, tra profumi, degustazioni e musica.
Partecipatissima la manifestazione con l'accensione dell'albero di Natale a Valfornace lo scorso 8 dicembre, con performance artistica di Babbo Natale, con la consegna delle letterine lette dai bambini delle scuole del Comune, molto emozionanti e su tanti temi come la solidarietà tra popoli. In una piazza piena e con gli evidenti segni della ricostruzione, bambini e ragazzi hanno espresso a Babbo Natale il desiderio di rivedere ricostruito presto il proprio paese.

Molto apprezzati il coro di voci bianche Akademia, diretto dal maestro Paola Taticchi con alcune canzoni di Natale eseguite anche in Lis, la lingua dei segni, per un Natale inclusivo. L’animazione per bambini è stata a cura del Gruppo 0 - donatori universali di sorrisi -Claun care therapy, volontari che operano con bambini, anziani e le persone più fragili. In chiusura la musica degli zampognari ha portato ancora di più il pubblico a vivere le atmosfere del Natale. Presente anche il Sindaco Massimo Citracca. Infine la Pro Pieve ha offerto cioccolata calda e vin brulè. Sabato 13 dicembre l’attenzione si sposta su Serrapetrona dove alle ore 15,45 nella suggestiva Chiesa di Santa Maria di Piazza si terrà l’incontro esperienziale “Bacca nera… storie di Vernaccia e di profumi “con la profumoterapeuta Roberta Grifantini, un viaggio olfattivo che narra la storia della Vernaccia. Seguirà il Concerto della Corale Vocinsieme, gruppo di voci pari femminili diretto da Antonella Malvestiti con un emozionante repertorio Pop e Jazz. Alle ore 17,45 l’accensione dell’Albero di Natale in Piazza precederà la degustazione della Vernacci a di Serrapetrona DOCG e Serrapetrona DOCa cura della Pro Loco. A Castelsantangelo sul Nera la giornata di domenica 14 dicembre sarà dedicata all’arte e alle sonorità. Dalle ore 15,00 I bastoni artistici di Alfonso, si potrà visitare il laboratorio creativo difronte alla Sala Amici del Trentino dove alle 16,00 è in programma il concerto “Natale FATATO” del Quartetto FATA, con brani eseguiti da flauti in diverse tonalità, per trasportare il pubblico in un universo fiabesco. Alle ore 17,00 seguirà la lettura espressiva a cura di Francesca Zenobi che condurrà grandi e piccoli a vivere le atmosfere del Natale. La chiusura in musica sarà alle ore 17,30 con Tommaso Gagliardini in Organillon- carinetto, un suggestivo e innovativo incontro tra sonorità diverse.
Partecipatissima la manifestazione con l'accensione dell'albero di Natale a Valfornace lo scorso 8 dicembre, con performance artistica di Babbo Natale, con la consegna delle letterine lette dai bambini delle scuole del Comune, molto emozionanti e su tanti temi come la solidarietà tra popoli. In una piazza piena e con gli evidenti segni della ricostruzione, bambini e ragazzi hanno espresso a Babbo Natale il desiderio di rivedere ricostruito presto il proprio paese.

Molto apprezzati il coro di voci bianche Akademia, diretto dal maestro Paola Taticchi con alcune canzoni di Natale eseguite anche in Lis, la lingua dei segni, per un Natale inclusivo. L’animazione per bambini è stata a cura del Gruppo 0 - donatori universali di sorrisi -Claun care therapy, volontari che operano con bambini, anziani e le persone più fragili. In chiusura la musica degli zampognari ha portato ancora di più il pubblico a vivere le atmosfere del Natale. Presente anche il Sindaco Massimo Citracca. Infine la Pro Pieve ha offerto cioccolata calda e vin brulè. Sabato 13 dicembre l’attenzione si sposta su Serrapetrona dove alle ore 15,45 nella suggestiva Chiesa di Santa Maria di Piazza si terrà l’incontro esperienziale “Bacca nera… storie di Vernaccia e di profumi “con la profumoterapeuta Roberta Grifantini, un viaggio olfattivo che narra la storia della Vernaccia. Seguirà il Concerto della Corale Vocinsieme, gruppo di voci pari femminili diretto da Antonella Malvestiti con un emozionante repertorio Pop e Jazz. Alle ore 17,45 l’accensione dell’Albero di Natale in Piazza precederà la degustazione della Vernacci
Cambiare la propria vita e da Roma trasferirsi in una piccola frazione a Fiordimonte comune di Valfornace. Flavio Orsolini lo ha fatto nel 2018 quando aveva 24 anni. Ha deciso di valorizzare i terreni del suo bisnonno Decio e dare il via a “La Melanda”.
Era l’inverno del 2018 e Flavio, diplomato all'Istituto Agrario e di professione giardiniere, ha condiviso il suo progetto con la sorella Cecilia, la mamma Maria Rita e il padre Decio. Hanno lavorato duro per sistemare il terreno, mettendo a terra nel tempo circa 4mila piantine di Lavanda Vera. Nel frattempo Flavio si è sposato con Martina e lo ha fatto nel suo lavandeto dove ora scorrazza anche sua figlia Vittoria. Una scelta di vita che coincide anche con il ripopolamento di una parte di montagna segnata dagli effetti del terremoto. Mentre aspettano di rientrare nelle proprie case, alcuni di loro vivono nelle Sae, soluzioni abitative di emergenza ed ogni giorno sistemano il lavandeto, facendo tutto a mano. Sarchiano, ripuliscono, raccolgono per poi far confluire il raccolto, tramite laboratori specializzati nella trasformazione, in oli essenziali, idrolati, prodotti per la cura del corpo e per la casa. Ad affiancare Flavio sua sorella Cecilia e la mamma Maria Rita. Un lavoro di squadra che cresce giorno per giorno davanti ad un panorama che toglie il respiro per la sua bellezza e che conforta quando hai lavorato ore e ore a terra. Per condividere tutto questo con il territorio che li accoglie e con le persone che possono godere di un lavandeto a 700 metri sul livello del mare, la famiglia Orsolini sabato primo giugno aprirà le porte dell’azienda per una giornata inaugurale che comincerà alle ore 10,00 con il taglio del nastro da parte del Sindaco Massimo Citracca e delle autorità. Di seguito è prevista la visita al lavandeto, al laboratorio di trasformazione e una colazione con i dolci al sapore di lavanda. Nel pomeriggio prosegue il racconto al lavandeto per grandi e piccoli, con animazione, merenda in compagnia con prodotti tipici locali e con il gelato al sapore di lavanda! “Per i prodotti che faremo degustare, stiamo collaborando con diverse aziende del territorio. Per noi questo è un altro nuovo passo in attesa che la nostra azienda possa crescere in futuro anche con i prodotti del nostro meleto.” Parole di Flavio che aggiunge: “Abbiamo deciso di vivere e lavorare qui dove sono nati i miei antenati, posti che ho vissuto fin da bambino e che fanno parte di me. E’ una sfida impegnativa ogni giorno ma con l’appoggio della mia famiglia si va avanti con determinazione ed entusiasmo.” A tutti i visitatori sabato La Melanda donerà in omaggio un sacchettino con “le spighette”, profumi che riportano ai ricordi di un passato da conservare e tramandare. L’azienda si trova in località Taro di Fiordimonte, comune di Valfornace, in via Francesco Paoletti.
Era l’inverno del 2018 e Flavio, diplomato all'Istituto Agrario e di professione giardiniere, ha condiviso il suo progetto con la sorella Cecilia, la mamma Maria Rita e il padre Decio. Hanno lavorato duro per sistemare il terreno, mettendo a terra nel tempo circa 4mila piantine di Lavanda Vera. Nel frattempo Flavio si è sposato con Martina e lo ha fatto nel suo lavandeto dove ora scorrazza anche sua figlia Vittoria. Una scelta di vita che coincide anche con il ripopolamento di una parte di montagna segnata dagli effetti del terremoto. Mentre aspettano di rientrare nelle proprie case, alcuni di loro vivono nelle Sae, soluzioni abitative di emergenza ed ogni giorno sistemano il lavandeto, facendo tutto a mano. Sarchiano, ripuliscono, raccolgono per poi far confluire il raccolto, tramite laboratori specializzati nella trasformazione, in oli essenziali, idrolati, prodotti per la cura del corpo e per la casa. Ad affiancare Flavio sua sorella Cecilia e la mamma Maria Rita. Un lavoro di squadra che cresce giorno per giorno davanti ad un panorama che toglie il respiro per la sua bellezza e che conforta quando hai lavorato ore e ore a terra. Per condividere tutto questo con il territorio che li accoglie e con le persone che possono godere di un lavandeto a 700 metri sul livello del mare, la famiglia Orsolini sabato primo giugno aprirà le porte dell’azienda per una giornata inaugurale che comincerà alle ore 10,00 con il taglio del nastro da parte del Sindaco Massimo Citracca e delle autorità. Di seguito è prevista la visita al lavandeto, al laboratorio di trasformazione e una colazione con i dolci al sapore di lavanda. Nel pomeriggio prosegue il racconto al lavandeto per grandi e piccoli, con animazione, merenda in compagnia con prodotti tipici locali e con il gelato al sapore di lavanda! “Per i prodotti che faremo degustare, stiamo collaborando con diverse aziende del territorio. Per noi questo è un altro nuovo passo in attesa che la nostra azienda possa crescere in futuro anche con i prodotti del nostro meleto.” Parole di Flavio che aggiunge: “Abbiamo deciso di vivere e lavorare qui dove sono nati i miei antenati, posti che ho vissuto fin da bambino e che fanno parte di me. E’ una sfida impegnativa ogni giorno ma con l’appoggio della mia famiglia si va avanti con determinazione ed entusiasmo.” A tutti i visitatori sabato La Melanda donerà in omaggio un sacchettino con “le spighette”, profumi che riportano ai ricordi di un passato da conservare e tramandare. L’azienda si trova in località Taro di Fiordimonte, comune di Valfornace, in via Francesco Paoletti.
Una passeggiata storico naturalistica alla scoperta dei luoghi dei Da Varano. E’ quella che propone il Comune di Valfornace a corredo degli spettacoli inseriti nella rassegna MarcheStorie, dal titolo “Da Varano: principi, mercanti, mercenari, santi e mecenati nell’Italia centrale”, organizzato dall’associazione Ruvido Teatro e promosso dai Comuni di Esanatoglia, Valfornace, Camerino, Gagliole e Cerreto d’Esi.
Il tour, a cura della guida ambientale escursionistica Federica Feliciani, è in programma per sabato 2 settembre con ritrovo, alle ore 15, presso il ponte romanico in località Pontelatrave.
La passeggiata interesserà un percorso che si snoderà dall’antico nucleo del Castello di Pievebovigliana fino al lago di Boccafornace, con arrivo finale in piazza Vittorio Veneto intorno alle ore 18. L’escursione, ovviamente, è gratuita ed aperta a tutti visto il grado di facilità, si concluderà con lo spettacolo organizzato in Piazza dall’associazione Ruvido Teatro dal titolo “Papa Giulio II in visita al Castello di Beldiletto” (in replica anche domenica 3 settembre alle ore 18.30 sempre in Piazza Vittorio Veneto, Pievebovigliana di Valfornace).
Il festival MarcheStorie intende, promosso dall’assessorato regionale alla Cultura per la direzione artistica di Paolo Notari, intende raccontare le Marche attraverso i suoi borghi, i suoi sapori, la sua vicenda millenaria ma, soprattutto, le sue storie.
E vuole farlo attraverso una “festa”, che duri intere settimane e che coinvolga tutto il territorio marchigiano, dal mare alle montagne. La rassegna consentirà di conoscere antichi abitati arroccati, fortezze medievali, città meravigliose e chiese dal fascino misterioso ma anche di assaggiare cibi nuovi e rincorrere emozioni inedite, seguendo le trame di una conoscenza che si fa spettacolo e divertimento.
Tra le pieghe secolari del territorio marchigiano si adagiano infatti narrazioni e tradizioni, e poi miti e leggende, arcani, aspetti devozionali e credenze popolari. Vicende, luoghi e personaggi del passato lontano o della storia recente, non tutti noti, che aspettano solo di essere presentati a un vasto pubblico. L’intento è quello di “guidare” le persone verso una maggiore conoscenza e consapevolezza del territorio attraverso la grande eredità della tradizione, non ultima quella della tradizione orale, parte del patrimonio culturale regionale, alla riscoperta dell’immaginario collettivo marchigiano.
La comunità che oggi prende il nome di Valfornace, dopo la fusione tra i Comuni di Pievebovigliana e Fiordimonte, ha origini antichissime. Nel primo dei due centri insediamenti, vasellame del neolitico, materiale fittile appartenente all’età del ferro, dimostrano che l’uomo primitivo scelse a sua dimora la valle del Chienti e dei suoi affluenti, tra cui il Fornace, da cui parte la storia del paese. Chi arriva a Pievebovigliana, non può non risalire le suggestive vie e scalinate del castello, che costituisce il centro storico del capoluogo.
Del castello, distrutto nel 1528, restano solo alcune costruzioni, mentre è ancora chiaramente leggibile l’antica struttura a forma di “vascello”.
Tra le case dell’insediamento, che conserva il suo impianto urbanistico medioevale, si aprono scorci pittoreschi e suggestivi.
Nel cuore del centro storico, si trova la chiesa di Santa Maria Assunta con cripta risalente all’ XI secolo. Numerosi gli itinerari naturalistici, da percorrere a piedi, in bici o a cavallo, tra castagneti, prati, boschi, altipiani o lungo le sponde dei due laghi presenti nel territorio comunale, uno dei quali è compreso in un’oasi faunistica ed attrezzato per attività di birdwatching.
Ma il piccolo centro marchigiano è anche gastronomia. Tipici prodotti locali sono il “ciauscolo”, tartufi, miele, formaggi, cereali, castagne e, naturalmente, Varnelli e Amaro Sibilla, che hanno reso nota Pievebovigliana a livello nazionale e internazionale.
Il tour, a cura della guida ambientale escursionistica Federica Feliciani, è in programma per sabato 2 settembre con ritrovo, alle ore 15, presso il ponte romanico in località Pontelatrave.
La passeggiata interesserà un percorso che si snoderà dall’antico nucleo del Castello di Pievebovigliana fino al lago di Boccafornace, con arrivo finale in piazza Vittorio Veneto intorno alle ore 18. L’escursione, ovviamente, è gratuita ed aperta a tutti visto il grado di facilità, si concluderà con lo spettacolo organizzato in Piazza dall’associazione Ruvido Teatro dal titolo “Papa Giulio II in visita al Castello di Beldiletto” (in replica anche domenica 3 settembre alle ore 18.30 sempre in Piazza Vittorio Veneto, Pievebovigliana di Valfornace).
Il festival MarcheStorie intende, promosso dall’assessorato regionale alla Cultura per la direzione artistica di Paolo Notari, intende raccontare le Marche attraverso i suoi borghi, i suoi sapori, la sua vicenda millenaria ma, soprattutto, le sue storie.
E vuole farlo attraverso una “festa”, che duri intere settimane e che coinvolga tutto il territorio marchigiano, dal mare alle montagne. La rassegna consentirà di conoscere antichi abitati arroccati, fortezze medievali, città meravigliose e chiese dal fascino misterioso ma anche di assaggiare cibi nuovi e rincorrere emozioni inedite, seguendo le trame di una conoscenza che si fa spettacolo e divertimento.
Tra le pieghe secolari del territorio marchigiano si adagiano infatti narrazioni e tradizioni, e poi miti e leggende, arcani, aspetti devozionali e credenze popolari. Vicende, luoghi e personaggi del passato lontano o della storia recente, non tutti noti, che aspettano solo di essere presentati a un vasto pubblico. L’intento è quello di “guidare” le persone verso una maggiore conoscenza e consapevolezza del territorio attraverso la grande eredità della tradizione, non ultima quella della tradizione orale, parte del patrimonio culturale regionale, alla riscoperta dell’immaginario collettivo marchigiano.
La comunità che oggi prende il nome di Valfornace, dopo la fusione tra i Comuni di Pievebovigliana e Fiordimonte, ha origini antichissime. Nel primo dei due centri insediamenti, vasellame del neolitico, materiale fittile appartenente all’età del ferro, dimostrano che l’uomo primitivo scelse a sua dimora la valle del Chienti e dei suoi affluenti, tra cui il Fornace, da cui parte la storia del paese. Chi arriva a Pievebovigliana, non può non risalire le suggestive vie e scalinate del castello, che costituisce il centro storico del capoluogo.
Del castello, distrutto nel 1528, restano solo alcune costruzioni, mentre è ancora chiaramente leggibile l’antica struttura a forma di “vascello”.
Tra le case dell’insediamento, che conserva il suo impianto urbanistico medioevale, si aprono scorci pittoreschi e suggestivi.
Nel cuore del centro storico, si trova la chiesa di Santa Maria Assunta con cripta risalente all’ XI secolo. Numerosi gli itinerari naturalistici, da percorrere a piedi, in bici o a cavallo, tra castagneti, prati, boschi, altipiani o lungo le sponde dei due laghi presenti nel territorio comunale, uno dei quali è compreso in un’oasi faunistica ed attrezzato per attività di birdwatching.
Ma il piccolo centro marchigiano è anche gastronomia. Tipici prodotti locali sono il “ciauscolo”, tartufi, miele, formaggi, cereali, castagne e, naturalmente, Varnelli e Amaro Sibilla, che hanno reso nota Pievebovigliana a livello nazionale e internazionale.
Uno spazio dove fare esercizio fisico all’aria aperta destinato agli amanti dello sport ma non solo. E’ quello che l’Amministrazione comunale di Valfornace ha organizzato in via Mariana da Frontillo.
L’area fitness pubblica accoglie ben cinque stazioni con una panca per pettorali, una cyclette, una ellittica, una macchina per le trazioni e gli addominali e una macchina per le leg extension. Si tratta di attrezzi di ultima generazione ognuno dei quali reca la stampa di un codice Qr, da inquadrare con lo smartphone, per visualizzare le modalità di utilizzo insieme a una scheda con immagini che ne facilitano la comprensione. L’utilizzo delle attrezzature, ovviamente, è sotto la completa responsabilità degli utenti che possono godere di questo spazio immerso nel verde e dotato anche di panchine per il relax.
L’area fitness pubblica accoglie ben cinque stazioni con una panca per pettorali, una cyclette, una ellittica, una macchina per le trazioni e gli addominali e una macchina per le leg extension. Si tratta di attrezzi di ultima generazione ognuno dei quali reca la stampa di un codice Qr, da inquadrare con lo smartphone, per visualizzare le modalità di utilizzo insieme a una scheda con immagini che ne facilitano la comprensione. L’utilizzo delle attrezzature, ovviamente, è sotto la completa responsabilità degli utenti che possono godere di questo spazio immerso nel verde e dotato anche di panchine per il relax.
La comunità di Valfornace ha salutato con affetto il carabiniere scelto Sergio Dimaggio che, dopo sette anni di servizio nella locale stazione dell’Arma, è stato chiamato alla stazione di Fasano, in provincia di Brindisi.
Per l’occasione il sindaco Massimo Citracca e l’assessore Domenico Iori, a nome dell’intera cittadinanza, hanno voluto consegnargli una targa ricordo “per la dedizione e la disponibilità manifestata al servizio del territorio”.
In servizio dall’ottobre 2015 in quella che è stata la sua prima destinazione, il carabiniere scelto Dimaggio ha vissuto a Valfornace tutto il periodo del terremoto collaborando con i colleghi nel fornire aiuto e assistenza alla popolazione. Un impegno, il suo, riconosciuto anche dai suoi superiori. Da sindaco e assessore, infine, i migliori auguri per il nuovo incarico
Per l’occasione il sindaco Massimo Citracca e l’assessore Domenico Iori, a nome dell’intera cittadinanza, hanno voluto consegnargli una targa ricordo “per la dedizione e la disponibilità manifestata al servizio del territorio”.
In servizio dall’ottobre 2015 in quella che è stata la sua prima destinazione, il carabiniere scelto Dimaggio ha vissuto a Valfornace tutto il periodo del terremoto collaborando con i colleghi nel fornire aiuto e assistenza alla popolazione. Un impegno, il suo, riconosciuto anche dai suoi superiori. Da sindaco e assessore, infine, i migliori auguri per il nuovo incarico
Terminati i lavori di ristrutturazione del cimitero di Fiano, frazione del comune di Valfornace. Inagibile dalle scosse sismiche dell’ottobre del 2016, il cimitero ha subito interventi di messa in sicurezza e di consolidamento. Le opere hanno riguardato la ristrutturazione delle strutture esistenti e delle mura esterne. Oltre a questo sono stati rifatti i viali e il tetto della chiesa all’interno del cimitero. Simbolica la data della revoca dell’ordinanza di inagibilità, arrivata esattamente sei anni ed un giorno dopo il terremoto del 30 ottobre: il sindaco Massimo Citracca ha infatti ufficialmente riaperto il cimitero alla vigilia della festa di Ognissanti. Valfornace recupera dunque uno dei suoi luoghi di culto, proprio nel mese dedicato alla commemorazione dei defunti.
l.c.
l.c.
Valfornace, la nuova area camper. Citracca: «Diamo risposte a chi ci sceglie per le sue vacanze»
12 Ago 2022
Una nuova area camper per Valfornace. Proprio nella settimana di Ferragosto, il comune ha ultimato i lavori di realizzazione di una seconda area di sosta nel territorio comunale, dopo quella già operativa a Pievebovigliana. Finanziata grazie all’ordinanza 77 del Commissario straordinario alla ricostruzione, Giovanni Legnini, la nuova area camper a Vico di Sotto è costata 104mila euro e conta 12 piazzole di sosta da 40 metri quadrati, tutte dotate di attacchi per elettricità ed acqua.
Soddisfatto il sindaco, Massimo Citracca, proprio perché nella settimana che abitualmente fa registrare il maggior numero di presenze turistiche, «il comune riesce a dare una risposta a chi deciderà di soggiornare tra le nostre colline – commenta -. Sono felicissimo che le opere siano state ultimate proprio per il Ferragosto, sarà un motivo in più per venirci a fare visita. Le bellissime cittadine di Pievebovigliana e Fiordimonte e le loro suggestive frazioni, dove è possibile fare visita a chiese, musei, santuari e castelli, o semplicemente immergersi nella straordinaria natura del Parco Nazionale dei Monti Sibillini e del lago di Boccafornace accolgono sempre più visite. La valle del Fornace si conferma un territorio dalla spiccata vocazione turistica».
l.c.
Soddisfatto il sindaco, Massimo Citracca, proprio perché nella settimana che abitualmente fa registrare il maggior numero di presenze turistiche, «il comune riesce a dare una risposta a chi deciderà di soggiornare tra le nostre colline – commenta -. Sono felicissimo che le opere siano state ultimate proprio per il Ferragosto, sarà un motivo in più per venirci a fare visita. Le bellissime cittadine di Pievebovigliana e Fiordimonte e le loro suggestive frazioni, dove è possibile fare visita a chiese, musei, santuari e castelli, o semplicemente immergersi nella straordinaria natura del Parco Nazionale dei Monti Sibillini e del lago di Boccafornace accolgono sempre più visite. La valle del Fornace si conferma un territorio dalla spiccata vocazione turistica».
l.c.
Valfornace, rogo mette a rischio la festa della birra. La pro loco: «Sabato ci saremo comunque»
29 Lug 2022
Un incendio le cui cause sono in corso di accertamento, ha interessato questa mattina una struttura adiacente al palazzetto dello sport di Valfornace. Sul posto è intervenuta la squadra del distaccamento dei vigili del fuoco di Visso che ha provveduto a spegnere il rogo.
A dare l'allarme sono stati i volontari della Pro Loco accortisi del fumo che usciva dai locali della struttura, in breve tempo lambita dalle fiamme e distrutta. La costruzione di proprietà della pro loco, era stata realizzata dopo il sisma del 1997 e messa a disposizione per attività del sociale.
All'interno c'erano piani cottura,, 4 frigoriferi e una cella frigo.
Di concitazione e grande spavento riferisce il neo-presidente della Pro Pieve Jorge Quinones che, in accordo con tutto il direttivo, si è visto costretto ad annullare la festa della birra prevista per questa sera.
I locali della struttura andata a fuoco venivano infatti utilizzati come cucina e deposito per le bevande e i prodotti alimentari. come quelli che sarebbero serviti per l'evento di questa sera. Locali che erano serviti anche per la preparazione dei pasti per le scuole delocalizzate nelle tende. Sul posto anche un'autobotte inviata dal comando provincile di Macerata e i vigili del fuoco di Camerino, poco prima impegnati in altro intervento ad Esanatoglia,
Spente le fiamme, bonificata l'area e scongiurato ogni ulteriore pericolo, il gruppo compatto della Pro Pieve non si è perso d'animo. Subito si sono dati da fare per la verifica dei danni ai materiali già pronti da giorni per lo svolgimento delle due serate tanto attese accorgendosi che i fusti di birra erano salvi. E se per forza di cose il primo appuntamento ha dovuto essere cancellato, grazie al fattivo impegno del presidente e dei suoi collaboratori, tutto potrà svolgersi regolarmente per la serata di domani.
Dunque, almeno per sabato 30 luglio, la festa della birra di Valfornace è al sicuro.
c.c.
A dare l'allarme sono stati i volontari della Pro Loco accortisi del fumo che usciva dai locali della struttura, in breve tempo lambita dalle fiamme e distrutta. La costruzione di proprietà della pro loco, era stata realizzata dopo il sisma del 1997 e messa a disposizione per attività del sociale.
All'interno c'erano piani cottura,, 4 frigoriferi e una cella frigo.
Di concitazione e grande spavento riferisce il neo-presidente della Pro Pieve Jorge Quinones che, in accordo con tutto il direttivo, si è visto costretto ad annullare la festa della birra prevista per questa sera.
I locali della struttura andata a fuoco venivano infatti utilizzati come cucina e deposito per le bevande e i prodotti alimentari. come quelli che sarebbero serviti per l'evento di questa sera. Locali che erano serviti anche per la preparazione dei pasti per le scuole delocalizzate nelle tende. Sul posto anche un'autobotte inviata dal comando provincile di Macerata e i vigili del fuoco di Camerino, poco prima impegnati in altro intervento ad Esanatoglia,
Spente le fiamme, bonificata l'area e scongiurato ogni ulteriore pericolo, il gruppo compatto della Pro Pieve non si è perso d'animo. Subito si sono dati da fare per la verifica dei danni ai materiali già pronti da giorni per lo svolgimento delle due serate tanto attese accorgendosi che i fusti di birra erano salvi. E se per forza di cose il primo appuntamento ha dovuto essere cancellato, grazie al fattivo impegno del presidente e dei suoi collaboratori, tutto potrà svolgersi regolarmente per la serata di domani.
Dunque, almeno per sabato 30 luglio, la festa della birra di Valfornace è al sicuro.
c.c.
Una piccola ma significativa cerimonia per la consegna di una targa ricordo a Domenico Morelli, in pensione dopo quarant’anni spesi al servizio del comune di Fiordimonte prima e di quello di Valfornace poi. Assunto nel 1982, ha affiancato numerose amministrazioni nel corso della carriera, fatto questo che non lo ha sottratto alla vita sociale della comunità, per la quale si impegna da diversi anni come presidente della proloco di Fiordimonte.
Particolarmente sentiti gli auguri del sindaco Massimo Citracca, che ha condiviso con Morelli almeno dieci anni di lavoro, prima come amministratore di Fiordimonte ed ora come primo cittadino di Valfornace. A lui sono andati gli auguri dei colleghi e di tutta l’amministrazione comunale.
Particolarmente sentiti gli auguri del sindaco Massimo Citracca, che ha condiviso con Morelli almeno dieci anni di lavoro, prima come amministratore di Fiordimonte ed ora come primo cittadino di Valfornace. A lui sono andati gli auguri dei colleghi e di tutta l’amministrazione comunale.
Valfornace sceglie la via della continuità. Con 356 voti contro i 236 ottenuti dal suo competitor Massimo Citracca viene confermato sindaco del comune sorto dalla fusione tra Pievebovigliana e Fiordimonte per il secondo mandato consecutivo.
“Ringrazio i cittadini che hanno voluto dare fiducia alla continuità – le prime parole del riconfermato sindaco – I cittadini, cui dedico questa vittoria, hanno capito il periodo che abbiamo dovuto affrontare, dalla fusione, al sisma, alla pandemia. Abbiamo lavorato in un periodo difficile e critico, ma è stato premiato anche quello che abbiamo messo in cantiere sulla via della ricostruzione, cui saranno rivolti i nostri sforzi nei prossimi 5 anni. Davvero cercheremo di dare una svolta al nostro splendido paese”.
Accetta con rammarico, amarezza e una nota polemica il verdetto delle urne lo sfidante Sandro Luciani. “Prendo atto della volontà degli elettori – le sue parole – prendendo atto che la continuità della lista guidata da Citracca è quello che la popolazione vuole. Personalmente faccio un definitivo passo indietro anche dal ruolo di minoranza, visto che la divisione tra Pievebovigliana e Fiordimonte, che ancora esiste e viene cavalcata dall’attuale amministrazione, non risponde a quanto penso e sostengo. A questo non ci sto”.
F. U.
“Ringrazio i cittadini che hanno voluto dare fiducia alla continuità – le prime parole del riconfermato sindaco – I cittadini, cui dedico questa vittoria, hanno capito il periodo che abbiamo dovuto affrontare, dalla fusione, al sisma, alla pandemia. Abbiamo lavorato in un periodo difficile e critico, ma è stato premiato anche quello che abbiamo messo in cantiere sulla via della ricostruzione, cui saranno rivolti i nostri sforzi nei prossimi 5 anni. Davvero cercheremo di dare una svolta al nostro splendido paese”.
Accetta con rammarico, amarezza e una nota polemica il verdetto delle urne lo sfidante Sandro Luciani. “Prendo atto della volontà degli elettori – le sue parole – prendendo atto che la continuità della lista guidata da Citracca è quello che la popolazione vuole. Personalmente faccio un definitivo passo indietro anche dal ruolo di minoranza, visto che la divisione tra Pievebovigliana e Fiordimonte, che ancora esiste e viene cavalcata dall’attuale amministrazione, non risponde a quanto penso e sostengo. A questo non ci sto”.
F. U.
