Beccati dai carabinieri liberi dal servizio mentre spacciavano eroina. È accaduto ieri pomeriggio Corridomnia Shopping Park dove due carabinieri erano impegnati negli acquisti di Natale quando hanno riconosciuto un giovane nigeriano domiciliato a Fermo, già segnalato in passato come presunto spacciatore di stupefacenti, seguito a breve distanza da un altro connazionale al quale dopo poco ha consegnato un piccolo involucro che prendeva dalla bocca.

Immediatamente i militari hanno chiesto l'intervento dei colleghi.

I militari hanno assistito alla cessione di singole dosi di droga a due ragazzi di Corridonia e di Petriolo i quali, fermati dopo l’acquisto mentre si stavano allontanando dal parco commerciale alla guida delle rispettive autovetture, consegnavano subito la dose di eroina appena acquistata dai due stranieri dichiarando di averla pagata 30 euro ciascuno.

I due spacciatori, bloccati dopo le veloci cessioni di sostanza stupefacente, sono stati trovati in possesso di altre 13 dosi di eroina che nascondevano in bocca e del ricavato della precedente attività di spaccio pari a 457 euro.

La successiva perquisizione domiciliare effettuata a Fermo ha poi consentito il recupero di altri 5 grammi circa di eroina già suddivisa in 9 dosi pronte per la vendita e di ulteriori 2.500 euro.

La droga e il denaro sono stati sequestrati mentre per i due giovani nigeriani il magistrato di turno alla Procura della Repubblica al Tribunale di Macerata ha disposto gli arresti domiciliari a Fermo in attesa dell’udienza di convalida dell’arresto.

GS
Droga nell'auto e a casa. Denunciati due giovani settempedani. È finita così una operazione dei carabinieri di San Severino che, nel corso di un servizio di controllo del territorio, hanno fermato un'auto con due giovani a bordo.
All'interno del mezzo i militari hanno trovato una busta di cellophane con circa 25 grammi di marijuana.
Lo stupefacente era nella piena disponibilità del proprietario dell'auto: un ventenne.
Durante la successiva perquisizione dell'abitazione sono poi stati trovati un bilancino di precisione e quasi 300 bustine in cellophane utili per poter confezionare la sostanza stupefacente.
La perquisizione è stata estesa anche al passeggero, un altro ventenne settempedano: all'interno della sua abitazione sono stati trovati altri 35 grammi di marijuana, nonché un bilancino di precisione ed altro materiale utile al confezionamento delle dosi. Entrambi i giovani sono stati denunciati a piede libero per detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti.

GS
Due denunce per detenzione di sostanze stupefacenti. Sequestrati 55 grammi di hashish e 1.440 euro in contanti, ritenuti provento del reato. Fermato e segnalato alla Prefettura il cliente di un pusher, che si era recato a casa del fornitore per acquistare hashish e spinelli.
È questo il bilancio di una operazione delle Fiamme Gialle di Civitanova.

Durante i controlli del Dpcm, i finanziaeri hanno notato degli strani movimenti di persone e mezzi nei pressi di un condominio cittadino.

Le indagini, partite immediatamente, hanno focalizzato l’attenzione nei confronti di un 22enne civitanovese la cui abitazione è stata perquisita con l’ausilio dell’unità cinofila antidroga. Aveva nascosto, all’interno di un mobile, due pezzi di hashish per un totale di 35 grammi, oltre a 1.440 euro in contanti, sequestrati assieme alla sostanza stupefacente in quanto ritenuti proventi di spaccio.

Le indagini hanno permesso di risalire ad un secondo soggetto che poco prima si era recato nell’abitazione perquisita. Lo stesso, anch’egli 22enne, residente a Civitanova Marche, è risultato in possesso di 12 grammi di hashish e di due spinelli, acquistati poco prima.

Il pusher è stato denunciato a piede libero per detenzione di sostanza stupefacente per fini di spaccio, il cliente è stato invece segnalato alla competente Prefettura per uso personale. Nei confronti di quest’ultimo, i militari hanno proceduto anche alla contestazione della violazione del decreto, in quanto si è spostato dal proprio domicilio senza valide ragioni. 

Poco dopo in un altro contesto operativo, è stato fermato un soggetto, un 26enne domiciliato a Montecosaro, che ha dichiarato ai militari di essere uscito di casa per andare a fare la spesa, esibendo la regolare autocertificazione. L’intuito dei militari ha consentito però di trovargli addosso una piccola quantità di hashish. La perquisizione nella sua abitazione ha permesso di rinvenire e sequestrare 7 grammi di hashish. Il giovane è stato denunciato a piede libero.    

GS
Operazione antidroga dei carabinieri di Camerino che hanno messo in manette un 40enne inglese residente nella città ducale.
Ieri l'operazione dei militari dell'Arma che hanno perquisito l'abitazione dell'uomo dove hanno trovato oltre mezzo chilo di marijuana, un bilancino di precisione, stumenti per il confezionamento delle dosi, un machete di mezzo metro e tre serre per la coltivazione di marijuana. 
Il 40enne, disoccupato e incensurato, è stato arrestato in flagranza di reato per detenzione ai fini di spaccio e portato nella casa circondariale di Montacuto.

GS
“Non esistono super donne o super eroi ma persone che si impegnano per gli altri”.

Con queste parole il comandante provinciale dei Carabinieri, colonnello Michele Roberti, ha ringraziato i comandanti di stazione e i militari della provincia in occasione dei saluti di Natale al teatro La Filarmonica.

"Un’istituzione funziona indipendentemente da chi la dirige - ha affermato - e anche quest’anno, come quello precedente, abbiamo ottenuto ottimi risultati grazie all’impegno di tutti. Grazie al Prefetto e al Procuratore per la vicinanza e le istruzioni”.

Il bilancio è estremamente positivo rispetto a quello del 2018, annata di certo non semplice. A partecipare anche il Prefetto, Iolanda Rolli e il Procuratore Giovanni Giorgio. 

L’attività preventiva e repressiva ha portato i suoi frutti: rispetto al 2018 c’è stata una importante flessione del numero totale di reati in provincia diminuiti del 15 per cento (da 8.590 nel 2018 a 7.304 nel 2019). L’Arma ha proceduto per 6.912 reati (il 90 per cento di quelli avvenuti in provincia) e dalle analisi emerge un calo evidente per i reati predatori che segnano un meno 17 per cento per quelli in abitazione (passati da 721 a 601), meno 22 per cento quelli con destrezza (da 253 a 198), 26 per cento quelli ai danni di esercizi commerciali (da 251 a 186), 33 per cento quelli su auto in sosta (465 a 311) e 34 per cento i furti di macchine  (da 149 a 99). 

Sono 130 le persone arrestate e 1.954 quelle denunciate.

Nel 2019 l’Arma, fra le altre cose, si è concentrata nell’incrementare l’attività di prevenzione e controllo del territorio da parte delle Stazioni con complessivamente 15.630 servizi. 

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Ciò che desta maggior preoccupazione è sicuramente lo spaccio, specie tra i giovani. In provincia, l’Arma ha proceduto al sequestro di oltre 5 kg di cocaina, mezzo chilo di eroina, 4 kg di hashish e 10 kg di marijuana. Tra le attività antidroga più significative (58 sono state le persone arrestate e 106 quelle denunciate) si citano l’arresto a Norimberga dopo un’indagine del Reparto Operativo, comandato dal tenente colonnello Walter Fava, di un nigeriano latitante resosi autore di 1.250 cessioni tra eroina e marijuana a Macerata a cavallo tra il 2017 e il 2018, oggi in carcere a Rebibbia (http://www.appenninocamerte.info/notizie-cronaca/item/7960-nigeriano-arrestato-in-germania-per-attivita-di-spaccio-a-macerata-estradato-in-italia?fbclid=IwAR0ZHJVL2_oSHEO9GiBgD-u-08i23K4L9TfessMoGQcs5iX5p0_yS_b9rME); l’arresto di un 33enne tolentinate trovato in possesso di 720 grammi di cocaina, suddivisi in dosi e 1.500 euro in contanti, effettuato dal Reparto Operativo; l’arresto, da parte della Compagnia di Tolentino, di una coppia trovata in possesso di 560 grammi di hashish e numeroso altro stupefacente tra LSD, ecstasy, anfetamina, oppio e chetamina, oltre a 2.680 euro quale provento dello spaccio; l’arresto di 4 persone indagate dai Carabinieri di Cingoli e della Compagnia di Macerata, per aver effettuato oltre 500 cessioni di stupefacenti, per complessivi 300 grammi di cocaina, 1,5 chili di hashish e 1,5 chili di marijuana; l’arresto a Cingoli, da parte della locale Stazione unitamente a quella di Appignano, di due 20enni (uno del posto e l’altro di origini marocchine), per aver ceduto, in concorso tra loro, a più riprese, da novembre 2018 ad aprile 2019, hashish e marijuana per complessivi 1,7 chili con un volume di affari di circa 13mila euro (http://www.appenninocamerte.info/notizie-cronaca/item/8653-spaccio-vicino-alle-scuole-e-ai-giardini-in-manette-due-20enni); l’arresto, a Serravalle del Chienti, da parte dei militari della Compagnia di Camerino, di due persone per spaccio di stupefacenti, trovati in possesso di 200 grammi di marijuana suddivisa in dosi oltre a 7 grammi di ketamina e MDMA. Nella circostanza sono anche stati denunciati altri tre giovani trovati in possesso di circa 90 grammi di marijuana e 40 grammi di hashish e segnalati al Prefetto di Macerata 25 giovani quali assuntori; l’arresto, a Macerata, da parte del NORM della Compagnia di Tolentino di due marocchini pregiudicati, per aver ceduto, dal 2013, 10,3 chili di marijuana, 2,5 chili di hashish e 10 grammi di cocaina, per un valore di circa 80mila euro. Nel contesto venivano segnalati alla Prefettura di Macerata 12 clienti abituali, di cui 3 minorenni, per uso personale di stupefacenti; l’arresto alla stazione di Civitanova di un cittadino pakistano, richiedente asilo, per spaccio di stupefacenti, trovato in possesso di 300 grammi di eroina.

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Tante le attività delle tipologie più diverse tra cui, senz’altro è da menzionare l’attività investigativa condotta dal Reparto Operativo che ha portato, lo scorso 29 maggio, alla condanna di Innocent Oseghale all’ergastolo (http://www.ansa.it/marche/notizie/2019/05/29/pamela-ergastolo-per-oseghale_64825ec4-411a-4ecf-bf0b-4acaeab6060a.html) perché ritenuto colpevole dell’omicidio di Pamela Mastropietro, nonché di violenza sessuale, vilipendio, occultamento e soppressione di cadavere. Per ultimo, è della scorsa settimana la sentenza di condanna all’ergastolo con isolamento diurno per 18 mesi a carico del cittadino pakistano Riaz Mouhammad (http://www.ansa.it/marche/notizie/2019/12/04/ragazza-pakistana-ergastolo-a-padre_daaa32d8-1a8e-48a7-a4a8-50937103aafc.html), resosi responsabile dell’omicidio volontario della figlia 20enne, maltrattamenti in famiglia e violenza sessuale su minori. In questo caso, le indagini sono state seguite dai Carabinieri della Stazione di Recanati con il Reparto Operativo. Un’attenzione particolare è stata indirizzata a tutela delle fasce deboli, sempre più spesso vittime di violenze di genere e al contrasto al Caporalato. 

“Non possiamo negare - è tornato a dire Roberti - che la provincia sia sicura.  E se noi creiamo sicurezza, la stampa contribuisce alla percezione della sicurezza. Ai carabinieri che a Natale saranno per strada rivolgo l’invito a bussare alle porte di chi è più solo perché il compito dell’Arma è anche portare consolazione”.

In ultimo il colonnello ha fatto riferimento alla situazione post sisma: il comando provinciale conta 10 stazioni e un comando compagnia inagibili in tutta la provincia e di cui ancora non sono partiti i cantieri per la ricostruzione: “Per la caserma di Camerino, a breve dovremmo firmare un protocollo d’intesa. Considero eroi quei carabinieri che da tre anni lavorano e vivono nei container, come le popolazioni. Rispetto all’anno scorso almeno sappiamo chi ricostruirà le caserme e dove e mi auguro che entro fine 2020 si possa vedere qualche cantiere”.

Di seguito alcuni link relativi alla Caserma di Camerino

http://www.appenninocamerte.info/notizie-politica/item/9480-caserma-dell-arma-sborgia-esige-risposte-chiare-e-veloci
http://www.appenninocamerte.info/notizie-politica/item/9485-caserma-gentilucci-meno-toni-perentori-piu-atti-concreti
http://www.appenninocamerte.info/notizie-politica/item/9492-caso-caserma-e-da-gentilucci-che-attendiamo-concretezza
http://www.appenninocamerte.info/notizie-cronaca/item/9697-carabinieri

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Gaia Gennaretti
Questa mattina i carabinieri della Compagnia di Macerata, nell’ambito delle attività svolte a contrasto dello spaccio di sostanze stupefacenti, hanno effettuato servizi di controllo su autobus di linea che giungono a Macerata da svariate zone delle Marche.  I militari si sono concentrati principalmente sullo scalo ferroviario ed il Terminal di Piazza Pizzarello, nei confronti di soggetti già oggetto di attenzione da parte degli investigatori, quali possibili “vettori” di stupefacenti. L’attività, che ha visto il controllo di circa 20 persone e il coinvolgimento di 10 militari, è conseguenza di un costante monitoraggio del territorio, obiettivo primario dell’Arma di Macerata per la tranquillità della Comunità.
Non sono state sequestrate sostanze, uno dei soggetti è stato accompagnato in caserma per approfondire i controlli.
I controlli proseguiranno anche nei prossimi giorni su tutto il territorio di competenza.
g.g.

                                                                    

Un altro colpo alla rete di spaccio del territorio messo a segno dai carabinieri della Compagnia di Camerino. L’indagine, denominata operazione “Vespri“, ha smantellato una nuova piazza di spaccio. Tre le persone arrestate nella serata di ieri a Matelica, uno dei quali recidivo in quanto era già finito in manette lo scorso 13 marzo. Sequestrato un chilo di sostanze stupefacenti.  Oltre 20 i carabinieri del comando chiano eseguito diverse perquisizioni personali e domiciliari. Le indagini hanno preso le mosse dalle segnalazioni di alcune mamme preoccupate della possibilità da parte di giovani di potersi procurare la droga che veniva spacciata anche nei pressi degli istituti scolastici. Non soltanto Matelica, ma anche Castelraimondo e Camerino le piazze dello spaccio.

 L’indagine, già avviato a partire dal mese di febbraio 2019, si è sviluppato a seguito dell’arresto in flagranza di reato, il 13 marzo, di un ventenne di origine macedone, Zudie Jasharovsky,  Che nel corso di una perquisizione nella propria abitazione era stato trovato in possesso di un etto di marijuana e oltre 1500 € in contanti.  Dalle attività che si sono sviluppate emerso fin da subito che l’ingente quantitativo di stupefacente, da cui si sarebbero potute ricavare un centinaio di dosi per un valore stimato in oltre 1000 €, non era altro che una piccola parte di un ben più vasto florido mercato alimentato dalle inesauribile richieste dei numerosi giovani tossicodipendenti. 

 Dopo il primo arresto Jasharovsky,  Che aveva patteggiato una condanna ad un anno e 10 mesi di reclusione con sospensione della condizionale della pena,  aveva proseguito nel proprio disegno criminoso continuando a gestire la florida rete di spaccio alzando però la soglia dell’attenzione e mettendo in atto una scaltra strategia finalizzata ora ad eludere le attività investigative che inesorabilmente si sarebbero focalizzate sulla sua persona.  Dopo il primo arresto, il soggetto era solito muoversi in taxi e mai con una autovettura lui riconducibile per effettuare le consegne dello stupefacente alla clientela ed occultarlo  in località sempre differenti. I militari hanno quindi dovuto ricorrere a metodi tradizionali di investigazione,  quali osservazioni e pedinamenti, per individuare di volta in volta i nuovi imboschi. 

 Ieri pomeriggio così, al termine di diversi giorni di attività,  I carabinieri sono riusciti ad individuare la località dove sarebbe stato presumibilmente occultato il narcotico e hanno predisposto un apposito servizio di appiattamento nel bosco di Canfaito  Dove la notte precedente era stata osservata la presenza del soggetto interessato. Gli appostamenti sono iniziati alle prime ore del mattino e sono per durate fino al tardo pomeriggio quando Jasharovsky è  arrivato accompagnato da un taxi e da un altro soggetto, Giovanni d’Antonio, ventenne con precedenti specifici e residente a Matelica, anche lui arrestato per concorso nell’illecita  attività di spaccio. 

 Le successive indagini hanno permesso di individuare un terzo soggetto riconducibile ai primi due arresti. Quindi si è proceduto ad una nuova perquisizione domiciliare in seguito alla quale S.E. insospettabile 20enne albanese incensurato, è  stato trovato in possesso di mezzo chilo di marijuana nascosta in una cantina e pertanto arrestato in flagranza del reato di detenzione ai fini di spaccio.

“Questi soggetti - ha spiegato il Capitano Roberto Nicola Cara - frequentavano i posti più vissuti dai giovani, quali vicoli del centro storico di Matelica, piazze e nei pressi delle scuole. Questa operazione è un ulteriore segnale dopo le due precedenti, “Rosa dei Venti” e “Diadema”. Il problema è persistente, una volta disarticolata una rete di spaccio se ne crea immediatamente un‘altra. La nota da sottolineare peraltro, è che Jasharovsky in occasione del suo primo arresto e del suo successivo rilascio aveva festeggiato in un locale e aveva commentato in maniera ironica un articolo su di lui apparso sui social. Tuttavia, tutti i nodi sono venuti al pettine”. Soddisfazione è stata espressa anche dal colonnello Michele Roberti, comandante provinciale dell’Arma: “I militari hanno lavorato per giorni in territori anche isolati e impervi. L’operazione in questione è particolarmente importante poiché la marjiuana è una sostanza che di solito viene ceduta a giovanissimi che vengono così avviati al mondo della droga. C’è tutta una filiera che parte dall’Albania e arriva sui nostri territori e stiamo cercando di ricostruire questa rete. La cosa non è semplice - ha concluso - ma è una lotta continua che ogni giorno porta a sequestri, arresti e denunce”.

Gaia Gennaretti  

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Capitano Cara, Colonnello Roberti, Sottotenente Paolo Rinaldi Comandante del Nucleo Operativo e Radiomobile di Camerino
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È stato denunciato a piede libero un 24enne di Matelica, A.L., per coltivazione e detenzione ai fini di spaccio di marijuana. 

È stato beccato dai Carabinieri della locale stazione ieri intorno alle 18, durante alcuni controlli specifici organizzati ad hoc. Il ragazzo, nullafacente, ha già diversi precedenti penali anche specifici.

I militari hanno perquisito la sua abitazione dopo essere intervenuti poiché lo stesso, per futili motivi, aveva picchiato la madre poco prima.

Nella sua camera da letto sono stati ritrovati tre piante di marijuana dell’altezza di circa un metro e di due chili  di peso, e numerosi vasi in vetro al cui interno erano contenuti 600 grammi della stessa sostanza essiccata e circa 250 semi di canapa indiana.  

È stato sottoposto a trattamento sanitario obbligatorio con ricovero all’ospedale di San Benedetto del Tronto perché già affetto da problemi di natura psichiatrica e in evidente stato confusionale.

g.g.

Incessanti le operazioni della Polizia per il contrasto allo spaccio e all’uso di sostanze stupefacenti volute dal questore di Ancona Oreste Capocasa.

Negli ultimi giorni il bilancio vede un arresto e tre segnalazioni. 

Il primo è avvenuto nella stazione ferroviaria a carico di un nigeriano 34enne residente a Roma da parte di agenti in borghese. È il frutto di un’indagine protrattasi per un mese e pare che si tratti di un soggetto centrale nella rete di spaccio anche nel territorio fabrianese. È stato fermato mentre scendeva dal treno e perquisito e addosso, nel giubbino, aveva nove involucri contenenti oltre due etti di marjiuana. Ieri il tribunale di Ancona ha convalidato l’arresto disponendo l’obbligo di firma nel comune di residenza del nigeriano.

Nei guai poi è finito anche un 35enne di Sassoferrato denunciato dalla polizia perché aveva 55 grammi di hashish e tre sono le persone segnalate, tutte del territorio, come assuntori.

G.G.

Sequestrate 36 dosi di cocaina e un grammo di hashi. Arrestato un tunis e denunciato a piede libero un connazionale. È il risultato di un’operazione della guardia di finanza della Compagnia di Civitanova Marche volta al contrasto di traffici illeciti. Un altro duro colpo dunque allo spaccio di stupefacenti. 

Sviluppando alcuni elementi acquisiti nel corso dell’attività info investigativa, i militari hanno individuato una abitazione nel Comune di Civitanova Marche ove erano alloggiati due tunisini collegati con lo spaccio di stupefacenti. 

Nel corso della perquisizione locale i due soggetti hanno negato ogni addebito, ma il fiuto del cane antidroga ha scovato lo stupefacente nascosto dentro un comodino della camera da letto: 36 dosi di cocaina, per un peso complessivo di oltre 37 grammi e quasi un grammo di hashish oltre ad un bilancino di precisione e un coltello con residui di stupefacente. 

Un tunisino di 24 anni, tra l’altro non in regola con le norme che disciplinano l’immigrazione, è stato arrestato e, su disposizione dell’autoritàgiudiziaria inquirente, posto in via precautelativa agli arresti domiciliari;un suo connazionale di 25 anni, invece, è stato denunciato a piede libero.
g.g.

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