Notizie di politica nelle Marche

E' stata annunciata, infatti, la presenza fin dalla mattinata di gruppi provenienti anche da regioni lontane, come Sicilia e Veneto. Inoltre, il Comune di Macerata, in accordo con la Pro Loco di Piediripa, ha deciso di rinviare al 18 febbraio la 28^ edizione del Carnevale Maceratese previsto per domenica 11 febbraio ai Giardini Diaz.

I monumenti della rete museale Macerata Musei, Biblioteca Mozzi Borgetti compresa, chiuderanno alle 12.30. Chiuso tutto il giorno il Teatro Lauro Rossi.

Rimandato a data da destinarsi il concerto del gruppo musicale Stella Maris programmato per sabato 10 febbraio al Teatro Don Bosco nell’ambito della rassegna Klang, Altri Suoni, Altri Spazi promossa dall’AMAT con il Loop Live Club e il patrocinio del Comune. Sospeso anche il convegno per la presentazione del volume "Quasi un consuntivo" che riedita una selezione di poesie di Remo Pagnanelli  previsto per domani, sabato 10 febbraio alle 17, alla Biblioteca Mozzi Borgetti di Macerata. Per quanto riguarda il calcio, partite a rischio in seconda e terza categoria.

s.c.

 

Il liceo scientifico di Macerata

 

liceo scientifico

 

Il liceo classico maceratese

 

classico macerata

Pubblicato in Cronaca
Venerdì, 09 Febbraio 2018 16:00

Perizia psichiatrica richiesta per Luca Traini

L'avvocato di Luca Traini, Giancarlo Giulianelli, presenterà nei prossimi giorni una richiesta per una perizia di carattere sanitario sul suo assistito. E' stato lo stesso legale ad annunciarlo dopo essersi confrontato con il suo assistito.

Dopo aver ferito sei persone nel raid messo in atto sabato 3 febbraio, Luca Traini, 29 anni, residente a Macerata, ma domiciliato a casa della nonna a Tolentino da un paio di anni, si trova rinchiuso nel carcere anconetano di Montacuto con l'accusa di strage.

Finora non ne ha mai parlato – ha detto il suo avvocato – anche perchè non c'è molto da dire su quello che è accaduto. Per il momento sta vivendo l'esperienza del carcere con tranquillità”. Ma il mondo al di fuori delle cancellate sta cercando di prendere contatti con lui. “Sto ricevendo molte telefonate in questi giorni – spiega il legale maceratese – da persone anche fuori regione che mi chiedono l'indirizzo del carcere dove si trova Luca Traini per potergli scrivere. Altri mi offrono denaro per la copertura del costo della difesa. Ma su questo punto, lui mi ha detto di non volere niente. Anzi, mi ha chiesto che i soldi vegano consegnati alle famiglie italiane in difficoltà”.

Nei giorni successivi alla sparatoria nel capoluogo, le esternazioni su quanto accaduto a Macerata sono state diverse. Anche fuori dalle Marche. A Roma, sul ponte Milvio, era apparso uno striscione con la scritta “Onore a Luca Traini”, una secondo cartello era comparso a Perugia, nel centro storico, con la scritta “Macerata, è solo l'inizio”, posta sotto al ritratto di Paolo Vinti, un intellettuale di sinistra deceduto nel 2010.

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“ Camerino mi ha dato la mia vita professionale e non potevo che iniziare da qui per promuovere  il mio libro”. Così Flavio Corradini, davanti ad una platea di oltre cento persone, ha aperto la serata camerte  dedicata alla presentazione di “ Condividiamo il futuro”, volume  che condensa in 135 pagine le esperienze che hanno fatto degli ultimi sei anni il periodo più significativo e 'impegnativo' ma anche il più bello della sua vita.

Pubblico Corradini 2

 Con l’introduzione a cura di Francesca Chiappa e la partecipazione di Gaetano Maccari  titolare dell'azienda " Pasta di Camerino", nel suo incontro con i cittadini , il docente di Informatiica ed ex rettore di Unicam, ha ripercorso il lungo tratto costellato di ruoli di grande responsabilità, che gli ha consentito di accumulare competenze e maturare come persona.  Ha raccontato del suo arrivo a Camerino nel 2004, da dove, in pochi anni, ha avuto l’opportunità di diventare rettore. Città e territorio gli hanno restituito pian piano grande fiducia, cementatasi nel tempo in un reciproco forte feeling.

Pubblico Corradini 1

 

Gli ultimi sei anni – ha dichiarato Corradini- sono stati l’esperienza più stimolante e affascinante della mia vita; l’ultimo anno, in particolare, mi ha permesso di mettere in campo tante qualità e capacità che non sapevo di avere; se ci sono riuscito è perché ho potuto contare sulla collaborazione di una squadra coesa che è stata sempre al mio fianco”. Condivisione e futuro sono le parole che pervadono tutte le pagine del racconto di Flavio Corradini che, nel dirci come sei anni lo abbiano profondamente cambiato, ha scelto di legare insieme successi e insuccessi, difficoltà e capacità di reagire, mettendo sempre al primo posto i grandi valori della famiglia, della persona, dell’inclusione e della partecipazione: “ Certe cose le avevo lasciate dentro di me per tanti anni, come alcuni momenti difficili del mio percorso; in queste pagine ho voluto raccontarle, perché la mia vita mi ha permesso di vivere esperienze anche traumatiche, come lo è stato dover gestire con lucidità un dramma come il sisma del 2016; credo che affrontare le difficoltà, superare gli ostacoli che si incontrano possa essere d’aiuto per la vita intera. Occorre farsi i muscoli, per poter arrivare a guardare oltre l’orizzonte, e i muscoli si fanno anche attraverso le brutte esperienze. Flavio, non si tira indietro; è una delle costanti della mia vita; finché non arrivo in fondo, non mollo”.

Condivisione e futuro anche nelle parole di Gaetano Maccari, titolare di “ Pasta di Camerino”, azienda che dalle difficoltà, è riuscita a costruire un ponte con il territorio. Di quei giorni seguiti alle scosse del 2016, l’imprenditore ha ricordato i momenti di forte preoccupazione e paura dei suoi 50 dipendenti. “Nei due turni quotidiani di lavoro, mi sono messo vicino a loro. Fortunatamente la nostra struttura ha retto benissimo ma ho voluto essere presente per incoraggiarli e tranquillizzarli. Sapevo che mollare avrebbe significato perdere tutto; eravamo coscienti della criticità della situazione eppure ci siamo armati di coraggio, riuscendo a mettere in piedi un progetto che, in famiglia, avevamo in mente da tempo. Alla popolazione serviva lavoro e ampliando le nostre strutture siamo riusciti a raddoppiare e a creare 20 posti di lavoro in più”.

“ Se i sogni debbono esserci e aiutano a guardare molto lontano è pur vero che bisogna arrivarci forti e con un po’ di sostenibilità - ha rimarcato Corradini rivolgendosi ai giovani-; per affrontare i problemi, occorre approfondire e studiare. Studio è opportunità; opportunità, impegno e responsabilità, rappresentano le parole chiave per la vita”.

Piacevole e molto confidenziale l’atmosfera che si è creata dall’inizio alla conclusione della serata, molto apprezzata dal numeroso pubblico intervenuto. Tantissime le persone che hanno voluto complimentarsi e, acquistato il libro, farsi rilasciare una dedica dall’autore.

I proventi derivati dalla vendita del libro di Flavio Corradini “ Condividiamo il futuro”, edito da Halley informatica, saranno devoluti ad Artcom, Associazione commercianti di Camerino.

C.C.

Corradini firma libri

 

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Furti in via Galilei, a San Severino. Presa di mira una palazzina che sarà demolita all’inizio della prossima settimana. Ospitava anche lo storico bar dello Stadio.I proprietari da alcuni giorni stanno provvedendo a svuotare gli appartamenti, non solo dall’arredamento ma anche da alcuni materiali edili. Nel caso della famiglia Cetoretta ad esempio, con una ditta si era provveduto a smontare il caminetto, del valore di circa 3 o 4mila euro. Nell’attesa di poterlo portar via, era stato lasciato in casa. I proprietari con alcuni famigliari sono ritornati nell’appartamento dopo una decina di giorni lo scorso martedì ma del camino neanche l’ombra. E stando al racconto di Stefano Stefanelli, i cui suoceri sono proprio i Cetoretta, anche ad altre famiglie della stessa palazzina sarebbe stato portato via qualcosa. Tuttavia, nessuno avrebbe sporto denuncia ad eccezione di Stefanelli: “Sembra manchino stufe, forni, una cucina. Tutte cose funzionali e funzionanti ancora. Immagino che i ladri siano passati dal cortile tra la palazzina e il centro don Orione, anch’esso inagibile. Lì è più riparato anche se ultimamente - dice - dovendo sgomberare l’edificio, c’è stato parecchio movimento ed è facile che nessuno abbia fatto caso a movimenti strani”.
g.g.

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Si mobilitano i centri sociali e le forze antifasciste di tutta Italia. Nonostante il divieto imposto dalla prefettura di Macerata, sabato le manifestazioni programmate ci saranno. All'appello mancheranno Anpi, Arci, Cgil e Libera, che in un primo momento si erano organizzate, ma che poi hanno voluto raccogliere l'invito del sindaco a non manifestare.

Gli altri gruppi, però, non ci stanno. A cominciare dai Cittadini antifascisti per Macerata. “Siamo cittadini e sabato scenderemo in piazza perché nessun altro può farlo per noi, perché le istituzioni che ci rappresentano non vogliono farlo con noi, dando agibilità a chi promuove il terrore. Minacciandoci con terrore, tacciandoci come violenti. La nostra voce è contro la violenza, i nostri passi parlano, i nostri passi contano. Siamo cittadini e non solo scenderemo in piazza sabato ma invitiamo tutti a farlo con la propria individualità ed integrità perché vogliamo essere collettivi ed uguali di fronte alla legge e agli occhi delle persone”.

Dello stesso tenore le parole dei centri sociali, che si stanno mobilitando da tutta Italia per essere presenti sabato prossimo nel capoluogo. Le Realtà di movimento delle Marche, si legge nel sito internet del csa Sisma, “nel volgere di poche ore, dopo il gravissimo attentato di sabato, hanno indetto la manifestazione nazionale che si terrà a Macerata sabato 10 febbraio. Già nel presidio spontaneo tenutosi nel pomeriggio del 4 febbraio la manifestazione è stata annunciata e messa a disposizione di chiunque condividesse la necessità urgente di scendere in piazza dietro lo slogan semplice e chiaro “CONTRO OGNI FASCISMO CONTRO OGNI RAZZISMO”.

 

I fiori deposti sul luogo dove è stato rinvenuto il cadavere di Pamela Mastropietro

 

fiori pamela

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Un tour nelle zone del terremoto per ascoltare le istanze di una "popolazione in gran parte dimenticata". Così il segretario della Lega Matteo Salvini ha spiegato i motivi della sua visita a Camerino. In un momento nel quale diversi esponenti politici sono concentrati sui fatti di Macerata, il leader leghista fa sapere che andrà a Macerata "soltanto quando le telecamere si saranno spente". "Non sono qua per parlare di polemiche nè di presunti ritorni del fascismo – ha continuato Salvini – Sono venuto ad incontrare migliaia di italiani dimenticati che dopo un anno e mezzo dal terremoto non hanno ancora le casette, non hanno potuto ricostruire le proprie abitazioni, hanno negozi e aziende chiuse e non sono assolutamente italiani di serie B".

 

salvini pasqui

 

salvini camerino

 

salvini camerino1

g.g.

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Conclusa intorno alle ore 14.00 la nuova autopsia eseguita sui resti  di Pamela Mastropietro, la 18enne morta lo scorso 31 gennaio. Obiettivo chiarire se si sia trattato di omicidio o di overdose. Si tratta della seconda autopsia eseguita sul corpo della giovane dopo il primo esame eseguito dal medico legale Antonio Tombolini 

"I primi esiti degli espletati accertamenti medico-legali- si legge nel comunicato del Procuratore Giovanni Giorgio-  non hanno consentito di raggiungere risultati altamente significativi sul piano probatorio, mancando tracce di sangue e di urina sui resti del cadavere che, a dire dei medici legali, è stato sezionato in modo apparentemente scientifico.Ulteriori accertamenti di laboratorio-conclude la nota- saranno effettuati la settimana prossima".

Durato oltre quattro ore, l'accertamento più approfondito, ritenuto necessario dalla Procura, ha visto impegnati il nuovo medico legale nominato Mariano Cingolani dell’università di Macerata, insieme ai  due medici legali Dora Mirtella e Roberto Scendoni , e,  il criminologo Domenico Mazza. Si attendono anche le conclusioni del tossicologo Rino Froldi anche lui presente all’autopsia. All’obitorio di Macerata erano arrivati in mattinata anche i legali dei due indagati, il nigeriano Innocent Oseghale , in carcere per vilipendio e occultamento di cadavere e indagato anche per omicidio e, il suo connazionale Desmond Lucky , iscritto nel registro degli indagati per gli stessi reati e attualmente a piede libero. Oseghale ha riferito che sarebbe stato proprio lui a cedere la dose di droga alla giovane romana.

Secondo la Procura di Macerata avrebbero entrambi fatto scempio del corpo della 18enne, poi abbandonato da Oseghale all’interno di due trolley, nelle campagne di Pollenza ; il macabro ritrovamento risale al 1 febbraio scorso.

 Nell’abitazione di via Spalato 124 sarebbero state rinvenute due siringhe; per verificare l’ipotesi di overdose saranno decisivi i risultati dell’esame istologico e chimico tossicologico per conoscere i quali, non è escluso bisognerà attendere ancora alcuni giorni .

 

 

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Un grave incidente stradale si è verificato lungo la strada provinciale 78 in località Passo San Ginesio. Per cause in corso di accertamento da parte dei carabinieri del nucleo operativo e radiomobile di Tolentino, intervenuti sul posto insieme ai colleghi della stazione di Caldarola che hanno fornito supporto per la viabilità, una Ford Kuga, condotta da un 38enne ginesino, si è scontrata frontalmente con un Ape car alla cui guida c'era un minorenne straniero. Sul posto per i soccorsi vigili del fuoco e personale del 118 che hanno disposto il trasporto del ginesino all'ospedale di Macerata, mentre il minore, che ha riportato più gravi conseguenze, è stato trasferito in eliambulanza all'ospedale regionale di Torrette. 

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Perché si spendono 2.600 euro al metro quadrato per strutture provvisorie e per la ricostruzione di una nuova casa 1.450 euro al metro quadrato? Perché non si concede la possibilità di poter migliorare sismicamente anche gli edifici classificati B, consentendo di svecchiare il patrimonio edilizio esistente?”. Perché? Perché? Perché? Sono tanti i quesiti a cui la politica potrebbe (e dovrebbe) dare risposta. Questi sono solo alcuni di quelli che l’ingegnere Roberto Di Girolamo, e come lui i tantissimi terremotati delle quattro regioni colpite, si pone. Tuttavia la campagna elettorale è già entrata nel vivo e il focus della questione, non solo nelle Marche ma in tutta Italia, sono i fatti di Macerata. Tutti, destra, sinistra, centro, sono tutti impegnati a commentare l’omicidio di Pamela Mastropietro e la sparatoria di Luca Traini. Giocano a chi la spara più grossa, dimenticandosi che i quesiti di Di Girolamo, sono i quesiti di migliaia di persone, quelle del terremoto del 2016, che meritano una risposta.

Oltre ai costi esorbitanti ed inspiegabili delle casette (Sae), in rapporto a quelli stanziati per la ricostruzione, e l’impossibilità di migliorare gli edifici con danni lievi, un altro problema è la lentezza dell’ufficio speciale per la ricostruzione: “Fanno un esame certosino di ogni progetto impiegando mediamente una settima per listruttoria di una pratica. Tenendo conto delle pratiche e del numero di istruttori si finirà la prima istruttoria fra 10 anni come minimo. Perché - chiede l’ingegnere - i danni e le vulnerabilità dell’ordinanza 19 (quella per la ricostruzione pesante) non tengono conto del costruito locale e delle norme tecniche? Ad esempio non tengono in conto che la gran parte delle costruzioni in muratura sono a sacco, non tengono conto delle strutture con blocchi di cemento, non tengono conto delle lesioni per scorrimento orizzontale. Sembrano scritte da persone che non hanno mai messo un piede in cantiere”. Non è chiara poi l’applicabilità del Sismabonus nella demolizione e ricostruzione degli edifici nella parte eccedente il contributo statale e non sono previste maggiorazioni per favorire lo svecchiamento del patrimonio edilizio non di pregio.

Perché nessuno spiega limportanza della microzonazione sismica? Tale strumento di fondamentale importanza per la pianificazione della ricostruzione da parte dei comuni e importante riscontro per i progettisti nella ricostruzione. Perché - prosegue - nessuno spiega che la ricostruzione non parte per l’impossibilità di sanare gli abusi strutturali e talvolta anche quelli architettonici? Perché nessuno parla della follia che i proprietari devono anticipare i soldi delle prove (necessarie per una buona ricostruzione) ritardando o peggio non facendole fare aumentando il costo della ricostruzione?”.

Altra assurdità interessa gli onorari, le parcelle dei professionisti: per i lavori pubblici infatti, essa va calcolata sulla base del decreto parametri (che prevede compensi più alti), mentre per i lavori privati, le parcelle si calcolano sulla base dell’ordinanza 12 (molto più bassi).

Perché gli scienziati che hanno inventato il ‘salva Peppina’ - torna a chiedere - non hanno pensato che si poteva fare tutto in maniera semplice? Bastava presentare la richiesta al comune per la realizzazione della casetta provvisoria a cui doveva essere allegata una dichiarazione, ove il proprietario si obbligava a rimuovere la casa nel momento che la sua abitazione fosse ritornata agibile, e una fidejussione pari al doppio del costo di demolizione della casetta con i costi del prezzario del cratere. La rimozione della casetta doveva avvenire prima della erogazione del saldo finale del contributo di ricostruzione e, se non avveniva, veniva revocato il contributo. Queste - conclude Di Girolamo - sono alcune delle domande a cui dovrebbero rispondere gli attuali e futuri politici, ma come al solito si avrà il solito blah, blah, senza nessuna novità.

g.g.

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Pochi minuti prima delle 13, il presidente del Senato Pietro Grasso è arrivato all'ospedale di Macerata per portare la vicinanza delle istituzioni ai feriti ricoverati all'ospedale del capoluogo. “Stanno in buone condizioni ha detto Grasso - grazie ai sanitari che li stanno curando con dedizione. Presto saranno dimessi, sono in via di guarigione”. Uno dei feriti è stato operato ieri. Dopo il giro nei reparti, il presidente si è soffermato sui temi più caldi di cui si dibatte in questi giorni. “Ho incontrato la mamma di Pamela, Alessandra. E' una donna forte e coraggiosa che mi ha rappresentato tutte le difficoltà che ha avuto la figlia e che si impegnerà perchè fatti del genere non succedano piu. Lei vuole, pretende giustizia, non vendetta. E questo le fa onore. E spera che qualcuno possa collaborare nel dare particolari che aiutino a ricostruire completamente la vicenda in cui è stata coinvolta la figlia. Noi siamo qua per dare solidarietà e vicinanza ai familiari di una vittima e in maniera paritaria anche alle vittime di una aggressione, che ha una caratteristica terroristica perchè rivolta in maniera indiscriminata verso persone e una caratteristica fascista e di stampo razzista, come è stata definita anche da un punto di vista giuridico dalle imputazioni. Chi semina odio raccoglie violenza. Siamo qui per opporci alla violenza e alla violenza fascista e razzista”.

L'attenzione poi si concentra sulle manifestazioni in programma nei prossimi giorni e in particolare su quella di sabato pomeriggio, dove sarebbe scesa in piazza l'Italia antifascista. Al momento, tutti gli appuntamenti sono stati cancellati dalla prefettura di Macerata. Ma Grasso esprime forti dubbi su questa scelta. “L'antifascismo è un valore fondante della nostra repubblica e della Costituzione. Penso che fare una distinzione tra una manifestazione fascista e una antifascista sia qualcosa che il nostro Stato deve fare. Dobbiamo essere capaci di distinguere. Non si può pensare che siano la stessa cosa. Capisco le preoccupazioni e le tensioni, però dobbiamo difendere i valori della nostra democrazia e della Costituzione. Le decisioni però le devono prendere le autorità responsabili dell'ordine e la sicurezza. Non si può equiparare l'antifascismo che è un valore fondante della nostra repubblica con una violenza che cerca di trovare la causa e la giustificazione con un fenomeno che nulla ha a che vedere con queste manifestazioni”.

Anche una delle più alte cariche dello Stato esprime preoccupazione per il timore di una nuova stagione di odio e vendette. “C'è preoccupazione per una tensione che si coglie nel Paese. Allora noi possiamo anche comprendere che ci sia la paura, ma non va alimentata. La paura va spiegata e accompagnata. La situazione di questi esseri umani che hanno diritto se sono rifugiati all'accoglienza e in quanto esseri umani hanno diritto all'integrazione. Alcuni di loro stavano studiano l'italiano, altri sono disponibili a lavorare e ad integrarsi. Questo è un territorio esemplare da questo punto di vista. E' assurdo che siano successe queste cose. E poi scusatemi. Vedere la bandiera italiana che avvolge una persona che spara indiscriminatamente contro delle persone inermi, fa veramente male”.

s.c.

 

Il presidente Grasso accolto al suo arrivo dal direttore Maccioni

 

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