Notizie sportive nelle Marche
A San Ginesio la qualità dell’aria è buona, ma si fatica a respirare. I ragazzi, però, non vogliono arrendersi.

Così gli studenti della scuola media hanno partecipato, lo scorso venerdì 9, a FRIDAYS FOR FUTURE proposti da Greta Tumberg, "una nostra coetanea che da due anni sciopera davanti al Parlamento del suo Paese chiedendo la riduzione delle emissioni di anidride carbonica che bruciano il nostro Pianeta", precisa uno dei giovani partecipanti, che prosegue nel suo racconto della giornata.

"La qualità dell’aria era buona. Il cielo era sereno, il sole forte, quando siamo scesi nello spiazzo davanti alla scuola per unirci alla manifestazione FRIDAYS FOR FUTURE. Ci siamo disposti distanziati, fermi come statue, determinati a farci ascoltare. Muniti di bombe a mano, tritolo e bombe a orologeria perché consapevoli che NON C’È PIÙ TEMPO! C’è stato un conto alla rovescia, poi lo scoppio di una bomba innescata ormai da troppo tempo. L’uomo contro la terra. L’uomo contro la sua stessa natura.

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È il secondo anno che il nostro Istituto partecipa agli Strike for Future L’iniziativa segue le linee guida scelte dalla Dirigente Grazia Maria Cecconi per la nostra scuola: inclusione, innovazione, sostenibilità. Partecipando alla manifestazione e documentandoci sull’argomento, anche attraverso la visione dei video di Steve Cutts Man e Man2020 ci siamo chiesti “cosa possiamo fare noi?”. Crediamo che ciascun cittadino dovrebbe chiederselo. Come cittadino della Terra. Rispetto allo scorso anno la nostra manifestazione in particolare si è caricata di altri due fardelli. Uno il disagio causato dal Covid19, che ci ha visti rientrare (finalmente!) a scuola in presenza, con la fatica delle mascherine, del distanziamento e dei gel igienizzanti, e che ancora minaccia di farci rientrare tutti in casa. L’altro il peso dei danni subiti per il terremoto di 4 anni fa, della mancanza ancora oggi di spazi consoni, della difficoltà che vivono tutte le attività del paese". 

f.u.









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Doveva scontare 3 anni e 3 mesi di reclusione ma era sempre riuscita ad evitare la cattura.

E’ finita, però, la latitanza di una 58enne residente in provincia rintracciata dagli uomini del Commissariato di Pubblica Sicurezza di Civitanova Marche che sono riusciti ad intercettarla dopo numerosi servizi di appostamento che duravano da settimane.

La donna, responsabile dei reati di associazione a delinquere finalizzata alla commissione di reati finanziari, era riuscita, subito dopo la condanna, a sottrarsi alla cattura e a rendersi irreperibile.

Seguendo le tracce di alcune persone vicine alla donna nella zona di Civitanova Marche i poliziotti sono riusciti a localizzare l’appartamento dove aveva trovato riparo la 58enne che veniva quindi arrestata. Ora dovrà espiare una pena di 3 anni e 6 mesi di reclusione per associazione a delinquere, reati contro il patrimonio e in materia finanziaria.

f.u.




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Inadempienze delle normative Covid: un bar resta chiuso per 5 giorni.
È quanto imposto dai carabinieri di Pollenza che nella tarda serata di ieri, durante i controlli degli esercizi pubblici del territorio svolti nell’ambito del servizio a largo raggio disposto dal Comando Provinciale Carabinieri di Macerata, hanno accertato, in un bar di Casette Verdini, le violazioni relative all'assenza di informazioni in lingua straniera sull’obbligatorietà dell’uso della mascherina di protezione, nonché la mancata compilazione giornaliera del registro delle pulizie e delle sanificazioni del locale, entrambe previste dalle norme in materia di contenimento dell’infezione da COVID-19.


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Venti milioni di euro per le strade provinciali. Il Presidente della Provincia di Macerata, Antonio Pettinari, insieme all’ingegnere Alessandro Mecozzi e al responsabile del servizio amministrativo Piercarlo Bugari, hanno annunciato l’investimento che caratterizzerà l’attività dell’Ente per il settore viabilità fino al 2024.

“Presentiamo - ha dichiarato Pettinari - tutti gli interventi programmati, con tratti stradali già individuati, e finanziati per le prossime annualità con le risorse del Ministero delle Infrastrutture e Trasporti previste per mettere in sicurezza le strade”. 

Ben 85 progetti, di cui alcuni già terminati. “Sono quindici i cantieri già conclusi - prosegue il Presidente - perché grazie all’operato dell’ufficio tecnico provinciale, alla fine dello scorso anno avevamo già approvato i progetti e fatto partire le procedure di appalto. In questo modo nei mesi più caldi sono partiti i lavori: in questi giorni si stanno concludendo quelli sulla Apirese e nelle prossime settimane quelli sulla provinciale Pian di Pieca - Monastero - Fiastra”. 

Tutti questi interventi, della somma complessiva di oltre 3 milioni di euro devono essere effettuati e rendicontati entro il 31 dicembre 2021. 

“Completato il cronoprogramma del 2020, stiamo già inserendo nel sito del Ministero gli interventi del 2021 che devono essere registrati entro il mese di ottobre. Passata questa scadenza, la illustrerò anche al prossimo Consiglio provinciale che, tra l’altro, subirà qualche cambiamento. Infatti alcuni componenti, non essendo più consiglieri comunali, non possono essere nemmeno più consiglieri provinciali e saranno pertanto sostituiti”.

Nel 2021 sono previsti 13 interventi per un importo complessivo di 3,5 milioni di euro; 22 i lavori previsti nel 2022 e 2023 per un valore di 4,8 milioni ad anno e 12 interventi nel 2024 per un costo di 2,3 milioni di euro.

“La filosofia di questi anni è stata intervenire sui tratti più danneggiati e, sicuramente, con questo poderoso programma e grazie all’attività del personale della struttura provinciale, avremo delle strade più sicure”.

Tra i 20 milioni di finanziamento, 1,6 sono per il risanamento dei ponti che hanno un monitoraggio costante da parte dell’Ente, da quelli più grandi a quelli più piccoli. In questo caso, i 13 interventi programmati e finanziati per gli impalcati sono per gli anni che vanno dal 2020 al 2026.

“A questa programmazione - conclude Pettinari - andranno poi aggiunti i lavori che eseguiamo con risorse proprie dell’Ente e quelli legati alla viabilità nelle zone terremotate che coinvolgono l’ANAS”.
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Approvato il progetto definitivo e affidato formalmente il progetto esecutivo per la nuova sede comunale temporanea che sorgerà nel quartiere di Vallicelle a Camerino.

Conclusa anche l’indagine archeologica preventiva, iniziata lo scorso maggio, subito dopo la riapertura dei cantieri a seguito della quarantena. La Soprintendenza ha dato il via libera al progetto, non avendo rilevato elementi di interesse artistico, insieme al parere favorevole della Regione Marche.

Un progetto che prevede lavori per oltre due milioni, completamente finanziato dalla Protezione civile nazionale, con i fondi dell'emergenza sisma 2016.

“È un progetto a cui teniamo tanto – ha ammesso il sindaco Sandro Sborgia – nonché il primo che abbiamo proposto appena ci siamo insediati, un anno e cinque mesi fa. Dopo appena 28 giorni dalla proclamazione approvammo l’individuazione della nuova sede degli uffici comunali e portammo tutto alla Protezione civile ottenendo il finanziamento”.

La nuova struttura ospiterà tutti gli uffici comunali, attualmente dislocati in tre diversi edifici, garantendo una migliore logistica e maggiore funzionalità. “L’opera – concludeSborgia -consentirà un importante risparmio di risorse, dal momento che il Comune non dovrà più affrontare la spesa relativa all’affitto dei locali destinati agli uffici (svariate decine di migliaia di euro l’anno). Inoltre la struttura rimarrà a disposizione della cittadinanza anche una volta terminati i lavori di ricostruzione e tornati nella sede comunale definitiva”.

A breve saranno affidati i lavori.

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Sperimentazione del badge elettronico di cantiere, un importante passo in avanti nell’affermazione della legalità in ambito ricostruzione.

L’argomento è stato oggetto di un incontro, presieduto dal Prefetto Flavio Ferdani, cui hanno partecipato il Commissario straordinario alla ricostruzione Giovanni Legnini, il Presidente della Provincia Antonio Pettinari, i sindaci di Macerata, Sandro Parcaroli, e Camerino, Sandro Sborgia, il vescovo di Macerata Nazzareno Marconi, l’arcivescovo di Camerino - San Severino Marche Francesco Massara, i rettori di Macerata e Camerino, Francesco Adornato e Claudio Pettinari, i rappresentanti delle organizzazioni sindacali di categoria e le casse edili.

Il badge elettronico di cantiere è uno strumento a disposizione dei lavoratori per accedere nei cantieri che sarà collegato ad una piattaforma informatica per la condivisione dei dati che riguardano le imprese e i flussi di manodopera, utile per verificare eventuali possibili situazioni di pratiche illegali o fenomeni di caporalato nonché per il controllo e riscontro incrociato dei dati tra le dichiarazioni rese alla Cassa Edile/Edilcassa e i dati del settimanale di cantiere.

La rilevazione con badge elettronico delle presenze giornaliere di tutte le maestranze permetterà di fornire un quadro trasparente e tempestivo delle presenze nei cantieri.

Il tavolo di lavoro si è proposto anche la finalità di acquisire dalle varie stazioni appaltanti l’individuazione di alcuni cantieri ove avviare la sperimentazione operativa attraverso una piattaforma che costituirà il supporto immediato all'attività di controllo e di prevenzione consentendo di affiancare al monitoraggio dei flussi di manodopera, i controlli sulla regolarità delle imprese, effettuati dalla Prefettura attraverso il Gruppo interforze.

f.u.
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L’associazione HELP S.O.S. Salute e Famiglia Onlus ha donato due televisori e due termoscanner agli ospedali di Macerata e San Severino. Una donazione che vuole contrastare situazioni di disagio familiare, sociale e sanitario. “L’associazione nasce dopo la chiusura del punto nascite e della pediatria dell’ospedale di San Severino – dice la presidente dell’associazione Cristina Marcucci – Per noi, che siamo un’associazione di mamme, i reparti di pediatria e neonatologia sono fondamentali, quindi abbiamo deciso di donare, grazie ai fondi raccolti con il 5x1000, i termoscanner e i televisori”.

Le TV saranno destinate alle camere di degenza dei bambini che ne sono sprovviste: ”Mancherebbero ancora altri televisori, quindi questo è anche un appello che faccio a chi vorrà aiutarci. Gli scanner sono invece per l’ambulatorio pediatrico e per il consultorio. Un grazie va al dottor Castellini che, nonostante la chiusura del reparto, ha sempre dato grande disponibilità”.

Red.
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Palazzina evacuata a San Ginesio, in via Beniamino Costantini. Erano circa le 12.30 quando sono stati avvertiti i vigili del fuoco per un corto circuito al quadro elettrico dei contatori situato nel vano scala.
Questo, infatti, il motivo delle fiamme che hanno interessato il condominio composto da sei appartamenti. Non tutti sono però occupati e per questo motivo sono state evacuate solo quattro famiglie.
Sul posto i vigili del fuoco che hanno provveduto a spegnere il principio di incendio, mettendo in sicurezza lo stabile.
Fortunatamente non si registrano feriti nè intossicati dal denso fumo che, dal vano scale, ha invaso tutto l'edifico. Per questo il sindaco Giuliano Ciabocco ha firmato l'ordinanza di sgombero dello stesso.



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La soppressione di diversi tribunali italiani nel 2013 è tornata di attualità negli ultimi giorni: gli interessanti risvolti visti in altre Regioni, unite alle dichiarazioni di attenzione che la nuova amministrazione regionale ha rivolto ai territori colpiti dal sisma del 2016, aprono prospettive importanti per la riapertura del Tribunale di Camerino. Dopo la Regione Sicilia, anche in Abruzzo è stata proposta una convenzione al Ministero della Giustizia che propone che la Regione si sobbarchi i costi di mantenimento degli immobili e le spese di gestione, con i costi relativi alle retribuzioni che resterebbero a carico dello Stato. Il presidente emerito dell’Ordine degli avvocati di Camerino Corrado Zucconi è convinto che possa essere una strada percorribile anche nelle Marche: “La nuova amministrazione ha parlato di priorità assoluta per quanto riguarda i territori terremotati. Riaprire il Tribunale di Camerino sarebbe davvero un aiuto per il territorio: porterebbe posti di lavoro e farebbe bene all’economia del camerte, oltre a evitare i continui spostamenti a Macerata per le udienze”.

La questione della riapertura per altro si allaccia perfettamente ai dettami della Costituzione e del Trattato dell’Unione Europea: “L’articolo 5 della Costituzione – prosegue Zucconi – parla del principio di massimo decentramento, mentre l’articolo 10 del Trattato ci dà il principio di prossimità. La riapertura dei Tribunali soppressi rispetterebbe assolutamente questi principi. È basandosi su questo che la Regione Abruzzo ha chiesto al Ministero della Giustizia che i tribunali soppressi riprendano le funzioni giudiziarie. Io spero vivamente che la Regione Marche comprenda come un aiuto vero e concreto sia il restituire a un territorio le sue istituzioni, come il Tribunale e la Procura della Repubblica".

Red.

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Ulteriori significativi sviluppi nelle attività di indagine relative alle irregolarità accertate in due aziende agricole di Loro Piceno e Tolentino, dedite alla produzione di vegetali “Bio”, che a maggio scorso sono state denunciate per frode aggravata nell’esercizio del commercio e truffa aggravata per il conseguimento di erogazioni pubbliche.

Nello specifico, i Carabinieri Forestali avevano a suo tempo appurato che in queste aziende erano stati utilizzati alcuni fertilizzanti e fitosanitari vietati nelle coltivazioni biologiche, con lo scopo di incrementare la resa delle coltivazioni stesse.

Gli ulteriori approfondimenti d’indagine si sono sviluppati nel filone degli accertamenti legati all’illecito percepimento da parte delle due aziende di finanziamenti pubblici destinati all’avvio e allo sviluppo di colture biologiche, quando in realtà – è stato appurato – sono state diversamente gestite.

Su disposizione della Procura della Repubblica di Macerata i Carabinieri Forestali hanno dato esecuzione ad un decreto emesso dal GIP del Tribunale di Macerata, che ha disposto il sequestro della somma di denaro percepita indebitamente come contributi pubblici pari ad 86mila 158 euro.

GS

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