La barricata degli assicuratori, Marsili: “troppa burocrazia”

Martedì, 27 Aprile 2021 12:16 | Letto 763 volte   Clicca per ascolare il testo La barricata degli assicuratori, Marsili: “troppa burocrazia” Una giornata di sciopero generale e chiusura di tutti gli uffici assicurativi delle agenzie italiane per protestare contro le nuove disposizioni normative, così come volute dall’Istituto di Vigilanza con l’emanazione del Regolamento n. 45 e del Provvedimento n. 97, alcune delle quali sono astruse e contradditorie se non inapplicabili, mortificano lagente e creano disagio allutente.La protesta ha interessato tutte le agenzie e ha riscosso unampia adesione anche in provincia. Abbiasmo chiesto a Giuseppe Marsili, agente assicurativo di Cattolica Assicurazione di Macerata-Piediripa con sub-agenzie a Tolentino, Sarnano e San Severino Marche.(sotto nella foto Giuseppe Marsili con i sub-agenti della provincia) Quale il motivo della serrata: “ protestiamo contro lultima normativa emanata dal istituto di vigilanza inapplicabile e impossibile da applicare. Le nuove disposizioni obbligatorie imprigionano in schemi rigidi le aspirazioni di ripresa degli Agenti di assicurazione e conseguentemente il futuro di duecentomila lavoratori del settore. Protestiamo non solo nel nostro interesse – afferma Marsili - ma anche nellinteresse del cliente, è assurda lapplicabilità di certe normative. Per fare una semplice polizza del motorino, il cliente dovrebbe leggere dalle 100 alle 150 pagine di norme che non riguardano il contratto ma la trasparenza. Per non parlare del cliente costretto a dover mettere 50 firme e leggere faldoni di fogli di carta per lo più incomprensibili. La tanto sbandierata semplificazione, si è rivelata uno slogan per sommergere Agenti, Brokers, Subagenti e lavoratori delle agenzie, insieme ai rispettivi clienti, un mare di adempimenti burocratici, questionari, informative, fogli e foglietti di indiscutibile inutilità. Alla fine a pagarne le spese è sempre lutente finale e in questo caso anche loperatore. Lagente di assicurazione è un professionista che si trova da una parte un aspetto normativo impossibile da applicare con un altissimo rischio di trovarsi sanzionato qualora si verificasse un minimo cavillo, un minimo disallineamento tra quello che prevede questa normativa assurda. Stiamo tornando indietro – conclude Giuseppe Marsili - con una visione sempre più burocratica e burocratizzante, disposizioni problematiche che mettono in ginocchio tutta la rete dei consulenti e dei professionisti, danneggiando il consumatore e tante imprese mettendo a rischio il futuro di oltre duecentomila lavoratori del settore”. Mario Staffolani
Una giornata di sciopero generale e chiusura di tutti gli uffici assicurativi delle agenzie italiane per protestare contro le nuove disposizioni normative, così come volute dall’Istituto di Vigilanza con l’emanazione del Regolamento n. 45 e del Provvedimento n. 97, alcune delle quali sono astruse e contradditorie se non inapplicabili, mortificano l'agente e creano disagio all'utente.
La protesta ha interessato tutte le agenzie e ha riscosso un'ampia adesione anche in provincia. Abbiasmo chiesto a Giuseppe Marsili, agente assicurativo di Cattolica Assicurazione di Macerata-Piediripa con sub-agenzie a Tolentino, Sarnano e San Severino Marche.

(sotto nella foto Giuseppe Marsili con i sub-agenti della provincia)

Marsili e gli agenti di filiale


Quale il motivo della serrata: “ protestiamo contro l'ultima normativa emanata dal istituto di vigilanza inapplicabile e impossibile da applicare. Le nuove disposizioni obbligatorie imprigionano in schemi rigidi le aspirazioni di ripresa degli Agenti di assicurazione e conseguentemente il futuro di duecentomila lavoratori del settore.

Protestiamo non solo nel nostro interesse – afferma Marsili - ma anche nell'interesse del cliente, è assurda l'applicabilità di certe normative. Per fare una semplice polizza del motorino, il cliente dovrebbe leggere dalle 100 alle 150 pagine di norme che non riguardano il contratto ma la trasparenza. Per non parlare del cliente costretto a dover mettere 50 firme e leggere faldoni di fogli di carta per lo più incomprensibili.

La tanto sbandierata semplificazione, si è rivelata uno slogan per sommergere Agenti, Brokers, Subagenti e lavoratori delle agenzie, insieme ai rispettivi clienti, un mare di adempimenti burocratici, questionari, informative, fogli e foglietti di indiscutibile inutilità.

Alla fine a pagarne le spese è sempre l'utente finale e in questo caso anche l'operatore. L'agente di assicurazione è un professionista che si trova da una parte un aspetto normativo impossibile da applicare con un altissimo rischio di trovarsi sanzionato qualora si verificasse un minimo cavillo, un minimo disallineamento tra quello che prevede questa normativa assurda.


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Stiamo tornando indietro – conclude Giuseppe Marsili - con una visione sempre più burocratica e burocratizzante, disposizioni problematiche che mettono in ginocchio tutta la rete dei consulenti e dei professionisti, danneggiando il consumatore e tante imprese mettendo a rischio il futuro di oltre duecentomila lavoratori del settore”.

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