I reparti Carabinieri Forestali dipendenti dal gruppo di Macerata, nel corso dell’anno 2022 appena conclusosi, hanno portato a termine una campagna di controllo ad ampio raggio dedicata alla tutela quantitativa delle acque e dell’assetto fluviale – la cosiddetta “polizia idraulica”. Si tratta di una competenza che ha da sempre connotato il servizio sul territorio e che ora viene espletata dai Carabinieri Forestali in collaborazione con il Genio Civile della Regione Marche.
La campagna condotta assume un particolare significato per la stabilità ecologica dei corsi d’acqua; infatti l’andamento stagionale anomalo degli ultimi anni e le esigenze antropiche connesse all’utilizzo delle acque comportano sempre più conseguenze impattanti sui corsi d’acqua.

Per quanto concerne la tutela quantitativa del patrimonio idrico, le undici Stazioni Carabinieri Forestale dipendenti dal Gruppo di Macerata hanno provveduto a controllare un totale di 49 captazioni a scopo irriguo, attestandone la regolarità in gran parte dei casi, a dimostrazione di correttezza e serietà da parte degli operatori del settore agricolo; infatti, a fronte dei controlli effettuati, sono state contestate un totale di 11 violazioni, accertate presso il reticolo fluviale ricadente nei comuni di Pieve Torina, Corridonia, Montecassiano, Montelupone, Recanati e Porto Recanati. In particolare, tra queste, sono state elevate 3 sanzioni per prelievo in assenza di licenza o concessione di attingimento, mentre sono state 5 le sanzioni per mancata installazione dei misuratori di portata, infine 3 quelle per il mancato rispetto delle prescrizioni del disciplinare, tra cui i limiti quantitativi in funzione del razionamento orario. Inoltre i militari del NIPAAF e delle Stazioni appositamente formati per l’impiego del mulinello idrometrico, hanno verificato il rispetto del Deflusso Minimo Vitale (D.M.V.) presso 3 derivazioni idroelettriche, riscontrando che 2 impianti, collocati rispettivamente sui fiumi Chienti e Tenna, non stavano rispettando tale prescrizione. Il Deflusso Minimo Vitale è di essenziale importanza per la sopravvivenza dell’ecosistema fluviale in quanto viene definito come quel quantitativo di acqua minimo che consente il mantenimento in vita delle specie animali e vegetali presenti. L’ammontare complessivo delle sanzioni contestate nel periodo estivo, all’esito dei controlli sui prelievi irrigui e sulle derivazioni idroelettriche, è di circa 12000 euro.

Impegno costante anche nel controllo dei lavori eseguiti all’interno dei fiumi e nella vigilanza della corretta regimazione delle acque: 2 le denunce all’Autorità Giudiziaria per opere eseguite in alveo senza autorizzazione o nulla osta idraulico, accertate in comune di Pollenza e di Civitanova Marche.

Infine, durante l’emergenza meteorologica dello scorso settembre, è stato svolto uno specifico pattugliamento rafforzato lungo il fiume Potenza, tra i comuni di San Severino Marche e di Treia, con tempestiva segnalazione agli organi tecnici e di Protezione Civile di varie criticità concernenti il regolare deflusso delle acque.

E’ stata dunque intensa l’attività sia preventiva che repressiva portata avanti dai Carabinieri Forestali, chiamati a rilevare situazioni illecite talvolta tecnicamente e giuridicamente complesse; per l’anno 2023 il Gruppo CC Forestale di Macerata, nell’ambito della convenzione con la Regione Marche, predisporrà una intensiva campagna di controllo, con l’obiettivo di far fronte alle due grandi sfide che il cambiamento climatico sta lanciando anche nel territorio maceratese, “due facce della stessa medaglia”: la penuria d’acqua nella stagione estiva e la difficoltosa regimazione dei corsi d’acqua nel periodo invernale.

Nei giorni scorsi i Carabinieri Forestali della Stazione di Fabriano (AN) hanno deferito in stato di libertà alla Procura della Repubblica di Ancona un fabrianese di 24 anni per l’ipotesi di reato legata all’aver detenuto un cane di razza American staffordshire in condizioni di grave sofferenza.

I Carabinieri Forestali sono intervenuti a seguito di segnalazione in località Fabriano Centro, dove il cane era detenuto all’interno di un appartamento e spesso in un terrazzo.

Gli accertamenti sulle condizioni di salute e di detenzione del cane sono stati svolti dai Carabinieri Forestali congiuntamente ad un Veterinario dell’ASUR di Fabriano: è emerso che l’animale si trovava in uno stato di grave malnutrizione e necessitava di cure urgenti al fine di evitare ulteriori conseguenze al suo già precario stato di salute.

Il cane è stato dunque sottratto alla disponibiltà del proprietario e prontamente posto sotto sequestro penale dai militari che lo hanno affidato al Servizio Veterinario competente per le opportune cure.
Il proprietario rischia pene che vanno da un anno di arresto ad ammende fino a 10.000 euro.

c.c.
 






Sono stati individuati i responsabili dell'incendio che si è verificato il 19 agosto scorso, in prossimità della tratta ferroviaria “Civitanova Marche – Albacina” in Via Cioci, a Macerata.
Si tratta di tre operai che stavano lavorando alla manutenzione della linea e che ora sono stati denunciati, in stato di libertà, per incendio boschivo.

I militari della Stazione Carabinieri Forestale di Recanati sono intervenuti sul posto per effettuare gli accertamenti e le indagini finalizzate alla individuazione delle cause di innesco del rogo e alla identificazione dell’autore o degli autori del reato.

Dopo aver effettuato i rilievi di rito e ispezionando l’area interessata – con particolare attenzione alla tratta ferroviaria – in cerca di eventuali elementi utili alla ricostruzione degli eventi, i militari hanno anche raccolto le informazioni dalle persone che avevano assistito ai primi momenti in cui il rogo si è sviluppato.

Gli elementi analizzati hanno permesso di individuare il punto di origine dell’incendio e di risalire alla presenza, sul posto, di tre operai, dipendenti di una ditta incaricata di eseguire lavori di manutenzione lungo la tratta ferroviaria.

Nel prosieguo delle attività investigative, gli stessi operai hanno confermato che, mentre stavano utilizzando una troncatrice per tagliare dei manufatti in cemento, si sono sviluppate alcune scintille che in pochi istanti hanno innescato l’incendio.
Le fiamme, inizialmente, hanno interessato la vegetazione per poi espandersi in uno spazio più ampio.

I tre, dopo essere stati identificati, sono stati denunciati in stato di libertà all’Autorità Giudiziaria per il reato di incendio boschivo colposo.

L'incendio ha interessato circa un ettaro di area boschiva.

GS
Circa 850 cani di piccola taglia  insieme a strutture e materiale utile alle indagini, sono stati posti sotto sequestro dal N.I.P.A.A.F del Gruppo Carabinieri Forestali di Ancona e altri Reparti delllo stesso Gruppo congiuntamente alle Guardie Zoofile del Nucleo Vigilanza WWF e della Legambiente di Ancona, nell'ambito di un'operazione eseguita nei confronti di un allevamento del Comune di Trecastelli, su delega della Procura della Repubblica di Ancona. A coadiuvare nelle operazioni anche i volontari dell’Associazione Amici Animali di Osimo. 

controllo cani detenuti in trasportini in casa
I militari hanno riscontrato che gli animali erano detenuti in condizioni tali da arrecare loro gravi sofferenze. Nell’allevamento, con strutture autorizzate per un massimo di 61 cani, gli animali sono stati trovati confinati in spazi angusti, privati della possibilità di adeguato movimento e non adeguatamente areati. La situazione peggiore è risultata quella riscontrata nell’abitazione annessa all’allevamento, nella quale sono stati rinvenuti circa 270 cani, molti dei quali chiusi dentro trasportini accatastati gli uni sugli altri o dentro contenitori in plastica e in condizioni igieniche molto precarie. Circa la metà dei cani presenti, risulterebbero positivi al batterio della Brucellosi canina, zoonosi infettiva trasmissibile anche all’uomo.

L’allevamento di Trecastelli, molto noto e particolarmente attivo nella vendita di cani di piccola taglia come chihuahua, barboncini e maltesi, aveva già subito dei provvedimenti di restrizione a partire dal 2018, sia nella movimentazione dei cani che nel numero dei cani allevati, in considerazione del limite imposto dall’autorizzazione. Le ordinanze sono state più volte reiterate, in particolare dal giugno 2020 a seguito dell’accertamento di un focolaio di Brucellosi (Brucella canis), malattia rilevata in maniera sporadica in Italia su singoli esemplari e, quello dell’allevamento rappresenta l’unico focolaio conosciuto nella Comunità Europea.
controllo cani detenuti in trasportini in casa 1
Malgrado le ordinanze emesse il numero dei cani è passato dai circa 500 accertati nel 2018, ai circa 700 nel novembre 2020 ed ai circa 850 accertati nel corso del sequestro eseguito qualche giorno faIl sequestro preventivo d’urgenza disposto dalla Procura di Ancona è stato già convalidato dal GIP  Carlo Masini.

Al momento sono 5 le persone indagate dalla Procura della Repubblica di Ancona per i reati di inosservanza dei provvedimenti delle Autorità Sanitarie e detenzione degli animali in condizioni di sofferenza.
Al  vaglio dell’Autorità Giudiziaria le eventuali responsabilità di altri soggetti coinvolti a vario titolo nella vicenda.
c.c.
Finisce sotto sequestro un impianto di trattamento rifiuti.facennte capo ad una Ditta sita nel Comune di Macerata operante nel settore del recupero dei rifiuti non pericolosi, comprese le macerie del sisma. Coinvolte a vario titolo sono 31 persone. Sottoposta a sequestro anche la somma di circa 200mila euro, fonte di profitti lleciti.
Nelll’ambito di un’indagine per attività organizzata legata al traffico illecito di rifiuti, iniziata nel 2018 e coordinata dal Dott. Paolo Gubinelli della DDA di Ancona, i Carabinieri Forestali del NIPAAF (Nucleo Investigativo di Polizia Ambientale, Agroalimentare e Forestale) di Macerata unitamente ai militari delle Stazioni Carabinieri Forestale di Macerata e Abbadia di Fiastra, hanno dato esecuzione alla misura cautelare reale, disposta dal GIP del Tribunale di Ancona. Operato il sequestro dell’intero impianto e delle aree ove è stata svolta l’attività illecita, unitamente a tutti i mezzi d’opera utilizzati..
 
I militari hanno proceduto inoltre al sequestro per equivalente di denaro o altri beni per circa 193.800 euro: il sequestro ha previsto il blocco dei conti correnti bancari e beni immobili ed è finalizzato alla confisca, quale ingiusto profitto derivante dall’illecito traffico.

forestali sequestro 2
L'attivazione delle indagini sulla gestione dei rifiuti nella fase della ricostruzione post-sisma e in particolare sulle macerie, ha consentito di delineare un ampio disegno criminoso ad opera della ditta, volto ad ottenere un ingiusto profitto derivante dalla illecita gestione di maggiori quantità di rifiuti o dalla gestione non autorizzata di rifiuti, dal risparmio illecito sui costi per recupero, smaltimento e trasporto, mettendo in atto ripetute e organizzate violazioni di legge, in maniera continuativa e organizzata.

La condotta impropria ha permesso l’accumulo, oltre il limite consentito, di decine di migliaia tonnellate di rifiuti  e di rifiuti edili pericolosi e non (comprese le macerie del sisma), anche contenenti amianto, stimati in circa 38.760 tonnellate. Un illecito che  ha comportato numerose violazioni di legge: superamento della superficie utilizzabile dall’impianto, diversa configurazione dell’impianto con anche rimodellamenti non previsti, inefficacia del sistema di raccolta delle acque di dilavamento dei rifiuti, utilizzo di attrezzature non idonee (quali cassoni usurati non a tenuta stagna), mancata separazione tra i vari rifiuti.

L’elevato numero di movimentazioni illecite, nonostante il provvedimento di “diffida” emessa dagli uffici della Provincia di Macerata, ha permesso alla Ditta il mantenimento e la nuova acquisizione di clienti che altrimenti si sarebbero rivolti altrove, oltreché la possibilità di effettuare direttamente lavori, contando sull’utilizzo del proprio impianto.

Oltre alla Ditta interessata dal sequestro è stata deferita a piede libero per traffico illecito di rifiuti anche un’altra ditta del Maceratese con sede legale a Tolentino la quale, al fine di ottenere ingiusti risparmi dagli illeciti recuperi e smaltimenti dei rifiuti, ha messo in atto ripetute e organizzate violazioni di legge nell’ambito della gestione dei rifiuti. In particolare, sfruttava la gestione illecita dell’impianto aziendale della Ditta di Macerata e si serviva in maniera consistente dell’attività di trasporto illecita di rifiuti della medesima, in quanto effettuata in assenza di specifica iscrizione all’Albo Gestori Ambientali.

L’organizzazione criminosa delineata a seguito dell’attività investigativa ha visto il deferimento per reati che vanno dalla gestione illecita, truffa, subappalti non autorizzati, di 31 persone: tra questi, oltre le Ditte interessate, 23 responsabili legali di aziende dedite a lavori edili/movimenti terra, 2 direttori dei lavori, 1 funzionario pubblico responsabile del procedimento e 3 proprietari e committenti dei lavori, nella maggior parte dei casi residenti in Provincia di Macerata, ma anche al di fuori della stessa e della Regione Marche.

c.c.

Pieve Torina saluta Paolo Vallesi, comandante dei Carabinieri, e Cesare Roselli, comandante dei Carabinieri Forestali. Entrambi con più di venti anni di servizio nel comune di Pieve Torina, entrambi figure chiave nella gestione degli eventi sismici del 97 e del 2016. Il sindaco, Alessandro Gentilucci, li ricorda con gratitudine e un po’ di amarezza, visto che il suo comune perde due figure di riferimento per la cittadinanza. “Vallesi è stato un uomo di grande disponibilità e umanità – afferma Gentilucci –, un esempio di servitore dello Stato che, siamo certi, i cittadini di Pieve Torina non dimenticheranno. La fiducia nelle istituzioni spesso è dovuta alle azioni di figure come lui. Sono certo che chi sarà chiamato a sostituirlo,saprà dare seguito a quanto di buono ha dimostrato in questi 21 anni”.

Il sindaco parla poi di Cesare Roselli e del ruolo, fondamentale, che i Carabinieri Forestali svolgono in un territorio come quello montano: “Ricordo Roselli tra i primi ad adoperarsi nelle fasi difficili dell’immediato post terremoto quando nella nostra RSA è intervenuto per aiutarci nel trasferimento degli ospiti anziani. Tutela dell’ambiente e controlli in vari ambiti ed attività, ma anche sostegno psicologico alle persone più fragili, perché il ruolo del carabiniere forestale in un contesto come il nostro si qualifica anche per questa funzione. A lui, come a Vallesi – conclude il sindaco –, vanno i migliori auguri di tutta la comunità di Pieve Torina e l’auspicio che possano proseguire con successo il loro percorso professionale e di carriera”.

Red.
Traffico di rifiuti accertato nell'ambito dell'operazione "Fango e Cash" portata avanti dai carabinieri Forestali dell'Anconetano.
Sono stati notificati oltre 4.300 processi verbali relativi a illeciti amministrativi per un importo complessivo di 14.632.858 euro.

I verbali sono stati elevati nei confronti di 188 società con sede legale in 17 province delle Regioni Marche, Abruzzo, Emilia Romagna, Lombardia, Puglia, Campania, Umbria e Lazio.

Gli illeciti riscontrati riguardano migliaia di trasporti irregolari e il relativo conferimento di rifiuti speciali non pericolosi, costituiti da terre e rocce di scavo e rifiuti da demolizione, in due impianti di recupero di una società con sede a Castelbellino: trasporti avvenuti senza formulario di trasporto o con formulario incompleto e inesatto.

Le 188 società, la gran parte operanti nella Regione Marche e nello specifico 125 delle quali con sede in Provincia di Ancona, 27 in Provincia Macerata, 9 in quella di Pesaro Urbino, 3 in quella di Ascoli Piceno, 1 in Provincia Fermo, hanno conferito ingenti quantità di rifiuti terrosi o da demolizione all’impianto di Castelbellino, omettendo di produrre il formulario di trasporto o scaricando in aree diverse rispetto a quelle dichiarate nei documenti.


GS
Spavento ad Ussita per due fratellini di 8 e 4 anni che si erano persi e che, fortunatamente, sono stati ritrovati dai carabinieri forestali di Visso. I due bambini erano nella loro casa vacanze di Frontignano ed erano usciti per giocare all’aperto. Quando dopo circa mezzora la loro mamma si è accorta che i due bimbi non erano più nelle vicinanze della casa ha immediatamente chiamato il 112 e sono partite le ricerche. I due bambini si erano allontanati per gioco, (la mamma ha riferito che volevano fare un’escursione sul monte Cardosa), ma poi hanno perso l’orientamento camminando nel bosco e su un tratto di strada asfaltata in loc. Nocria nel comune di Castelsantangelo sul Nera, dove li ha ritrovati la pattuglia dei carabinieri. I militari li hanno tranquillizzati e poi li hanno riportati a casa dalla mamma in buona salute.

f.u.


Brillante operazione portata a termine dai Carabinieri forestali di Sassoferrato che hanno le abiazioni di due persone residenti a Sassoferrato e Cupramontana.
Le attività di perquisizione sono scaturite dopo il ritrovamento di alcune trappole costituite da cavi metallici a nodo scorsoio posizionati nella zona del Monte Castellaro, vicino all’abitato di Monterosso nel comune di Sassoferrato.
Le indagini condotte con appostamenti hanno consentito di individuare i due soggetti che nei pressi delle trappole posizionavano del cibo per attirare gli ungulati, e hanno fatto scattare le attività di perquisizione.
Nel corso delle perquisizioni i militari hanno trovato e sequestrato oltre a “lacci” e catene metallici posizionati nel bosco per la cattura di cinghiali ed altri animali selvatici, diversi esemplari imbalsamati di specie tutelate: tra gli uccelli un picchio (particolarmente protetto), un chiurlo, una nitticora ed un’upupa, tra i mammiferi uno scoiattolo ed un daino. All’interno di congelatori industriali i bracconieri detenevano 18 confezioni di carne di capriolo e di daino.
Ora gli indagati rischiano pene che vanno dal pagamento di sanzioni fino alla reclusione, per le condotte di bracconaggio e detenzione di specie particolarmente protette. Inoltre sono stati riscontrati i reati di detenzione abusiva di munizioni non denunciate e arma clandestina per quiesto motivo sono stati sequestrati 10 fucili da caccia, 261 munizioni a palla ed una pistola senza matricola.
Infine sono state ritirate loro le licenze di caccia e rischiano la sospensione da parte dell’Autorità di Pubblica Sicurezza.

GS

I Carabinieri Forestali di Camerino, nell’ambito di specifiche attività di controllo finalizzate al contrasto dell’abbandono illecito di rifiuti, hanno individuato in località Letegge un notevole quantitativo di rifiuti abbandonati nella boscaglia. Analoga scoperta è stata fatta dagli agenti forestali di Serravalle di Chienti lungo una scarpata della Strada Provinciale 17. All’esito delle indagini i militari hanno scoperto, attraverso indizi ricavati dall’esame dei rifiuti, i responsabili ai quali è stata elevata una sanzione amministrativa con l’obbligo di ripulire l'area imbrattata.

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