Iniziati a Camerino, nell'area di Protezione civile n.2 di Vallicelle, i lavori propedeutici alla costruzione della nuova sede comunale provvisoria. Da questa mattina mezzi meccanici  ed operai delle ditte sono in azione nella zona dove  già da tempo erano stati smantellati i container che avevano ospitato dapprima le famiglie di Camerino sfollate dalle loro case e, successivamente gli studenti universitari. 
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" Riprendono tutte le operazioni e le attività che la pandemia ci ha costretti ad interrompere - afferma il sindaco Sandro Sborgia-. Ripartiti da oggi  i lavori nel mattatotio comunale nonchè  le messe in sicurezza e, in contemporanea anche i lavori relativi alla costruzione della nuova sede provvisoria del comune a Vallicelle. In quest'ultimo caso- continua Sborgia-  le ditte hanno avviato le prove di sondaggio che sono state richieste dalla Soprintendenza per la valutazione della fattibilità dell'opera.  Abbiamo dunque cominciato a muovere di nuovo i primi passi verso quel cammino che avevamo già iniziato e che purtroppo qualche mese fa, per forza di cose, abbiamo dovuto interrompere. Con tutte le misure di sicurezza e con la massima responsabilità- conclude il sindaco- dobbiamo necessariamente andare avanti e recuperare il tempo che si è perso e che non è solo quello dei due mesi dovuti al Covid ma che ci riporta a quella terribile data del 2016, lontana, ma i cui segni ancora portiamo evidenti". 
C.C.
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Lo slancio alla ripartenza di tutto il Paese e il segnale di vero inizio della ricostruzione, arriva dalla visita del Commissario alla ricostruzione Giovanni Legnini per la prima volta a Camerino."Una finestra sulla ricostruzione" la battuta finale, suggerita dalla visione del suggestivo panorama che, dal portico del palazzo arcivescovile, si apre sulla vallata e sui monti.

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Uno splendido sole ad incorniciare l’avvio della fase Due dell’emergenza e la ripartenza dei cantieri del cratere, dalla città che ha la zona rossa più estesa: simbolico e illuminante il fatto che il 4 maggio 2020, il Commissario Legnini abbia voluto essere nella città ducale. Ad accoglierlo il sindaco Sandro Sborgia,con gli assessori Stefano Sfascia e Marco Fanelli, il consigliere delegato alla ricostruzione Luca Marassi, presenti il prefetto di Macerata Iolanda Rolli, il Rettore di Unicam Claudio Pettinari e il prorettore vicario Graziano Leoni, l’arcivescovo Francesco Massara, il Direttore dell'USR Cesare Spuri. Dapprima l'incontro in rettorato poi in piazza Cavour. Un tono informale per un incontro che imprime coraggio alla ripartenza dei lavori e al movimento economico di tutto il settore edile.
Ancora più significativo che ciò avvenga all’indomani del varo delle 4 ordinanze, volute fortemente dal Commissario per imprimere un cambio di passo decisivo a tutto il percorso. Nel corso della visita nel centro storico di Camerino, il Commissario ha potuto toccare con mano i segni della devastazione prodotta dal sisma e verificare lo stato dell’arte delle messe in sicurezza, da oggi pronte a ricominciare il loro percorso per aprire sempre più varchi e luce nuova alle vie, attivando di pari passo l’ulteriore corso del ripristino delle case danneggiate.
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"Non viviamo un tempo normale- ha detto il Commissario Giovanni Legnini -. Va da sè che la lentezza di prima e la successiva sospensione indotta dal Coronavirus, abbia segnato il ritmo con il quale si procede nella ricostruzione. Mi auguro che questo effetto sia il più limitato possibile- ha aggiunto-. Sono venuto oggi a Camerino su invito del sindaco Sborgia e incontrando tutte le autorità presenti, con le quali abbiamo fatto un punto su tutte le attività che afferiscono alla ricostruzione, proprio per dare impulso a tutto il percorso. Mi auguro che tutti i cantieri che erano in atto già prima della sospensione possano riprendere nel più breve tempo possibile. Una delle 4 Ordinanze emanate sabato, contiene anche una misura di incentivo finanziario proprio per le imprese che vogliono riprendere i lavori e per fare in modo che  si possa poi lavorare in sicurezza. Inoltre bisogna occuparsi, e lo stiamo facendo, della fase di attuazione di quella ordinanza e di quella forte semplificazione della ricostruzione privata che abbiamo voluto disporre con l'ordinanza n.100 la cui attuazione va organizzata soprattutto con i comuni e con le professioni tecniche. Ci sono poi i Piani straordinari di ricostruzione e, da oggi, primo giorno lavorativo successivo all'emanazione delle ordinanze, i centri più colpiti possono partire con i programmi di riscostruzione; lo deve fare la Regione e lo debbono fare i comuni con un apporto dell'USR che deve essere di primaria importanza; tra qualche settimana i progetti potranno essere autocertificati e, nella stretta misura necessaria, si potrà andare in deroga alle disposizioni urbanistiche . Si apre un ventaglio di soluzioni, alcune delle quali da molto tempo attese, che dunque possono consentire una partenza importante della ricostruzione. Questo è il nostro intento". Legnini non ha mancato di sottolineare l'importanza per tutto il territorio e per l'intera regione di una istituzione come l'Università di Camerino, annunciando che farà tutto il possibile per sostenere in concreto i progetti dell'ateneo. 

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A proposito dell'elenco dei comuni “maggiormente colpiti” dal sisma del 2016 nei quali la ricostruzione può avvenire attraverso i Piani Straordinari di Ricostruzione, dunque con una serie di deroghe alla normativa urbanistica, il Commissario ha ribadito che è doveroso "rifuggire da due tentazioni che non debbono verificarsi: in primo luogo il considerare la doppia classificazione come un preludio ad un "doppio cratere"che assolutamente non c'è: ci sono comuni o porzioni di comuni, maggiormente colpiti e con un percorso più complicato, ai quali il legislatore dà la possibilità di adottare Piani Straordinari in deroga allo strumento urbanistico. Altra tentazione da rifuggire è di considerare che i comuni contenuti in quell'elenco, e, lo dico qui a Camerino che a pieno titolo vi è inserito, possano avere qualcosa in più: i diritti dei cittadini, delle istituzioni, delle imprese locali dei comuni del cratere, sono diritti eguali per tutti, senza alcuna differenziazione. In più, per quei comuni dell'elenco, c'è una sola cosa: poter ricostruire con una qualche deroga che è necessaria, in quanto ripristinare i centri storici è molto complicato. Questa era la richiesta dei territori e questa è la volontà del legislatore che io sto attuando nel modo più ampio possibile". 

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Accompagnato dall’addetto stampa Mario Sensini, il Commissario Legnini ha potuto prendere visione della realtà delle cose, raccogliendo dalle voci delle principali istituzioni locali, esigenze e necessità dell’intero entroterra colpito dal sisma del 2016, Alla visione della zona rossa che, scortata anche dagli ingegneri comunale Orioli e della curia diocesana Morosi, si è concentrata sul Palazzo Ducale sede di Unicam e che dal cortile del Palazzo Arcivescovile si è poi spostata nella cattedrale, ha fatto seguito la visita del cantiere del mattatoio comunale i cui lavori avviati da qualche mese, l’emergenza sanitaria ha costretto al fermo. Il recupero della struttura danneggiata dal sisma è fondamentale per riprendere la macellazione delle carni che per oltre tre anni ha costretto gli allevatori locali a dirottare quest’operazione in altri centri logisticamente distanti.

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Lungo il momento di confronto con le istituzioni locali che ha avuto luogo nella sede del rettorato dell'Università di Camerino, nella prima parte della mattinata. 
Legnini ha sottolineato di essere consapevole che la funzione del Commissario straordinario, così come prefigurata dal legislatore, è una funzione d'impulso e di grande coordinamento, dopodichè, gli attori della ricostruzione sono molteplici: "Sono tutti quelli che la legge ha voluto prevedere e, se tutti gli attori faranno il loro dovere, vedremo molto presto dei risultati. Se invece c'è chi tira in una direzione e chi in un'altra, allora sarà più difficle che ciò avvenga. Ma io, sono assolutamente convinto che esercitando quella funzione d'impulso che io voglio esercitare e sto già esercitando, si possano ottenere dei risultati". 
Molto positive le impressioni di Mons Francesco Massara, che ha definito eccellente l'incontro con il Commissario Legnini 
"Una persona pratica, che ha dimosttrato di amare i nostri territori e le situazioni di tutti i terremotati. Credo che davvero potrà esserci una svolta nella ricostruzione- ha detto l'arcivescovo-. Nel colloquio che abbiamo avuto con lui, ha spaziato dalla ricostruzione pubblica a quella privata, dimostrando grande lungimiranza e volontà di guardare in alto e credo davvero che se ognuno di noi contribuirà secondo i propri ruoli, si potranno dare al territorio delle risposte rapidee concrete, pur sapendo che vi sono alcuni tempi che necessiteranno di essere un po' più dilatati, questa volta  tuttavia sembra che sia giunto il momento buono per cominciare. Nel Commissario Legnini- ha concluso- ho trovato una persona splendida all'ascolto e al confronto, con una grande voglia di dare risposte concrete e di rappresentare al Governo le esigenze dei nostri territori. Davvero potremmo definire questa giornata 'una finestra sulla ricostruzione': è quello che oggi abbiamo ricevuto dentro ognuno di noi dal Commissario, nel segno di una perfetta collaborazione tra tutte le istituzioni che, insieme a lui, oggi possono aprire una finestra nuova sulla ricostruzione".

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Molto soddisfatto anche il sindaco Sandro Sborgia: "Il bilancio lo cominceremo a tracciare quando inizieremo a  vedere i cantieri in attività, le gru installate e le maestranze che arrivano e si mettono al lavoro ma- ha sottolineato- non posso che definire estremamente positivo l'incontro con il Commissario. E' a perfetta conoscenza della situazione che viviamo e il terreno normativo che regola la ricostruzione; ne sono testimonianza le ordinanze che ha emanato che danno la misura della ricerca della linearità e dello snellimento, necessari a dare un cambio di passo rispetto a quello che è stato finora. L'introduzione dei Piani Straordinari è per la nostra città di fondamentale importanza- ha aggiunto- dunque lo adotteremo e faremo in modo che possa essere uno strumento vitale per la ricostruzione della nostra città che non è quella di un piccolo borgo ma del centro più grande che è stato danneggiato dal sisma 2016: le complessità sono rilevanti e occorre quindi che lo strumento sia assolutamente calibrato alle nostre necessità. Il commento di oggi è più che positivo e la visita del Commissario Legnini nella giornata odierna sta a significare la vicinanza e la volontà dello stesso governo di far sì che questo cantiere parta il prima possibile e che la nostra città torni a vivere al più presto".
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Emozionante e piena di quella visione che forse nell'ultimo periodo stentava a vedersi, nei commenti di Claudio Pettinari rettore di Unicam, la visita del rappresentante del Governo: " Presi dal Covid e da situazioni contingenti ci è sembrato quasi di essere finiti in un vortice. Il confronto di oggi è invece la dimostrazione che in maniera coesa tra ammnistrazione comunale, diocesi, università e intero territorio, dobbiamo procedere in avanti cercando di dare impulso a quelle progettualità che, come abbiamo sentito dalle stesse parole del Commissario, faranno il bene non solo delle nostre zone ma dell'Italia tutta. Oggi si è parlato di prospettive per ili futuro, di iniziative da portare avanti, di accordo di programma tra i tre rappresentanti le istituzioni più importanti del nostro territorio, affinchè riparta la ricostruzione e la fruibilità di quella parte della città che si dirama dalla piazza e di cui tutti abbiamo bisogno per riconquistare la nostra felicità, per riacquistare quella voglia di fare e quella capacità di essere Italia che avevamo prima. Dalla concretezza del Commissario, dal suo sguardo attento rivolto alle persone e ai loro diritti, ci auguriamo davvero che possa vedersi al più presto, quella rinascita tanto desiderata".    
 
Carla Campetella

FOCUS NOTIZIE
INTERVISTA INTEGRALE AL COMMISSARIO LEGNINI

http://www.appenninocamerte.info/podcast/itemlist/category/113-focus-notizie

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In relazione al futuro dell'ospedale di Camerino trasformato in Covid Hospital, i consiglieri di minoranza del gruppo "Radici al Futuro" formulano una serie di interrogativi al Sindaco e Giunta sollecitandone risposta.
Nella nota ufficiale a firma del Capogruppo Gianluca Pasqui e dei consiglieri Antonella Nalli, Roberto Lucarelli e Stefano Falcioni, viene esplicitato in premessa la situazione di emergenza sanitaria  che ha interessato in maniera significativa la Regione Marche. Si sottolinea poi che gli organi regionali hanno indicato l'ospedale di Camerino come presidio immediatamente idoneo a divenire Covid Hospital in un momento in cui la curva epidemica, contrariamente ad oggi, nella regione Marche era in crescita. Si evidenzia poi che i vertici regionali, sia politici che sanitari, hanno sempre sostenuto che l'ospedale di Camerino sarebbe tornato alla preesistente situazione addirittura potenziato e migliorato. La nota continua focalizzando "che il numero dei malati di coronavirus sembrerebbe essere in costante diminuzione e, comunque, in numero tale da poter essere ospitati anche nelle altre strutture regionali idonee alla cura del covid-19 e che  sarebbe fondamentale, non solo, per i cittadini del vastissimo territorio montano, molti dei quali assai anziani e bisognosi di cure continue, poter tornare ad avere quelli che erano i servizi sanitari precedentemete offerti dall'ospedale di Camerino prima di questa pandemia; Tutto ciò premesso, i consiglieri del gruppo consiliare Radici al Futuro interrogano il Sindaco e la Giunta al fine di conoscere quanto segue:
1) quali sono le azioni che il Sindaco e la Giunta hanno adottato e stanno adottando per monitorare costantemente la situazione legata a detta emergenza al fine di poter garantire velocemente il ripristino dei servizi sanitari offerti dall'ospedale di Camerino prima della sua trasformazione in Covid Hospital. In particolare si chiede d volersi adoperare, nei confronti della regione Marche (Presidente Luca Ceriscioli), per sapere quante e quali sono attualmente, nella regione Marche, le strutture dedicate alla cura dei pazienti affetti da Coronavirus e quanti i posti a disposizione.
2) Se il Sindaco e la Giunta si sono adoperati per sapere, dal Presidente della regione Marche, quali sono le strategie del Governo regionale in tema di sanità per il prossimo futuro, considerato che verrà realizzata una struttura Covid Hospital a Civitanova Marche. In particolare quali risvolti ci saranno per l'ospedale di Camerino;
3) quali sono state e quali sono le azioni che la maggioranza ha adottato e adotterà al fine di vedere potenziato, così come garantito dai vertici regionali, l'ospedale di Camerino e quali sono, ad oggi, gli atti ufficiali che supportano e garantiscono tale potenziamento e il ritorno dei servizi sanitari precedentemente erogati dal “nostro”presidio sanitario;
4) quali, infine, le tempistiche previste al fine di un ritorno alla “normalità” per l'ospedale di Camerino.
C.C.

Il primo maggio 2020, festa dei lavoratori, accantonata per forza di cose l'idea di una gita fuori porta, resta costellato da una serie di iniziative sicuramente particolari o in maniera originalissima, in qualche modo adattate alla situazione di emergenza. Lo spirito che tutte le accomuna, è quello di consentire comunque di avvicinarsi e condividere piacevoli momenti di svago in serenità.  Tra  le feste della tradizione particolarmente  sentite nell'entroterra marchigiano c'è quella del Cantamaggio che affonda le sue radici nei riti pagani di augurio di benessere e prosperità e celebra l’inizio della nuova stagione agricola. Gruppi di cantori, la notte tra il trenta aprile e il primo maggio, girano tra le vie del paese a suon di organetti, fisarmonica e cembali intonando stornelli a “batocco” che vanno ad allietare gli abitanti dei piccoli paesi di campagna.

L’usanza del cantamaggio si mantiene ancora viva nei paesi dell'entroterra: è il caso di Fiuminata con le sue numerose frazioni che, per non rinunciare ad una delle più vive tradizioni presenti nel territorio, quest’anno ha pensato di chiamare a raccolta gli amici del “Cantamaggio Matelicese” .
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L’evento, organizzato, dalla Pro Loco di Fiuminata,in concomitanza al Gruppo Cantamaggio Matelicese, è ospitato dalla pagina ufficiale del Comune di Fiuminata (@Fiuminata Official Page) ed ha lo scopo di  esortare tutti a rimanere a casa ancora per un po’, specialmente in questo giorno di festa. 

Per rendere ancora più viva la partecipazione del pubblico, durante la diretta, sarà possibile interloquire con gli stornellatori e si avrà anche la possibilità di postare nei commenti aneddoti o fare richieste “canterine”. 

La diretta andrà in onda venerdì Primo Maggio alle ore 15,30 nella pagina Facebook “Fiuminata”e “Cantamaggio Matelicese”.

Gli organizzatori ringraziano Roberto Ubaldi, anima  del Cantamaggio Matelicese, che con il suo gruppo permette anche in questo momento così difficile di non rinunciare a momenti di allegria e di  musica popolare.

Con la diretta che prosegue gli eventi live di “ Io resto a casa con .....”,  l’Amministrazione Comunale ha il piacere di ringraziare tutti gli artisti che a titolo gratuito hanno messo a disposizione il loro talento per donare momenti di spensieratezza durante questo periodo di quarantena. L'augurio è che la vita riprenda al più presto il suo ritmo regolare.

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Modalità completamente rivisitata anche per il "Maggione " di Camerino, da qualche anno diventato evento di forte richiamo per tanti giovani del circondario e che, ai tempi del coronavirus, si  propone in " Smart Worki Edition" . Dal proprio divano di casa, ognuno  potrà sentirsi partecipe della lunga maratona pomeridiana che, dalle ore 14.30 all'ora dell'apertivo delle 19.00,  condurrà in una serie di gustosi spazi  d'intrattenimento arricchiti da musica, intermezzi scherzosi, passando anche per momenti di riflessione e impegno , nonchè interessanti work shop tutorial sulla pasta fatta a mano e sui cocktail. 
" Anche quest'anno abbiamo deciso di essere presenti e di organizzare qualcosa di diverso dal consueto format dal vivo - afferma il responsabile di FreeMonkey Leo Marucci-. Crediamo che l'idea possa essere simpatica e coinvolgente per tutti gli amici che ci seguiranno dalle loro case. La lunga diretta accessibile dalla nostra pagina facebook "FreeMonkey Events" dal primo pomeriggio e fino all'ora dell'aperitivo, sfornerà  musica live, dj set, interviste scherzose ma anche dei work shop con 'Uova e Farina' che insegnerà a fare gli gnocchi e con "Ago's pizza"che consiglierà su come meglio preparare la pizza. Avremo anche un amico esperto di cocktail in collegamento da Londra, un talk show scherzoso che tratterà di problemi d'amore ai tempi del coronavirus, ma anche degli spazi più seri all'interno dei quali ospiteremo la dottoressa Gabriella Winni Mazzoli ed Eleonora Conforti che ci parleranno delle raccolte fondi attive per dare una mano all'ospedale di Camerino.
Attraverso un lungo palinsesto di 5 ore in diretta del nostro "Smart Worki Edition"- aggiunge Marucci- in questa quarantena infinita, anche noi cerchiamo di fare la nostra parte per offrire a tutti la possibilità di trascorrere un pomeriggio diverso". 
C.C.
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La solidarietà al centro del cuore dei dipendenti della cartiera di Pioraco e Castelraimondo.
Tutti insieme, infatti, hanno deciso di sostenere la campagna lanciata dal reparto di pneumologa dell'ospedale di Camerino.
Hanno fatto riferimento alla dottoressa Gabriella Mazzoli dell'associazione “A cuore … aperto” per aiutare il Covid-Hospital della città ducale attraverso una donazione di circa 5.500 euro.
I lavoratori della cartiera sono infatti certi che tante singole gocce possono formare un oceano: un prezioso aiuto, quindi, per questo centro interamente dedicato alla lotta contro un nemico invisibile che ha tragicamente colpito l'Italia e il mondo intero.
"Un particolare ringraziamento - da parte dei dipendenti dei due stabilimenti - a tutti i medici e sanitari che ogni giorno mettono in campo tutte le loro forze per curare i pazienti affetti da Covid-19".

Lisa Grelloni

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Una simbolica, ma forte forma di protesta nei confronti del Governo così come avvenuto anche nel resto del Paese.
E’ l’iniziativa adottata dai commercianti di Camerino che hanno richiesto al sindaco Sandro Sborgia

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un incontro nel corso del quale, oltre a rappresentare le proprie esigenze e difficoltà, hanno simbolicamente riconsegnato nelle mani del primo cittadino le chiavi dei propri esercizi commerciali.
"Riaprire in queste condizioni non è la soluzione migliore - a parlare Alessio Bottacchiari - soprattutto perchè non conosciamo bene criteri e modalità. Inoltre vorremo capire bene quando e come arriveranno gli aiuti economici previsti". Saracinesche che rischiano di essere abbassate definitivamente, come sottolinea Mario Bottega. "Se in questo momento la situazione è molto preoccupante per il domani sarà drammatica - le sue parole - Ogni attività ha quindi bisogno e diritto ad aiuti immediati per evitare chiusure di massa che saranno, purtroppo, molto probabili". Aveva già scritto una lettera al Premier Conte Serena Cerescioli, che aggiunge: "Una forma di protesta necessaria da parte di tante attività di Camerino e non solo che in questo momento hanno bisogno di essere sostenute da parte dello Stato. Un sostegno che non vuole essere una rinuncia alle prescrizioni volte alla salvaguardia della salute, ma chiediamo misure adeguate per affrontare i mesi che verranno e che saranno duri per tutti".  
Un gesto di forte carattere simbolico per sensibilizzare il Governo ad adottare provvedimenti più rispondenti alle problematiche che alcuni settori commerciali, in testa bar, ristoranti, parrucchieri, centri estetici, si trovano a dover affrontare a causa delle disposizioni che ne posticipano la riapertura ad inizio giugno. Richieste e problematiche che l’amministrazione comunale ha accolto e che trasmetterà nelle opportune sedi istituzionali, Regione e Governo, rappresentando le difficoltà di chi dopo il terremoto cercava di rialzarsi e che, invece, rischia ora di restare definitivamente al tappeto. Urgono provvedimenti mirati per evitare la desertificazione economico-produttiva, e non solo, di una città e di un territorio.

f.u.
Con l'avvio della Fase 2 del piano di contenimento dell'emergenza coronavirus, dal 4 maggio potranno essere riaperti anche i cantieri edili della ricostruzione post sisma 2016. Proprio oggi il commissario straordinario Giovanni Legnini, ha auspicato che, grazie alle nuove disposizioni, possa ripartire il più alto numero possibile di cantieri, tornando nel contempo a ribadire  che la ripresa delle attività dovrà avvenire nel pieno rispetto delle misure di sicurezza indicate dal governo e dai protocolli siglati dalle parti sociali. Riapriranno dunque sia i cantieri interrotti per l'emergenza Covid 19, sia quelli nuovi, che potranno avvantaggiarsi anche della semplificazione delle procedure per ottenere i contributi alla ricostruzione che verrà introdotta dall’ordinanza  in cabina di regia per l’approvazione già questo giovedì 30 aprile .

Soddisfazione per un segnale atteso, nelle parole dei sindaci dell’entroterra montano, i cui comuni sono tra i più danneggiati dalle scosse del 2016.
“ Mi auguro davvero che si possa ripartire subito, a cominciare dai lavori che erano già in corso e bloccati dal virus - afferma il primo cittadino di Visso Gianluigi Spiganti Maurizi-. Certo, non sarà così semplice a Visso, dove scarse sono le possibilità di garantire agli operai un appoggio logistico per dormire e mangiare. Le nostre strutture disponibili, si riducono infatti ad un b&b con otto stanze e un altro affittacamere, costretti a chiudere a causa delle disposizioni dell’emergenza sanitaria. E’ per questo motivo che, nell’osservanza di tutte le precauzioni del caso, abbiamo chiesto e ottenuto dalla Regione Marche e dalla Prefettura la possibilità di farli riaprire, col limite dell'accoglienza ai soli operai delle ditte impegnate nei lavori ”. Apprezzamento dal primo cittadino anche in merito al cambio di passo che il Commissario Legnini sta dimostrando con i fatti di voler imprimere a tutto il percorso della ricostruzione. “Semplificazione e sburocratizzazione di tutte le pratiche - continua il sindaco-sono quello che attendiamo da tempo e che immobilizza tutto. Perimetrazioni o non perimetrazioni, siamo arrivati ad un punto che comunque ci vede tutti fermi. Così, è impossibile fare; se per portare avanti quei pochi progetti impieghiamo otto mesi, quando riusciremo a vedere una luce? A Visso bene o male sulle strutture pubbliche i progetti sono stati portati tutti a termine: entro giugno credo che riusciremo a partire con i lavori del Laghetto e la sistemazione del nuovo bar e, augurandoci che venga superata al più presto questa pandemia, magari riusciremo ad avere qualche persona che venga a trovarci. Riceviamo richieste da turisti e visitatori che vorrebbero tornare a passeggiare sulle nostre montagne e, proprio per questo, cresce l’esigenza di far ripartire le nostre attività e i lavori già avviati: mi riferisco ad esempio a quelli dell’area del Park Hotel ferma ormai da due mesi o alle strutture private rimaste anch'esse bloccate a causa di questo nemico invisibile che  per noi che viviamo di turismo e che abbiamo subito una devastazione precedente, è purtroppo causa di un danno ulteriore”.

Dello stesso tenore il commento del sindaco di Muccia Mario Baroni, il quale sottolinea la necessità di mettere mano alla ricostruzione delle abitazioni, in maniera tale da consentire il ritorno a casa di tanti cittadini. “Capisco che in questo periodo la salute sia ben più importante dei cantieri e delle abitazioni- dice- tuttavia, con il calo dei contagiati e, soprattutto per queste nostre terre in cui il virus in realtà non è arrivato con la prepotenza di altre zone, è auspicabile che da lunedì prossimo si riparta. Nel vedere in tv che a Genova tutto è stato risolto, in deroga ad ogni disposizione e nonostante l'emergenza sanitaria nazionale, provo una certa rabbia - continua Baroni-; da noi anche i minimi interventi o i piccoli progetti sono segnati da mesi e mesi di attesa. E' evidente quindi che per ricostruire in fretta, le regole debbano essere semplificate”. Diversi i cantieri tra pubblici e privati che a Muccia stavano andando avanti e che il Covid ha fermato. “Quello che è più grave- sottolinea il sindaco- è che l’arresto ha riguardato anche le gare che  restano ferme fino al 18 maggio, quando senza alcun contatto fisico tra le persone e per via telematica, sarebbero potute andare avanti ugualmente. Un’ulteriore perdita di tempo che poteva evitarsi. Adesso- conclude-  l’augurio di tutti è che finalmente si riesca a prendere un passo spedito, perché siamo davvero stanchi di doverci lamentare sempre delle stesse problematiche irrisolte”.

Vede la ripartenza dei lavori come il segnale che ci voleva, il sindaco di Camerino Sandro Sborgia: “La notizia che dal 4 maggio riaprono i cantieri ci rende felici - dichiara- ma occorre farlo con attenzione e responsabilità, perché questo nemico invisibile non è stato affatto debellato. Era ora che si ripartisse e non possiamo che essere contenti, ma le azioni responsabili non devono mai venir meno e, dato che questo passo in avanti porterà un maggiore movimento e una nuova concentrazione di persone impegnate nella ricostruzione, dovremo adottare tutte le cautele e le precauzioni necessarie e responsabilizzarci anche di più per evitare ogni rischio per la salute delle persone”. Riprendono dunque anche le messe in sicurezza nel centro storico e il percorso, bruscamente interrotto dalla pandemia, di rendere accessibili sempre più vie della zona rossa di Camerino.  “L’obiettivo rimane quello e torneremo a perseguirlo da subito - dice Sborgia-. La priorità  sarà proprio nella ripartenza di quei cantieri delle messe in sicurezza; abbiamo perso oltre un mese e mezzo che dobbiamo necessariamente recuperare, dunque, proseguiremo su quella strada”.
C.C.

Si amplifica il successo dell’iniziativa JukeBox delle Favole ideata dal gruppo Teatro in bilico di Camerino. La proposta virtuale nata con l’intento di tenere compagnia ai bambini, ragazzi ed adulti costretti dalla pandemia a restare a casa, ha infatti catturato l’attenzione dell'associazione Tolkieniani Italiani che riunisce vari studiosi, gruppi tolkieniani (come i Cavalieri del Mark) e singoli appassionati, allo scopo di tenere un dibattito culturale sulle opere del professore  J.R.R. Tolkien dal punto di vista filologico, linguistico, filosofico. C'è inoltre l'interesse della web radio "La voce di Arda" che fa riferimento alla stessa associazione ed è nata  esclusivamente per comunicare, trattare e scambiarsi pareri sulle opere del padre del Fantasy. Ne è scaturito dunque un inaspettato contatto che renderà possibile ulteriori connessioni già a partire da giovedì 30 aprile. 
Attiva già da qualche settimana a cadenza giornaliera, l’iniziativa camerte del JukeBox delle Favole alla quale è possibile accedere dal Canale YouTube o dalla pagina facebook dell’associazione Teatro in Bilico, visto il grande successo riscontrato si è affrettata a raddoppiare gli appuntamenti, aggiungendo a quello delle ore 17.00 l'evento dellle ore 21.00. Ogni giorno lo spazio si anima di incontri accattivanti con le pagine più belle di racconti e storie, lette dai componenti del gruppo teatrale secondo una scelta personale o in base al gradimento e alle stesse segnalazioni pervenute dal pubblico da casa. Tra coloro che si sono messi all’ascolto, anche i componenti della società culturale tolkieniana alla quale non è sfuggita la lettura di Lo Hobbit fatta di Emy Morelli, la cui declamazione è stata molto apprezzata, tanto che la stessa attrice del Gruppo Teatro in Bilico, è stata chiamata a leggere sui canali della web Radio nella puntata Tolkien e Beowulf di giovedì 30 aprile alle ore 21.00.
“Debbo dire che siamo molto contenti dell’inaspettato successo che sta registrando la nostra iniziativa, partita in realtà quasi per gioco e in un periodo così difficile e duro da affrontare, più che altro per impiegare il nostro tempo e quello di chi ha desiderio di ascoltarci - spiega la presidente Giulia Giontella -. Oltre all’ottimo riscontro con tanti bambini che poi ci hanno anche scritto, tanti adulti che hanno espresso apprezzamento e condiviso anche le scelte delle storie che abbiamo deciso di raccontare ,c’è stata appunto la sorpresa di questo contatto che abbiamo avuto con la società tolkieniana che raggruppa gli studiosi di Tolkien. L’ascolto della lettura di Lo Hobbit a cura di Emy Morelli è stata l’occasione per apprezzare quello che stavamo facendo e chiederci di condividere con noi la passione per Tolkien, il che avverrà attraverso la diffusione via web radio di una delle nostre voci. Solo con la lettura di Lo Hobbit siamo arrivati ad oltre 3000 visualizzazioni che per la nostra ‘timida’ attività di lettura delle favole è un’attestazione senz’altro gratificante. Una sorpresa che non può che rallegrarci anche perché avviene da parte di chi sostanzialmente neanche ci conosce, però ha funzionato come una ventata molto positiva e di questo possiamo solo che essere contenti". 
Entusiasta del segnale di amicizia che si è potuto  instaurare, è la stessa Emy Morelli la quale, per questa bella opportunità e a nome del Gruppo Teatro in Bilico, ringrazia Giuseppe Scattolini, fondatore e presidente dei Cavalieri del Mark (gruppo tolkieniano che unisce gli appassionati marchigiani) e tra gli iniziatori e coordinatori del progetto dei Tolkieniani italiani
"Tutto quello che noi facciamo- conclude  Giulia Giontella- racchiude uno spirito di passione, divertimento, oltre che, come già avvenuto in altre occasioni, un intento di solidarietà. E poi accadono queste cose che non possiamo che guardare con stupore ma che ci trasmettono un’ulteriore energia positiva e voglia di fare. E una cosa di cui siamo particolarmente contenti, è quella di portare il nome di Camerino fuori dal nostro territorio. Ci presentiamo e ci facciamo conoscere come Gruppo teatrale della città di Camerino e di questo siamo orgogliosi”.
C.C.
L'emergenza coronavirus costringe a ripensare anche " Cortili in fiore", diventato da parecchi anni evento di punta della città ducale. Per l'occasione, gli spazi suggestivi della città di Camerino, avrebbero dovuto essere ingentiliti da tanti fiori  proprio in questi giorni. Ma una manifestazione che non si è mai arresa di fronte ad ostacolo alcuno, non poteva che rifiorire di nuovo e con identico spirito, anche se in una veste completamente diversa.  E' così che è nato il contest "Bacheche in fiore" (#bachecheinfiore) rivisitazione forzata di "Cortili in fiore" che, come altre maniifestazioni  all'aperto e aperte al pubblico costrette al rinvio,non potrà svolgersi nella data tradizionale.  "Perché non godere lo stesso dei colori di questa stagione? "Bacheche in fiore è pensato per cercare di condividere, una stagione bella come la primavera, ricca di fiori e colori che purtroppo non possiamo vivere appieno - spiega l'assessore alla cultura Giovanna Sartori - Certo, non si può compensare il rinvio di un evento, ma perché rinunciarvi completamente? Viviamo un territorio stupendo, che in questo periodo fiorisce letteralmente. C'è naturalmente, il dispiacere di non poter organizzare Cortili in fiore, che speriamo di poter rimandare a ottobre, ma c'è anche il pensiero di non perderci d'animo e cercare di coinvolgere lo stesso la comunità, seppure in maniera diversa. Così-confida l'assessore Sartori- ci siamo confrontate con Roberta Grifantini e Fiorella Paino, ideatrici di Cortili in fiore, e loro sono state subito entusiaste di questa idea. Anzi, le ringrazio per averla subito condivisa. La disponibilità nel collaborare, condividere i progetti e le proposte per la città, dà la forza di riorganizzarsi e reinventarsi sempre". Il contest consisterà nel pubblicare fino all'1 maggio sulla propria bacheca Facebook foto di fiori del nostro giardino, di un vaso, che abbiamo in terrazzo, negli orti, oppure foto delle passate edizioni della manifestazione o fiori disegnati da bimbi e ragazzi, accompagnate dall'hashtag #bachecheinfiore. E così, sarà di nuovo Cortili in fiore".
C.C.
BACHECHE IN FIORE
Tra le principali novità introdotte dal presidente del Consiglio Conte, in concomitanza con la partenza della fase 2 dell’emergenza coronavirus e una maggiore libertà di movimento nel rispetto dei protocolli di sicurezza, dal 4 maggio c’è la possibilità per ristoranti e bar di attivare il take away o servizio da asporto.
I locali potranno effettuare consegne a domicilio ,come già in parte fanno, ma i clienti, sempre nel rispetto delle regole potranno anche recarsi loro stessi a ritirare i prodotti ordinati. Così recita il decreto: “Resta consentita la ristorazione con consegna a domicilio nel rispetto delle norme igienico-sanitarie sia per l’attività di confezionamento che di trasporto, nonché la ristorazione con asporto fermo restando l’obbligo di rispettare la distanza di sicurezza interpersonale di almeno un metro, il divieto di consumare i prodotti all’interno dei locali e il divieto di sostare nelle immediate vicinanze degli stessi”.
Un timido segnale di ripresa per coloro che, nella generalità dei casi, in tutto questo tempo hanno accusato ill fermo delle loro attività.

" In realtà queste nuove disposizioni non danno grandi speranze a settori come il nostro- afferma Elisa, titolare dell’agriturismo Le Querce di Sarnano- Il cibo da asporto che infatti producono gli agriturismi, è molto complicato da farsi. Noi utilizziamo sempre prodotti freschi a chilometro zero, il che significa poter garantire tutti i giorni ai nostri clienti un' offerta che oggi è molto difficile da reperire o comunque poter immagazzinare in  breve tempo, per averne ampia diponibilità. Proprio per questo motivo – aggiunge Elisa- non penso che tante attività come la nostra o tanti ristoranti potranno aderire a questa iniziativa, a differenza invece delle pizzerie o dei pub che magari utilizzano dei prodotti a lunga conservazione.

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Come agriturismo, in realtà tutto questo periodo noi lo abbiamo vissuto in un modo molto produttivo, perché la campagna e la natura non si sono fermate e di lavoro da fare nei campi, nell’orto e nel frutteto ne abbiamo avuto. Di certo il blocco della clientela in un periodo come questo ricco di festività ha pesato molto e la predita per tutto il settore dell’agriturismo è stata consistente. Date quelle del lunedì di pasquetta, 25 aprile o 1 maggio in cui le temperature sono ancora basse e le persone prediligono la natura e le passeggiate in campagna e questo ha comportato per noi una grossa perdita economica. Per il futuro siamo certamente come tutti molto preoccupati- conclude Elisa- Difficile capire come potremo organizzarci nel momento in cui ci diranno che potremo muoverci. Il mantenimento delle distanze di sicurezza sia per i clienti che per noi stessi e per i dipendenti. Ci preoccupa molto; nell’attività ristorativa è infatti impossibile non potersi avvicinare ad un cliente e dunque bisognerà lavorarci molto”.

Più positivo il commento di Deborah dell’Agri –Gourmet “Spizzicus” di Camerino che già dal 31 marzo scorso, per quel che si è potuto, ha ripreso ad effettuare consegne a domicilio di pizza bio nelle zone limitrofe,. “Per questo mese ce la siamo cavata abbastanza bene; anche se le difficoltà e i disagi sono parecchi, siamo riusciti ad accontentare la clientela e ne siamo contenti perché abbiamo passione per il nostro lavoro e ci fa piacere contribuire ad alleviare per quel che si può la problematica che tutti stanno vivendo.
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Seppure partiti un po’ sfiduciati- continua Deborah-giorno per giorno ci siamo resi conto di quanto siano legati gli italiani ad un prodotto come la pizza, per cui il nostro lavoro ha potuto continuare bene e in tranquillità. Certo, per il futuro la vediamo abbastanza dura. Prima che l’economia riprenda ce ne vorrà, specie per i piccoli imprenditori come noi o comunque per i privati. Che dire, ce la metteremo tutta, la volontà c’è. A farci ben sperare è anche la particolarità del biologico  e della stagionalità delle materie prime da noi utilizzate, che stanno riscuotendo il favore delle persone. Abbiamo adottato questa scelta, ma è un sacrificio che alla fine ci sta ripagando con un bell'apprezzamento della clientela”.

Meno rosea la visione di chi si trova sulla costa e, al primo raggio di sole primaverile, avrebbe visto locale e ampi spazi antistanti riempirsi.
” Già la possibilità di poter fare l’asporto è qualcosa – dice Andrea Savoretti, titolare dello chalet “ Ai due re” del lungomare Piermanni a Civitanova Marche-.
"La ripresa del lavoro in un settore finora completamento fermo per tutto il periodo dell'mergenza, significa già qualcosa, tuttavia, essendo la nostra un’attività che comprende sia ristorazione e pizzeria che il balneare, la preoccupazione maggiore è per l’incognita e la scarsa chiarezza su come poter affrontare il passo successivo. Ci auguriamo che il governo riesca a dare delle linee guida che tutelino chi ha delle attività che hanno problemi di ristrettezza di spazi, altrimenti c'è chi non potrà riaprie. 
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Siamo tutti in balia di una situazione molto confusa- continua Andrea- Meglio non dire quanto abbiamo perso fino ad oggi ma per averne l'amara sorpresa basta un semplice confronto col fatturato dello stesso periodo di prima della pandemia. Il tema della salute è primario e fondamentale - sottolinea il titolare dello chalet-pizzeria discoteca-  diversa è però una situazione sanitaria nella quale con tutta probabilità dovremo convivere, nel qual caso, sarà necessario intraprendere delle azioni più forti e bisognerà anche assumere un atto di responsabilità nel delineare le linee guida. A dirla con chiare parole, siamo arrivati a maggio e il settore che deve essere trainante per l’Italia è il turismo e un decreto che non ci fa aprire fino al primo giugno, sapendo che poi nel momento in cui si potrà partire dovremo mettere in atto una serie di misure ristrettive, ci crea preoccupazione. Per assorbirle, la verità è che se ne andrà anche tutto il mese di giugno”.

Tengono duro ma temono il futuro lanche i titolari dell’Osteria "Spartacus" di Camerino. Solo da pochissimi giorni, l'attività ha iniziato il servizio di consegne a domicilio ma esclusivamente per cibi preparati a base di carni, grigliate miste e dolci.  Piccoli passi di riconquista nel lavoro, ma non tutto appare così scontato e semplice; poca cosa lo stesso contributo arrivato dallo Stato che non è bastato nemmeno per pagare le quote fisse di luce e metano .
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“Abbiamo pubblicato sui social che saremmo ripartiti in modalità diversa e qualche richiesta l'abbiamo già ricevuta- dice la titolare Fiorella-. Speriamo di poter continuare, altrimenti vedremo dopo il 4 maggio come poter proseguire. La scelta dei prodotti da asporto è limitata a poche preparazioni per garantire il fresco, per cui si potranno ordinare solo cibi più semplici a base di carne e qualche dolce ma non facciamo i primi piatti ”. Durissimo il periodo di chiusura per un’attività sulla quale la famiglia, rimasta senza lavoro dopo il sisma del 2016, aveva investito. “Ritrovarsi chiusi dopo nemmeno due anni dall’apertura, per un locale che comunque stava andando bene, vuol dire subire un danno gravissimo. Andare avanti è molto dura; l’unica cosa che possiamo augurarci è che da giugno tutto possa riprendere normalmente, altrimenti il nostro futuro sarà a pezzi. Io sono sempre positiva, ma questa volta la vedo davvero difficile. E’ un’idea stroncata sul nascere quella che mi coinvolge in prima persona insieme a mio figlio e due dipendenti e, anche se l’indole è quella di vedere sempre  il bicchiere mezzo pieno, qui c’è da aggrapparsi alla sola speranza che tutti riescano a superare questa situazione nel migliore dei modi possibile”.
C.C.

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