Nessuna data certa in ordine allo svolgimento della Corsa alla Spada e Palio edizione 2020.  A precisarlo è l'Associazione Corsa alla Spada e Palio unitamente alla Commissione Corsa nel comunicare che, entro il 30 giugno, si riserveranno di decidere l'eventuale data di recupero o un eventuale annullamento della manifestazione.
Il tutto è evidentemente condizionato dalla predisposizione da parte degli organismi governativi, sanitari e sportivi competenti,di un regolamento e di linee guida per lo svolgimento in salute ed in sicurezza delle gare di corsa.
"Con la Commissione Corsa, che è composta da atleti e allenatori - ha dichiarato la presidente delll'Associazione Stefania Scuri- stiamo valutando l'eventualità che proprio nel rispetto delle norme sportive nazionali, vi siano i presupposti per uno svolgimento della Corsa. Altrimenti, come sempre abbiamo detto, si andrà al prossimo anno. Confidiamo nel Ministero della salute e nel Coni, affinchè delle linee guida si possano applicare per permettere la nostra Corsa".

Intanto domenica prossima 24 maggio, durante la Messa delle 11.30 nella Basilica di San Venanzio, una rappresentanza degli atleti offrirà una spada, realizzata dall'artista Augusto Caciorgna, che resterà a testimonianza dell’impossibilità di correre la gara secondo le modalità tradizionali.

La LUCE  il tema che sarebbe stato scelto per l'edizione numero 39 della Corsa alla Spada, rivelatoci dalla presidente Stefania Scuri proprio nell'occasione della ricorrenza della festività del patrono "L'avevamo tenuto nascosto e protetto ma, con l'immagine davanti agli occhi dei tre ceri accesi la sera della vigilia davanti all'altare e che sono rimasti attorno alla reliquia del Santo, la speranza è che questa 'luce' ci permetta di affrontare e superare anche questa seconda sfida e di trasmetterci il senso e la centralità di questa devozione nei confronti di San Venanzio. In questo momento così difficile e così essenziale, l'augurio è che possiamo sentirci davvero uniti, in pace e in comunità e che il prossimo anno, coincidente tra l'altro con il 40.mo della Corsa alla Spada, rappresenti per noi l'occasione di testimoniare un ritrovato spirito di comunità, di volontariato e di solidarietà fraterna"

C.C.

Conta dei danni causati da una nottata di maltempo anche a Camerino dove i vigili del fuoco sono stati al lavoro tutta la notte.  I principali interventi hanno riguardato la pulizia delle strade sommerse dal fango arrivato dai campi, ma anche allagamenti in diversi locali.
Ancora questa mattina i vigili del fuoco sono impegnati nel liberare alcune cantine allagate.
A Polverina gravi danni nel centro abitato, con allagamenti anche dentro alle abitazioni. Smottamenti sulla strada Caselle-Ponte della Cerasa, che porta alla caserma dei vigili del fuoco, così come sulla strada comunale Pontelatrave. Smottamenti nei pressi delle Sae della frazione Arcofiato. Fango in strada anche in località Le Calvie. Grandine paragonabile a una nevicata alle Mosse.



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Al termine della discesa della Madonna delle Carceri, un tombino non ha retto alla pressione dell'acqua ed è stato divelto.

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Stesso problema anche davanti all'Archivio di Stato, in via Viviano Venanzi, dove è saltato un altro tombino e questa mattina gli operai del Comune sono al lavoro per delimitare l'area e fare il ripristino.

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Zona Sottocorte Village

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Voglia di ricominciare a Camerino, tra le bancarelle della tradizionale Fiera di San Venanzio, primo mercato fieristico delle Marche. Ripartito dalla città ducale il lavoro degli ambulanti, tornati ad esporre i più disparati generi di merce dopo il lockdown dell’emergenza sanitaria Covid-19. Sin dalle prime ore del mattino, i commercianti hanno cominciato a posizionare i loro banchi di vendita lungo gli spazi assegnati di viale Giacomo Leopardi e fino a piazza San Venanzio.
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Indossati guanti e mascherine, in tanti hanno approfittato della dolce temperatura per farsi una piacevole passeggiata e dedicarsi a qualche acquisto. Finalmente un’aria di normalità e di ritrovata fiducia; la si è respirata tra mamme e bambini, tra signori anziani felici di rivedersi e scambiare quattro parole, pur mantenendo le debite distanze. Stimolanti e positivi i commenti degli stessi commercianti che, attrezzate le bancarelle osservando tutte le misure di sicurezza dal gel alle catenelle distanziatrici, hanno accolto con il sorriso la ritrovata clientela.
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Circa una trentina gli ambulanti presenti dalle ore 8 del mattino alle 20 per un appuntamento di tradizione che, seppure di dimensioni limitate rispetto al “fierone” di una volta, ha incassato una buona risposta di avventori giunti da tutto il territorio, anche solo per regalarsi un momento di svago. L’amministrazione comunale ha voluto che la tradizione fosse rispettata, proprio per dare un segnale di un graduale ritorno alla normalità.
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Tra le bancarelle anche il sindaco Sandro Sborgia. “Una bella occasione il fatto che la festa del patrono sia coincisa con la riapertura al pubblico dei luoghi di culto e anche con la possibilità di riavviare quel minimo di attività imprenditoriale del settore ambulante- commenta-  Una sensazione di gioia che si respira negli stessi venditori che con la loro presenza testimoniano la voglia di resistere. Un segnale decisamente positivo per Camerino questa ripresa della vitalità dopo due mesi di chiusura totale. La cosa bella è stata proprio constatare l’ entusiasmo degli stessi commercianti che hanno riallestito i loro banchi dall’abbigliamento alle calzature, dai mobiletti al settore dolciario- aggiunge il sindaco-. Ci ha quasi commosso sentire i loro ringraziamenti per aver consentito questo primo mercato dopo il lungo fermo. Si percepisce a pelle la loro voglia di ricominciare e il fatto che questo avvenga dalla nostra città stimola ancora di più la nostra determinazione. E’ davvero una bellissima sensazione della quale tutti dobbiamo essere contenti. Ripartire da Camerino che era già una delle zone più colpite dal disastro del 2016 e su cui si è abbattuto anche questo secondo terremoto, è un bellissimo segnale di speranza”.
C.C.

L'Arcivescovo Francesco Massara, ha nominato don Marco Gentilucci "parroco unico" delle tre parrocchie di San Venanzio, chiesa Cattedrale e Santa Maria in Via. 
L'annuncio è stato dato da Mons. Massara al termine della solenne liturgia da lui presieduta in occasione della Festività del Patrono di Camerino San Venanzio Martire.
"Un annuncio che darà continuità a quello che don Marco sta già facendo come guida della parrocchia di San Venanzio, ma che sicuramente darà un'impostazione nuova alla pastorale di questa città e  anche delle conseguenze dal punto di vista sociale - ha esordito Mons. Massara-. E' la chiesa che continua ad andare avanti".
L'Arcivescovo ha spiegato che a motivare la decisione, condivisa con tutti i sacerdoti e scaturita da attenta riflessione, è stata la profonda trasformazione che le  parrocchie  hanno subito a causa del sisma e l'età sempre più avanzata dei sacerdoti che finora le hanno amministrate.  Proprio nel giorno della festa del patrono e affidando la scelta alla sua protezione, Mons. Francesco Massara ha portato a conoscenza dei fedeli, le dimissioni di don Franco Gregori da parroco della chiesa Cattedrale a motivo dell'età raggiunta e la richiesta di don Mariano Ascenzo Blanchi di essere sollevato dall'incarico di parroco di Santa Maria in Via a causa dei sopraggiunti impegni in diocesi e delle sue condizioni di salute.
" E' necessario pensare al futuro, proponendo un cammino sempre più unitario di tutta la nostra Chiesa. Credo che in questo senso- ha continuato il Vescovo- la città di Camerino possa essere da esempio per un rinnovamento; sentiti e ascoltati i miei esperti collaboratori e non avendo la disponibilità di altri sacerdoti, per il bene di questa città e per il bene della Chiesa, ho ritenuto opportuno nominare don Marco Gentilucci come unico parroco e legale rappresentante delle parrocchie di Camerino che giuridicamente e amministrativamente rimarranno autonome. Don Marco sarà pienamente responsabile della gestione pastorale, giuridica e amministrativa delle tre parrocchie con l'aiuto di don Franco, di don Mariano e don Giancarlo Pesciotti e, con la collaborazione del diacono Ippolito Antonini".
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Dopo l'applauso gioioso della comunità dei fedeli,  l'Arcivescovo ha proseguito il suo discorso esprimendo la consapevolezza della novità che per la città di Camerino rappresenta l'unione delle tre unità pastorali, vista come  via necessaria per la cura pastorale delle parrocchie della diocesi nel prossimo futuro:  
"Sono certo che accoglierete questa mia decisione con disponibilità e fiducia e che collaborerete con il parroco e i sacerdoti. Se lavoreremo assieme e in collaborazione, sicuramente potremo offrire tanto di bello alle nostre comunità". Quindi la richiesta di pregare lo Spirito Santo affinchè guidi la chiesa verso l'unità, invocando l'intercessione della Vergine Santissima Santa Maria in Via e dei Santi patroni Venanzio e Ansovino. 
"E' una scelta necessaria per il bene di questa città- ha aggiunto Mons. Massara- e sono certo che tutti i sacerdoti, nonostante la loro età, sapranno collaborare con don Marco e, come hanno sempre fatto, anche con il Vescovo. A volte si possono avere anche delle divergenze ma ci siamo costantemente confrontati perchè il bene è quello della comunità tutta. Non siamo noi i padroni delle nostre chiese, ma è la comunità che cammina insieme ai suoi sacerdoti ; don Marco avrà tanto impegno ma gli chiedo di collaborare perchè la collaborazione ci aiuta a crescere. Guai a chi si ferma. Soli non si va da nessuna parte e, don Marco rappresenterà in questa città un punto di riferimento; questa stessa scelta potrà proporsi da modello innovativo. Una scelta di coraggio ma ho la certezza che sia stata illuminata dalla Madonna di Santa Maria in Via, da San Venanzio e da Sant'Ansovino. Sono certo che il nuovo parroco collaborerà con le autorità, con l'università e con le istituzioni cittadine, affinchè questo cammino comune verso il bene della città, possa aiutare ognuno di noi. Per don Marco è una responsabilità grande ma sono certo che la porterà bene perchè non sarà solo ma sarà accompagnato da ognuno di noi,dalla nostra preghiera, dalla vicinanza della nostra amicizia fraterna". 
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Affidate ad uno scritto, le parole attraverso le quali il parroco unico ha accolto con emozione la notizia dell'incarico: 
"Sarò vostro parroco, non per mia aspirazione ma perchè il Vescovo Francesco mi ha chiamato a questo compito e a questo servizio - ha affermato don Marco Gentilucci -. Accolgo questa missione con una certa trepidazione, sia perchè conosco i miei limiti, sia perchè, come comunità cristiana, stiamo attraversando un tempo difficile. Prima la ferita del terremoto, ancora aperta, ed ora questa emergenza sanitaria. Un tempo che ci ha chiesto di guardare a ciò che è essenziale.
Sono mosso dal desiderio di amare e seguire la comunità di Camerino, con la speranza che insieme potremo continuare l'opera che Dio ci affida. Oggi siamo chiamati a percorrere una via unica, superando la distanza e a volte anche qualche diffidenza, per costruire il futuro e anche per prendere coscienza di una realtà profondamente mutata negli ultimi anni. Penso alla crisi della Chiesa, ai tanti sacerdoti che sono in cielo e permettetemi di ricordare don Luigi, don Ferdinando e don Quinto, ai quali sono particolarmente legato e, insieme a loro, quanti con grandissima fede sono accanto a me e portano avanti il loro ministero nonostante l'età  e gli acciacchi.
Le vostre aspettative sono tante e anche diverse- ha proseguito don Marco - e mi chiedo continuamente: sarò in grado di rispondere ?
Trovo coraggio nell'aver constatato che dove non arriviamo con i nostri limiti inizia l'aiuto del Signore
che ha disposto i tempi e modi della mia presenza tra voi e per voi. Sarà Lui che porterà nutrimento secondo la sua volontà all'opera richiestami e, dove lo strumento è carente, sarà proprio Lui a provvedere. Scoprire la Sua volontà, riaprirsi ad una via di libertà che ci permetta di vedere il bello e il buono che c'è intorno a noi. Ho voluto anche simboleggiare graficamente questo nuovo percorso con il logo di questa unità pastorale; le tre chiese parrocchiali, Cattedrale, San Venanzio, Santa Maria in Via unite da un cerchio,che vuole essere un abbraccio e che indica chiaramente la via da seguire. Sono consapevole che non sarà facile e che ci vorrà tempo, ma già da ora confido nella vostra disponibilità di aiuto, per poter svolgere il mio servizio di parroco insieme a voi e far crescere sempre più questa nostra amata comunità. Aiutiamoci, impegnamoci a diventare dei discepoli di Cristo, scoprendo la bellezza e la sicurezza di averLo davanti a noi".
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Il neo parroco unico, ha poi annunciato che nei prossimi mesi presenterà le iniziative  e gli strumenti che verranno adottati per la nuova 'unità pastorale' invitando, secondo le indicazioni del Vescovo, a sapersi spendere per il bene di tutti. Infine, ha ringraziato i sacerdoti che con passione e autentica dedizione hanno servito le parrocchie in questi lugnhi anni, alcuni anche per decenni, e che oggi continuano ad aiutarlo e sostenerlo con una presenza importante, anche e soprattutto quale costante esempio di come si ama e si serve il Signore.
" Mi sostengano la nostra Santa Maria in via, Sant'Ansovino e San Venanzio che oggi celebriamo- ha concluso don Marco- Mi affido poi alla vostra preghiera e, umanamente, anche alla vostra simpatia, perchè possa aiutarmi a iniziare a portare questo mio servizio nella serenità. Pregate per me, come io prego per ciascuno di voi". 

C.C.     
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Il quadro realizzato dall'Associazione Maestri Infioratori di Castelraimondo in occasione della solenne riapertura della Basilica di San Venanzio avvenuta lo scorso 15 dicembre, ha trovato collocazione in una apposita nicchia all'interno della stessa chiesa. Nel bellissimo quadro fiorito, una citazione dell'opera del Crivelli che raffigura il giovane Martire che tiene in mano la città. L'opera che racchiude tutta l'arte che i Maestri Infioratori hanno raggiunto in tanti anni di passione ed esperienza, farà bella mostra di sè in occasione degli imminenti eventi della vigilia di Preghiera con l'Offerta dei Ceri e della festa del protettore di Camerino  che ricorre lunedì 18 maggio.
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"Lo realizzammo proprio per quell'occasione grandiosa della riapertura della Basilica dopo il suo meraviglioso recupero - afferma Erasmo Rovelli, rappresentante dell'Associazione di Castelraimondo- La nostra cittadina fa parte della Diocesi di Camerino- San Severino Marche e San Venanzio è anche il nostro protettore, da qui il motivo di offrire la nostra opera alla chiesa camerte. Il quadro è realizzato con fiori freschi e fiori secchi e- aggiunge Rovelli- secondo le intenzioni del parroco don Marco Gentilucci sembra che rimarrà stabilmente all'interno della Basilica. Con tutta probabilità quindi, quella che è la  sistemazione provvisoria approntata in questi giorni, diverrà collocazione definitiva. Il lavoro è stato davvero molto lungo, certosino e fatto di tanta pazienza, ma alla fine, molto soddisfacente e ci riempie di gioia sapere che potrà avere una collocazione permanente. La cosa che ci ha fatto più piacere- conclude Erasmo Rovelli- è il fatto che tutti i cittadini abbiano espresso il loro aprezzamento per la nostra realizzazione. Questa è sicuramente la soddisfazione più grande che ripaga tutto il nostro impegno".
C.C.
Un maggio insolito per Camerino, mese che da quasi 40 anni anni si traduce con San Venanzio e Corsa alla Spada e Palio.
A causa dell’emergenza Covid19 infatti la rievocazione storica quest’anno non potrà svolgersi secondo le consolidate consuetudini.  Le misure di contenimento infatti hanno costretto  a rimandare gli eventi in programma, tra cui il corteo storico del 17 sera, nonché quello della domenica conclusiva che sarebbe stata segnata dall'avvincente gara. Tuttavia, domenica 17 maggio a partire dalle ore 21.30 sarà possibile assistere da casa alla preghiera di affidamento al Santo Patrono Venanzio, tramite diretta tv 
Durante la preghiera, presieduta dall’arcivescovo Francesco Massara, come ogni anno verranno offerti i ceri, quale prezioso offerta dell’intera comunità al Santo.

“Non vedevamo l’ora di tornare nella Basilica di San Venanzio, riaperta dopo il sisma, lo scorso dicembre e vedere arrivare i figuranti dei terzieri, sentire il rimbombo dei tamburi e il suono delle chiarine – afferma il sindaco di Camerino, Sandro Sborgia – Dovremo aspettare ancora, ma sarà l’occasione per ritrovarci, celebrando il rito di della preghiera di affidamento al nostro Patrono in tv. Un momento importante per tutti noi, e ci consentirà di essere idealmente uniti in questo periodo di distanziamento forzato. Vorrei ringraziare l’arcivescovo Francesco Massara, don Marco Gentilucci e Stefania Scuri, presidente della Corsa alla Spada e Palio, insieme a tutta l’associazione per l’impegno e il lavoro difficile e complesso che hanno svolto in queste settimane, per far sì che la parte sacra della nostra tradizione non fosse sospesa. All’associazione va anche il ringraziamento per l’iniziativa “Adotta una pigotta”, il cui ricavato sarà devoluto all’ospedale di Camerino che è stato convertito a Covid hospital dall’8 marzo ed è tutt’ora in prima linea per salvare vite umane”.

A partire dal 19 maggio sarà, inoltre, possibile lasciare la propria lanterna nella Cripta della Basilica di San Venanzio (ci sarà un’apposita indicazione) così da poter far visita al Santo e riprenderla dopo la reposizione della statua.
“Mi unisco – conclude Sborgia – all’invito di accendere le nostre lanterne o candele esponendole all’esterno o sul davanzale della finestra delle nostre abitazioni, come gesto di unione e di condivisione per superare questo momento di difficoltà in cui c’è bisogno dell’impegno di tutti”.
C.C.

 

Erbacce alte,arbusti cresciuti a dismisura e sensazione di abbandono. E’ quanto segnalato da cittadini, in riferimento ad alcune porzioni del cimitero di Camerino, riaperto da pochi giorni a seguito dell’allentamento delle misure della fase due Covid-19.
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Una sgradevole sorpresa a detta di chi, recandosi a far visita ai propri cari defunti, ha ritenuto di segnalare il fatto chiamando la nostra redazione ed invitandoci ad andare a verificare. Arrivati sul posto abbiamo notato la presenza di operai comunali comunque intenti a prendersi cura di alcune tombe. Gli addetti alla manutenzione stanno dunque provvedendo alla cura e attenzione da dedicare agli spazi che, di certo, meritano il giusto decoro
c.c.

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Fa ‘strano” vivere un maggio camerinese in silenzio, dopo che per ben 38 anni e, nonostante si siano attraversati due forti terremoti, questo mese dell’anno sia stato costantemente caratterizzato dal rumore della grande rievocazione dei festeggiamenti storici legati all'omaggio al patrono della città.
Un grande daffare vi sarebbe stato in questo periodo per tutti i tre terzieri di Sossanta, Mezzo e Muralto; le taverne si sarebbero riempite di ogni sorta di cibarie per allietare le tavole dei tanti commensali, lieti di banchettare in un’atmosfera di unione e grande amicizia. In vista del grande appuntamento agonistico della Corsa, le piccole rivalità si sarebbero disturbate in tono canzonatorio, ognuna con la certezza di primeggiare. Accade però che tutto il contorno di un clima gioioso debba essere rimandato ad altra data; l’emergenza sanitaria impedisce infatti gli assembramenti di persone ed è chiaro che una manifestazione come quella di Camerino, ne subisca gli effetti.
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”Ci sentiamo purtroppo sconfitti- dice il presidente di Sossanta Paolo Paternesi- E’ un po’ la disfatta di tutte quelle che sarebbero state le aspettative della 39.ma edizione. Cercheremo in tutti i modi di mantenere il simbolo della Corsa alla Spada all’interno della ricorrenza religiosa legata al patrono. Su questo, stiamo lavorando cercando di tenere alti i nostri animi- Di certo- continua- il blocco dipeso dall’emergenza sanitaria è un bel macigno. Come terzieri, forse stiamo lavorando anche di più rispetto agli altri anni; specie in questo momento, mantenere viva la manifestazione non è semplice, vuoi per le vicissitudini di questo periodo, vuoi per quello che giorno per giorno stiamo affrontando. E’ come camminare su una corda tesa perché veniamo tutti dalla clausura costretta nelle case e i nostri animi sono turbati: talvolta, il minimo problema diventa insormontabile e qualsiasi idea o programma è purtroppo vanificato da una cruda realtà che impedisce di realizzare quanto vorremmo. Se sarà fattibile, la speranza è di riuscire a rimandare l’evento della Corsa, ipotesi che stiamo valutando nel caso che la situazione sanitaria si stabilizzi e migliori. L’augurio è che questo virus maledetto scompaia dalla circolazione”.
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Al suo primo mandato da presidente del terziere di Mezzo, Carlo Croia usa una battuta scherzosa per esprimere l’impotenza di fare alcunché. “Triste che due terremoti non siano riusciti a fermare la Corsa alla Spada ma che la forte volontà di spendere ogni energia questa volta sia bloccata da un qualcosa che non possiamo contrastare. Dispiace ma non possiamo farci nulla. Questo sarebbe stato il periodo clou. Ci saremmo incontrati tutti perché intorno a queste festività c’è sempre stata una forte socializzazione con l’unico scopo di far bella la festa. Tutto è invece rimandato a data da destinarsi e con diverse incognite- continua Croia-; lo stesso uso delle mascherine condiziona un po’ tutto: impensabile un corteo di dame e cavalieri in costume medievale con mascherine al volto. Giugno, settembre? Tutto dipende dall’evoluzione della pandemia le cui restrizioni limitano all’essenziale lo stesso svolgimento dell’Offerta dei Ceri che quest’anno assumerà un carattere simbolico e prettamente religioso all’interno della basilica di San Venanzio”.
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Nell’approccio alla solennità del 18 maggio, lo stato d’animo della presidente del terziere di Muralto Paola Ticani è di chi mai avrebbe pensato di vivere una situazione così “strana”. “In questi giorni saremmo stati impegnati nelle taverne e ognuno di noi avrebbe messo a punto tutto quello che da mesi era in preparazione e che è testimonianza di quello che ogni terziere fa tutto l’anno. E, col fatto che è da mesi che non siamo riusciti più ad incontrarci, stiamo proprio realizzando ancora di più quanto sia importante questa manifestazione non solo per noi ma per la città tutta. E’ un momento d’aggregazione, di scambio d’idee e di vita e che da 39 anni, è ormai entrato a far parte quasi del nostro quotidiano. Attraversare le vie di Camerino senza veder sventolare le bandiere è già di per sé una grande tristezza ma dà il senso di quello che tutti stiamo vivendo in questo periodo. E’ difficile. Cerchiamo comunque di andare avanti e cerchiamo di apprezzare quello che abbiamo che è la possibilità di entrare in chiesa. Tra l’altro proprio il 18 maggio festa del nostro patrono, avremo la possibilità di farlo, il che ci riempie di gioia perché a questa ricorrenza siamo tutti molto legati. La nostra sarà una presenza simbolica che servirà a rafforzare quello che è San Venanzio per l’intero territorio di Camerino e per la stessa manifestazione che esiste proprio per il legame che c’è tra religione e storia della città ”.
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A Camerino, avviate sulla strada provinciale 256 muccese, le indagini geologiche propedeutiche alla realizzazione dell’attraversamento pedonale. L’area è quella di congiungimento tra il Campus Unicam e lo spazio dell’ex City Park dove sorgerà il nuovo Terminal  Contram S.P.A 
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Nelle immediate vicinanze degli abitati di MontagnanoSan Paolo e Madonna delle Carceri, subito dopo il sisma, la zona in cui sorgono il Polo Scolastico provinciale e il Sottocorte village, è in breve diventata baricentrica della città con un accresciuto volume di traffico veicolare.
Sulla stessa viabilità, a lato della carreggiata, da alcuni mesi è stato completato un marciapiedi ma per renderne più sicuro l’attraversamento, è in previsione la realizzazione dii un sottopassaggio. Con l’autorizzazione di Anas, una volta completate le verifiche preventive dei sondaggi, passo successivo sarà dunque il via al progetto esecutivo dell’opera

"Tra le tante attività che l'amministrazione ha ripreso dopo il periodo del lockdown- afferma il sindaco Sandro Sborgia- ci sono anche le indagini geologiche che riguardano quel tratto stradale e richieste come necessarie prima di poter provvedere alla realizzazione vera e propria dell'attraversamento tramite sottopassaggio. E' il primo step che ci introduce quindi nella realizzazione dell'opera che in quella zona molto trafficata, renderà più sicuro il passaggio a piedi degli studenti che scelgono Camerino come luogo della loro formazione. Significativo - sottolinea il sindaco Sborgia- l'avvio in una fase difficile di ripresa delle attività economiche; nonostante le tante problematiche che questo periodo porta con sè, è segno che il lavoro va avanti e  che nel silenzio, si cerca di testimoniare il più possibile e con i fatti ,l'impegno dell'ammnistrazione". 
C.C.
Bus e metro, rimborso parziale agli utenti dell’abbonamento per i mesi in cui non è stato utilizzato durante il periodo del lockdown. E’ una delle misure contenute nel cosiddetto Decreto Rilancio presentato dal premier Giuseppe Conte. Secondo gli operatori del settore, però, ci sarebbero ancora diversi punti da chiarire, come sottolinea il presidente di Contram s.p.a. Stefano Belardinelli. “Al momento stiamo cercando di capire la norma e la relativa applicazione – dichiara – Si parla di uno stanziamento di circa 500milioni di euro per il settore del trasporto pubblico locale, cifra che sembrerebbe cospicua, ma che nella realtà non è sufficiente a coprire le perdite subite dalle aziende che si aggirano sul miliardo e mezzo di euro. Ecco perché bisognerà, attraverso le disposizioni della regione e gli emendamenti al decreto in fase di conversione, capire quali saranno i provvedimenti finali. Da parte nostra saremo ben felici di poter dare un segnale positivo all’utenza, che merita piena soddisfazione, ma dovremo avere risorse sufficienti per poterlo fare”.
Il timore, dunque, è che al di là degli annunci i fondi non siano sufficienti per un settore che, causa anche le regole del distanziamento sui mezzi pubblici, vedrà inevitabilmente scendere il numero degli utenti. “Quello che vorremmo – conclude Belardinelli – è avere le risorse sufficienti per dare certezze agli utenti”.

f.u.

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