Una folla immensa per l'ultimo saluto a Maurizio Cavallaro, "maestro di vita"

Venerdì, 15 Aprile 2022 15:18 | Letto 2845 volte   Clicca per ascolare il testo Una folla immensa per l'ultimo saluto a Maurizio Cavallaro, "maestro di vita" Un volo di palloncini colorati, la canzone del suo gruppo musicale preferito, le note allegre della Banda città di Camerino. Così, in una mattinata di sole, un intero territorio ha salutato per lultima volta il prof. Maurizio Cavallaro, maestro di vita la cui umanità ha lasciato un segno indelebile in chiunque abbia incontrato.“Non un addio ma un arrivederci ad un padre, un musicista, un ballerino ma soprattutto un amico” la frase che campeggiava sullo striscione davanti al colonnato della basilica di San Venanzio. Una frase che più di ogni altra sintetizza i tratti della personalità eclettica, e per certi versi unica, di Maurizio Cavallaro, uomo generoso e gioioso, dalle tante passioni coltivate che, ovunque si siano posate, hanno seminato bellezza. Unita al dolore dei familiari, una folla immensa ha voluto partecipare alle esequie, officiate a Camerino dall’arcivescovo Francesco Massara e concelebrate dai sacerdoti della città.Una testimonianza di grande affetto, che nei ricordi e nella vicinanza alla famiglia, ha unito ogni fascia d’età: dai bambini delle scuole ai tanti componenti le diverse associazioni che hanno visto il più grande amico della città, sempre attivo presente e disponibile, dalle autorità comunali a quelle provinciali, alla folta rappresentanza delle istituzioni scolastiche con le quali, nel lungo tempo di dirigenza di più istituti  dell’entroterra, il prof. Maurizio Cavallaro ha stretto rapporti.Carica di emozione, l’omelia di saluto pronunciata da Mons. Massara: ”Maurizio era una persona mite nel cuore. Una mitezza che manifestava nelle sue relazioni personali, nel mondo della scuola, nella società civile, nei contatti col mondo ecclesiale. Una mitezza fatta di bontà- ha ricordato Massara-,  Maurizio era la bontà personificata e con il suo sorriso, con la sua musica e col suo modo di essere, sapeva manifestarla con grande amore. Non ho mai sentito da parte sua una parola che non fosse positiva. E questo accadeva anche a scuola, nelle sue relazioni con gli alunni con i quali è sempre riuscito a creare empatia. Un uomo misericordioso, un puro di cuore, un operatore di pace. Col suo modo di fare, semplice e nel contempo geniale, ha saputo essere presente in tutte le situazioni: la sua perdita è per Camerino e per un intero territorio. Credo che adesso dal cielo si stia chiedendo il perché di tanta gente qui riunita, ma sono sicuro che starà già dirigendo il coro degli angeli. Nel cuore di Maurizio, la musica è sempre stato l’elemento capace di innalzare di fronte alle cose umane; la scorsa domenica era qui a suonare e oggi è come se fosse sempre presente: è ritornato da quel Dio che ha sempre rispettato. Col suo modo di essere, con la sua forte testimonianza, Maurizio è sempre stato presente; così negli scout, nella rievocazione storica della Corsa alla Spada, nelle tante manifestazioni cittadine di ogni genere. Io debbo ringraziarlo per la sua umanità  e - ha concluso  - ,credo che lascerà un segno nel cuore di ognuno di noi. E se vogliamo fare veramente una bella memoria di Maurizio, penso che anche noi dobbiamo sforzarci di praticare quello che lui ha vissuto nella sua vita: la bontà, la mitezza, la pace, laccoglienza, così come questo suo modo bello di riuscire a coinvolgere il prossimo anche con la musica. Maurizio noi ti ringraziamo. Se tanta gente oggi è qu,i è perché ti ha incontrato nella vita. E quando noi incontriamo delle persone così positive, non possiamo rimanere come eravamo. Dobbiamo anche noi cercare di cambiare, imitare le cose belle che persone positive e belle come Maurizio ci hanno insegnato». Significativi i ricordi e le testimonianze di saluto ad un grande amico che si sono succeduti prima dellultima benedizione e che hanno visto prendere la parola  una rappresentante dei Centri di riabilitazione Santo Stefano di Camerino e Matelica, lattuale dirigente dellIstituto Comprensivo Betti di Camerino e amico dinfanzia Francesco Rosati, la vice preside del Betti Iole Alma. Sono seguiti gli interventi di Paola, legata da amicizia quarantennale a Maurizio e alla sua famiglia, di Stefano Belardinelli, presidente del Cus Camerino, della rappresentante dellIstituto Comprensivo Strampelli di Castelraimondo, alla cui direzione Cavallaro era subentrato proprio nellattuale anno scolastico. Parole toccanti sono state pronunciate anche dallex parroco di Santa Maria in via don Mariano Ascenzo Blanchi.  Sentito, autentico e sincero il commiato, come le tante coinvolgenti occasioni che Maurizio ha saputo offrire. C.C.Servizio di approfondimento nel prossimo numero di Appennino Camerte 
Un volo di palloncini colorati, la canzone del suo gruppo musicale preferito, le note allegre della Banda città di Camerino. Così, in una mattinata di sole, un intero territorio ha salutato per l'ultima volta il prof. Maurizio Cavallaro, "maestro di vita" la cui umanità ha lasciato un segno indelebile in chiunque abbia incontrato.
“Non un addio ma un arrivederci ad un padre, un musicista, un ballerino ma soprattutto un amico” la frase che campeggiava sullo striscione davanti al colonnato della basilica di San Venanzio. Una frase che più di ogni altra sintetizza i tratti della personalità eclettica, e per certi versi unica, di Maurizio Cavallaro, uomo generoso e gioioso, dalle tante passioni coltivate che, ovunque si siano posate, hanno seminato bellezza. Unita al dolore dei familiari, una folla immensa ha voluto partecipare alle esequie, officiate a Camerino dall’arcivescovo Francesco Massara e concelebrate dai sacerdoti della città.

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Una testimonianza di grande affetto, che nei ricordi e nella vicinanza alla famiglia, ha unito ogni fascia d’età: dai bambini delle scuole ai tanti componenti le diverse associazioni che hanno visto il più grande amico della città, sempre attivo presente e disponibile, dalle autorità comunali a quelle provinciali, alla folta rappresentanza delle istituzioni scolastiche con le quali, nel lungo tempo di dirigenza di più istituti  dell’entroterra, il prof. Maurizio Cavallaro ha stretto rapporti.

un momento della cerimonia funebre

Carica di emozione, l’omelia di saluto pronunciata da Mons. Massara: ”Maurizio era una persona mite nel cuore. Una mitezza che manifestava nelle sue relazioni personali, nel mondo della scuola, nella società civile, nei contatti col mondo ecclesiale. Una mitezza fatta di bontà- ha ricordato Massara-,  Maurizio era la bontà personificata e con il suo sorriso, con la sua musica e col suo modo di essere, sapeva manifestarla con grande amore. Non ho mai sentito da parte sua una parola che non fosse positiva. E questo accadeva anche a scuola, nelle sue relazioni con gli alunni con i quali è sempre riuscito a creare empatia. Un uomo misericordioso, un puro di cuore, un operatore di pace. Col suo modo di fare, semplice e nel contempo geniale, ha saputo essere presente in tutte le situazioni: la sua perdita è per Camerino e per un intero territorio.
Credo che adesso dal cielo si stia chiedendo il perché di tanta gente qui riunita, ma sono sicuro che starà già dirigendo il coro degli angeli. Nel cuore di Maurizio, la musica è sempre stato l’elemento capace di innalzare di fronte alle cose umane; la scorsa domenica era qui a suonare e oggi è come se fosse sempre presente: è ritornato da quel Dio che ha sempre rispettato. Col suo modo di essere, con la sua forte testimonianza, Maurizio è sempre stato presente; così negli scout, nella rievocazione storica della Corsa alla Spada, nelle tante manifestazioni cittadine di ogni genere. Io debbo ringraziarlo per la sua umanità  e - ha concluso  - ,credo che lascerà un segno nel cuore di ognuno di noi. E se vogliamo fare veramente una bella memoria di Maurizio, penso che anche noi dobbiamo sforzarci di praticare quello che lui ha vissuto nella sua vita: la bontà, la mitezza, la pace, l'accoglienza, così come questo suo modo bello di riuscire a coinvolgere il prossimo anche con la musica. Maurizio noi ti ringraziamo. Se tanta gente oggi è qu,i è perché ti ha incontrato nella vita. E quando noi incontriamo delle persone così positive, non possiamo rimanere come eravamo. Dobbiamo anche noi cercare di cambiare, imitare le cose belle che persone positive e belle come Maurizio ci hanno insegnato».
Significativi i ricordi e le testimonianze di saluto ad un grande amico che si sono succeduti prima dell'ultima benedizione e che hanno visto prendere la parola  una rappresentante dei Centri di riabilitazione Santo Stefano di Camerino e Matelica, l'attuale dirigente dell'Istituto Comprensivo Betti di Camerino e amico d'infanzia Francesco Rosati, la vice preside del Betti Iole Alma. Sono seguiti gli interventi di Paola, legata da amicizia quarantennale a Maurizio e alla sua famiglia, di Stefano Belardinelli, presidente del Cus Camerino, della rappresentante dell'Istituto Comprensivo Strampelli di Castelraimondo, alla cui direzione Cavallaro era subentrato proprio nell'attuale anno scolastico. Parole toccanti sono state pronunciate anche dall'ex parroco di Santa Maria in via don Mariano Ascenzo Blanchi. 
Sentito, autentico e sincero il commiato, come le tante coinvolgenti occasioni che Maurizio ha saputo offrire. 

C.C.

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Murizio fuori da chiesa

Maurizio striscione

Murizio palloncini 2
 

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