Sandra Gentili" Le mie dimissioni, un atto d'amore nei confronti della rievocazione"

Mercoledì, 03 Aprile 2019 12:43 | Letto 2840 volte   Clicca per ascolare il testo Sandra Gentili" Le mie dimissioni, un atto d'amore nei confronti della rievocazione" Sandra Gentili ha rassegnato le dimissioni da presidente dell’associazione Corsa alla Spada di Camerino. Lo ha fatto al termine di una riunione con le associazioni dei commercianti che non è riuscita a trovare un positivo accordo sulla logistica della dislocazione delle taverne dei terzieri. E’ la stessa Sandra Gentili a raccontare come sono andate le cose e la motivazione per cui ha deciso di abbandonare la presidenza dell’associazione, ruolo nel quale era stata riconfermata a gennaio dello scorso anno. “ Tutto è nato - spiega Sandra Gentili- da una convocazione del consiglio direttivo per una riunione indetta dallassociazione ArtCom, per chiarimenti in merito agli spettacoli che avrebbero dovuto tenersi nel corso della rievocazione storica 2019. E’ da precisare che tutto proviene da antefatti che, per quello che mi riguarda, sono partiti già dal settembre dello scorso anno; si sono tenute più riunioni nelle quali, allinizio,avevamo dato importanza anche allarea vicina al Sottocorte Village e nello specifico alla zona del City Park; in seguito ad un incontro avuto col sindaco venimmo a conoscenza  che in quellarea sarebbero dovuti partire ilavori per la realizzazione del terminal bus e quindi, se fossero partiti prima, in quellarea non avremmo potuto organizzarci nulla.  Altra questione comunque è che per organizzarci un qualcosa, avremmo dovuto improntare una consistente somma  per rendere fruibile e sicuro  tutto il villaggio della rievocazione storica che lì immaginavamo, comprensivo delle Taverne di tutti i terzieri e, allinterno  di una recinzione che mettesse in salvaguardia tutti, anche le strade per la sicurezza e dunque, considerate le spese che avremmo dovuto affrontare, abbiamo dovuto dire di no. Tutti insieme, io e gli altri presidenti, abbiamo successivamente indirizzato lo sguardo intorno alle mura, dove veniva confermata la dislocazione per due delle Taverne di Muralto e Sossanta e, per il terziere di Mezzo, lo scorso anno un po penalizzata da una taverna in posizione infelice sotto il parcheggio meccanizzato, avevamo individuato insieme il parcheggio del dipartimento di Chimica.  Deciso questo,- prosegue Sandra gentili- ho preso contatti col rettore che ha confermato la sua disponibilità per gli spazi ma, contemporaneamente, il terziere di Mezzo ha chiesto di poter andare da solo al City Park.  Ho pertanto riunito il consiglio direttivo che si è espresso negativamente anche perché, avevamo individuato gli spazi intorno alle mura per poter fare i nostri piccoli spettacoli medievali e soprattutto quelli della  sera a San Venanzio, quindi, la basilica dedicata al santo sarebbe rimasta  baricentrica rispetto alle tre taverne, le quali poi si sarebbero dovute accordare da sole per i luoghi.  In sostanza- continua Gentili- alla fine di questi colloqui e di quel  direttivo, tutto  avrebbe dovuto rimanere come ormai era previsto, anche perchè ho sempre detto a chi me lha chiesto e soprattutto al consiglio direttivo, che quello che non snaturasse la nostra vocazione, al Sottocorte Village ce lavremmo fatto, come le manifestazioni pomeridiane della corsa dei bambini, le presentazioni del libro, degli Atleti e della Spada, alcuni giochi dei bambini. Tutto questo e altro, si sarebbe potuto fare in quellarea, perchè lidea di fondo è che è sicuramente importante portare persone in una parte significativa  di Camerino, anche per farla conoscere e venire a contatto con quella realtà. Questa cosa - spiega ancora Sandra Gentili-  non è piaciuta e  dunque, lassociazione artigiani e commercianti ci ha convocati per la riunione dello scorso  lunedì sera.  Siamo andati a questa riunione, ma io ho avuto il sentore che a quel punto, desse fastidio la mia figura e, quando alla fine della riunione in cui ho cercato di spiegare le ragioni del direttivo e la volontà di non di escludere i commercianti, anzi di valorizzarli rispettando i nostri principi di rievocazione,(volontà recepita da molti di loro e testimoniata anche dai messaggi che ho ricevuto) , il sindaco ha fatto un appello a me presidente per riconvocare il direttivo e cercare un accordo. A quel punto, ho tirato le somme e ho detto che forse io non riesco più a capire la logistica, forse le mie idee sono ormai sorpassate ma, da presidente che ritiene la rievocazione una manifestazione storica che ha le sue caratteristiche, i suoi principi e la sua autonomia, ho deciso di rassegnare le dimissioni. Mi dispiace perchè ho avuto a cuore questa rievocazione da sempre e fin da quando ho deciso dii occuparmene ma, non potevo fare altrimenti. Ho un carattere strano, ma un carattere che però se fa le cose le fa con passione con amore: lho fatto sempre sia daamministratrice, sia da presidente della corsa alla spada. L’ho fatto dallo scorso anno quando mi hanno chiamata per occuparmene ancora,  in una situazione difficile per la quale  mi sono prestata a vedere le cose che potevano e dovevano essere rimesse a posto. E pertanto, quando mi sono resa conto che forse non sono più in grado di essere presidente, per amore della revocazione storica e dei suoi principi, per amore di quello in cui io credo mi sono dimessa.  Non è stato un atto né di ripicca nè di rabbia, nè un atto politico come qualcuno mi ha messo in bocca: è stato un atto damore. C.C.

Sandra Gentili ha rassegnato le dimissioni da presidente dell’associazione Corsa alla Spada di Camerino. Lo ha fatto al termine di una riunione con le associazioni dei commercianti che non è riuscita a trovare un positivo accordo sulla logistica della dislocazione delle taverne dei terzieri.

E’ la stessa Sandra Gentili a raccontare come sono andate le cose e la motivazione per cui ha deciso di abbandonare la presidenza dell’associazione, ruolo nel quale era stata riconfermata a gennaio dello scorso anno.

“ Tutto è nato - spiega Sandra Gentili- da una convocazione del consiglio direttivo per una riunione indetta dall'associazione ArtCom, per chiarimenti in merito agli spettacoli che avrebbero dovuto tenersi nel corso della rievocazione storica 2019. E’ da precisare che tutto proviene da antefatti che, per quello che mi riguarda, sono partiti già dal settembre dello scorso anno; si sono tenute più riunioni nelle quali, all'inizio,avevamo dato importanza anche all'area vicina al Sottocorte Village e nello specifico alla zona del City Park; in seguito ad un incontro avuto col sindaco venimmo a conoscenza  che in quell'area sarebbero dovuti partire ilavori per la realizzazione del terminal bus e quindi, se fossero partiti prima, in quell'area non avremmo potuto organizzarci nulla.  Altra questione comunque è che per organizzarci un qualcosa, avremmo dovuto improntare una consistente somma  per rendere fruibile e sicuro  tutto il villaggio della rievocazione storica che lì immaginavamo, comprensivo delle Taverne di tutti i terzieri e, all'interno  di una recinzione che mettesse in salvaguardia tutti, anche le strade per la sicurezza e dunque, considerate le spese che avremmo dovuto affrontare, abbiamo dovuto dire di no. Tutti insieme, io e gli altri presidenti, abbiamo successivamente indirizzato lo sguardo intorno alle mura, dove veniva confermata la dislocazione per due delle Taverne di Muralto e Sossanta e, per il terziere di Mezzo, lo scorso anno un po' penalizzata da una taverna in posizione infelice sotto il parcheggio meccanizzato, avevamo individuato insieme il parcheggio del dipartimento di Chimica.  Deciso questo,- prosegue Sandra gentili- ho preso contatti col rettore che ha confermato la sua disponibilità per gli spazi ma, contemporaneamente, il terziere di Mezzo ha chiesto di poter andare da solo al City Park.  Ho pertanto riunito il consiglio direttivo che si è espresso negativamente anche perché, avevamo individuato gli spazi intorno alle mura per poter fare i nostri piccoli spettacoli medievali e soprattutto quelli della  sera a San Venanzio, quindi, la basilica dedicata al santo sarebbe rimasta  baricentrica rispetto alle tre taverne, le quali poi si sarebbero dovute accordare da sole per i luoghi.  In sostanza- continua Gentili- alla fine di questi colloqui e di quel  direttivo, tutto  avrebbe dovuto rimanere come ormai era previsto, anche perchè ho sempre detto a chi me l'ha chiesto e soprattutto al consiglio direttivo, che quello che non snaturasse la nostra vocazione, al Sottocorte Village ce l'avremmo fatto, come le manifestazioni pomeridiane della corsa dei bambini, le presentazioni del libro, degli Atleti e della Spada, alcuni giochi dei bambini. Tutto questo e altro, si sarebbe potuto fare in quell'area, perchè l'idea di fondo è che è sicuramente importante portare persone in una parte significativa  di Camerino, anche per farla conoscere e venire a contatto con quella realtà. Questa cosa - spiega ancora Sandra Gentili-  non è piaciuta e  dunque, l'associazione artigiani e commercianti ci ha convocati per la riunione dello scorso  lunedì sera.  Siamo andati a questa riunione, ma io ho avuto il sentore che a quel punto, desse fastidio la mia figura e, quando alla fine della riunione in cui ho cercato di spiegare le ragioni del direttivo e la volontà di non di escludere i commercianti, anzi di valorizzarli rispettando i nostri principi di rievocazione,(volontà recepita da molti di loro e testimoniata anche dai messaggi che ho ricevuto) , il sindaco ha fatto un appello a me presidente per riconvocare il direttivo e cercare un accordo. A quel punto, ho tirato le somme e ho detto che forse io non riesco più a capire la logistica, forse le mie idee sono ormai sorpassate ma, da presidente che ritiene la rievocazione una manifestazione storica che ha le sue caratteristiche, i suoi principi e la sua autonomia, ho deciso di rassegnare le dimissioni. Mi dispiace perchè ho avuto a cuore questa rievocazione da sempre e fin da quando ho deciso dii occuparmene ma, non potevo fare altrimenti. Ho un carattere strano, ma un carattere che però se fa le cose le fa con passione con amore: l'ho fatto sempre sia da'amministratrice, sia da presidente della corsa alla spada. L’ho fatto dallo scorso anno quando mi hanno chiamata per occuparmene ancora,  in una situazione difficile per la quale  mi sono prestata a vedere le cose che potevano e dovevano essere rimesse a posto. E pertanto, quando mi sono resa conto che forse non sono più in grado di essere presidente, per amore della revocazione storica e dei suoi principi, per amore di quello in cui io credo mi sono dimessa.  Non è stato un atto né di ripicca nè di rabbia, nè un atto politico come qualcuno mi ha messo in bocca: è stato un atto d'amore".

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