Corsa alla spada e divisioni.Carradori:Se perdiamo rispetto e unione, cosa rimane?

Venerdì, 05 Aprile 2019 20:43 | Letto 2437 volte   Clicca per ascolare il testo Corsa alla spada e divisioni.Carradori:Se perdiamo rispetto e unione, cosa rimane? A quattro giorni dalle dimissioni di Sandra Gentili, presidente dell’associazione Corsa alla Spada di Camerino, alle quali è succeduta la presa in carico da parte del primo cittadino come facente funzioni con la garanzia che la rievocazione storica si farà, città e territorio si augurano che possano trovare felice soluzione anche i contrasti che hanno creato divisione tra i terzieri. E’ di ieri la diffusione del comunicato del Terziere di Muralto che, a chiare lettere, ha voluto specificare come la decisione di tre direttivi non possa essere sconvolta dai desideri di un’associazione al di fuori e, in sintesi, che il richiamo sia al rispetto delle decisioni prese dal Comitato Centrale e al ristabilire l’ordine delle cose. Tanto forte questo richiamo che pur di riuscire a ritrovare il vero spirito armonioso della festa più amata, Muralto ha detto che fin quando non sarà assicurato il rispetto delle decisioni già prese, non si sedrà ad alcun tavolo, riservandosi di decidere sulle modalità di una eventuale partecipazione alla festa che, stando così le cose non ritiene scontata. Si esprime in questo senso il presidente del Terziere di Muralto Gianpiero Carradori che intanto attende di conoscere le decisioni del direttivo di Sossanta , riunitosi ieri sera. “ Siamo in attesa di conoscere qual è la loro risposta, perché non vogliamo assolutamente andare avanti da soli. La nostra ferma volontà è quella di rispettare tutti e, dal momento che la nostra votazione è suprema e decisionale, desideriamo conoscere quello che ha da dirci Sossanta Lunico nostro pensiero e nostra prima attenzione come direttivo- continua Carradori- è cercare di far tornare Sandra Gentili perché riteniamo che sia l’unica persona che abbia il diritto di finire la festa come lha iniziata e, riteniamo che le nostre motivazioni siano molto semplici e di molto rispetto. Spero che rimanga solo questo, almeno il rispetto. Due anni fa- spiega il presidente di Muralto- nel momento di confusione e di panico che tutti ricorderanno, cera stato detto che avremmo potuto posizionare la taverna liberamente dove avremmo preferito; come terziere di Muralto, grazie alla disponibilità dell’ ITIS ottenemmo una postazione che ci era piaciuta e avevamo deciso per quel posto, organizzandoci per bene. Eravamo ormai pronti con tutto, quando sindaco, direttivo, presidente e vicepresidente del direttivo ci fecero ragionare diversamente, spingendoci a preferire una sistemazione unitaria nello stesso luogo per tutti. Ebbene anche contro la nostra volontà, prese le nostre cose, le abbiamo portate sullo spiazzo del gioco del pallone. Questo vuol dire essere rispettosi!- sottolinea Carradori- Siamo ritornati indietro sui nostri passi e abbiamo fatto quello che era giusto fare, sentendolo come un dovere. Quell’anno ci è andata molto male come taverna, però abbiamo rispettato la decisione superiore e tra l’altro, abbiamo perso tanto tempo nel discutere di questo e di quello e siamo arrivati a 10 giorni dalla festa, senza usare il cervello per migliorare la nostra taverna. La realtà- prosegue Carradori- è che ci siamo persi in chiacchiere come sta accadendo questanno quando, arrivati ad un mese dalla festa, stiamo perdendo tempo invece di pensare come si dovrebbe, a come far bella la festa, a come farcirla e renderla più accattivante per farla vivere e soprattutto a come far vivere una porzione di Camerino che penso, abbiamo tutti nel cuore. Ce lo dobbiamo scordare Camerino? Lo lasciamo giù? Credo che vorrebbe dire essere proprio alla fine. Se perdiamo anche l’unità tra di noi che cosa c’è rimasto? Di certo, aggiungiamo noi, nell’assistere ad un negativo continuo scontro, crediamo che molto combattuto sarà lo spirito della presidente dimissionaria Sandra Gentili, la cui unica volontà espressa con le dimissioni, sicuramente era quella di riportare unità e serenità all’interno del direttivo. C.C.    

A quattro giorni dalle dimissioni di Sandra Gentili, presidente dell’associazione Corsa alla Spada di Camerino, alle quali è succeduta la presa in carico da parte del primo cittadino come facente funzioni con la garanzia che la rievocazione storica si farà, città e territorio si augurano che possano trovare felice soluzione anche i contrasti che hanno creato divisione tra i terzieri. E’ di ieri la diffusione del comunicato del Terziere di Muralto che, a chiare lettere, ha voluto specificare come la decisione di tre direttivi non possa essere sconvolta dai desideri di un’associazione al di fuori e, in sintesi, che il richiamo sia al rispetto delle decisioni prese dal Comitato Centrale e al ristabilire l’ordine delle cose. Tanto forte questo richiamo che pur di riuscire a ritrovare il vero spirito armonioso della festa più amata, Muralto ha detto che fin quando non sarà assicurato il rispetto delle decisioni già prese, non si sedrà ad alcun tavolo, riservandosi di decidere sulle modalità di una eventuale partecipazione alla festa che, stando così le cose non ritiene scontata.

Si esprime in questo senso il presidente del Terziere di Muralto Gianpiero Carradori che intanto attende di conoscere le decisioni del direttivo di Sossanta , riunitosi ieri sera. “ Siamo in attesa di conoscere qual è la loro risposta, perché non vogliamo assolutamente andare avanti da soli. La nostra ferma volontà è quella di rispettare tutti e, dal momento che la nostra votazione è suprema e decisionale, desideriamo conoscere quello che ha da dirci Sossanta L'unico nostro pensiero e nostra prima attenzione come direttivo- continua Carradori- è cercare di far tornare Sandra Gentili perché riteniamo che sia l’unica persona che abbia il diritto di finire la festa come l'ha iniziata e, riteniamo che le nostre motivazioni siano molto semplici e di molto rispetto. Spero che rimanga solo questo, almeno il rispetto. Due anni fa- spiega il presidente di Muralto- nel momento di confusione e di panico che tutti ricorderanno, c'era stato detto che avremmo potuto posizionare la taverna liberamente dove avremmo preferito; come terziere di Muralto, grazie alla disponibilità dell’ ITIS ottenemmo una postazione che ci era piaciuta e avevamo deciso per quel posto, organizzandoci per bene. Eravamo ormai pronti con tutto, quando sindaco, direttivo, presidente e vicepresidente del direttivo ci fecero ragionare diversamente, spingendoci a preferire una sistemazione unitaria nello stesso luogo per tutti. Ebbene anche contro la nostra volontà, prese le nostre cose, le abbiamo portate sullo spiazzo del "gioco del pallone". Questo vuol dire essere rispettosi!- sottolinea Carradori- Siamo ritornati indietro sui nostri passi e abbiamo fatto quello che era giusto fare, sentendolo come un dovere. Quell’anno ci è andata molto male come taverna, però abbiamo rispettato la decisione superiore e tra l’altro, abbiamo perso tanto tempo nel discutere di questo e di quello e siamo arrivati a 10 giorni dalla festa, senza usare il cervello per migliorare la nostra taverna. La realtà- prosegue Carradori- è che ci siamo persi in chiacchiere come sta accadendo quest'anno quando, arrivati ad un mese dalla festa, stiamo perdendo tempo invece di pensare come si dovrebbe, a come far bella la festa, a come farcirla e renderla più accattivante per farla vivere e soprattutto a come far vivere una porzione di Camerino che penso, abbiamo tutti nel cuore. Ce lo dobbiamo scordare Camerino? Lo lasciamo giù? Credo che vorrebbe dire essere proprio alla fine. Se perdiamo anche l’unità tra di noi che cosa c’è rimasto?

Di certo, aggiungiamo noi, nell’assistere ad un negativo continuo scontro, crediamo che molto combattuto sarà lo spirito della presidente dimissionaria Sandra Gentili, la cui unica volontà espressa con le dimissioni, sicuramente era quella di riportare unità e serenità all’interno del direttivo.

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