Notizie di politica nelle Marche
Primo contagio a Sarnano. Ad annunciarlo è il primo cittadino, Luca Piergentili, che tranquillizza comunque i sarnanesi dal momento che "si tratta di una persona ricoverata in una struttura sanitaria dal mese di gennaio. Da tempo, quindi - dice il sindaco - non viene in città e non ha avuto contatti con i sarnanesi. Essendo però residente a Sarnano si tratta del primo contagio risultato da noi".
Nonostante questo, però, Piergentili raccomanda di rispettare le regole per evitare che il virus si diffonda: "Con enorme dispiacere - dice - ho riscontrato in questi ultimi giorni, da parte di troppi compaesani, un allentamento nel rispetto delle regole pertanto, sentiti i gruppi in consiglio comunale ed in accordo con le forze dell'ordine e la polizia locale, provvederemo a fare controlli in modo ancor più rigoroso e puntuale.
Lo sforzo che abbiamo fatto fino ad ora - conclude - non deve essere vanificato e richiede da oggi in avanti maggiore impegno".


GS
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"Non interverremo ancora su questa polemica".
Così scrive il gruppo di minoranza caldarolese, dopo i botta e risposta sulla vicenda del vicesindaco dimissionario, annunciando che "presenteremo la mozione di sfiducia anche come consigliere, senza fare superflue polemiche, ma avendo seguito un ragionamento logico. Decisione che sarebbe stata presa sicuramente anche a parti inverse, perché chiunque abbia un minimo di conoscenza della vita amministrativa sa che era il minimo che si potesse fare. Non siamo stati noi ad accanirci: l'eco è stata sicuramente una conseguenza del video del sindaco. Come è stata la stessa maggioranza a non esitare ad accettare (o chiedere) in brevissimo tempo le dimissioni di Giovanni Ciarlantini".

Ma quello che non è piaciuto algruppo di Davide De Angelis è che la maggioranza abbia parlato di mancanza di collaborazione per il paese: "Vogliamo precisare - scrivono - quanto del nostro programma elettorale l’attuale maggioranza ha messo in campo, nei primi mesi di amministrazione, come la riduzione della zona rossa e l'approfondita valutazione degli edifici in centro storico che potrebbero essere immediatamente utilizzati; l'istituzione di un tavolo tecnico con i professionisti, per la ricostruzione organica del centro storico facilitando la creazione di aggregati volontari e obbligatori; il ripristino del doppio senso di circolazione in via Roma; l'abrogazione della troppa onerosa convenzione con Contram per i servizi di trasporti comunali e contestuale assunzione di lavoratori interni con mansioni multiple; riportare eventi e manifestazioni in centro storico e la partecipazione ai bandi regionali per il ripristino dei sentieri per il cosiddetto slow tourism".

Infine la vlontà della minoranza ad accogliere l'invito del sindaco: "Cogliamo - scrivono - , con forte spirito di partecipazione ed entusiasmo, l’invito del sindaco a dire ancora di più la nostra per contribuire alla vita politica di Caldarola, dando la disponibilità fin d' ora a partecipare a eventuali tavoli allargati su tematiche importanti. Solo poco fa, all'unico di questi incontri, abbiamo partecipato attivamente per organizzare una possibile emergenza riguardo il corona-virus. Teniamo comunque a precisare - concludono - che 'spirito costruttivo' può significare anche avere un  parere diverso da chi amministra, facendo arrivare input e critiche, dissociandoci però da populismi e da metodi comunicativi non istituzionali che in questi anni hanno contraddistinto l’informazione politica. Il nostro auspicio è che aumenti la condivisione di quanto è possibile fare per Caldarola, confidando che questa pagina, poco felice per il nostro territorio, possa essere presto voltata".
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Ben 330 persone controllate e 7 sanzioni comminate. Un tunisino è stato denunciato poiché non aveva con sé il documento di identificazione. Inoltre, 23 gli esercizi pubblici controllati.
Questo è il bilancio dell’operazione congiunta svolta stamattina dai Carabinieri della Compagnie di Tolentino e Civitanova, comandate rispettivamente dai capitani Giacomo De Carlini e Massimo Amicucci, e dagli agenti della Polizia Locale di Tolentino, guidati da David Rocchetti.
A Tolentino, nello specifico, il dispiegamento di forze ha visto in campo 21 persone per i controlli a terra, oltre ai carabinieri del quinto nucleo elicotteri di Pescara che hanno sorvolato dall’alto la città per verificare la presenza di assembramenti. Poi si è diretto a Civitanova. In totale, all’operazione hanno lavorato 42 militari. L’elicottero, pilotato dal maresciallo maggiore Nicola Di Simone, ha sorvolato il territorio dall’entroterra alle località balneari attraversando la città di Macerata, con posti di controllo presso i punti nevralgici di Tolentino, Civitanova, Porto Recanati e Porto Potenza.

Si è trattato di un servizio preventivo fortemente voluto dal Comando Provinciale di Macerata a tutela della salute di tutti i cittadini che ancora viene messa a repentaglio da quelle persone che dimostrando superficialità continuano a uscire senza necessità e quindi in violazione delle norme dettate dalle Autorità di Governo finalizzate al contenimento della diffusione del virus Covid-19.

Va detto, comunque, che per quanto riguarda la città di Tolentino, i controlli si sono svolti senza particolari episodi di trasgressione: per lo più uomini e donne usciti per fare la spesa o per comprare cibo per gli animali domestici, e qualche autotrasportatore. Fra questi ultimi, uno in particolare, residente a Tolentino ha lamentato la difficoltà di reperire le mascherine: “La nostra categoria è autorizzata a lavorare ma dovremmo portare le mascherine. Però non si trovano, e per quelle che ci sono la precedenza è di medici e operatori della sanità, forze dell’ordine, e solo alla fine noi. È un controsenso poter lavorare ma non avere i necessari dispositivi di protezione individuale. E poi non ci sono nemmeno bar o ristoranti aperti per mangiare un pasto caldo ogni tanto o darci una rinfrescata. Ci portiamo i panini, ma ogni tanto abbiamo bisogno di mangiare qualcosa di decente. Siamo trattati peggio degli animali. Mia moglie - aggiunge anche - lavora all’ospedale di Macerata quindi non resta a casa neanche e lei e tutte le sere misuriamo la febbre. Sembra che ora a turnazione lei e altre sue colleghe saranno mandate anche al Covid Hospital di Civitanova”. Un’altro trasportare, partito stamattina da Cesena e arrivato a Tolentino intorno alle 11 per caricare del pollame invidia, di fatto, chi può rimanere a casa: “È il primo controllo oggi per me. Lavoro quasi tutti i giorni perché la mia ditta si occupa di trasporto alimentare. Vorrei stare a casa anche io e invece devo lavorare con la paura addosso, anche se c’è chi sta peggio, chi è in prima linea”. Per questa azienda al momento non c’è stato un problema con la mancanza dei DPI, “siamo pochi in ditta e riusciamo a trovare materiale per la protezione. La situazione a Cesena non è troppo problematica, le persone rispettano le regole. Sono pochi quelli che cercano di fare i furbi”.

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Soddisfatto del lavoro svolto il comandante della Polizia Locale di Tolentino, David Rocchetti, che ha spiegato anche come gli agenti svolgono i controlli solitamente: “Tutti i giorni facciamo controlli. Oggi ad esempio non abbiamo contestato gli illeciti sul momento ma probabilmente qualche verbale lo faremo. Dal 9 marzo usiamo anche le telecamere di videosorveglianza con sistema Ocr per individuare targhe. Poi da remoto, in ufficio, facciamo i controlli più approfonditi sulla base delle informazioni che ci fornisce il sistema Ocr confrontato a ciò che hanno dichiarato gli automobilisti. Controlliamo anche le attività commerciali. Siamo 12 unità di cui una in comando che gestisce l’ufficio”.

Continua, inoltre, in questi difficili giorni di piena emergenza sanitaria, l’azione di rassicurazione sociale e di assistenza quotidianamente svolta dagli operatori delle Centrali Operative dell’Arma. Migliaia sono le chiamate che giungono al 112 – se ne contano mediamente 300 al giorno – dal tenore più disparato. Arrivano anche segnalazioni di finti addetti del Comune che bussano alle case con la scusa di consegnare mascherine o per far compilare moduli per chiedere sussidi economici o ancora per effettuare tamponi a domicilio. I Carabinieri invitano a diffidare di chi si presenta nelle case: al momento, infatti, non sono state organizzate campagne di sensibilizzazione sui tamponi a casa o di consegna a domicilio di DPI. Quindi si raccomanda i cittadini, specialmente gli anziani e le persone sole, di non aprire la porta di casa ma di contattare il 112 per segnalare ogni tentativo di truffa.Tolentino, operazione dei Carabinieri e della Polizia Locale.

Gaia Gennaretti

IN FONDO IL VIDEO DELL'OPERAZIONE

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Durante il sisma l'azienda si è distinta per l'assunzione di nuovi dipendenti nonostante la sede insistesse nel cratere. Oggi, in piena emergenza sanitaria, si distingue per la vicinanza che dimostra al fianco dei propri lavoratori.
E' la pasta di Camerino dove il Ceo di Entroterra Spa, Federico Maccari dice: «Nei primi giorni della pandemia era normale avere paura, e tirarsi indietro mandando magari un certificato medico, sarebbe stato comodo. Da noi non è successo e per questo i dipendenti meritano un premio».
Ha annunciato così l’iniziativa di un bonus economico in busta paga per i dipendenti de La Pasta di Camerino.

«Proprio per sottolineare il valore del sacrificio, il coraggio di non mollare e il senso di responsabilità verso i colleghi e l’azienda quantificheremo il bonus rispetto ai giorni lavorati nel mese di marzo - ha aggiunto Maccari a nome della famiglia che ha fondato e detiene la proprietà dell’impresa - . La filiera agroalimentare è stata chiamata a proseguire la produzione per non far mancare gli approvvigionamenti: anche se in questo mese abbiamo avuto grandi difficoltà nel settore logistico per assicurare i trasporti e abbiamo subito l’incremento del prezzo del grano duro».

L’azienda che ha 70 dipendenti e produce pasta all’uovo, di semola e di grano antico Hammurabi utilizzando solo grano 100% italiano.

GS
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Consegnato ieri all’Inrca di Ancona le prime 100 valvole di adattamento per le 250 maschere da snorkeling adattate dalla scuola di Architettura dell’Università di Camerino e donate alla Regione Marche da Decathlon Italia. Serviranno per la respirazione dei pazienti degenti nei Covid Hospital
Dopo la donazione di Decathlon,  l’Università di Camerino si è offerta di realizzare attraverso stampa 3D le valvole di raccordo necessarie per l’adattamento ai macchinari per la terapia CPAP (assistenza respiratoria per i pazienti non in terapia intensiva). Tra l'altro due delle stampanti 3D sono state messe a disposizione della Scuola di Architettura di Unicam dall'Ipsia Gilberto Ercoli di Camerino. 
 L’Università sta procedendo con una capacità di circa 20 pezzi al giorno e la produzione terminerà entro martedì, dopo di che sarà organizzata la distribuzione agli enti del servizio sanitario regionale. 
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Erano presenti alla donazione, in videoconferenza, anche il rettore Claudio Pettinari e il direttore della scuola di architettura di Ascoli Giuseppe Losco.
"Un esempio di collaborazione a tutto tondo - afferma il presidente della regione Marche Luca Ceriscioli, tra Enti, istituzioni pubbliche e privati, per affrontare l'emergenza mettendo in campo le migliori risorse a disposizione. Ringrazio Decathlon e Unicam. Il rapporto consolidato con l'Università di Camerino, come quello o con le altre università marchigiane, costruito negli anni, non smette di dare i suoi frutti, specialmente in questo periodo di emergenza. Abbiamo sempre creduto nel valore della ricerca e dell'innovazione e anche questa collaborazione dimostra che eravamo nella giusta direzione. Ringrazio dunque il rettore Pettinari e il professor Losco, e ringrazio Decathlon per la generosità dimostrata".
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"L'Università di Camerino - afferma il rettore Claudio Pettinari - è a disposizione della regione per tutte le iniziative in cui può offrire il proprio contributo significativo, mettendo in campo le proprie specifiche competenze. In questo particolare momento, siamo lieti di aver contribuito con questa fornitura, che potrà alleviare le sofferenze e facilitare la guarigione delle persone colpite dal Coronavirus".
c.c.

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Le pagine del settimanale L'Appennino Camerte hanno seguito la candidatura fin dagli albori e ora è realtà: Vestignano e gli altri borghi di Caldarola sono stati inseriti nella candidatura al programma Uomo e Biosfera dell'unesco.
"Il Comune di Caldarola - si legge in una nota - , con il sindaco Luca Maria Giuseppetti, ha creduto fin dall’inizio alla proposta di candidatura avviata dal Club per l’UNESCO di Tolentino e delle Terre Maceratesi ODV, subito dopo il sisma del 2016, ed è stato tra i primi comuni del maceratese ad inviare la propria delibera di adesione al MaB alla Regione Marche che ha presentato la candidatura al Ministero dell'Ambiente e che è oggi capofila degli oltre novanta comuni marchigiani inclusi nella perimetrazione".

Il processo di candidatura che avrebbe dovuto portare alla formulazione del dossier da inviare a Parigi nel settembre di questo anno ha subito, come il resto, una brusca frenata per ciò che concerne lo sviluppo dell’animazione territoriale da realizzarsi prevalentemente attraverso incontri con le comunità. Tuttavia alcune iniziative hanno invece visto una felice conclusione, come quella attivata dalla Comunità di Vestignano con Diletta Grassetti la quale, per la sua tesi di laurea in Scienze archeologiche, ha sperimentato un percorso di ricerca partecipata: una innovativa metodologia d’indagine che aumenta l’impianto strettamente tecnico-descrittivo con la narrazione storico, identitaria dei residenti. Il programma Uomo e Biosfera - MaB (Man and Biosphere) UNESCO è stato pensato per accompagnare i territori in una programmazione orientata allo sviluppo sostenibile in cui la partecipazione e l’inclusione siano metodo e strategia operativa e dove la ricerca applicata venga messa al servizio delle comunità. "Congratulazioni - scrive il primo cittadino di Caldarola - a Diletta Grassetti per il conseguimento della sua laurea e un ringraziamento alla comunità vestignanese per la sua significativa collaborazione". 

GS


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ANDREA BOCELLI FOUNDATION E IL FONDATORE ANDREA BOCELLI:UN NUOVO REPARTO COVID, RESPIRATORI, MIGLIAIA DI DISPOSITIVI
E TANTA SPERANZA NEI LUOGHI DEL SISMA 2016 E NON SOLO.
La campagna di raccolta fondi “Con Te per l’emergenza Covid-19” ha già permesso di consegnare i primi materiali a Camerino e in una settimana di lavori aprirà il nuovo reparto COVID di Macerata. Continuano a farsi sentire le azioni di concreto supporto della Andrea Bocelli Foundation, messasi subito a servizio per offrire il proprio contributo in questa fase di emergenza Covid-19.
Tanti sono i luoghi raggiunti in questi giorni da ABFMacerata, Camerino, Muccia, Cingoli, ma anche Firenze, Massa, Pontedera, e anche le Case Famiglie Ronald della Fondazione Ronald McDonald,  
Dopo aver raggiunto in pochi giorni l’obiettivo dei primi 100.000 euro per aiutare il Covid Hospital di Camerino, la Andrea Bocelli Foundation ha continuato a portare avanti la raccolta fondi con al suo fianco la voce e la forza del suo fondatore:
“Sono fondamentali la “prudenza” e l’“audacia”. Il periodo della prudenza in Italia, e non solo, l’abbiamo vissuto e rispettato; adesso viene il momento dell’audacia, che significa essere in prima linea senza paura e con la voglia di fare. È per questo che la Fondazione che porta il mio nome vede tante persone impegnate concretamente, attivamente e con coraggio in quello che ora è importante fare” – ha dichiarato Andrea Bocelli.
L’invito a tutti a unire le forze, a stringersi intorno al Paese affinché presto si possa tornare ad abbracciarsi realmente, era partito dai canali social ufficiali, anche Chiara Ferragni e Fedez, Fabio Fazio, Mara Venier e tanti altri amici si sono attivati per dare voce alla raccolta fondi. E tante, tante donazioni e messaggi di vicinanza e speranza arrivati dagli italiani, ma anche dall’estero: “Saluti dalla Slovacchia”, “Vi siamo vicini i vostri fratelli Americani” si legge sulla pagina dedicata alla campagna. E tanti i messaggi e le foto arrivate dai reparti, da coloro che tutti i giorni fronteggiano il virus e l’emergenza. Da Camerino all’Italia, il passo è stato naturale. A Camerino la ABF aveva inaugurato a gennaio il terzo cantiere di ricostruzione post-sisma 2016, poi a marzo lo stop ai lavori ma non alla attività perché subito la scelta è stata quella di rimanere al fianco della comunità e dell’Ospedale nominato centro Covid.
“Da sempre siamo convinti aver cura del nostro prossimo, della persona che ci è accanto, dell’attenzione e tempo dedicato anche ad un solo singolo possa fare la differenza per la vita di quella persona, ma anche della sua intera comunità. – dice il Direttore Generale Laura Biancalani - E’ per questo che lavoriamo ogni giorno per cercare di abbattere quelle barriere imposte da situazioni quali povertà, disagio sociale, o l’emergenza stessa che stiamo vivendo, con il fine di permettere ad ogni individuo di poter esprimere al meglio il proprio potenziale ristabilendo una condizione di dignità che passa attraverso l’accesso ad elementi basilari quali la salute, l’istruzione ad esempio”.

Fondamentale come sempre, è stata la costruzione della rete e del dialogo con le istituzioni, dalla Regione con il Presidente Ceriscioli al Direttore dell’Area Vasta Maccioni. “Tra l’otto marzo è il quindici marzo abbiamo riorganizzato due ospedali per poter salvare più vite possibili delle persone colpite da questo tremendo virus. Da subito abbiamo avuto l’incredibile sostegno della fondazione Bocelli che ci ha fatto dono di dispositivi per Camerino città da sempre nel cuore del grande Maestro Andrea Bocelli che tutto il mondo ci invidia. Questo ci ha fatto capire che stavamo percorrendo una strada piena di difficoltà ma che era l’unica percorribile.”– racconta Maccioni  –
“Il 18 marzo purtroppo abbiamo dovuto dare il via ai lavori per in una struttura denominata “ex palazzina malattie infettive” situata all’interno del perimetro ospedaliero di Macerata per rendere disponibili ulteriori 45 posti letto di Medicina Covid-19. La struttura, sede di due importanti unità operative Hospice e Salute Mentale, che abbiamo dovuto dislocare in altre sedi, è stata oggetto di notevoli lavori soprattutto di adeguamento impiantistico. Anche in questo caso la Fondazione Bocelli, che ogni giorno mi contattava per chiedere quali necessità avesse la nostra Area Vasta, non ha esitato ancora una ad aiutarci provvedendo all’acquisto diretto di 30 letti di degenza. La donazione è stata fondamentale per poter aprire il reparto lunedì prossimo. Cosa dire? Solo un grande e sincero grazie al Maestro Bocelli e alla fondazione che porta il suo nome. Un’organizzazione efficiente e veloce nell’azione che fa la differenza quando si deve dare risposta ad una emergenza di queste dimensioni.”

Per contribuire basta andare su https://www.gofundme.com/f/wk67wc-abfxcamerino

La Andrea Bocelli Foundation, come noto è vicina alla città ducale, tra i centri del'entroterra più colpiti dal terremoto 2016 . Il 17 gennaio scorso, grazie a una raccolta fondi aperta nel 2019, ha avviato i lavori di costruzione della nuova Accademia di Musica di Camerino. Questo è il terzo intervento di ricostruzione in cui ABF ha deciso di operare.
L’inaugurazione dell’Accademia è prevista per questa estate a beneficio di 160 studenti, che dopo il terremoto sono stati costretti a fare lezioni in un container.
Quanto al nuovo reparto di Macerata, la palazzina che accoglieva l’Hospice “Il Glicine” – trasferito con la sua attività in una analoga struttura di accoglienza a Montecassiano - è stata destinata come area di degenza per pazienti COVID-19 positivi che necessitano di monitoraggio ed il personale dell’hospice è stato chiamato a sostenere le attività dell’emergenza pandemica. Obiettivo è di poter ospitare 50 pazienti degenti. Attualmente le stanze sono state allestite con le trenta postazioni donate e allestite in tempi brevissimi dalla Andrea Bocelli Foundation.
c.c.
 
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Gestione dell'emergenza da Covid-19: la giunta regionale ha approvato nel pomeriggio l'attivazione dell’area sanitaria nei locali della Fiera di Civitanova Marche, sito  individuato per realizzarvi una struttura ospedaliera temporanea, capace di ospitare fino a 100 posti di terapia intensiva
Con la delibera, l'esecutivo regionale ha preso atto della relazione con la quale il Gruppo Operativo Regionale Emergenza Sanitaria (GORES) evidenzia,in relazione all’attuale scenario epidemiologico, la necessità, , di una struttura ospedaliera di almeno 90 posti letto di terapia intensiva e subintensiva  in area centrale nella Regione Marche, per far fronte alle esigenze straordinarie determinate dalla Pandemia causata dal Coronavirus, nonché della disponibilità, da parte del Comune di Civitanova, a concedere in comodato d’uso gratuito la struttura dove potrà essere realizzata l’opera.
“La localizzazione, dunque – afferma il presidente Luca Ceriscioli -  è avvenuta nel migliore edificio disponibile, in quanto di proprietà pubblica e già predisposto con tutti gli impianti funzionali agli allestimenti. Ora – prosegue il presidente – dobbiamo procedere con la massima velocità perché il nostro progetto è nato e deve servire per salvare le vite umane dei marchigiani malati”. 

Dal punto di vista procedurale, la Fondazione Corpo Italiano di Soccorso dell’Ordine di Malta utilizzerà i fondi ricavati dalle donazioni finalizzate alla realizzazione della struttura, che poi donerà alla Regione Marche.
ASUR Marche provvederà all'acquisizione in comodato d’uso gratuito da parte del Comune di Civitanova Marche e alla gestione dell’area sanitaria temporanea corredata delle apparecchiature necessarie, installate e donate dalla Fondazione. Al termine dell’emergenza, le apparecchiature  rimarranno acquisite in proprietà dell’ASUR, mentre la Protezione Civile della Regione Marche acquisirà i moduli di degenza.
Quanto agli aspetti tecnici, il layout del progetto prevede la realizzazione di circa 100 posti, utilizzabili sia per terapie intensive che subintensive.
La realizzazione modulare offre una estrema flessibilità nell'impiego e l'uso della tecnologia dei prefabbricati permetterà un facile riuso dell'opera.
C.C.
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Venerdì, 03 Aprile 2020 19:24

Coronavirus Marche: Il manuale del guerriero

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