Notizie di politica nelle Marche
Venerdì, 03 Aprile 2020 18:48

Chiesa: una Settimana Santa particolare

Una Pasqua e una Settimana Santa del tutto particolari e sicuramente diverse da tutte le altre. Le chiese resteranno deserte e tutte le celebrazioni avverranno senza la presenza dei fedeli. Sarà, però, possibile, come già avvenuto nelle domeniche di Quaresima, seguire in diretta radiofonica sulle frequenze di Radio C1 inblu, in streaming e sulla pagina facebook de L'Appennino camerte tutti i riti della Settimana Santa presieduti nella basilica di San Venanzio a Camerino dall'arcivescovo Francesco Massara.
Primo appuntamento domenica 5, giorno delle Palme, alle ore 10.30 quando ci sarà anche un momento particolare, come spiega don Marco Gentilucci. "Particolarità di questa celebrazione - le sue parole - la preghiera di affidamento a san Venanzio della città di Camerino e dell'intera diocesi che sarà recitata dall'arcivescovo e dal sindaco Sandro Sborgia".
Le dirette, sempre dalla basilica di san Venanzio proseguiranno il Giovedì Santo con la messa "in coena Domini" alle ore 17.00,
il Venerdì Santo
con la celebrazione della passione alle ore 16.00, 
per concludere sabato 11 aprile con la solenne Veglia Pasquale alle ore 21.00
Domenica 12 messa del giorno di Pasqua alle ore 10.30.

1 4 pag San Venanzio RID

Pubblicato in Diocesi
"Nessuna consegna a domicilio di mascherine per i cittadini di Tolentino". E' la risposta ufficiale che l'assessore alla sicurezza Giovanni gabrielli fornisce dopo che sui cellulari di alcuni tolentinati sono arrivati messaggi che informavano circa la consegna a casa di mascherine. In realtà si tratta di truffatori che, con la scusa del Covid-19, ne approfittano per introdursi nelle case per rubare. Così l'assessore Gabrielli 
consiglia alle famiglie e soprattutto agli anziani di fare particolare attenzione. "Né addetti comunali, né agenti della Polizia Locale né tantomeno volontari del gruppo comunale di Protezione Civile stanno girando per le case conclude Gabrielli - Quindi diffidare degli sconosciuti e se utile contattare o i Carabinieri o l’Ufficio della Polizia Locale per segnalare eventuali situazioni ritenute anomale".
Pubblicato in Cronaca
Ci teniamo ad esserci anche noi, per non lasciare sola la nostra comunità e per non sentirci soli neanche noi. Uniti ce la faremo”. È l’assessore alla cultura di San Severino, Vanna Bianconi, che presenta una delle iniziative multimediali per tenere compagnia a chi, diligentemente, sta rispettando le regole per non contribuire a diffondere il Coronavirus.

Si tratta dell’iniziativa “A passeggio per la città”, un racconto a puntate, una sorta di mini-guida in doppia lingua (italiano e inglese) che giornalmente viene pubblicata sulla pagina Facebook ufficiale dell’ufficio Cultura e Turismo di San Severino. 

"Ogni giorno - spiega Bianconi - più o meno fra le 10 e le 11 del mattino, pubblicheremo la puntata quotidiana. In ognuna, racconteremo un aspetto, una curiosità della nostra bellissima San Severino dal punto di vista storico e cultura. Cose che magari abbiamo visto tutti i giorni ma che non abbiamo mai guardato con attenzione. Cose che magari conoscono meglio turisti e visitatori che non noi che le viviamo ogni giorno e siamo abituati alle nostre ricchezze”. La prima puntata è stata pubblicata il 1 aprile e ha trattato sinteticamente la storia della città, e il giorno seguente è stata pubblicata la replica in inglese. Oggi è uscita la seconda pubblicazione sulla piazza Del Popolo, la Galleria di Arte Moderna al Palazzo Comunale e il teatro Feronia. “Ogni puntata sarà arricchita con una immagine rappresentativa. Racconteremo poi del chiostro di San Domenico, della Pinacoteca Civica che sarà distribuita su due uscite e molto altro. Perché lo facciamo? Per essere vicini al nostro territorio - afferma l’assessore - che non deve sentirsi solo. E neanche noi vogliamo sentirci soli, senza le persone che solitamente ci seguono. Attraverso la pagina Facebook poi si possono avanzare proposte, esprimere considerazioni e consigli. Proprio perché dobbiamo sentirci il più vicini possibile. Dobbiamo affrontare questo momento con coraggio e ottimismo - aggiunge - considerando che ce la faremo tutti insieme. Stiamo nelle nostre case, rispettiamo le regole, ma in maniera multimediale e tecnologicamente avanzata saremo sempre vicini al nostro territorio e alla nostra comunità”.
Gaia Gennaretti
Pubblicato in Cronaca
Sono 11mila euro i fondi che il Governo ha destinato a Caldarola per i buoni spesa da erogare alle famiglie in difficoltà.
Il sindaco Giuseppetti ha firmato questa mattina l'ordinanza, in coordinamento con gli altri Comuni dell'unione Montana dei Monti Azzurri, che stabilisce i criteri di diritto ai buoni spesa.
Nel sito del Comune, infatti, è stato pubblicato l'iter per poter fare richiesta ai buoni volti a sostenere le persone e le famiglie in condizioni di assoluto momentaneo disagio.
"Possono presentare istanza di ammissione all'erogazione di un buono spesa i nuclei familiari, anche monoparentali, in gravi difficoltà economiche - si legge nel sito - , senza alcun reddito disponibile. Gli interessati dovranno presentare domanda preferibilmente a mezzo posta elettronica – all’indirizzo mail: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. oppure a mezzo posta elettronica certificata all’indirizzo Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
Chi non dovesse disporre di questi strumenti, la domanda potrà essere presentata all’Ufficio Protocollo dell’Ente dalle 10 alle 13, su appuntamento telefonico, per evitare file o assembramenti. La domanda va presentata utilizzando il modello presente nel sito internet del Comune".

GS
Pubblicato in Cronaca
I docenti dell'Università di Camerino, protagonisti del seminario "Coronavirus questo sconosciuto"  in programma questo sabato 4 aprile ai Licei di Camerino. Saranno le quinte classi dei Licei "Varano" ad ospitare il primo degli appuntamenti in modalità telematica attraverso i quali prosegue l'attività di divulgazione scientifica dell’Università di Camerino rivolta agli studenti delle scuole superiori. 
Ciascuno per il proprio ambito di ricerca, i docenti Unicam Gianni Sagratini, chimico degli alimenti, Barbara Re, informatica, Giorgia Vici, biologa nutrizionista e Giacomo Rossi, medico veterinario docente di fisiopatologia e immunopatologia,  ai ragazzi, collegati dalle loro abitazioni, cercheranno di spiegare cosa sta succedendo in questo particolare momento che stiamo vivendo, chiarire dubbi dal punto di vista scientifico, dare indicazioni su come poter affrontare questa emergenza.

“Vogliamo continuare ad essere vicini alle scuole superiori – ha sottolineato il Rettore Unicam Claudio Pettinari – alle studentesse, agli studenti ed agli insegnanti. Lo siamo stati in condizioni che potremmo definire “normali” e vogliamo continuare ad esserlo ora, sia per attività di orientamento alla scelta universitaria ma anche mettendo loro a disposizione le conoscenze dei nostri docenti, per approfondire attraverso attività seminariali in videoconferenza, argomenti che ci vorranno segnalare. Ringrazio il Dirigente Rosati per aver accettato il nostro invito e confermo la nostra disponibilità anche per incontri futuri con tutti gli istituti scolastici che volessero collaborare con noi”.
C.C.



Pubblicato in Cultura e Spettacolo
Nulla è dato sapere. Né alla stampa, con difficoltà immani nel reperire informazioni sulla reale situazione negli ospedali, né ai sindaci che sono i primi responsabili della sanità pubblica nei loro Comuni. E' accaduto ad esempio che Radio C1in...blu-l'Appennino Camerte abbia scoperto, nella giornata di ieri, che nonostante le rassicurazione dell'Asur Marche rivolte al sindaco di San Severino Rosa Piermattei, non era stato effettuato alcun tampone sul personale dell'ospedale di San Severino dopo il contagio di ben 7 pazienti. L'unico presidio, insieme a quello di Macerata, che avrebbe dovuto (e dovrebbe ancora) essere no-Covid. Così otto sindaci del territorio si sono uniti e hanno chiesto con una lettera chiarimenti all'azienda sanitaria che, proprio oggi, pare abbia inizato finalmente a fare i tamponi. Ma il problema è molto serio e lo ha spiegato il primo cittadino Piermattei ai microfoni di Radio C1in...blu: "Ci siamo uniti perché è stata una necessità, vista l’importanza dell’ospedale di San Severino. Era stato stabilito che fosse no-Covid e che quindi avrebbe dovuto raccogliere i pazienti di medicina, oculistica, cardiologia, lungodegenza, oncologia e hospice. Visto che ci sono stati episodi molto incresciosi dovuti al virus - aggiunge - ho chiesto più di una volta che fossero fatti i tamponi a tutti e i dovuti controlli. Doveva essere un presidio ‘rassicurante’ sul territorio e quindi chiedevo che fosse garantita la sicurezza di chi ci lavora". Il sindaco racconta che la dottoressa Nadia Storti, direttore generale Asur, il 23 marzo le ha inviato una nota in cui assicurava che erano stati fatti tutti i tamponi sia ai pazienti che al personale, "sicuramente si attenevano alle normi nazionali ma man mano che siamo andati avanti sono venuti fuori dei casi positivi e quindi con gli altri sindaci abbiamo creduto necessario intervenire insieme per far capire quanto è importante il presidio per il territorio. Non ci si può permettere nessun errore". 
Manco a dirlo, alla lettera non c'è stata alcuna risposta ancora se non, appunto, la voce secondo cui sarebbero stati disposti i tamponi. Una voce appunto, ed è proprio la mancanza di informazioni che lamenta Piermattei: "Il sindaco è responsabile della salute pubblica del proprio comune ma sappiamo benissimo che la sanità è un mondo a parte. È difficilissimo avere informazioni, magari viene detta una cosa e poi se ne fa un’altra. Quando ci sono urgenze, intervengono ma agiscono a modo loro. Noi non sappiamo più nulla. Ad esempio del decesso di ieri (la mamma 96enne di Giovanni Papavero, deceduto per Covid la settimana scorsa, ndr) l’ho saputo dalla Croce Rossa, non mi è stato comunicato. Non so più nemmeno quanti pazienti sono ricoverati". Ma la Piermattei, in tutto questo, ha anche un'altra sensazione, benché permanga la speranza di sbagliare: "Ciò che più dispiace, ma mi auguro sia solo una mia sensazione, è che in questo momento così difficile si lavori per politica. Sono stata molto attenta e collaborativa poi col passare dei giorni ci siamo accorti di cose che non andavano. Come sempre, d'altra parte, quando si parla di sanità. Ad esempio il nostro ospedale, che è no-Covid, continua ad avere un punto di primo intervento e non un pronto soccorso, che rimane a Camerino. E questo è fuori da ogni grazia di Dio, permettetemelo". Il sindaco chiarisce che non si tratta di una lotta contro il presidio camerte ma solo di buon senso visto che quella struttura è interamente dedicata ai pazienti Covid. I servizi del pronto soccorso, per il momento, sarebbero più utili a San Severino: "Come sindaci - torna a dire - noi abbiamo le mani legate. abbiamo informazioni scritte, come la comunicazione del 23 in cui mi dicono che sono stati fatti i tamponi sul personale dell’ospedale e che si sarebbero attenuti alla legge. In Italia abbiamo sempre risposte ambigue. Oggi più che mai abbiamo bisogno di sicurezza in ospedale perché pensare di doverci andare, in questa situazione, fa venir paura perché si sentono dire tante cose. quindi l’Asur deve darci la sicurezza e la garanzia che il presidio settempedano sia sicuro, sanificato. E poi, in una struttura che potrebbe accogliere 80 posti letto, vorrei sapere quante persone ci sono. Sono loro che devono tenerci informati. Nel dramma, questo non riuscire a sapere, ad avere informazioni -  conclude -rende tutto ancora più drammatico. Stiamo lavorando per che cosa? Per il bene delle comunità o per qualcos’altro?".
Gaia Gennaretti


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Venerdì, 03 Aprile 2020 09:17

Incendio in una abitazione, danni ingenti

Paura ieri sera a Cingoli, intorno alle 21, in località Pian della Pieve, dove per cause in corso di accertamento si è sviluppato un incendio in una abitazione.
Sul posto sono intervenuti i vigili del fuoco per spegnere le fiamme e mettere in sicurezza l'area. Ingenti i danni strutturali provocati all'abitazione.
Intrvenuti anche i carabinieri e i sanitari del 118 per soccorrere i proprietari.

GS


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L'impegno di chi ama la montagna si è fatto più forte anche in questo momento di difficoltà. Francesco Cangiotti di Bolognolaski ha deciso di stupire ancora una volta.
Dopo l'albero di Natale più in alto delle Marche, la vetta della Madonnina a 1408 metri di altezza si è tinta del tricolore per diffondere un segno di speranza contro il coronavirus.
Un segnale che illumina la montagna proprio nei giorni in cui la coltre bianca è tornata a ricoprirla e, se non ci fosse stata l'emergenza sanitaria, gli impianti avrebbero accolto centinaia di sciatori in vista delle festività di Pasqua.
Francesco Cangiotti, insieme ad Antonella De Santis, presidente della Pro Loco e a suo marito, già autori dell'albero di Natale che ha riscosso tanto successo, si sono così rimboccati le maniche, mettendo di nuovo in pratica la loro fantasia.

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"In questi giorni - dice Cangiotti - abbiamo pensato di regalare un segno di speranza e di unione perché sono questi i principi che ci contraddistinguono. In questi giorni la neve è venuta a farci visita, purtroppo non potremo godere di quel magico manto bianco. Abbiamo, in questi giorni, vissuto paure e angosce, timori e dolori, ma volevamo fare qualcosa di più per far sentire il nostro affetto. Il monte della Madonnina è ormai diventato un simbolo per Bolognola e Pintura: è lo scenario dei bambini con i bob, è lo scenario dell’albero più in alto delle Marche e, nella sua vetta, la Madonnina guarda tutti noi, perciò abbiamo pensato di illuminare la vetta con i colori dell’Italia".
Un'idea che è subito stata condivisa dal sindaco e dai giovani della Pro Loco che, ancora una volta, hanno dimostrato di essere così orgogliosi di queste montagne da renderle speciali anche in un periodo buio come questo.
Anche se le restrizioni non permettono di vedere la montagna illuminata da vicino, è visibile sul sito di Bolognolaski, dal tramonto all’alba, rigorosamente a casa.

GS
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Botta e risposta tra maggioranza e opposizione che si scontrano sulle dimissioni dell'ormai ex assessore e vice sindaco, Giovanni Ciarlantini, al quale il gruppo di minoranza ha chiesto le dimissioni anche da consigliere, minacciando altrimenti una mozione di sfiducia.

Pronta è stata la risposta della maggioranza che in una nota scrive:
"Non possiamo sottacere in proposito, un sentimento di profonda amarezza, che deriva dal constatare la provenienza di tali dichiarazioni proprio da una compagine politica che, sia durante la campagna elettorale sia dopo il suo esito, ha sempre predicato unità d'intenti per il paese, salvo poi rinnegare tale proposito nei fatti.
Senza tema di smentite - dice la maggioranza - si deve evidenziare, invece, come questa amministrazione sin dal suo insediamento abbia cercato e continui a favorire il comune senso di appartenenza e rappresentanza di tutta la città, ben conscia che la ricostruzione economica e materiale passa prima di tutto per la coesione cittadina, pur nella diversità delle legittime e diverse opinioni".

Allora rispondono alla richiesta di dimissioni da consigliere di Giovanni Ciarlantini: "Una carica - precisano -  che non è stata conferita direttamente dal sindaco, come accade per la formazione della giunta, ma dal voto popolare, che evidentemente ne ha premiato l'impegno e la persona".
Ma quello che alla maggioranza proprio non va giù è la richiesta del gruppo di Davide De Angelis che Ciarlantini possa "continuare a svolgere delle mansioni anche senza deleghe ufficiali e soprattutto potrebbe continuare a fare il suo lavoro”.

Il gruppo dei consiglieri e assessori con il sindaco Giuseppetti
squadra di Giuseppetti

La maggioranza scrive infatti che "più che un esempio di coerenza, tanto appaia piuttosto come una gratuita strumentalizzazione politica volta ad infierire gratuitamente ed annientare un uomo, oggi estremamente affranto per il suo sbaglio, che ha offerto un tangibile esempio di immediata assunzione delle proprie responsabilità, individuali e politiche. Qualora fosse presentata la paventata mozione di sfiducia - annuncia la maggioranza  - vogliamo tranquillizzare i nostri oppositori: in quella sede con ancora più vigore esplicheremo le ragioni per le quali riteniamo che valori come la coerenza, la dignità ed il rispetto umano debbano sempre essere garantiti e difesi anche nell'ambito di un dibattito politico, sempre che questo possa ancora definirsi tale".

Poi la sferzata finale: "Attendiamo con ampia disposizione d'animo la minoranza - conclude la nota -  all'apporto di quel prezioso contributo costruttivo sui temi di interesse collettivo, fatto di proposte concrete, sinora costantemente annunciato e pubblicamente esternato ma del quale,  purtroppo, non si è ad oggi avuto alcun reale riscontro".

GS
Pubblicato in Cronaca

Radioc1inblu

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Cellulare: 335.5367709

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